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domenica 10 settembre 2023

Palermo, Al Cep si torna in classe prima ma nel nome di Padre Pino Puglisi a 30 anni dal suo omicidio



All'istituto comprensivo Giuliana Saladino la campanella suonerà già domani con un evento speciale dedicato al parroco di Brancaccio, assassinato dalla mafia il 15 settembre del 1993, e un ospite d'eccezione: l'arcivescovo Corrado Lorefice

La data ufficiale per la riapertura delle scuole in Sicilia è mercoledì 13 settembre, ma alcuni istituti hanno deciso di anticipare e per molti studenti la campanella del nuovo anno scolastico suonerà già domani mattina, lunedì 11. Succederà anche all'istituto comprensivo Giuliana Saladino del Cep, dove però è previsto un evento molto speciale, in nome di Padre Pino Puglisi, a trent'anni dalla sua uccisione: alla riapertura della scuola sarà infatti presente anche l'arcivescovo Corrado Lorefice.

Alle 10, nella sede centrale della scuola, in via Barisano da Trani, si svolgerà un incontro, aperto anche al territorio, dal titolo: "Il messaggio di Padre Pino Puglisi alla scuola palermitana", al quale oltre all'arcivescovo, che concluderà i lavori, interverranno il dirigente scolastico Giusto Catania, la scrittrice Gabriella Cascio (autrice del libro "Ho incontrato Padre Puglisi", Edizioni La Zisa), il teologo Rosario Giuè (parroco a Brancaccio prima di Padre Puglisi), Gregorio Porcaro referente regionale di Libera e viceparroco di Pino Puglisi a Brancaccio. 

martedì 13 novembre 2018

“Grazie per il libro su don Pino Puglisi!”. Il Vaticano scrive alle Edizioni la Zisa



Non è una vera e propria corrispondenza ma il segno di un’affettuosa attenzione con la quale la Sede apostolica segue l’attività della nostra piccola ma battagliera casa editrice”. Commenta così, con una cera ironia, Davide Romano, giornalista e direttore editoriale della casa editrice La Zisa di Palermo, l’arrivo in casa editrice, nei giorni scorsi, di una missiva da parte delle Segreteria di Stato vaticana con la quale papa Francesco, attraverso la penna di un suo collaboratore, ringraziava per il dono del volume di Federica Raccuglia, “L’uomo del dialogo contro la mafia. La storia di padre Pino Puglisi” (Prefazione di mons. Giancarlo Maria Bregantini), pubblicato dalla casa editrice siciliana.

“È la quarta lettera che ci arriva dal Vaticano – aggiunge Romano -, la seconda da questo pontefice, ma questa è assai particolare perché cade nell’anno del nostro trentesimo anniversario di attività nel panorama editoriale italiano. Oltre a ringraziarci per il volume, il pontefice esprime nei nostro confronti ‘viva riconoscenza’ e c’invia la sua benedizione, ‘pegno di abbondanti grazie celesti’, con uno speciale incoraggiamento a proseguire nel  nostro impegnativo ed esaltante, ma talvolta assai faticoso, lavoro”.



giovedì 20 settembre 2018

Palermo giovedì 27 settembre, Alla Bottega di Libera si presenta il saggio di Federica Raccuglia, “L’uomo del dialogo contro la mafia. La storia di padre Pino Puglisi”, Edizioni La Zisa




Appuntamento giovedì 27 settembre, alle ore 17 e 30, presso la Bottega I Sapori ed i Saperi della Legalità di Libera, a piazza Castelnuovo 13, a Palermo, per la presentazione del saggio della giornalista Federica Raccuglia, “L’uomo del dialogo contro la mafia. La storia di padre Pino Puglisi”, prefazione di mons. Giancarlo Maria Bregantini, Edizioni La Zisa


Insieme all’autrice, interverranno: Gregorio Porcaro, collaboratore di padre Pino Puglisi e coordinatore regionale di Libera; Giampiero Tre Re, teologo; e Pino Martinez, storico collaboratore e amico di don Pino Puglisi e componente del Comitato Intercondominiale di Brancaccio. Modererà l’incontro Davide Romano, giornalista ed editore.


