tag:blogger.com,1999:blog-1431101216143395322024-03-28T01:51:24.388-07:00Edizioni La ZisaLa casa editrice La Zisa nasce nel 1988 a Palermo e in breve tempo si afferma nel settore dell'editoria di qualità proponendo classici ormai dimenticati e nuovi autori di talento.Edizioni La Zisahttp://www.blogger.com/profile/02986183602176549305noreply@blogger.comBlogger892125tag:blogger.com,1999:blog-143110121614339532.post-28822239857058921752024-03-28T01:50:00.000-07:002024-03-28T01:50:26.562-07:00Torna in libreria il saggio di Anna Momigliano, “Israele e gli altri. Un dissidio irrisolto”, prefazione di Tobia Zevi, Edizioni La Zisa<p><i></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9f0EORuRwmSRVzlyC_Lg0Q2gqdsu9Xiv-MmBOhv9GWFmjy0veE_cls3dIGcvo4X8RgI9sUbuY6SmIN8X-ttUTmAoPoKqYY5k1fA6sO_PXS3gkLR3kXZaIYxbjMiTuYQIYpl8SALfFfR6jGdSu8qImiQavpI8ku-PBkqZMBFHmnOHtarw33NLuJYqwG7E/s1600/momigliano%20cop%20300.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1139" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9f0EORuRwmSRVzlyC_Lg0Q2gqdsu9Xiv-MmBOhv9GWFmjy0veE_cls3dIGcvo4X8RgI9sUbuY6SmIN8X-ttUTmAoPoKqYY5k1fA6sO_PXS3gkLR3kXZaIYxbjMiTuYQIYpl8SALfFfR6jGdSu8qImiQavpI8ku-PBkqZMBFHmnOHtarw33NLuJYqwG7E/w456-h640/momigliano%20cop%20300.jpg" width="456" /></a></i></div><i><br /> </i><p></p><p><i><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 14pt;">Per cercare di comprendere
le radici di un conflitto che sembra ormai infinito</span></i></p><p></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="color: #20124d; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="color: #20124d; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">“Lo
Stato di Israele […] è grande più o meno quanto la Sicilia. Vi risiedono circa
sei milioni di ebrei e due di arabi, senza contare gli abitanti della
Cisgiordania. In più vi sono una serie di minoranze storiche ma non così
conosciute: drusi, circassi, beduini, ecc. […] l’identità di questa terra è
talmente complessa che possono percepirsi eccentrici, rispetto alla
maggioranza, i giovani che non si riconoscono nella politica e
nel mainstream; la classe media che perde potere d’acquisto e non riesce a
pagarsi un affitto; gli arabi israeliani che si sentono cittadini di serie B;
gli arabi cristiani rispetto alla maggioranza musulmana; i neri africani in
rapporto alle altre etnie; le popolazioni beduine e nomadi; i lavoratori
immigrati del Sud-est asiatico; i religiosi e i laici, entrambi; i russi o gli
etiopici di fronte ai pionieri; i sefarditi nei confronti degli ashkenaziti. Il
miracolo del sionismo consiste proprio nell’aver integrato – tra mille
contraddizioni – milioni di esseri umani in pochissimi anni: solo tra il 1945 e
il 1951 sbarcarono circa 685 mila immigrati, innestandosi su una popolazione di
650 mila persone, […]. Pensiamo a cosa succederebbe in Italia – considerato il
livello dell’attuale dibattito pubblico – se arrivassero 65 milioni di
immigrati nei prossimi cinque anni!”</span><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">. <span style="color: #20124d;">(dalla <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Prefazione</i> di
Tobia Zevi).</span><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="color: #20124d; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Anna Momigliano collabora con il New York Times
e il Mulino. Ha scritto Karma Kosher. I giovani israeliani tra guerra, pace,
politica e rock’n’roll (Marsilio 2009). </span><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></span></p><i><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 14pt;"></span></i><p></p>Edizioni La Zisahttp://www.blogger.com/profile/02986183602176549305noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-143110121614339532.post-68741784591134397992024-03-26T23:32:00.000-07:002024-03-26T23:58:15.089-07:00In libreria: Girolamo Li Causi, “Terra di Frontiera. Una stagione politica in Sicilia 1944-1960”, a cura di Davide Romano, prefazione di Oliviero Diliberto, Ed. La Zisa <p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBGST_hccTXqTYduFYnEMt8nQlxxoD7pxNsbNY80ZfXVFlHADx1spKWQXiSLokzWzs-PaAI0vDO2hpX1C247g4jh1xSbW4nxIyGw5tVnxW-fQgQcea2zriQF2IOZvZyl2a2lvrUan_0aIY_030pdTQIpk9Mm-e1sbo0uZJBUIKxq1uimjXakOvnLjF61I/s400/LiCausi.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="291" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBGST_hccTXqTYduFYnEMt8nQlxxoD7pxNsbNY80ZfXVFlHADx1spKWQXiSLokzWzs-PaAI0vDO2hpX1C247g4jh1xSbW4nxIyGw5tVnxW-fQgQcea2zriQF2IOZvZyl2a2lvrUan_0aIY_030pdTQIpk9Mm-e1sbo0uZJBUIKxq1uimjXakOvnLjF61I/w466-h640/LiCausi.JPG" width="466" /></a></div><br /><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Questa opera inedita di
Girolamo Li Causi, terminata nel 1974, e non più rivista dall’Autore, è una
lunga riflessione critica, ed autocritica, sull’attività svolta dal PCI e dalle
classi dirigenti siciliane, negli anni della ricostruzione post-bellica, dai
mesi immediatamente successivi allo sbarco delle truppe anglo-americane sino
alla formazione dei governi Milazzo. Un arco di tempo lungo un quindicennio,
durante il quale Li Causi assolse anche l’incarico di segretario regionale del
partito. Da questo suo osservatorio privilegiato emerge il ritratto vivo e
spesso pungente di uomini e vicende che hanno segnato la storia passata e
presente dell’Isola.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">GIROLAMO LI CAUSI (Termini
Imerese 1906 - Roma 1977) è stato uno dei massimi dirigenti nazionali del
Partito comunista italiano, al quale aderì giovanissimo poco dopo la sua
fondazione. Parlamentare per diverse legislature, è stato per alcuni anni vice
presidente della Commissione nazionale antimafia. Collaboratore e direttore di
numerosi periodici, ha pubblicato: Il lungo cammino. Autobiografia 1906-1944,
Roma, Editori Riuniti, 1974.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">DAVIDE ROMANO, giornalista. Da
sempre attivo nel mondo del volontariato e appassionato di studi religiosi,
lavora da molti anni nell’ambito della comunicazione politica, culturale,
religiosa e sindacale. Ha scritto e scrive per numerose testate ed è stato
anche fondatore e direttore responsabile del bimestrale di economia, politica e
cultura “Nuovo Mezzogiorno” e del mensile della “Funzione Pubblica Cgil Sicilia
Forum 98”.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Ha pubblicato, tra l’altro: “L'amore
maldestro”, Palermo 2001; “La linea d’orizzonte tra carne e Cielo”, Prefazione
di Paolo Scrima, Palermo 2003; “La buriana e altri racconti”, Prefazione di
Maurizio Rizza, Palermo 2003; “Nella città opulenta. Microstorie di vita
quotidiana”, Prefazione di Diego Novelli, Palermo 2003, 2004; “L’anima in
tasca”, Prefazione di Antonio Riolo, Palermo 2004; “Piccola guida ai monasteri
e ai conventi di Sicilia”, Palermo 2004; “Il santo mendicante. Vita di Giuseppe
Benedetto Labre”, Palermo 2005; “25 e non li dimostra. Storia della Funzione
pubblica Cgil-Sicilia”, Palermo 2005; “Dicono di noi. Il Belpaese nella stampa
estera”, Presentazione di Rosalinda Camarda, Prefazione di Pino Apprendi,
Palermo 2005; “La pagliuzza e la trave. Indagine sul cattolicesimo
contemporaneo”, Presentazione di Marcelle Padovani, Prefazione di Anna La Rosa,
Con un contributo di don Vitaliano della Sala, Palermo 2007; “A mio padre con
rabbia” in Aa. Vv., “Specchio poetico. Raccolte in dialogo”, Sant’Arcangelo di
Romagna (Rn) 2008; “Bagnarsi di sole, nutrirsi d’arte. L’Italia vista dai
russi”, Palermo 2010, 2015; (con Fabio Bonasera) “Inganno padano. La vera
storia della Lega Nord”, Prefazione di Furio Colombo, Palermo 2010, 2011; “Uno
spettro s'avanza. Globalizzazione, mafie, diritti e nuova cittadinanza”,
Presentazione di Paolo Ferrero, Prefazione di Daniele Gallo, Palermo 2011,
2013. Ha curato, fra gli altri, i seguenti volumi: Ines De Benedetti, “Poesia
nascosta. Le ricette della cucina tradizionale ebraica italiana”, Palermo 2013,
2015, 2017; Tatiana Kalinina, "Non solo caviale. Le ricette della cucina
tradizionale russa”; Lev Tolstoj, “Riflessioni di un vegetariano”, Palermo
2017; Lev Tolstoj, “Vita di Gesù e altri scritti”, Palermo 2017.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Ha fondato la comunità
informale di cristiani La Compagnia del Vangelo per il servizio degli ultimi. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">lacompagniadelvangelo.blogspot.com<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><o:p> </o:p></span></i></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><o:p> </o:p></span></i></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">La
prefazione di Oliviero Diliberto<o:p></o:p></span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Gli anni raccontati da Girolamo
Li Causi in questo straordinario libro sono quelli decisivi della Repubblica
italiana, quelli che l’hanno indelebilmente segnata, ne hanno condizionato il
futuro sviluppo: anni che pesano ancor oggi. Dal 1944 al 1960, accade infatti
praticamente tutto. La fine della guerra e la vittoria sul nazi-fascismo; la formazione
dei primi governi democratici di unità nazionale e la successiva esclusione
delle sinistre da essi; l’Assemblea Costituente e la nascita della
Costituzione; l’attentato a Togliatti; la sconfitta delle sinistre nel ’48 e il
centrismo; l’avanzata del Pci e delle sinistre a prezzo di lotte, politiche e
sociali, grandi e terribili; le conseguenti repressioni di Scelba; la
legge-truffa, e poi ancora la crisi del centrismo, le prime avvisaglie del
nascente centro-sinistra, e infine la formazione dei governi Milazzo alla
Assemblea regionale siciliana, resa possibile da una spaccatura all’interno
della Democrazia cristiana, e la conseguente estromissione temporanea di questo
partito dalle leve del potere.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">In questi primi anni si coglie
soprattutto la fine di una stagione di speranze aperta dalla Resistenza, la
constatazione che la classe dirigente sceglie allora di non rompere decisamente
con il passato, di non voltare pagina – anche e soprattutto per via del
contesto internazionale, il mondo diviso in due blocchi, la guerra fredda degli
anni più cupi –, in un continuiamo deteriore tra passato e presente, tra
apparati dello Stato gravemente collusi con il regime fascista e riciclati, a
vario titolo, in quelli della nuova Repubblica. I nemici di ieri diventano
“utili” in quel momento per contrastare i nuovi nemici, i comunisti: e certo
non solo in Italia. Le conseguenze di quelle scelte sciagurate, in Sicilia come
nel resto del Paese, le paghiamo ancor oggi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Li Causi racconta tutto ciò da
un’ottica particolare, ma decisiva: la Sicilia del dopoguerra. L’autore narra,
da protagonista, la battaglia contro la mafia, la connessione tra Stato,
malavita organizzata, economia forte, le incursioni dei servizi americani.
