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martedì 9 aprile 2024

In libreria: Ernesto Buonaiuti, “Apologia del cattolicesimo”, a cura di Davide Romano, prefazione di Francesco Armetta, Edizioni La Zisa


 

L’Apologia del cattolicesimo venne pubblicata per la prima volta a Roma nel 1923 all’interno della collana Apologie, creata e diretta da Angelo Fortunato Formiggini. L’Apologia e il saggio di apologetica religiosa intitolato Verso la luce, guadagnarono al Buonaiuti la scomunica papale e la messa all’indice di tutte le sue opere. Le argomentazioni, così come affrontate dal Buonaiuti nell’Apologia, non si basavano più sui precetti della filosofia scolastica ma erano impregnate di un misticismo che diede vita ad una sorta di antitetico individualismo dell’anima. È lo stesso Buonaiuti a chiarire sin dall’inizio la sua tesi apologetica: «il movimento religioso, scaturito dalla predicazione del Vangelo, rappresenta la perfezione soprannaturale nello sviluppo della religiosità umana, e che del cristianesimo, sigillato e consacrato dalla luce incontaminata di un divino afflato rivelatore, il cattolicismo costituisce in una completa identità sostanziale la logica realizzazione nella storia».


Ernesto Buonaiuti (1881-1946), illustre esponente della corrente modernista italiana, presbitero e accademico, nei suoi studi indagò ogni aspetto e ogni figura appartenente alla storia cristiana. Oltre all’Apologia possiamo ricordare, tra i suoi scritti più significativi, Lutero e la Riforma religiosa in GermaniaGioacchino da FioreStoria del cristianesimo e l’autobiografia dal titolo Pellegrino di Roma.


venerdì 4 novembre 2022

Palermo 18 novembre, Si presenta il saggio di Ernesto Buonaiuti “Apologia del cattolicesimo”


Appuntamento venerdì 18 novembre, alle ore 18, presso la chiesa di Santa Maria di Porto Salvo, in via Porto Salvo 1 (Piazza Marina), a Palermo, per la presentazione del saggio di Ernesto Buonaiuti, “Apologia del cattolicesimo”.

Intervengono: Augusto Cavaditeologo laicoRosario Giuèrettore della chiesa di Santa Maria di Porto Salvo; e Salvo Menna, responsabile regionale di Noi Siamo Chiesa

Modera Davide Romanogiornalista.

 

Il libro

Ernesto Buonaiuti, “Apologia del cattolicesimo”, Edizioni La Zisa

L’Apologia del cattolicesimo venne pubblicata per la prima volta a Roma nel 1923 all’interno della collana Apologie, creata e diretta da Angelo Fortunato Formiggini. L’Apologia e il saggio di apologetica religiosa intitolato Verso la luce, guadagnarono al Buonaiuti la scomunica papale e la messa all’indice di tutte le sue opere. Le argomentazioni, così come affrontate dal Buonaiuti nell’Apologia, non si basavano più sui precetti della filosofia scolastica ma erano impregnate di un misticismo che diede vita ad una sorta di antitetico individualismo dell’anima. È lo stesso Buonaiuti a chiarire sin dall’inizio la sua tesi apologetica: «il movimento religioso, scaturito dalla predicazione del Vangelo, rappresenta la perfezione soprannaturale nello sviluppo della religiosità umana, e che del cristianesimo, sigillato e consacrato dalla luce incontaminata di un divino afflato rivelatore, il cattolicismo costituisce in una completa identità sostanziale la logica realizzazione nella storia».

Ernesto Buonaiuti (1881-1946), illustre esponente della corrente modernista italiana, presbitero e accademico, nei suoi studi indagò ogni aspetto e ogni figura appartenente alla storia cristiana. Oltre all’Apologia possiamo ricordare, tra i suoi scritti più significativi, Lutero e la Riforma religiosa in GermaniaGioacchino da FioreStoria del cristianesimo e l’autobiografia dal titolo Pellegrino di Roma.

mercoledì 26 ottobre 2022

Arriva in libreria: Cesare Rattoballi, "Servo per amore. Saggio per una Teologia e per una Spiritualità del servizio", Edizioni La Zisa




Cesare Rattoballi, "Servo per amore. Saggio per una Teologia e per una Spiritualità del servizio", Presentazione di Corrado Lorefice, Prefazione di Vito Impellizzeri