Il libro: Federica Raccuglia, “L’uomo del dialogo contro la mafia. La storia di padre Pino Puglisi”, Prefazione di mons. Giancarlo Maria Bregantini, Edizioni La Zisa, pp. 200, euro 15,00

La vicenda di padre Pino Puglisi, nel tempo, è stata fonte di studi, inchieste, romanzi, film; tutte produzioni necessarie per mantenerne vivido il ricordo, per trasmettere un prezioso modello di vita alle nuove generazioni. Questo saggio si va a inserire nell’insieme di tale produzione creandosi uno spazio particolare. La vicenda di don Pino viene ripercorsa in modo dettagliato grazie a vari contributi originali, testimonianze e interviste. Il leitmotiv teorico è la riflessione linguistico-pedagogica su padre Puglisi, il quale ha tentato di dialogare con la mafia utilizzando un codice a essa sconosciuto: la parola. Codice intraducibile per individui che hanno scelto di abitare un mondo in cui le sole cornici interpretative sono intimidazione, violenza e morte. Secondo Lev Semënovič Vygotskij, la parola nasce prima del pensiero, il bambino impara a nominare le cose prima di conoscerle, ed è proprio il linguaggio a determinare la sua conoscenza e coscienza del mondo. Padre Puglisi ha dato la vita per la fede in questo principio, per le parole prima di tutto.

Federica Raccuglia è nata nel 1990 a Palermo. Giornalista pubblicista, scrive per “Si24.it” e “Il Giornale di Sicilia”. Cura diversi uffici stampa e conduce un programma di attualità e intrattenimento sulla web tv “Feel Rouge tv”. Nel 2012 ha conseguito la laurea triennale in “Giornalismo per uffici stampa” all’Università degli Studi di Palermo e nel 2014 la laurea magistrale in “Scienze dell’Informazione, della Comu­nicazione e dell’Editoria” presso l’Università degli Studi di Tor Vergata.

lunedì 3 settembre 2018

Palermo 13 settembre, Alla Libreria del mare si presenta il saggio di Federica Raccuglia, “L’uomo del dialogo contro la mafia. La storia di padre Pino Puglisi” (Ed. La Zisa)



In occasione della visita di papa Francesco a Palermo, giovedì 13 settembre, alle ore 17 e 30, presso la Libreria del mare di via Cala 50, si presenta  il saggio della giornalista Federica Raccuglia, “L’uomo del dialogo contro la mafia. La storia di padre Pino Puglisi”, pubblicato dalle Edizioni La Zisa. Ne parleranno con l’autrice Giampiero Tre Re, teologo; e Pino Martinez, storico collaboratore e amico di don Pino Puglisi e componente del Comitato Intercondominiale di Brancaccio. Modererà l’incontro Davide Romano, giornalista ed editore.

 

 

Il libro: Federica Raccuglia, “L’uomo del dialogo contro la mafia. La storia di padre Pino Puglisi”, Prefazione di mons. Giancarlo Maria Bregantini, Edizioni La Zisa, pp. 200, euro 15,00


La vicenda di padre Pino Puglisi, nel tempo, è stata fonte di studi, inchieste, romanzi, film; tutte produzioni necessarie per mantenerne vivido il ricordo, per trasmettere un prezioso modello di vita alle nuove generazioni. Questo saggio si va a inserire nell’insieme di tale produzione creandosi uno spazio particolare. La vicenda di don Pino viene ripercorsa in modo dettagliato grazie a vari contributi originali, testimonianze e interviste. Il leitmotiv teorico è la riflessione linguistico-pedagogica su padre Puglisi, il quale ha tentato di dialogare con la mafia utilizzando un codice a essa sconosciuto: la parola. Codice intraducibile per individui che hanno scelto di abitare un mondo in cui le sole cornici interpretative sono intimidazione, violenza e morte. Secondo Lev Semënovič Vygotskij, la parola nasce prima del pensiero, il bambino impara a nominare le cose prima di conoscerle, ed è proprio il linguaggio a determinare la sua conoscenza e coscienza del mondo. Padre Puglisi ha dato la vita per la fede in questo principio, per le parole prima di tutto.