Oggi, tutto ciò ci appare più evidente. Sono emersi documenti, testimonianze, i
fatti si delineano nella loro gravità e complessità: ma in Li Causi – attore
protagonista tra i più importanti del periodo, a livello siciliano e nazionale
– l’analisi è sin da quegli anni di una lucidità che oggi appare straordinariamente
lungimirante. Aveva già chiaro tutto. E lo diceva.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">L’autore – è quasi superfluo
dirlo, ma forse non è inutile sottolinearlo in questi tempi di perdita
colpevole di memoria – è stato personaggio leggendario. Incarcerato nel 1928
dopo la condanna a 20 anni di reclusione comminata dal tribunale speciale del
fascismo, liberato nel ’43, è subito tra i capi della Resistenza nel Nord
Italia, poi dirige il partito e le lotte per l’occupazione delle terre (e non
solo) in Sicilia, è autorevole parlamentare e membro della direzione nazionale
del Pci.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Popolarissimo e amatissimo tra
le masse, Li Causi è l’alfiere della lotta contro la mafia, quando in certi
ambienti politici (e giornalistici) essa non si poteva neppure nominare,
negandosi addirittura la sua esistenza. Li Causi accusava apertamente di
connivenza con la mafia i vertici dei partiti di governo in Sicilia, ad
iniziare ovviamente dalla Dc, parlava delle collusioni con Cosa Nostra: lo
faceva quando pochissimi, isolatamente, osavano farlo. Le prove giudiziarie
sono venute a galla solo nei processi più recenti. Ma quelle politiche erano
già allora di fronte agli occhi di chi voleva vederle. Li Causi univa dunque la
capacità, straordinaria, di conoscenza e di analisi, ad un eccezionale
coraggio.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Emerge a tutto tondo la figura
di Li Causi comunista. Ma anche di Li Causi siciliano. Di quella Sicilia che ha
dato straordinarie figure di dirigenti, nel corso dei decenni, al Pci
nazionale, ma che ha visto protagonisti anche migliaia di donne e uomini meno
noti o sconosciuti, militanti e dirigenti locali, politici e sindacalisti, che
hanno dedicato al riscatto della propria Isola tutta la loro vita, non di rado
mettendola concretamente a repentaglio e talvolta perdendola, proprio in nome e
per via delle battaglie antimafia. Un nome per tutti: Pio La Torre.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Guttuso – altro siciliano
illustre – amava ripetere, con la civetteria dei siciliani colti e cosmopoliti,
che anche quando dipingeva una mela, c’era dentro la Sicilia. Se la portava
dietro ovunque fosse e qualunque cosa facesse. Saudade isolana, ma anche coscienza
della propria identità forte, delle radici che non si recidono, di valori che
urlano dentro di sé. Ed è proprio in Sicilia che Li Causi matura alcune delle
sue convinzioni più profonde, ad iniziare dall’adesione senza tentennamenti, e
da subito, alla svolta togliattiana del ’44, la nascita del partito nuovo,
capace di unire sempre la protesta alla proposta, l’identità e le alleanze. Li
Causi è sempre attento all’unità delle masse, mai velleitario, nemico giurato
del massimalismo. Egli crede e si batte per un partito che aderisse pienamente
ai valori e ai principi della nuova Costituzione, scegliendo di tenere uniti
democrazia e socialismo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Li Causi fu dirigente comunista
di prima grandezza. Pieno di umanità e partecipazione personale ai drammi del sottosviluppo,
della povertà, dell’emarginazione sociale. In lui, nelle sue pagine, si avverte
come prioritaria gli appaia la lotta contro le ingiustizie, i soprusi, le
prepotenze dei potenti contro gli umili: Manzoni avrebbe detto le soperchierie.
Passione politica, dunque, unita sempre alla tensione morale. Ma dal libro si
chiarisce anche che nei comunisti siciliani la battaglia per la legalità e
quella per il riscatto sociale non siano mai astrattamente scisse, anzi esse
appaiono indissolubili tra loro: pena la sconfitta su entrambi i terreni.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Un esempio, dunque, ancora oggi
vivissimo. Queste riflessioni politiche inedite, che commentano e si incrociano
con alcuni passi significativi della sua vicenda autobiografica postbellica,
sono quindi utili, feconde, istruttive. Ne dobbiamo essere grati ai brillanti
curatori, che allegano anche pagine particolarmente struggenti, come le lettere
di Li Causi dal carcere e le testimonianze dei compagni e dei dirigenti del
Pci, seguite alla sua scomparsa.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Concludendo la lettura, mi
viene spontaneo pensare (ripensare, ancora una volta) allo scioglimento di quel
partito – il Pci – al quale Li Causi e intere generazioni di comunisti in
Italia hanno dedicato l’intera propria vita. Anche questo straordinario libro,
infatti, testimonia la grandezza e i meriti storici di quella comunità di donne
e uomini che lo costituivano. Vi ho riflettuto con amarezza.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Ma è motivo di ottimismo e di
speranza pensare anche che questo libro possa esser letto, e meditato, da una
generazione ancor più giovane: quella che viene dopo la mia e non ha conosciuto
il Pci, per un ovvio fatto anagrafico. A questi giovani, che oggi hanno
vent’anni, e nascevano quando crollava il Muro di Berlino, questo libro insegna
che ciò che è stato fatto era giusto farlo e che i comunisti italiani sono
stati i protagonisti della lotta per la democrazia, la legalità,
l’emancipazione del popolo: in definitiva, per un’Italia migliore.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">In definitiva, questo libro ci
insegna, ancora una volta, quanto sia straordinariamente vitale il vecchio
principio che i filosofi ci ripetono da un migliaio di anni. Noi, oggi,
riusciamo a vedere più lontano di chi ci ha preceduto non perché siamo più
bravi, ma semplicemente perché siamo nani issati sulle spalle di giganti.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Oliviero Diliberto<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><o:p> </o:p></p>Edizioni La Zisahttp://www.blogger.com/profile/02986183602176549305noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-143110121614339532.post-7754367265068704182024-03-24T10:57:00.000-07:002024-03-24T11:01:18.093-07:00In libreria: Amal Hazeen, “Ğamāl al-Bannā. Una nuova visione dell’Islam”, Edizioni La Zisa <p><span color="windowtext" style="font-family: Georgia, "serif"; text-align: justify;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; font-size: 14pt; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi827-29bk1iN15-vFbhSed9CXX1s5i7DsvHMupc5ZcAzbdK1q3uFIXMMy2kQkbookARqUJcdwBY2r0N-aOfSLSYmoCv3Q62jjPEobQbEej2x2lzUkvkGKZEeC8Ugg_g-9T5dvg7R_LGdX3IlWQNkXK2a333XuGQOyFrMbtmmaG5RPfRDjZHFvcuvvMIj8/s1600/gamal%20cop%20300.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1134" height="742" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi827-29bk1iN15-vFbhSed9CXX1s5i7DsvHMupc5ZcAzbdK1q3uFIXMMy2kQkbookARqUJcdwBY2r0N-aOfSLSYmoCv3Q62jjPEobQbEej2x2lzUkvkGKZEeC8Ugg_g-9T5dvg7R_LGdX3IlWQNkXK2a333XuGQOyFrMbtmmaG5RPfRDjZHFvcuvvMIj8/w527-h742/gamal%20cop%20300.jpg" width="527" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt;"><span style="color: windowtext; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">"Questo testo vuole mettere in risalto le fondamenta di un pensiero
diverso in seno all’Islam e di dargli voce in Occidente. L’autore era un po’
conosciuto in Italia perché concedeva diverse interviste a giornalisti
italiani, ma i suoi scritti che possono esporre bene la sua visione dell’Islam
esistono solo in arabo. Perciò, quando ho scelto il capitolo oggetto della
ricerca, la mia intenzione era di esporre una visione islamica diversa da
quella tradizionale conosciuta in Occidente. Ma non solo, siccome provengo da
un paese oggi a maggioranza islamica e poiché mi sta tanto a cuore il dialogo
interreligioso, soprattutto con gli ebrei e i musulmani, questa mia scelta intendeva
anche cercare e trovare delle basi solide per un incontro proficuo o un punto
comune, sia a livello religioso che sociale e politico, da cui partire e
lavorare insieme, ebrei, musulmani e cristiani, per il bene comune delle nostre
società". (dall’<i>Introduzione</i> di Amal Hazeen)<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt;"><span style="color: windowtext; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt;"><span style="color: windowtext; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt;"><span style="color: windowtext; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Amal Hazeen è palestinese. Da più di 20 anni vive
a Roma. È docente di Metodologia della ricerca e del lavoro scientifico, di
Dialogo interreligioso e Introduzione all’Islam alla Pontificia Università
Urbaniana e presso la Pontificia Università Gregoriana. Ha lavorato
al Programma alimentare mondiale per diversi anni e dal 1995 collabora con la
Sala stampa della Santa Sede. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze
dell’Educazione e un master in Studi arabi e d’Islamistica. Oltre a diversi
articoli su riviste specializzate, ha pubblicato il volume “Il coraggio di
cambiare la storia. Il dialogo ebraico-cristiano dal Concilio a Giovanni Paolo
