Dal nostro
catalogo un saggio sempre attuale:
don Luigi
Sturzo, “La regione nella nazione”,
a cura di Pasquale Hamel, introduzione
di Eugenio Guccione, Edizioni La Zisa, pp. 212, euro 12,00 (ISBN: 978-88-8128-023-0)
"La regione è parte di un tutto organico rappresentato
dallo Stato. Essa, non staccandosi dall'insieme, tende a programmarsi e a
svolgere una propria vita autonoma in corrispondenza a situazioni e problemi
particolari di carattere socio-economico determinati dall'ambiente. Questa, in
sintesi, potrebbe essere la definizione sturziana di religione. Ma nel
riferimento specifico all'Italia, occorre aggiungere che essa "è un fatto
geografico, etnografico, economico e storico". Nella terminologia del
sociologo cattolico grande importanza assume quel tutto organico, di cui la
regione, anch'essa organica, nel suo modo di essere e di porsi, è parte
integrante.
La voce nel deserto del vecchio prete calatino contro la partitocrazia, lo statalismo e la pubblica immortalità sembra abbia preso corpo nella voce del popolo che, pur sconoscendo Sturzo, parla, in buona parte, il suo stesso linguaggio di protesta. Se il progetto sturziano di Regione si fosse realizzato in pieno, se il decentramento amministrativo si fosse effettivamente attuato, se le segreterie dei partiti avessero avuto meno potere e avessero, invece, avuto rispetto per le organizzazioni e per le situazioni locali, le Leghe, oggi, avrebbero avuto poco o nulla da chiedere e, molto probabilmente, non avrebbero avuto alcuna ragione di nascere e di riscuotere tanto successo".
La voce nel deserto del vecchio prete calatino contro la partitocrazia, lo statalismo e la pubblica immortalità sembra abbia preso corpo nella voce del popolo che, pur sconoscendo Sturzo, parla, in buona parte, il suo stesso linguaggio di protesta. Se il progetto sturziano di Regione si fosse realizzato in pieno, se il decentramento amministrativo si fosse effettivamente attuato, se le segreterie dei partiti avessero avuto meno potere e avessero, invece, avuto rispetto per le organizzazioni e per le situazioni locali, le Leghe, oggi, avrebbero avuto poco o nulla da chiedere e, molto probabilmente, non avrebbero avuto alcuna ragione di nascere e di riscuotere tanto successo".
Luigi Sturzo (1871-1959), sacerdote, uomo politico, studioso di
scienze sociali, fu tra i fondatori del Partito popolare italiano. Ideò e
diresse il periodico La Voce di Costantino. Tra le sue opere principali: Sintesi
sociali (1906), Popolarismo e fascismo (1924), La libertà in Italia (1925),
L'Italia e il nuovo ordine internazionale (1946), Chiesa e Stato (1958).