Ogni essere umano è chiamato al servizio, è questo il senso più profondo del l’essere persone inserite in una comunità. Servire non è una debolezza, non può essere considerato un dovere altrui, ma è una necessità anche per noi stessi, per dare un senso più profondo alla nostra esistenza. Sentirsi parte di un consorzio umano significa entrare in empatia con gli altri e tutti, nel nostro piccolo, possiamo e dobbiamo dare un contributo alla serenità e alla felicità delle persone che ci circondano. Leggendo quest’opera è possibile comprendere quale sia effettivamente il vero ruolo di ciascuno di noi: donarsi agli altri senza aspettarsi nulla in cambio. Il vero senso della vita allora si trova nelle piccole cose, nel tempo che dedichiamo agli altri, nella nostra volontà di fare del bene e così siamo in grado di spogliarci delle sensazioni negative, del senso di abbandono e di nullità che si insinua e accompagna l’uomo del nostro secolo. Prendendo esempio da chi ha donato la Sua vita per noi, allora possiamo e dobbiamo trovare la forza per rompere gli schemi e metterci al servizio degli altri gratuitamente.


Don Cesare Augusto Rattoballi è nato a Palermo e qui si è formato presso il seminario minore e maggiore S. Mamiliano, frequentando poi il corso di laurea in teologia presso la pontificia facoltà di Sicilia. È stato ordinato presbite ro il 23 marzo 1985 dal cardinale Salvatore Pappalardo. Ha ricoperto diversi incarichi nell’Arcidiocesi di Palermo: vice parroco in Santa Lucia; parroco presso le parrocchie di San Carlo Borromeo a Pagliarelli, di San Giuseppe a Campofelice di Fitalia, dell’Immacolata Concezione a Godrano, dove il beato martire don Giuseppe Puglisi è stato parroco e suo formatore; attualmente presta il suo servizio presso la parrocchia dell’Annunciazione del Signore. Ha fatto parte ed ha guidato diversi gruppi e associazioni: Gruppo famiglia Camminare Insieme a livello nazionale; RnS; Coursillos de Cristianidad; Agesci regionale; Fse; Foulard Blancs a livello nazionale; Sistema delle Cellule parrocchiali di Evangelizzazione; Confraternite. È stato padre spirituale presso il pensionato universitario di Casa Bianca e al propedeutico del seminario di Palermo. Dal 23 marzo 1996 è monaco diocesano con la regola di vita “restate ed andate”. È impegnato nel promuovere la cultura della legalità.

mercoledì 9 settembre 2020

In libreria la seconda edizione del saggio di Chiara Antonina Messina, “Testimone di Cristo fino alle profondità più nascoste. La parabola di don Puglisi”, Prefazione di mons. Vincenzo Bertolone, Postfazione di Giampiero Tre Re, Edizioni La Zisa, pp. 192, euro 14,90


«Il testimone è colui che penetra la realtà nella sua totalità, oltre le apparenze esterne, fino alle profondità più riposte». Don Pino Puglisi ha testimoniato Cristo come la novità capace di rispondere alle attese e alle speranze più profonde dell’uomo di oggi. Un nuovo modo di vivere il sacerdozio, che in una Chiesa che esce da poco dal Concilio fa fatica ad essere compreso.

«Servendosi di un metodo originale, fatto di arditi accostamenti biografici, l’autrice riflette sul senso specificamente teologico della “parabola puglisiana”, portando alla luce una sorprendente rete di connessioni non solo tra Puglisi ed altre figure di santità antiche e recenti, ma anche di idee-guida della sua azione pastorale e sociale». Questo saggio è un contributo per ricostruire l’insieme complesso di un evento di santità contemporanea, feriale e pure eccezionale, che sa leggere i segni dei tempi e quelli del territorio, vicina al sentimento popolare e specchio dei mutamenti culturali. Una narrazione diversa, nuova, più spirituale ed intima che ci guida alla scoperta di un sacerdote vero, che tra le pieghe della quotidianità è stato oggetto dell’odio feroce di quanti sono al servizio della morte, ma soprattutto ha generato amore per Cristo, i piccoli, i giovani, i poveri, la gente di Brancaccio, la Chiesa tutta.