II” (EMI, 2008).<b><o:p></o:p></b></span></p></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div>Edizioni La Zisahttp://www.blogger.com/profile/02986183602176549305noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-143110121614339532.post-89368993759154539542024-03-24T10:13:00.000-07:002024-03-24T10:14:06.204-07:00Consigli, non richiesti, di lettura in tempo di guerra: Dounia Ettaib, “Al Quds. Il dono di Dio per il suo popolo. Un libro su Israele”, Edizioni La Zisa <p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEIMzIkje9RuUXEsLn0WpqGhyuvYCKcc5kWTzUEk69gNDL3o7E6rIIzp8lOO_mNoKtnkjf4dPBcGq3fnMC8hmkCqI2viIKlvsOIT5LWjkM6mZHfeI6IJ3E_3Iy53RLlsfi8-JqNadoscuduUCVlmq3Uq1_LW8lR1Pfv6MJ6A5Rw84b9EXYVyjQkxS323Y/s800/israel-PR.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="800" height="314" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEIMzIkje9RuUXEsLn0WpqGhyuvYCKcc5kWTzUEk69gNDL3o7E6rIIzp8lOO_mNoKtnkjf4dPBcGq3fnMC8hmkCqI2viIKlvsOIT5LWjkM6mZHfeI6IJ3E_3Iy53RLlsfi8-JqNadoscuduUCVlmq3Uq1_LW8lR1Pfv6MJ6A5Rw84b9EXYVyjQkxS323Y/w558-h314/israel-PR.jpg" width="558" /></a></div><br /><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: center;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="background: white;"><span style="color: #073763; font-family: georgia; font-size: large;">L’amore di una donna araba per l’ebraismo e
Israele!<o:p></o:p></span></span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="background: white;"><span style="color: #073763; font-family: georgia; font-size: large;">«Tutta la vita di Dounia è un tentativo
valoroso di battere luoghi comuni, e la grande prova del fuoco, non un ostacolo
ma una tappa prescelta, è Israele, la visita di quel paese (...). Il suo libro
è enciclopedico, ma anche pieno di storie, di colori, di profumi». (Fiamma
Nirenstein)<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="background: white;"><span style="color: #073763; font-family: georgia; font-size: medium;"><b>Dounia Ettaib</b> ha iniziato la sua carriera
come consulente e project manager per istituti governativi in Italia come la
Provincia di Milano e il Comune di Milano. È stata membro del Comitato Islamico
e membro della Commissione Immigrazione del Ministero dell'Interno italiano.
Nel corso degli anni ha acquisito il suo pedigree presso grandi aziende
internazionali e istituzioni pubbliche. Durante il suo mandato presso DM
International, Dounia ha ricoperto il ruolo di Direttore degli affari
internazionali negli uffici di Dubai e Manama. All'interno del dipartimento
Commercio e investimenti di Dounia, è stata coinvolta nel commercio di società
petrolifere e di gas con il Medio Oriente e la regione asiatica.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="background: white;"><span style="color: #073763; font-family: georgia; font-size: medium;">Nel 2014 ha fondato la società di
consulenza sulle materie prime petrolifere e del gas D7D. La società ha una
sede centrale e un ufficio di rappresentanza a Londra.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="background: white;"><span style="color: #073763; font-family: georgia; font-size: medium;">Dounia è il presidente e amministratore
delegato di D7D. Sotto la guida di Dounia, l'azienda ha firmato con successo
accordi e collaborato con aziende internazionali in tutto il mondo,
partecipando alla costruzione e alla gestione di grandi progetti. Dounia ha
firmato accordi per petrolio e altre materie prime in tutto il mondo. Nel 2016,
Dounia ha portato D7D a diventare il partner ufficiale di Eurasian Investment
Holdings EIH.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="background: white;"><span style="color: #073763; font-family: georgia; font-size: medium;">Dal 2017, D7D è il partner ufficiale
della società eurasiatica Lionining LEFLC, è una delle maggiori allocazioni e
detentrice del titolo di petrolio e prodotti petroliferi di diversi grandi
paesi produttori e produttori di petrolio. Ha una solida esperienza nella
gestione e nel lavoro con team multiculturali. Ha sviluppato numerosi progetti
di integrazione e diversità multiculturale. Durante il periodo di confinamento
ha avviato il corso multiculturale per l'Università di Limec, da 3 anni insegna
integrazione delle diversità Ha ricevuto il premio Donna svizzera dell'anno
2007. 2009 Donna di Milano. Premio Ambrogino 2013. "Al Quds, il dono di
Dio" è il suo primo libro. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="background: white;"><o:p><span style="color: #073763; font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></o:p></span></p>Edizioni La Zisahttp://www.blogger.com/profile/02986183602176549305noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-143110121614339532.post-59162415199441269392023-11-11T10:22:00.006-08:002023-11-11T10:23:35.276-08:00Edizioni La Zisa, 1988-2023: trentacinque anni dalla parte sbagliata (in trenta libri o quasi)<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP4pDwVXJdVVW7MFNOOcyzCG5dAjow6kok14h4JL2Ftk7Lpxo0e3UN2uiTnnhx7MR7dRgfBH9VAnN3U5h68MQ1VfcC8jnyEpUe893nhBdf3yhQE7FnQicHSaK-K6BsoBTRThcC8Cz4PEzbktmREokPbXln0duzpmkzSlifwmzDWQkxO66kfHkSxjUb0KY/s1200/edizioni%20la%20zisa.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="669" data-original-width="1200" height="301" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP4pDwVXJdVVW7MFNOOcyzCG5dAjow6kok14h4JL2Ftk7Lpxo0e3UN2uiTnnhx7MR7dRgfBH9VAnN3U5h68MQ1VfcC8jnyEpUe893nhBdf3yhQE7FnQicHSaK-K6BsoBTRThcC8Cz4PEzbktmREokPbXln0duzpmkzSlifwmzDWQkxO66kfHkSxjUb0KY/w538-h301/edizioni%20la%20zisa.jpg" width="538" /></a></div><p></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 7.5pt; text-align: justify;"><span style="color: #333333; font-family: gadocharegular, "serif"; font-size: 13.5pt;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 7.5pt; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><span style="color: #333333;">L</span><span style="color: #333333;">a casa editrice La
Zisa, celebra in questi giorni il trentacinquesimo anniversario della propria
attività. Si cercherà qui di offrire un breve resoconto del cammino fin qui
compiuto e di farlo seguendo un percorso che attraversa una selezione di trenta
tra le più significative opere edite per i nostri tipi. Una sommaria
periodizzazione di questo più che trentennale cammino dovrebbe anzitutto
distinguere tre grandi tappe all'interno dell'arco di vita della Zisa.</span></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 7.5pt; text-align: justify;"><span style="color: #333333;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Una prima fase è quella della fondazione in cui si precisa
gradualmente la fisionomia della Zisa come un soggetto culturale fortemente
legato alla vita ed alla storia politica siciliana e palermitana in
particolare. Questa prima tappa si distende lungo l'ultimo scorcio del '900
(1988-1999). Molte le firme autorevoli che hanno scritto per la nascente casa
editrice palermitana, tra le quali spiccano quelle di Napoleone Colaianni,
Nicola Barbato, Rocco Chinnici, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Antonino Caponnetto,
Michele di Dio, Mimmo Giarratana, Ennio Pintacuda, Andrea Camilleri, Giancarlo
Caselli, Gherardo Colombo, Saverio Lodato, Nino Fasullo, Francesco Michele
Stabile, Rosario Giuè.</span></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 7.5pt; text-align: justify;"><span style="color: #333333;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">I temi visitati dai nostri autori in questa prima fase rivelano
nette scelte di campo da parte della Zisa, scelte che ritroveremo come una
sorta di carattere distintivo delle linee editoriali anche nelle tappe
successive.</span></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 7.5pt; text-align: justify;"><span style="color: #333333;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Tutti gli ambiti del dibattito politico degli anni '90 sono
presenti e osservati mantenendo costantemente un punto di vista privilegiato da
sinistra: dalla storia politica della Sicilia alla questione morale, alla
tensione tra regionalismo e autonomia, dal dibattito interno alla sinistra
negli anni '90 al dialogo tra cattolicesimo e cultura di sinistra, per
arrivare, proprio al volgere del millennio, alle grandi domande bioetiche sullo
statuto ontologico della persona, sulla dignità umana e le nuove sfide ai
diritti dell'uomo lanciate dal progresso tecnologico.</span></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 7.5pt; text-align: justify;"><span style="color: #333333;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Un discorso a sé merita la particolare attenzione dedicata fin
dall'inizio alla ricerca sociale sulla storia, i protagonisti, le
trasformazioni del fenomeno mafioso e della lotta alla mafia. Attraverso le sue
numerose pubblicazioni sull'argomento mafia-mafie, dando spesso spazio e
opportunità ai personaggi in prima linea nell'impegno istituzionale e civile
contro la mafia di raggiungere direttamente il pubblico, La Zisa ha contribuito
fin dagli anni della sua fondazione a far conoscere il carattere proteiforme,
pervasivo del fenomeno mafioso, il suo radicamento sul territorio, il suo
tipico insediamento culturale nel nostro Meridione, in particolare in Sicilia,
i suoi intrecci con l'economia e la politica.</span></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 7.5pt; text-align: justify;"><span style="color: #333333;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Il secondo periodo nella storia della nostra casa editrice copre
all'incirca il primo decennio del nostro secolo e può essere indicato come una
fase di transizione. I principali ambiti tematici sono rimasti gli stessi del
periodo precedente ma si presentano con una portata ed una estensione maggiori.