Federica Raccuglia è nata nel 1990 a Palermo. Giornalista pubblicista, scrive per “Si24.it” e “Il Giornale di Sicilia”. Cura diversi uffici stampa e conduce un programma di attualità e intrattenimento sulla web tv “Feel Rouge tv”. Nel 2012 ha conseguito la laurea triennale in “Giornalismo per uffici stampa” all’Università degli Studi di Palermo e nel 2014 la laurea magistrale in “Scienze dell’Informazione, della Comu­nicazione e dell’Editoria” presso l’Università degli Studi di Tor Vergata.

lunedì 16 luglio 2018

In occasione della visita di papa Francesco a Palermo, arriva in libreria il saggio di Federica Raccuglia, “L’uomo del dialogo contro la mafia. La storia di padre Pino Puglisi”, Prefazione di mons. Giancarlo Maria Bregantini, Edizioni La Zisa, pp. 200, euro 15,00






La vicenda di padre Pino Puglisi, nel tempo, è stata fonte di studi, inchieste, romanzi, film; tutte produzioni necessarie per mantenerne vivido il ricordo, per trasmettere un prezioso modello di vita alle nuove generazioni. Questo saggio si va a inserire nell’insieme di tale produzione creandosi uno spazio particolare. La vicenda di don Pino viene ripercorsa in modo dettagliato grazie a vari contributi originali, testimonianze e interviste. Il leitmotiv teorico è la riflessione linguistico-pedagogica su padre Puglisi, il quale ha tentato di dialogare con la mafia utilizzando un codice a essa sconosciuto: la parola. Codice intraducibile per individui che hanno scelto di abitare un mondo in cui le sole cornici interpretative sono intimidazione, violenza e morte. Secondo Lev Semënovič Vygotskij, la parola nasce prima del pensiero, il bambino impara a nominare le cose prima di conoscerle, ed è proprio il linguaggio a determinare la sua conoscenza e coscienza del mondo. Padre Puglisi ha dato la vita per la fede in questo principio, per le parole prima di tutto.

Federica Raccuglia è nata nel 1990 a Palermo. Giornalista pubblicista, scrive per “Si24.it” e “Il Giornale di Sicilia”. Cura diversi uffici stampa e conduce un programma di attualità e intrattenimento sulla web tv “Feel Rouge tv”. Nel 2012 ha conseguito la laurea triennale in “Giornalismo per uffici stampa” all’Università degli Studi di Palermo e nel 2014 la laurea magistrale in “Scienze dell’Informazione, della Comu­nicazione e dell’Editoria” presso l’Università degli Studi di Tor Vergata.



lunedì 26 marzo 2018

Storia di un imprenditore coraggioso abbandonato dallo Stato ma che ha continuato a lottare contro Cosa Nostra.




Arriva in libreria Daniele Ventura (con la collaborazione di Franca Stefania Lo Cicero), “Cosa nostra non è cosa mia”, prefazione di Stefania Petyx, Edizioni La Zisa, pp. 48, euro 8,00

“Questa è la mia storia, la storia di un bambino divenuto ragazzo che ha combattuto contro la sua paura più grande, una paura chiamata ‘Cosa nostra’. Poco dopo aver realizzato il mio sogno con tanti sacrifici, mi sono trovato prima minacciato e poi abbandonato dallo Stato italiano, lo stesso Stato che prima ti chiede di denunciare il racket, ma che poi ti lascia in preda alle conseguenze delle tue denunce, solo e disperato. Da bambino sono cresciuto a Brancaccio, un quartiere della periferia di Palermo tristemente noto per la sua delinquenza, il rione dove la mafia ha ucciso don Pino Puglisi, una zona con mille contraddizioni e tanta criminalità.
Da piccolo non potevo scendere giù in strada a giocare con gli altri bambini, perché mentre noi, famiglia semplice, cattolica, vivevamo nella legalità, i nostri vicini avevano uno o più parenti in galera o agli arresti domiciliari, e la situazione nei dintorni del palazzo dove abitavamo non era affatto tranquilla. Ogni tanto i miei genitori si chiedevano come mai, immersi in quel mondo intriso di illegalità, tutti e sei i loro figli, grazie a Dio, non avessero preso brutte strade, costretti nella realtà di un quartiere a cui alla fine abbiamo imparato a voler bene, pur senza lasciarci contagiare dalla sua prevalente indole malavitosa”. (dall’Introduzione dell’Autore)

Daniele Ventura (Palermo, 1984) nasce e cresce nel difficile quartiere di Brancaccio, dominato dalla delinquenza. Appartenente a una famiglia modesta e di sani principi, riesce a rimanere estraneo al clima prevalentemente malavitoso del rione. Si diploma in ragioneria e svolge svariati lavori, prima di aprire un bar-ristorante nella sua città. Dovrà quindi fare i conti con la mafia e affrontare un processo che lo porterà a far condannare i suoi estorsori. Da allora è impegnato in prima linea nella lotta contro la mafia. È sposato, ha un figlio e continua a vivere in Sicilia.