Le vicende narrate in questo romanzo, frutto della fantasia
dell’autore, si riferiscono a un fatto realmente accaduto, uno dei tanti della
saga dei Del Carretto, Signori di Racalmuto, antico centro della Val di Mazara,
oggi in provincia di Agrigento. Lo spunto – come ben spiega lo stesso autore –
trae origine dalla scarna storia di Girolamo II Del Carretto, ucciso in giovane
età nel 1622 sul balcone della facciata principale del suo castello. Di questo
conte la storia, la storia vera, altro non dice. Da qui si dipana dunque una
intricata trama incentrata sull’indagine affidata al giudice Pedro Enriquez de
Guzman per portare alla luce il responsabile della misteriosa morte del conte. La
matassa, pagina dopo pagina, si mostrerà sempre più ingarbugliata agli occhi
del lettore, poiché chiunque a Rahalmuto può essere colpevole di quello e di
altri misfatti. Altri morti, altri segreti… tutti collegati a ciò che quel
lontano dì accadde
all’alba… all’alba di una nuova era.
Silvano Messina (Racalmuto, 1949), medico ospedaliero specialista in Cardiologia
e in Pneumologia ormai in quiescenza. Da tempo impegnato nel sociale, scrive
articoli su testate giornalistiche e su giornali telematici e organizza
convegni su discipline umanistiche e scientifiche. Per motivi di lavoro si è
dedicato alla scrittura dal 2012, anno di pubblicazione del suo primo romanzo, L’Ultima
Matriarca, a cui segue, nel 2015, la serie di
racconti Cronache
della Deriva per la quale è stato insignito del premio
nazionale “Libro dell’anno” – sezione Narrativa, nella 15esima mostra del libro
di tradizioni popolari e di cultura d’arte della Sicilia dal ’700 al ’900 con aggiornamenti al 2000. Nel marzo 2016 per i
nostri tipi ha pubblicato L’urlo e il vagito;
di recente è uscito anche il suo saggio Dica trentatré.