Nuovi soggetti politici, come la Lega, maturano e si affacciano sulla scena
politica alternandosi al governo e, ahimè, talvolta anche nel malaffare, con le
formazioni di più lunga tradizione, le quali stanno a loro volta subendo
profonde ristrutturazioni ideologiche e di apparato organizzativo. Puntualmente
autori come Fabio Bonasera e Davide Romano rilevano queste metamorfosi del
panorama del potere nel Paese. Anche lo sguardo su quanto accade nel mondo
ecclesiale si allarga fino ad includere altre “tende”, oltre quella dei
cattolici, come accade col saggio di Teodoro Balma, con introduzione di Italo
Pons e Antonio Di Grado, sulla storia e il martirio dei Valdesi. Anche
l'interesse per le cose siciliane si amplia, non limitandosi più in maniera
prevalente alla storia politica dell'Isola ma includendo altre prospettive
dell'analisi storica della società siciliana, come ad esempio la storia
dell'astronomia in Sicilia firmata da Pippo Battaglia e con un'introduzione di
Margherita Hack. Infine anche la letteratura scientifica sulla mafia si apre a
nuovi argomenti limitrofi a quelli già messi a fuoco nel decennio precedente.
Comincia a farsi strada l'idea di una declinazione al plurale del fenomeno,
emerge la centralità, la ferocia e la capacità organizzativa della 'ndrangheta.
Anche in questo passaggio di consegne tra l'egemonia di Cosa Nostra e le
'ndrine calabresi La Zisa si è riconosciuta un proprio ruolo dando un
contributo all'analisi con la pubblicazione integrale, nel 2008, della
relazione della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della criminalità
organizzata mafiosa sulla 'ndrangheta.</span></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 7.5pt; text-align: justify;"><span style="color: #333333;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Il terzo periodo nella storia della nostra casa editrice
abbraccia grosso modo gli ultimi dieci anni e coincide con l'avvento di Davide
Romano alla guida della Zisa. Le tradizionali linee editoriali caratterizzate
dalla critica sociale e di costume sui temi emergenti della politica e della
società civile continuano a prolungarsi, articolarsi e fiorire. Abbiamo, ad
esempio, la pubblicazione dell'inchiesta di Sante Sguotti su pedofilia e
celibato nella Chiesa di Papa Francesco, le biografie dedicate ai protagonisti
della lotta alla mafia, come quella di Paolo Borsellino ad opera di Roberto
Rossetti, con prefazione di Nicola Tranfaglia, o il recentissimo Padre Puglisi,
raccontato dalla giovane giornalista palermitana Federica Raccuglia, con
prefazione di mons. Giancarlo Maria Bregantini.</span></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 7.5pt; text-align: justify;"><span style="color: #333333;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Ma Davide Romano col suo raffinato gusto letterario imprime
anche un segno molto chiaro di novità sulle pubblicazioni della Zisa. Il
catalogo si arricchisce così di nuovi generi, collaborazioni e collane, come le
Rondini o Nostos, dedicate alla produzione di opere e saggi di poesia,
narrativa, inchiesta, culinaria. Contemporaneamente l'orizzonte dell'attività
editoriale, pur mantenendo il proprio centro sulla città di Palermo, la Sicilia
e l'Italia, come seguendo una propria naturale vocazione si allarga fino a
includere culture affini come quella greca o del Vicino Oriente ed abbracciare
quel “Mediterraneo esteso” che s'inoltra fino al centro del continente
culturale africano. Vedono così per la prima volta la luce in lingua italiana
opere del premio Nobel per la letteratura Ghiorgos Seferis (Sei notti
sull'Acropoli) le poesie di Ghiorgos Sarandaris (Giorni) le fiabe di Christos
Boulotis (Trilogia gattesca) nelle splendide traduzioni di Maria Caracausi, i
racconti siciliani di Thomas Valentin, tradotti ed introdotti da Cristina
Sanfratello, Poesia nascosta, di Ines De Benedetti, sulla cucina tradizionale
ebraica italiana (prefazione di Tobia Zevi), I mocassini di 'Īsā, con la
presentazione di Cécile Kashetu Kyenge.</span></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 7.5pt; text-align: justify;"><span style="color: #333333;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Oggi, La Zisa insieme a tante altre realtà rappresenta un
patrimonio civile di Palermo, una riserva di energie morali ed intellettuali,
ma sembra non avere alcuna intenzione di smettere di crescere e sviluppare il
proprio progetto editoriale. Seguendo le stesse linee di forza che ci hanno
condotti fin qui, continuare a produrre il libro sarà solo l'espressione, ma
non l'unica, di un'identità originaria e ormai consolidata. L'augurio per la
nostra città ed il nostro Paese è che di queste progettualità d'insieme possano
esservene miriadi, e continuare ad evolversi come ha fino ad ora fatto La Zisa,
nel suo ruolo di impresa intellettuale condivisa, di soggetto politico
collettivo, con i suoi ideali di partecipazione, di inclusione, di riduzione
delle distanze, di conoscenza reciproca.</span></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 7.5pt; text-align: justify;"><span style="color: #333333;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Insomma, che possa realizzarsi in qualche misura quell'universo di valori, quel
mondo di idee che La Zisa ha finora immaginato e cercato, per la sua parte, di
realizzare.</span></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background: white; box-sizing: border-box; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; margin-bottom: 18.75pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; margin: 0cm 0cm 18.75pt; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: #333333;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p style="background: white; margin: 0cm 0cm 18.75pt; text-align: justify;"><br /></p>Edizioni La Zisahttp://www.blogger.com/profile/02986183602176549305noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-143110121614339532.post-67746262517241210642023-09-26T05:24:00.001-07:002023-09-26T05:24:28.499-07:00Lettera di Papa Francesco al giornalista palermitano Davide Romano<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO2YLVLFlLsK-2PLvYFuGDnSfagtysozm8yZJ-GCKnhcv9ht3QbeiP5yj10UZGMqYyBDnhy9AWrLnEuS5eCIgLMCyu4J85IXXbCUdGJqsDtGs7zQk7wgn1iUHNUmN-oB74PZUj5wwtjkd_GWZ6Ic0AoOo_7_u0NKP2-5whUPiJmS-RaeGAVZJ3X3P7SK8/s800/papa_francesco_scrivania.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="533" data-original-width="800" height="341" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO2YLVLFlLsK-2PLvYFuGDnSfagtysozm8yZJ-GCKnhcv9ht3QbeiP5yj10UZGMqYyBDnhy9AWrLnEuS5eCIgLMCyu4J85IXXbCUdGJqsDtGs7zQk7wgn1iUHNUmN-oB74PZUj5wwtjkd_GWZ6Ic0AoOo_7_u0NKP2-5whUPiJmS-RaeGAVZJ3X3P7SK8/w513-h341/papa_francesco_scrivania.jpg" width="513" /></a></div><br /><p></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><br /></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Una commovente lettera del Santo Padre rivela il suo apprezzamento per
il lavoro del giornalista palermitano<o:p></o:p></span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Vaticano, 26 Settembre 2023 – (AGiCatt
- Agenzia Cattolica di Stampa) Una luce di speranza e ispirazione si è diffusa
all'interno della comunità ecumenica di volontariato "La Compagnia del
Vangelo" e tra quanti seguono il prezioso lavoro di Davide Romano. Il
fondatore di questa straordinaria iniziativa, che da anni si dedica con passione
e dedizione al servizio dei più vulnerabili, ha ricevuto una commovente lettera
da Papa Francesco, un messaggio di affetto e incoraggiamento che ha toccato il
cuore di molti.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Nella sua missiva, il Santo Padre
ha elogiato il percorso di fede personale di Davide Romano, un ministro di
culto protestante che ha dedicato la sua vita a promuovere l'ecumenismo e il
servizio disinteressato verso chi ha più bisogno. La lettera è stata inviata
durante un momento particolarmente significativo, in cui il Papa ha voluto
riconoscere l'impegno incessante di Romano nella creazione di una mensa per i
poveri e altre attività caritative presso il convento di San Marco a Palermo,
nel quartiere popolare del Capo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">A coadiuvare Davide Romano in
questa nobile impresa, c'è suor Marie Jeanne Mulamba Meta, della congregazione
delle Serve dei Poveri del beato Giacomo Cusmano. Insieme, hanno dimostrato un
impegno straordinario nel portare il volto compassionevole di Gesù Cristo a
coloro che spesso vengono dimenticati dalla società. La loro opera di amore e
solidarietà ha ispirato Papa Francesco, che ha voluto esprimere la sua
gratitudine in questa commovente lettera.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Nella missiva si legge che il
Santo Padre "assicura il ricordo orante e, mentre ringrazia per il
generoso servizio svolto a favore dei poveri e degli emarginati, manifestando