Chiara Antonina Messina è nata a Palermo nel 1992. Ha conseguito la Laurea magistrale presso la Pontificia facoltà teologica di Sicilia nel 2016, e insegna Religione cattolica presso alcuni istituti della città. Ha partecipato come animatrice volontaria, nel luglio 2016, al Campo Scuola di Brancaccio per iniziativa del CDV. L’esperienza vissuta è stata feconda per la realizzazione di un saggio. Appassionata della figura di don Pino, Chiara Antonina Messina ha cominciato a raccogliere materiale per ricostruire la vita di 3P che è riuscito ad affrontare il presente grazie alla forza dirompente del Vangelo.

 

Parte del ricavato della vendita del presente volume sarà destinato ai progetti dell’Associazione INSHUTI Italia-Rwanda onlus


lunedì 25 febbraio 2019

In arrivo fra gli scaffali delle librerie il saggio di Pellegrina Barbiera, “Tra noi e l’Universo. Il rapporto tra la verità di 'fede' e la verità di 'scienza' nel corso della storia dell’umanità e nella società contemporanea”, Edizioni La Zisa, pp. 80, euro 12,00




Una donna si confronta con le insopprimibili domande che interrogano ogni essere umano fin dalla notte dei tempi


Attraverso un excursus dal sapore storico, filosofico e religioso, Pellegrina Barbiera l’autrice tenta di dare una spiegazione ai suoi perché, domande che non soltanto fanno parte della sua storia, ma di quella di tutti noi. Ella stessa scrive: «Osservando il cielo nelle notti chiare e limpide d’estate mi capita spesso di provare una grande sensazione  di stupore e di meraviglia, per cui prendo consapevolezza che in natura esiste un principio diverso da quello della casualità meccanica e riconosco il buon Dio come creatore dell’universo».


Pellegrina Barbiera è nata a Caltabellotta, piccolo paese della provincia di Agrigento. Nel 1980 consegue la laurea in “Economia e Commercio” presso l’Università di Palermo e appena conclusi gli studi lavora immediatamente in banca fino al 2013. In pensione entra a far parte dei “Convegni di Cultura Maria Cristina di Savoia”, movimento cattolico femminile impegnato a difendere il ruolo della donna e della fede in ogni ambito della società odierna. L’amore e la ricerca di se stessa la portano a scrivere questo resoconto storico che possiede anche nozioni di filosofia e di religione, muovendosi in un percorso personale di conoscenza, che oggi viene pubblicato.

venerdì 21 dicembre 2018

Arriva in libreria il saggio di Luigi Zaccaro, «Mafia debole mafie forti. Post-comunità, peccati strutturali e teologia morale “minima”», Prefazione di Giampiero Tre Re, Edizioni La Zisa, pp. 400, euro 18,00




Esiste una connessione tra le mafie, intese come metodo criminale di arricchimento e di predazione umana, e la Chiesa? Può il popolo mafioso intrecciarsi al popolo di Dio? La delinquenza organizzata di tipo mafioso può essere trattata, quindi, come peccato e specificamente “peccato strutturale” nella sua essenza, se si considera che: «La prospettazione di un impalpabile peccato, “personale-strutturale”, di stampo mafioso “individuale” […] sembra, oltre che contraddittoria, in un discorso di coerenza teologico-morale, anche, praticamente non “conveniente”, anzi sicuramente pericolosa per la stessa vita e incolumità del presunto-potenziale “mafioso solitario”»? Il presente volume, il secondo di una trilogia su teologia-Chiesa-mafie, tenta di rispondere a questi interrogativi. L’autore, sapientemente, pone un approccio teologico-morale alle mafie, e, in particolare, alla ’ndrangheta calabrese, offrendone «una aggiornatissima ricostruzione del dibattito ecclesiale, colmando una lacuna finora presente, sullo specifico oggetto del rapporto tra ’ndrangheta e Chiesa».
Il modo d’essere dei mafiosi, degli affiliati, è un sentire complesso, variegato, che impone, per sua essenza, la creazione e la riflessione su un tipo di peccato diverso, ontologicamente differente nella sua genesi e struttura: una sorta di peccato 2.0.

