Don
Sante Sguotti, “Prete pedofilo si diventa. Pedofilia e celibato nella Chiesa di
Papa Francesco”, prefazione di Don Franco Barbero, Edizioni La Zisa, pp. 224, euro
16,00
Don
Sante, fin dai primi anni di seminario, si è sempre distinto per le sue
posizioni critiche e ha così intrapreso un percorso di smarcamento dalla
«Chiesa delle ipocrisie», dimostrando nei fatti che un parroco con moglie e
figlio può dedicarsi alla vita pastorale con più intensità, passione, tempo,
efficacia e maturità spirituale di tantissimi suoi confratelli obbligati al
celibato. Nel suo primo libro, “Il mio amore non è
peccato” (Mondadori, 2007), l’autore ha messo nero su bianco la
propria esperienza di vita portando sotto i riflettori una battaglia personale
che continua ancora oggi.
Il
celibato obbligatorio per i prelati e la piaga della pedofolia del clero sono
due fenomeni indissolubilmente legati: «perché maltrattare i preti sposati e
proteggere i preti pedofili? Questo è quello che è stato fatto». Don Sante ne è
certo, e in queste pagine esprime un punto di vista unico, cioè quello di un
prete che, camminando a fianco della sua gente, raccoglie le confidenze più
inconfessabili e getta uno sguardo molto realista sull’affettività-sessualità
dei suoi confratelli. Alla domanda «Chi è il prete pedofilo?», don Sante
risponde: «Il miglior prete che si possa immaginare».
Sante
Sguotti, classe 1966, dagli 11 ai 25 anni ha vissuto nel seminario
diocesano di Padova conseguendo il Baccellierato in Teologia, Magna
cum laude, nel 1990. Ordinato sacerdote nel 1991, è stato
viceparroco in tre parrocchie fino al 1999. Accanto a un’intensa attività
pastorale ha fondato e presieduto due associazioni, di notorietà
interregionale, contro la tratta e lo sfruttamento a scopo di abuso sessuale. A
un passo dal conseguimento della Licenza Docendi in
Liturgia Pastorale presso l’Istituto Teologico di Santa Giustina in Padova, nel
settembre 1999 è stato nominato parroco di una delle più piccole parrocchie
della diocesi di Padova. Con instancabile e costante attività pastorale, ha
messo insieme una ventina di gruppi parrocchiali: caritas, canto, liturgia,
cultura, sport, attività ricreative, campiscuola in Italia e all’estero, ma
soprattutto tanti gruppi di formazione umana, avvalendosi di esperti e
professionisti.