loro il volto compassionevole di Gesù, invia volentieri il Suo benedicente
saluto, che volentieri estende alle persone vicine e a quanti amorevolmente
assiste."<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Queste parole gentili e
incoraggianti da parte di Papa Francesco hanno avuto un impatto profondo sulla
comunità di "La Compagnia del Vangelo" e su tutti coloro che seguono
il loro nobile lavoro. È un promemoria tangibile che il servizio disinteressato
e la dedizione alla causa dei più bisognosi sono valori universali che uniscono
le persone di fede in un impegno comune.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Nell'ambito di questa toccante
lettera, un suggerimento prezioso è stato offerto da un collaboratore del
vescovo di Roma: partecipare a un'udienza generale per incontrare di persona
Papa Francesco. Questo incontro potrebbe rappresentare un momento significativo
per condividere idee, ispirazioni e progetti futuri con il Santo Padre,
consolidando ulteriormente il legame tra "La Compagnia del Vangelo" e
la Chiesa Cattolica.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">L'invito di Papa Francesco a
Davide Romano e alla sua comunità è un riflesso del suo costante impegno a
promuovere la fratellanza, l'unità e il servizio verso gli altri. È un richiamo
a tutti noi a seguire l'esempio di questi straordinari volontari che lavorano
instancabilmente per alleviare le sofferenze e diffondere l'amore nel mondo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Questo commovente gesto del Papa
ci ricorda che, anche nelle sfide del mondo moderno, l'amore e la solidarietà
possono sempre trionfare. Insieme, possiamo costruire un mondo migliore per
tutti, seguendo il messaggio di speranza e compassione del Santo Padre.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></o:p></p>Edizioni La Zisahttp://www.blogger.com/profile/02986183602176549305noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-143110121614339532.post-60582505059278567582023-09-15T08:06:00.001-07:002023-09-15T08:06:08.954-07:00“Dimenticare Palermo” di Davide Romano<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiltKiZRch3CS1qI0yTQFVpqVhPMUBD4bfTxTgwnzQcVzORUEteTwnpUHQeTkWmUhbMv6q1nrxxUD536np0ITrwgWJuhZcHNq1eCtizlNMrwq860FqB7Z2XhYX8EUEHitiUNSqXaOR7p-bmRqfO-pOHfVb_sq6rPiDNug-HpUcIWPbxm7fPtTHN8q38Gek/s990/191852246-366c8246-5262-4a7a-a5ab-d83d3e557095.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="659" data-original-width="990" height="367" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiltKiZRch3CS1qI0yTQFVpqVhPMUBD4bfTxTgwnzQcVzORUEteTwnpUHQeTkWmUhbMv6q1nrxxUD536np0ITrwgWJuhZcHNq1eCtizlNMrwq860FqB7Z2XhYX8EUEHitiUNSqXaOR7p-bmRqfO-pOHfVb_sq6rPiDNug-HpUcIWPbxm7fPtTHN8q38Gek/w553-h367/191852246-366c8246-5262-4a7a-a5ab-d83d3e557095.webp" width="553" /></a></div><br />
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Ci sono infiniti modi per raccontare una città. E tante le
chiavi di lettura da cui partire. Perché una città, soprattutto una grande
città, ha tante sfaccettature che forse risulta difficile, per riassumerle
tutte, dedicarvi anche una vita intera.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">A Palermo, anche l’emarginazione ha caratteristiche del
tutto particolari. Come l’opulenza, del resto. Falsa questa, come vera,
verissima è l’altra. Quella cronica, e quella recente. Ma nella città del sole
si vive e si convive con l’indigenza. Come una fatalità, come un destino
crudele che non si può sovvertire, che si accetta, come si accetta l’illegalità
diffusa, che in un modo o nell’altro può darti il pane quotidiano e qualche
bene di consumo. Si può sopravvivere in questa città, purché ci si muova entro
recinti ben definiti ed entro regole non scritte, ma da tutti conosciute e
scrupolosamente applicate. In caso contrario, ci si può rimettere anche la
vita. Perché Palermo, checché se ne dica, o per quanto voglia apparire a se
stessa e agli altri, è una città grigia. Nel senso che qui tutto si confonde, e
sembra quasi si annulli. Non sai come prenderla questa città, e quando credi di
averla afferrata, di averla compresa, ecco che basta un qualcosa e ti sfugge
tra le dita, si confonde agli occhi, ti appare diversa da quella che pensavi
fino ad un attimo prima.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><o:p></o:p></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSAjXMUBFKGXbb2Omr2L5mytejDUrY3lJAB5LZPSQh0nZ2e1M1FQ93jtqsZvP8Gbt6yuTJdo-6xNz9Q_dZQMD4f7k1DeAbcxyDAkdmbJmkB6OB5yJkfbaATXaSqmOLg1QFIdlI9LO5fddGBc6Np0kE5_Rhw9USnlQH2dRsTxE_fdj7H6grYwk-Z2-HyLo/s3264/20150522_101228-e1432731457899.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2448" data-original-width="3264" height="402" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSAjXMUBFKGXbb2Omr2L5mytejDUrY3lJAB5LZPSQh0nZ2e1M1FQ93jtqsZvP8Gbt6yuTJdo-6xNz9Q_dZQMD4f7k1DeAbcxyDAkdmbJmkB6OB5yJkfbaATXaSqmOLg1QFIdlI9LO5fddGBc6Np0kE5_Rhw9USnlQH2dRsTxE_fdj7H6grYwk-Z2-HyLo/w536-h402/20150522_101228-e1432731457899.jpg" width="536" /></a></div><p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Appare bella Palermo, sontuosa direi. Allegra nelle sue
vetrine illuminate, nella gente che sciama per le strade, nelle centinaia di
rosticcerie profumate che trovi ad ogni angolo di strada, nella pasticcerie che
ti adescano voluttuose per offrirti delizie mai assaporate, nei ristoranti
sempre affollati stracolmi di pietanze stuzzicanti, nei mercati ricchi di cibi
esposti con spudorata sensualità, sì, ti affascina Palermo, e la credi
fortunata, felice, anzi “felicissima” come si diceva una volta. E poi, basta
soltanto inoltrarti per una stradina secondaria, fare pochi passi lontano dal
centro e ti trovi di fronte a spettacoli di miseria che avresti creduto
appannaggio esclusivo di popolazioni del Terzo e Quarto Mondo. Ma non è una
miseria dignitosa, come la puoi trovare in Africa, in Asia, o in Sud America.
Non c’è dignità nella miseria palermitana, così come nella sua ricchezza.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Ti colpisce Palermo, al primo sguardo. Ti colpisce nei suoi
monumenti. Quelli rimasti, ovviamente, ché molti per incuria sono andati
perduti. Secoli di culture le più diverse, armonicamente assortite. Eppure non
c’è città italiana con un paesaggio urbano così degradato come quello
palermitano, e con una approssimativa e ingiuriosa conservazione dei suoi
monumenti. Basti pensare alle vicende del suo Teatro Massimo, uno dei migliori
del mondo, tenuto chiuso per oltre vent’anni, poi riaperto e immediatamente
ricacciato nell’oblio. Ma la situazione dei teatri palermitani, tanti e
bellissimi, abbandonati a se stessi, e talora destinati a magazzini o depositi
di merci, è uno di quegli sprechi che gridano vendetta a Dio e agli uomini. Ma
a Palermo si spreca tutto. Si sprecano le parole, ed anche la vita.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><o:p></o:p></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO2WTMCQQ_o3VIdpzhNEdVOfVEhtPOGPoc-RLkhu4CwpzsICLv_9TNbO09s2_bCsRRM0kw32nkWcVU9aHLSXw6hTxCgjPXDzAjUUGKX44A2aenH1Ev9VZZtieDmF1YinX_hCUz7O-VryBELMfEE0KbAU5QS3KhOk5QEZHjF8-N2X7dKeQmJS8_rWiOTuY/s620/rifiuti-palermo-101.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><img border="0" data-original-height="349" data-original-width="620" height="313" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO2WTMCQQ_o3VIdpzhNEdVOfVEhtPOGPoc-RLkhu4CwpzsICLv_9TNbO09s2_bCsRRM0kw32nkWcVU9aHLSXw6hTxCgjPXDzAjUUGKX44A2aenH1Ev9VZZtieDmF1YinX_hCUz7O-VryBELMfEE0KbAU5QS3KhOk5QEZHjF8-N2X7dKeQmJS8_rWiOTuY/w557-h313/rifiuti-palermo-101.jpg" width="557" /></span></a></div><p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Eppure a sentire i
cittadini del capoluogo siciliano, Palermo è la più bella città del mondo, ha
un clima invidiabile, vanta storia e tradizioni di tutto rispetto (ma quanti le
conoscono veramente, e non per sentito dire?). Tanta devozione avrebbe dovuto
partorire chissà quale crescita culturale, ed invece poco e niente. È un
mistero inspiegabile, ma Palermo è anche la città dei misteri inspiegabili.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Non mi riferisco qui alle tante vicende di mafia che le
hanno dato fama imperitura in tutti e cinque i continenti. Palermo, per
fortuna, non è soltanto la capitale della mafia (e dell’antimafia, non
dimentichiamolo), ma sembra che per il mondo intero l’unico argomento degno di
nota riferito a questa città siano i delitti di Cosa Nostra. Questa opinione
diffusa, quasi impossibile da contrastare e sradicare, ha a sua volta generato,
proprio nel campo della cultura, una distorta visione della città stessa, anche
tra le menti più lucide e colte che in essa operano ai più diversi livelli.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">È una condanna, ormai. Un luogo comune, dal quale non si
riesce a venirne fuori. Responsabilità degli altri, sicuramente. Ma non solo.