Luigi Zaccaro, nato a Castrovillari (CS) nel 1955, dopo il liceo scientifico, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno superando, in seguito, il concorso di avvocato. Successivamente si è laureato in Filosofia all’ Unical. Ha, quindi, iniziato gli studi teologici presso l’IFT Redemtoris Custos di Rende (CS); l’iter accademico è proseguito presso la PFTIM, Sezione san Tommaso d’Aquino di Napoli, con il conseguimento di baccalaureato, licenza e dottorato in Dogmatica cristologica. Dopo aver superato l’esame per l’ammissione all’ Accademia Alfonsiana-Istituto Superiore di Teologia morale di Roma, ha, ivi, conseguito il dottorato in Teologia morale sistematica. Tiene un corso su teologia/chiesa/’ndrangheta presso l’ITCSPX di Catanzaro, aggregato alla PFTIM. Ha pubblicato La “teologia” dei mafiosi, Napoli 2013; La mafia come peccato strutturale, Roma 2015; Per una teologia della liberazione dalla mafia, Cosenza 2017, con cui ha vinto il Premio san Tommaso “Theologiae Aliis Tradere”, indetto dall’omonima Sezione della PFTIM.

venerdì 12 ottobre 2018

Palermo venerdì 19 ottobre, Alla chiesa anglicana un caffè con… padre Pino Puglisi raccontato dalla giornalista Federica Raccuglia



Riprendono gli appuntamenti culturali mensili presso la chiesa anglicana “Santa Croce” di  via Roma 467A, a Palermo.  S’incomincia venerdì 19 ottobre, alle ore 17, pressoi i locali con un caffè con… padre Pino Puglisi raccontato dalla giornalista Federica Raccuglia, autrice del saggio, appena mandato in libreria dalle Edizioni La Zisa, “L’uomo del dialogo contro la mafia. La storia di padre Pino Puglisi” (prefazione di mons. Giancarlo Maria Bregantini). Sorbendo un ottimo espresso e gustando degli squisiti biscotti, ne discuteranno con l’autrice: Russell Ruffino, pastore anglicano e parroco della chiesa “Santa Croce”; Giampiero Tre Re, teologo cattolico; suor Fernanda di Monte, giornalista e responsabile eventi Librerie Paoline di Palermo; e Davide Romano, direttore editoriale delle Edizioni La Zisa e presidente dell’associazione La Tenda di Abramo – Culture e religioni in dialogo. L’ingresso è gratuito.



Il libro: Federica Raccuglia, “L’uomo del dialogo contro la mafia. La storia di padre Pino Puglisi”, Prefazione di mons. Giancarlo Maria Bregantini, Edizioni La Zisa, pp. 200, euro 15,00



La vicenda di padre Pino Puglisi, nel tempo, è stata fonte di studi, inchieste, romanzi, film; tutte produzioni necessarie per mantenerne vivido il ricordo, per trasmettere un prezioso modello di vita alle nuove generazioni. Questo saggio si va a inserire nell’insieme di tale produzione creandosi uno spazio particolare. La vicenda di don Pino viene ripercorsa in modo dettagliato grazie a vari contributi originali, testimonianze e interviste. Il leitmotiv teorico è la riflessione linguistico-pedagogica su padre Puglisi, il quale ha tentato di dialogare con la mafia utilizzando un codice a essa sconosciuto: la parola. Codice intraducibile per individui che hanno scelto di abitare un mondo in cui le sole cornici interpretative sono intimidazione, violenza e morte. Secondo Lev Semënovič Vygotskij, la parola nasce prima del pensiero, il bambino impara a nominare le cose prima di conoscerle, ed è proprio il linguaggio a determinare la sua conoscenza e coscienza del mondo. Padre Puglisi ha dato la vita per la fede in questo principio, per le parole prima di tutto.

Federica Raccuglia è nata nel 1990 a Palermo. Giornalista pubblicista, scrive per “Si24.it” e “Il Giornale di Sicilia”. Cura diversi uffici stampa e conduce un programma di attualità e intrattenimento sulla web tv “Feel Rouge tv”. Nel 2012 ha conseguito la laurea triennale in “Giornalismo per uffici stampa” all’Università degli Studi di Palermo e nel 2014 la laurea magistrale in “Scienze dell’Informazione, della Comu­nicazione e dell’Editoria” presso l’Università degli Studi di Tor Vergata.