La verità è che Palermo non vuole o non sa proporsi sotto altra luce.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Una città cannibale, qualcuno l’ha definita. E forse non ha
sbagliato del tutto. Non credo che ci sia altra città al mondo che ami divorare
se stessa, il suo passato, il suo presente e il suo futuro come Palermo. Una
città che rifiuta la sua storia, quasi fosse un peso insopportabile, è
giocoforza destinata a prendere in prestito modelli comportamentali altrui, non
si confronta con essi, li accetta passivamente, senza offrire in cambio il
contributo della propria identità, con la quale gli altri debbano a sua volta
confrontarsi. In fin dei conti rimane soltanto una grande città di provincia,
senz’anima.</span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhT2jryLlU6d--12MJzYqrxiDyGeWfhx2JyagEWxy_CkeBYNaXr5Q5L6Cd1yAb9K-qwkRQsLM0xvAPfencRtdzRURAf-XrpvMY70Kl9jXK3PHVKhedPrYSZK7eYml3AvUOAuMK-uAyhbUNnQWbl8Mma5TKhpJhX94falAd_LrzWisVzF0nl9qtw6PmWYMM/s555/Fontana-imbrattata.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="417" data-original-width="555" height="389" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhT2jryLlU6d--12MJzYqrxiDyGeWfhx2JyagEWxy_CkeBYNaXr5Q5L6Cd1yAb9K-qwkRQsLM0xvAPfencRtdzRURAf-XrpvMY70Kl9jXK3PHVKhedPrYSZK7eYml3AvUOAuMK-uAyhbUNnQWbl8Mma5TKhpJhX94falAd_LrzWisVzF0nl9qtw6PmWYMM/w519-h389/Fontana-imbrattata.jpg" width="519" /></a></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /><o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Si può amare Palermo, soltanto odiandola. Nei suoi vizi
secolari, e nei suoi miasmi segreti. Un città che si riunisce e si attarda
volentieri di fronte a tavole riccamente imbandite, ma dove il pettegolezzo e
la calunnia, la maldicenza e il rancore trasudano anche nelle chiacchiere
frivole, nella fantasiosa mimica facciale e nella gesticolazione esuberante e
talora un po’ sboccata. Dove il parlare chiaro e tondo è un difetto
imperdonabile, e l’ammiccamento e il sottinteso una pregevole virtù. Un città
ambigua, falsa e bugiarda. E frantumata in gruppi o caste che mai sono riusciti
a identificarsi in un comune sentire. Un agglomerato di uomini e cose, più che
una città, tenuta insieme da fili sottilissimi e inestricabili, da legami di
convenienza e di subordinazione, imposti e accettati, ma sempre sul punto di
esplodere in conati di violenta ribellione. Una ribellione che non si capisce
bene, quando scoppia, verso chi sia diretta. Perché a Palermo tutti sono
colpevoli e innocenti nello stesso tempo. O così almeno si vuol far credere, e
forse il crederlo non è poi così errato.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Una città autolesionista, che non si ama e non si riconosce
come città. Come tutto ciò sia potuto succedere e come rimanga immobile nei
secoli, questo resta ancora una questione irrisolta. Ma Palermo è la città
delle questioni irrisolte. Come quello di una classe dirigente capace, colta e
moderna. Perché qui abbiamo imprenditori cialtroni e bottegai spocchiosi,
politici boriosi ed egocentrici e intellettuali vanesii, popolino tracotante e
piccola borghesia servile e ipocrita. Città incolta, Palermo. Improduttiva e
gaudente. Opaca, anonima, stanca: una città che sospira e non respira.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Eppure la cronaca di ogni giorno, la più recente e la più
antica, è ricca di storie straordinarie, che possono dare spunto ed alimento ad
una produzione artistica di buona e talvolta ottima levatura. Storie grandi e
storie piccole. Nelle quali un russo, un americano o un cinese possono
ritrovarsi. Perché le storie degli uomini sono comprensibili da tutti, anche
se, com’è naturale, possono essere diverse da quelle di altre città. Anzi,
proprio la diversità ne costituisce il pregio maggiore.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO2WTMCQQ_o3VIdpzhNEdVOfVEhtPOGPoc-RLkhu4CwpzsICLv_9TNbO09s2_bCsRRM0kw32nkWcVU9aHLSXw6hTxCgjPXDzAjUUGKX44A2aenH1Ev9VZZtieDmF1YinX_hCUz7O-VryBELMfEE0KbAU5QS3KhOk5QEZHjF8-N2X7dKeQmJS8_rWiOTuY/s620/rifiuti-palermo-101.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="349" data-original-width="620" height="305" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO2WTMCQQ_o3VIdpzhNEdVOfVEhtPOGPoc-RLkhu4CwpzsICLv_9TNbO09s2_bCsRRM0kw32nkWcVU9aHLSXw6hTxCgjPXDzAjUUGKX44A2aenH1Ev9VZZtieDmF1YinX_hCUz7O-VryBELMfEE0KbAU5QS3KhOk5QEZHjF8-N2X7dKeQmJS8_rWiOTuY/w542-h305/rifiuti-palermo-101.jpg" width="542" /></a><span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Ci sono a Palermo,
non meno che in altre città, personaggi, situazioni, vicende che possono
aiutare a capire il mondo in cui viviamo. Oltre, ovviamente, allo spirito
peculiare del luogo in cui tali storie nascono. Palermo vive le contraddizioni,
le mode, i gusti, i drammi che vivono città come Roma, Milano, Parigi, Londra o
New York. In modo diverso, senza dubbio, ma nella sostanza sono più le
somiglianze che le differenze. Eppure la produzione letteraria di Palermo,
tanto per fare un esempio, varca raramente i confini dell’isola (e, il più
delle volte, della stessa provincia).<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Calorosa e spietata, dunque. Partecipe e indifferente.
Solidale ma inflessibile con chi cade. Che mette in mostra tonnellate di cibo,
e non riesce a sfamare i poveri delle borgate maleodoranti. Che rimpinza di
soldi un esercito di inutili burocrati, e nega un aiuto modesto a chi ne ha
estremo bisogno. Che ha edificato centinaia di chiese, che venera la sua santa
patrona, certificando in questo modo la sua religiosità, ma lascia che i suoi
figli portatori di handicap vivano, o meglio muoiano, isolati come nei tempi
antichi si usava fare con i lebbrosi. Che ama parlare di democrazia e di
libertà, e nello stesso tempo insinua nella mente dei più che il potente di
turno va rispettato, ossequiato e che soltanto da lui dipende il loro futuro.
Che si crede moderna, ed invece è ancora maledettamente, tragicamente,
inesorabilmente feudale. Che perfidamente, prima ti seduce e poi si nega.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Una città impossibile da decifrare. Che non è mai quella che
sembra. Una città difficile da vivere per chi non è potente, per chi non ha
amici potenti, per chi verso i potenti non ha alcun riguardo particolare. O,
più semplicemente, per chi ha occhi per vedere, orecchie per sentire, e bocca
per gridare la propria rabbia.</span><o:p></o:p></p>Edizioni La Zisahttp://www.blogger.com/profile/02986183602176549305noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-143110121614339532.post-39246230327779359142023-09-12T22:26:00.002-07:002023-09-12T22:27:15.406-07:00Edizioni La Zisa: Custodi della Cultura e della Storia<p><span style="font-size: 14pt; text-align: justify;"><br /></span></p><p><span style="text-align: justify;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; font-size: 14pt; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisLEz9jcCp80tSQyo3uyvAWki922WrUmtDxyK5TwUG8C5lvOZikZllhKtcd98drqeCz3OHRw5HNJa3mjGfNBtqfBa8MyWS_JmXr_52cwWmEIbH9pjgNFxE5sCh0ghoRWFLx6Lf57fkNopL6v-8frGfONf7mbULLLMydhgw_AV5DdZLSsKZhYukWsTT2bA/s595/32089590_10160836430620355_1949605090104967168_n.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="595" data-original-width="595" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisLEz9jcCp80tSQyo3uyvAWki922WrUmtDxyK5TwUG8C5lvOZikZllhKtcd98drqeCz3OHRw5HNJa3mjGfNBtqfBa8MyWS_JmXr_52cwWmEIbH9pjgNFxE5sCh0ghoRWFLx6Lf57fkNopL6v-8frGfONf7mbULLLMydhgw_AV5DdZLSsKZhYukWsTT2bA/w400-h400/32089590_10160836430620355_1949605090104967168_n.png" width="400" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><span style="color: #073763; font-family: georgia; font-size: medium;"><b>L</b>e Edizioni La Zisa rappresentano una delle realtà editoriali
più significative e culturalmente rilevanti in Italia. Fondate con l'obiettivo
di preservare e diffondere il patrimonio culturale e storico della Sicilia,
questa casa editrice ha contribuito in modo sostanziale a valorizzare l'eredità
culturale di questa regione, offrendo una piattaforma per scrittori, studiosi e
artisti che condividono un profondo legame con la Sicilia. In questo articolo,
esploreremo la storia e il contributo delle Edizioni La Zisa alla promozione
della cultura e della storia siciliana.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #073763; font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #073763; font-family: georgia; font-size: medium;">Le Edizioni La Zisa sono state fondate nel 1988 a Palermo, in
Sicilia. Il loro nome è un omaggio all'omonimo palazzo arabo-normanno situato
nella città, simbolo dell'eclettismo e della ricca storia dell'isola. Sin dalla
loro nascita, queste edizioni si sono impegnate a diffondere il patrimonio
culturale siciliano attraverso la pubblicazione di libri, saggi, e opere
d'arte.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #073763; font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #073763; font-family: georgia; font-size: medium;">Uno dei principali obiettivi delle Edizioni La Zisa è stato
quello di preservare e promuovere la cultura e la storia della Sicilia. Hanno
pubblicato opere che spaziano dalla letteratura siciliana classica alle
ricerche storiche, dalla poesia contemporanea alle opere d'arte. Questa varietà
di contenuti ha contribuito a far conoscere al pubblico sia la ricchezza
culturale della Sicilia che i suoi momenti più significativi della storia.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #073763; font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #073763; font-family: georgia; font-size: medium;">Le Edizioni La Zisa hanno collaborato con numerosi autori e
artisti siciliani di talento. Hanno fornito una piattaforma per la
pubblicazione di opere letterarie e artistiche che altrimenti non sarebbero state
riconosciute a livello nazionale e internazionale. Questa apertura all'arte e
alla cultura siciliana ha aiutato a scoprire e promuovere nuovi talenti
nell'isola.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #073763; font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #073763; font-family: georgia; font-size: medium;">Nonostante la loro radice in Sicilia, le Edizioni La Zisa
hanno raggiunto una diffusione internazionale grazie alle loro pubblicazioni
multilingue e alla partecipazione a importanti fiere del libro e eventi
culturali. Ciò ha contribuito a far conoscere la cultura siciliana a un
pubblico più ampio e a creare ponti culturali tra la Sicilia e il resto del
mondo.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #073763; font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #073763; font-family: georgia; font-size: medium;">Le Edizioni La Zisa rappresentano un faro di cultura e storia
siciliana. La loro dedizione alla promozione dell'identità culturale
dell'isola, unita alla collaborazione con autori e artisti locali, ha
contribuito a mantenere vivo il patrimonio storico e culturale della Sicilia.
Il loro impegno nel diffondere questa eredità a livello nazionale e
internazionale è un esempio di come la cultura possa fungere da ponte tra le
persone e le comunità, trasmettendo la bellezza e la ricchezza di una regione e
delle sue tradizioni al mondo intero.</span></div><p></p>Edizioni La Zisahttp://www.blogger.com/profile/02986183602176549305noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-143110121614339532.post-29678180869472000842023-09-10T19:45:00.003-07:002023-09-10T19:53:16.228-07:00Palermo, Al Cep si torna in classe prima ma nel nome di Padre Pino Puglisi a 30 anni dal suo omicidio<p style="text-align: justify;"><i><span style="background-color: white; color: #4d4d4d;"></span></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiv3qsQ1mjgglayjKJ1-he0mFdLWwQ-_3WC5hUluGJVa44TeFWPI9OjASoQb6m9tNZh2xlpJxWqQPRGCI7p-dCSTFPs2Rve8SXaCzfS5uoWrE773XmFNDytNcFTUGJMMNG_a0D9f9CKoMAFL1Ej6zeJqzkq85WkAtIe6li3fVrCf3OhFoE0IlmuUMN6XNg/s1280/pino%20puglisi-2-2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="306" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiv3qsQ1mjgglayjKJ1-he0mFdLWwQ-_3WC5hUluGJVa44TeFWPI9OjASoQb6m9tNZh2xlpJxWqQPRGCI7p-dCSTFPs2Rve8SXaCzfS5uoWrE773XmFNDytNcFTUGJMMNG_a0D9f9CKoMAFL1Ej6zeJqzkq85WkAtIe6li3fVrCf3OhFoE0IlmuUMN6XNg/w544-h306/pino%20puglisi-2-2.jpg" width="544" /></a></i></div><i><br /><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></i><p></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="background-color: white; color: #4d4d4d;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">All'istituto comprensivo Giuliana Saladino la campanella suonerà già domani con un evento speciale dedicato al parroco di Brancaccio, assassinato dalla mafia il 15 settembre del 1993, e un ospite d'eccezione: l'arcivescovo Corrado Lorefice</span></span></i></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #0d0d0d;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">La data ufficiale per la riapertura delle scuole in Sicilia è <b>mercoledì 13 settembre</b>, ma alcuni istituti hanno deciso di anticipare e per molti studenti la campanella del nuovo anno scolastico suonerà già domani mattina, lunedì 11. Succederà anche all'istituto comprensivo Giuliana Saladino del Cep, dove però è previsto un evento molto speciale, in nome di Padre Pino Puglisi, a trent'anni dalla sua uccisione: alla riapertura della scuola sarà infatti presente anche l'arcivescovo Corrado Lorefice.</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #0d0d0d;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Alle 10, nella sede centrale della scuola, in via Barisano da Trani, si svolgerà un incontro, aperto anche al territorio, dal titolo: "Il messaggio di <b>Padre Pino Puglisi</b> alla scuola palermitana", al quale oltre all'arcivescovo, che concluderà i lavori, interverranno il dirigente scolastico Giusto Catania, la scrittrice <b>Gabriella Cascio</b> (autrice del libro <b>"Ho incontrato Padre Puglisi", Edizioni La Zisa</b>), il teologo Rosario Giuè (parroco a Brancaccio prima di Padre Puglisi), Gregorio Porcaro referente regionale di Libera e viceparroco di Pino Puglisi a Brancaccio. </span></span></p>Edizioni La Zisahttp://www.blogger.com/profile/02986183602176549305noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-143110121614339532.post-74326336173571759812022-11-28T01:36:00.000-08:002022-11-28T01:36:59.742-08:00 Palermo 10 dicembre, Un pomeriggio dedicato ai più piccoli con la presentazione del libro di Rosario Prestianni, "Ciccio", Ed. La Zisa <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihzr8iXG_knz6YvVzK2_LUybui7T6cv0Ba-u2zOmwmaJG8Ity3q-5B-5ZizYjOC0Co5B421NJxCnJmt-bX3V_hkPIP1OKy2MK4FpenBYrvAvqeTvfKkuZJs5Fy3OLWl_Rs3oBNWaAnkDX7Z4-38Xganm4Q2JU-Q0cafK5iNmQJti4SRRGt3v5JrSEp/s2480/copertina_PRESTIANNI_n7_300dpi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2480" data-original-width="1772" height="699" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihzr8iXG_knz6YvVzK2_LUybui7T6cv0Ba-u2zOmwmaJG8Ity3q-5B-5ZizYjOC0Co5B421NJxCnJmt-bX3V_hkPIP1OKy2MK4FpenBYrvAvqeTvfKkuZJs5Fy3OLWl_Rs3oBNWaAnkDX7Z4-38Xganm4Q2JU-Q0cafK5iNmQJti4SRRGt3v5JrSEp/w500-h699/copertina_PRESTIANNI_n7_300dpi.jpg" width="500" /></a></div><br /><p><span style="font-size: x-large; text-align: justify;">Pomeriggio dedicato ai più piccini e agli adulti che non hanno smesso di sognare. Appuntamento sabato 10 dicembre, alle 16 e 30, presso i locali della parrocchia </span><b style="font-size: x-large; text-align: justify;">San Luigi Gonzaga</b><span style="font-size: x-large; text-align: justify;"> di v</span><b style="font-size: x-large; text-align: justify;">ia Gregorio Ugdulena 32</b><span style="font-size: x-large; text-align: justify;">, a </span><b style="font-size: x-large; text-align: justify;">Palermo</b><span style="font-size: x-large; text-align: justify;">, per la presentazione del libro di Rosario Prestianni, "Ciccio", edito dalla casa editrice </span><b style="font-size: x-large; text-align: justify;">La Zisa</b><span style="font-size: x-large; text-align: justify;">. Interverranno: </span><b style="font-size: x-large; text-align: justify;">don Francesco Machì</b><span style="font-size: x-large; text-align: justify;"> e il giornalista </span><b style="font-size: x-large; text-align: justify;">Davide Romano</b><span style="font-size: x-large; text-align: justify;">. Sarà presente l'autore. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></span></p><p style="text-align: left;"><i style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Il libro: Rosario Prestianni, "Ciccio", Illustrazioni di Lucia Lo Giudice, Edizioni La Zisa</span></i></p><p style="text-align: left;"><span style="font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-size: large;">Se all’improvviso cambiassimo il nostro punto di vista immedesimandoci in qualcun altro, siamo sicuri che le cose ci apparirebbero allo stesso modo? Gli adulti guardano il mondo da una lente di ingrandimento in cui sono presenti pregiudizi, disillusioni, difficoltà e, a volte, la convinzione di sapere già tutto e di non poter più stupirsi di nulla. I bambini invece si affacciano alla realtà con spirito critico e ne osservano i dettagli e i particolari che i grandi si perdono per strada. Questo permette loro, spesso e volentieri, di avere un quadro più ampio e, perché no, più realistico di quello che pensiamo. E se invece guardassimo il mondo non con gli occhi di un bambino ma attraverso quelli di chi ci vede vivere e ci sta accanto senza poter parlarci? Forse saremo in grado di avere una visuale ancora più ampia di quello che viviamo durante le nostre faticose e pensierose giornate. Ciccio osserva, non ha consapevolezza di tutto quello che succede, ma con la sua tenerezza da “animale domestico” riesce a cogliere alcuni stati d’animo che riguardano il suo piccolo padroncino prima che gli adulti se ne possano accorgere. Il racconto scritto da Rosario Prestianni, che ha come protagonisti un gatto e un bambino, ci fa fermare per un attimo e ci dà la possibilità di guardare al di là dei nostri limitati orizzonti.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-size: large;"><b>Rosario Prestianni</b> è nato nel 1958. È al suo terzo lavoro come scrittore per bambini. Papà di quattro figli, è un appassionato sognatore. Innamorato della sua terra, si occupa di commercializzare prodotti tipici locali per la loro valorizzazione. Ha già pubblicato per la stessa casa editrice Il fantastico mondo di RosMari e Turi e il prodigioso cronoscopio.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-size: large;"><b>Lucia Lo Giudice</b>, nata a Palermo nel 1953, compie i suoi studi presso l’istituto d’arte di Palermo, diplomandosi maestro d’arte. In Emilia dal 1979, ha collaborato presso vari studi grafici come decoratrice e disegnatrice nell’ambito della ceramica d’arte. I suoi interessi oltre la pittura sono legati a tematiche sulla salute, per questo ha approfondito lo studio delle tecniche Shiatsu e Yoga, diplomandosi come operatrice Shiatsu.</span></p>Edizioni La Zisahttp://www.blogger.com/profile/02986183602176549305noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-143110121614339532.post-59005763126297262582022-11-16T00:44:00.005-08:002022-11-16T23:01:32.605-08:00“C’è cattolicesimo e cattolicesimo. Ovvero la fede cattolica secondo Ernesto Buonaiuti” di Augusto Cavadi<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipdX7_kJkTNTWNKHjtnhZCgAB5OlXKx_lX8TUxqXWlXZ-fxP8ASL9or4_T6pYfMja53-x8V6bxM5TH7E4AcauY6mT8hAS6aULj7NXV2WNwihwFJdk2iiVWWuDlVdF7S17qZozsq-9B6oZSm4sJtXk50I3q3TBNU0x8Z9t5RGhTPA2ImD_jun9_2HDE/s660/Ernesto-Buonaiuti-660x330-1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="330" data-original-width="660" height="277" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipdX7_kJkTNTWNKHjtnhZCgAB5OlXKx_lX8TUxqXWlXZ-fxP8ASL9or4_T6pYfMja53-x8V6bxM5TH7E4AcauY6mT8hAS6aULj7NXV2WNwihwFJdk2iiVWWuDlVdF7S17qZozsq-9B6oZSm4sJtXk50I3q3TBNU0x8Z9t5RGhTPA2ImD_jun9_2HDE/w554-h277/Ernesto-Buonaiuti-660x330-1.jpg" width="554" /></a></div><br /><h1 style="background: white; line-height: 37.5pt; margin-bottom: 5.25pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; margin: 0cm 0cm 5.25pt; text-align: justify;"><br /></h1>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 22.5pt; margin-bottom: 12.75pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 20.25pt; margin: 20.25pt 0cm 12.75pt; mso-outline-level: 3; text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Chi legga la nuova edizione dell’ <i>Apologia del
cattolicesimo </i>di Ernesto Buonaiuti (La Zisa, Palermo 2021, ed.