lunedì 16 luglio 2018

In occasione della visita di papa Francesco a Palermo, arriva in libreria il saggio di Federica Raccuglia, “L’uomo del dialogo contro la mafia. La storia di padre Pino Puglisi”, Prefazione di mons. Giancarlo Maria Bregantini, Edizioni La Zisa, pp. 200, euro 15,00






La vicenda di padre Pino Puglisi, nel tempo, è stata fonte di studi, inchieste, romanzi, film; tutte produzioni necessarie per mantenerne vivido il ricordo, per trasmettere un prezioso modello di vita alle nuove generazioni. Questo saggio si va a inserire nell’insieme di tale produzione creandosi uno spazio particolare. La vicenda di don Pino viene ripercorsa in modo dettagliato grazie a vari contributi originali, testimonianze e interviste. Il leitmotiv teorico è la riflessione linguistico-pedagogica su padre Puglisi, il quale ha tentato di dialogare con la mafia utilizzando un codice a essa sconosciuto: la parola. Codice intraducibile per individui che hanno scelto di abitare un mondo in cui le sole cornici interpretative sono intimidazione, violenza e morte. Secondo Lev Semënovič Vygotskij, la parola nasce prima del pensiero, il bambino impara a nominare le cose prima di conoscerle, ed è proprio il linguaggio a determinare la sua conoscenza e coscienza del mondo. Padre Puglisi ha dato la vita per la fede in questo principio, per le parole prima di tutto.

Federica Raccuglia è nata nel 1990 a Palermo. Giornalista pubblicista, scrive per “Si24.it” e “Il Giornale di Sicilia”. Cura diversi uffici stampa e conduce un programma di attualità e intrattenimento sulla web tv “Feel Rouge tv”. Nel 2012 ha conseguito la laurea triennale in “Giornalismo per uffici stampa” all’Università degli Studi di Palermo e nel 2014 la laurea magistrale in “Scienze dell’Informazione, della Comu­nicazione e dell’Editoria” presso l’Università degli Studi di Tor Vergata.



lunedì 22 gennaio 2018

Arriva in libreria la storia inedita della toccante vicenda spirituale di Gregorio Fasulo, terziario agostiniano



Il libro: Caterina Zabbia, “Gregorio, un fiore cresciuto sulle zolle del Calvario”, Presentazione di padre Luigi Pingelli Oad, Prefazione di padre Mario Genco Oad, Nota di don Carmelo Vicari, Edizioni la Zisa, Pp. 80, Euro 9,90

Quest’opera racchiude le tracce di un’esistenza silenziosamente votata all’accettazione del sacrificio: quella del terziario agostiniano Gregorio Fasulo. L’ardente ricerca di un disegno superiore incastonato nell’esistenza umana, in grado di giustificarne il dolore e le privazioni come momenti di massima vicinanza al divino, è la nota dominante di questo racconto, nonché degli sforzi compiuti dall’autrice, e nipote, per metterne insieme i pezzi. Chiamato “attraverso la malattia e la sofferenza” a farsi “modello di santità nello stato di vita secolare”, Gregorio Fasulo dimostrò che è possibile “percorrere la via di assimilazione a Cristo anche nella normalità della condizione laicale”.

Caterina Zabbia, nata a Palermo il 2 febbraio 1953, ha conseguito nella stessa città i diplomi di Scuola Magistrale e di Istituto Magistrale. Dopo alcuni anni di insegnamento nella provincia di Trapani, svolge attualmente l’attività di insegnante specializzata nel sostegno nella scuola primaria a Palermo. Ha realizzato con gli alunni laboratori teatrali e di canto corale. Fa parte sin da bambina di Azione Cattolica, nella quale è educatrice dei ragazzi; svolge inoltre la funzione di catechista. Appassionata di canto corale, fa parte del coro della parrocchia Sant’Ernesto e del coro della Cattedrale di Palermo.

mercoledì 3 gennaio 2018

Le Edizioni La Zisa siglano accordo di distribuzione con catena internazionale di librerie Clc


Nuovo accordo di distribuzione con la catena internazionale di librerie Clc. A siglarlo le Edizioni La Zisa di Palermo, presenti sul mercato dal 1988 e con più di trecento titoli in catalogo.
“Siamo sicuri – commenta il direttore editoriale della casa editrice La Zisa, Davide Romano – che questo nuovo accordo ci darà l’opportunità di essere ancora più capillarmente presenti coi nostri titoli su mercato nazionale, in particolar modo nel settore dell’editoria religiosa, e di aprirci ancora di più a quello estero. La Clc (Centro del libro cristiano) è, infatti, un’azienda che opera a livello mondiale. Fondata in Inghilterra nel 1941, oggi è presente in più di 50 Paesi e ogni anno raggiunge nuove nazioni”.

mercoledì 11 ottobre 2017

Arriva in libreria il provocatorio saggio di Roberto Musumeci “Gnòsis. Verità e menzogna della Chiesa Cattolica”, Edizioni La Zisa, pp. 80, euro 9,90





La ricerca di una interpretazione trasparente e fedele delle Sacre Scritture mette in evidenza luci e ombre delle letture date per secoli dalla Chiesa cattolica. In una digressione libera ma composita, Roberto Musumeci affronta diversi punti dolenti del culto cattolico andando a sviscerare con intensa puntualità filologica questioni assai dibattute come le figure dei santi e di Maria, i sacramenti, la Trinità, per giungere a una forte, legittima, invettiva contro le storture e le degenerazioni comportamentali che hanno profondamente alterato la morale contemporanea.

Roberto Musumeci nasce nel 1953. Dopo aver conseguito il diploma ISEF a Palermo si abilita all’insegnamento a Bergamo nel 1984. Transitato presso il Ministero delle Finanze di Aosta nel 1990, è in pensione dal 2011. Con le Edizioni La Zisa ha pubblicato nel 2014 Servitore di Yahweh. Una nuova interpretazione dei Vangeli.

lunedì 2 ottobre 2017

I Gesuiti scrivono alle Edizioni La Zisa: “Grazie per il libro su Teilhard de Chardin”







In bella vista sulla busta il simbolo della prestigiosa Compagnia di Gesù, l’ordine religioso più numeroso e – dicono – più potente della Chiesa cattolica. La stessa famiglia religiosa della quale faceva parte papa Francesco prima della sua elezione.

La lettera viene della scrivania del padre generale dell’ordine fondato da Ignazio di Loyola, il venezuelano Arturo Sosa Abascal, al quale nei mesi scorsi le Edizioni La Zisa hanno inviato una copia del saggio di Giovanni Ivano Sapienza “L’unione creatrice. Amore e creazione secondo Teilhard de Chardin”.


“Desidero rispondere – recita, fra le altre cose, la missiva – alle meditate riflessioni sul nostro confratello P. Teilhard de Chardin. La ricchezza del suo pensiero va costantemente scavata, sapendo che può ancora dare molto agli spiriti del nostro tempo, che cercano luce e sapienza. In questa linea si colloca il lavoro del dott. Sapienza, che è benemerito”.

 

martedì 31 maggio 2016

In arrivo in libreria: Grazia Giordano Alaimo, “Francesco di Paola, un Santo dei nostri tempi. Vita in versi e in rima”, Edizioni La Zisa, pp. 144, euro 12,00 (Isbn 978-88-9911-364-3)






La storia di San Francesco di Paola – grazie all’autrice che in versi la ricostruisce basandosi su documenti certi, sulle fonti della vita dell’Anonimo e dei Processi per la canonizzazione – si fa poesia e ci viene svelata, raccontandoci di un uomo vissuto in un’epoca non priva di disagi, ma sempre pronto, facendo penitenza, a operare per la pace. L’ascesi, l’amore verso Dio e verso il prossimo, il silenzio orante, l’umiltà, la carità, la penitenza evangelica furono in Francesco esigenza vissuta fin dalla più tenera età e oggi costituiscono quella eredità che Egli ci ha lasciato. A distanza di sei secoli Francesco si erge da anti a noi come un gigante di santità desideroso di guidarci verso Cristo, proponendoci ancora oggi l’attualità del suo carisma, strada sicura per giungere alla salvezza.

Grazia Giordano Alaimo è laureata in Giurisprudenza, nata a Canicattì (Ag), risiede a Palermo. Ha pubblicato la raccolta Il dono e Il Vangelo di Luca in endecasillabi. Ha composto in versi Le sette parole di Gesù sulla croce, dodici liriche dedicate alla Madonna, la vita del Servo di Dio Padre Gioacchino da Canicattì e quella di San Francesco di Paola. Vincitrice di numerosi concorsi poetici, collabora con periodici di cultura.