or. Formiggini, Modena 1923) resta stupito almeno due volte.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 22.5pt; margin-bottom: 12.75pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 20.25pt; margin: 20.25pt 0cm 12.75pt; mso-outline-level: 3; text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Il primo <i>choc</i> è dovuto all’impavida
sicumera con cui l’autore, presbitero e teologo, espone la sua “difesa” della
Chiesa cattolica inanellando una serie di tesi che, a suo parere, sono quasi
evidenti allo sguardo di un osservatore onesto e razionale: che esiste un Dio
“al di fuori e al di sopra di tutti gli esseri sensibilmente percepiti” (p.
54); </span><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 12pt;">che “ha posto al vertice delle esistenze sensibili una
volontà libera” (p. 59) ; che questo essere ha rovinato tutto con una “colpa
originale, sconvolgimento morboso delle umane facoltà e delle umane attitudini”
(p. 61); che Dio stesso (nella seconda persona della Trinità) si è
incarnato per realizzare, “col suo eccelso sacrificio e la sua inarrivabile
abnegazione, un tesoro di meriti, da cui potranno attingere, senza esaurirlo,
fino alla consumazione dei secoli, i figli innumerevoli del dolore e della colpa”
(ivi); che questo Dio-uomo ha fondato una Chiesa “visibile” che possiede
“l’infallibile potere di trasmettere e interpretare la parola del divino
Maestro” (p. 62); che, dal 1500 in poi (con la filosofia moderna e il
protestantesimo) si è infranto “questo meraviglioso ed organico piano
sistematico” con la conseguenza che “da quattro secoli il pensiero e la
moralità del nostro così detto mondo civile vanno miseramente barcollando
nell’oscurità di una notte lunga e penosa” (p. 70); che comunque non va perduta
la speranza/certezza che la società moderna troverà la “salvezza” “il
giorno in cui, ai piedi dell’insegnamento cattolico, reciterà la sua netta
palinodia” (p. 73).</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 22.5pt; margin-bottom: 12.75pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 20.25pt; margin: 20.25pt 0cm 12.75pt; mso-outline-level: 3; text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Nelle pagine dell’agile libretto – scritto, per altro,
con raffinata arte letteraria – non c’è traccia di dubbi né dal punto di vista
metafisico (come se, ad esempio, agnostici come Kant e atei
come<b> </b>Feuerbach non fossero mai esistiti) né dal punto di vista
storico (come se la tanto esaltata Chiesa medievale non avesse indetto né
Crociate né caccia agli eretici né processi alle streghe): incredibile!<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 22.5pt; margin-bottom: 12.75pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 20.25pt; margin: 20.25pt 0cm 12.75pt; mso-outline-level: 3; text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Non ci si è ancora ripresi dal primo <i>choc</i> che
si viene colpiti da una seconda batosta quando si apprende che questo libro,
pur così deciso nel difendere l’indifendibile, è stato “incluso nell’ <i>Index
librorum proibitorum</i>” ed ha contribuito alla scomunica papale dell’autore! Motivi dell’inspiegabile decisione magisteriale?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 22.5pt; margin-bottom: 12.75pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 20.25pt; margin: 20.25pt 0cm 12.75pt; mso-outline-level: 3; text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Forse perché ospitato in una Collana di opere di
autori vari, ciascuna delle quali dedicata alla apologia di una religione
diversa (La Zisa stessa ha ripubblicato, sinora, <i>Apologia
dell’ebraismo e Apologia dell’islamismo</i>); forse perché troppo
condiscendente al filone agostiniano e mistico piuttosto che al filone tomista
e dottrinale; forse perché, in ciò pericolosamente vicino al protestantesimo,
vuol “provare la validità della dottrina più riferendosi alla Bibbia che non
alla tradizione e all’autorità del magistero” (così Andrea Panerini a p. 15) o
perché insiste sull’aspetto rivoluzionario del vangelo di Gesù quale “integrale
rovesciamento degli umani valori” (p. 18).<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 22.5pt; margin-bottom: 12.75pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 20.25pt; margin: 20.25pt 0cm 12.75pt; mso-outline-level: 3; text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Emerge prepotente, dunque, almeno una domanda:
cos’hanno in comune il cattolicesimo del primo ventennio del XX secolo con il
cattolicesimo del primo ventennio del XXI secolo? Quasi a metà del cammino
temporale li divide il crinale del Concilio ecumenico Vaticano II (1962 – 1965)
e neppure le politiche reazionarie di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI sono
riuscite a frenarne le conseguenze sconvolgenti. Papa Francesco è, nonostante
tutte le sue cautele teologiche e la sua devozione religiosa datata, l’icona di
un cambiamento di paradigma: dirsi cattolici oggi è <i>toto coelo </i>differente
dal dirsi cattolici cento anni fa.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 22.5pt; margin-bottom: 12.75pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 20.25pt; margin: 20.25pt 0cm 12.75pt; mso-outline-level: 3; text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ma se una comunità-istituzione cambia così
radicalmente, come può continuare a ritenersi “costituita da Dio” quale
“organo del magistero celeste, attuantesi nella storia”, sotto “la guida
inerrante della Chiesa docente diretta dal supremo gerarca” (p. 62) ? O ha
sbagliato prima o sta sbagliando adesso. Chi non coglie questo dilemma non può
capire nulla della tragedia del cattolicesimo odierno. Chi ritiene che stia
sbagliando adesso, non può che rifiutare la maggior parte delle ricerche</span><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 12pt;">f</span> filosofiche<span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 12pt;"> scientifiche, storiche, archeologiche, filologiche in atto
dentro e fuori i confini delle Chiese cristiane (ricerche ardite, ma sofferte,
perché mettono in discussione tutte le tesi della catechesi tradizionale
esposte, ad esempio, nel libro di Buonaiuti).</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 22.5pt; margin-bottom: 12.75pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 20.25pt; margin: 20.25pt 0cm 12.75pt; mso-outline-level: 3; text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Chi, invece, ritiene che la Chiesa cattolica abbia
sbagliato prima, soprattutto quando un papa (Pio IX) è arrivato a proclamare
(1870) il dogma dell’infallibilità pontificia nelle questioni di fede e di
morale, non può continuare a dirsi cattolico. Infatti, se si intestardisce in
questa dichiarazione di appartenenza confessionale, si condanna inesorabilmente
all’incomprensione: è, per così dire, cattolico per equivoco e non può stupirsi
se chi cattolico non è gli attribuisca certezze, pensieri, atteggiamenti
pratici che egli non si sogna di condividere neppure la notte.<o:p></o:p></span></p>Edizioni La Zisahttp://www.blogger.com/profile/02986183602176549305noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-143110121614339532.post-38265484552174126612022-11-04T02:48:00.003-07:002022-11-04T02:48:31.316-07:00Palermo 18 novembre, Si presenta il saggio di Ernesto Buonaiuti “Apologia del cattolicesimo”<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSBvGjAS6ztawdrg2vdoxU1-bmdGwH14bUZgcp3ocgnB6DV86x0B_JRIrLANp9NXL1jyTll7CfS86Hb4_4piUlqqpdMp5eeH0Rdj3SyYNZsYn_7806xNh9gXJd3_veKkv8wh1OByKeBxxeO87sD3spHjy7ZgbQSo1_qyVfFFgzorFfCIopafaFkKzC/s1755/Presentazione%2018.11.22%20buonaiuti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1755" data-original-width="1240" height="731" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSBvGjAS6ztawdrg2vdoxU1-bmdGwH14bUZgcp3ocgnB6DV86x0B_JRIrLANp9NXL1jyTll7CfS86Hb4_4piUlqqpdMp5eeH0Rdj3SyYNZsYn_7806xNh9gXJd3_veKkv8wh1OByKeBxxeO87sD3spHjy7ZgbQSo1_qyVfFFgzorFfCIopafaFkKzC/w515-h731/Presentazione%2018.11.22%20buonaiuti.jpg" width="515" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: georgia; font-size: large; line-height: 20.7px; text-align: justify;">Appuntamento <b>venerdì 18 novembre</b>, alle <b>ore 18</b>, presso <span class="markedcontent">la chiesa di <b>Santa Maria di Porto Salvo</b></span></span><span id="page3R_mcid7" style="background-color: white; color: #222222; font-family: georgia; font-size: large; text-align: justify;">, in <span class="markedcontent">via Porto Salvo 1 (Piazza Marina), a <b>Palermo</b></span></span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: georgia; font-size: large; text-align: justify;">, per la presentazione del saggio di</span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: georgia; font-size: large; text-align: justify;"> </span><b style="background-color: white; color: #222222; font-family: georgia; font-size: large; text-align: justify;">Ernesto Buonaiuti</b><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: georgia; font-size: large; text-align: justify;">,</span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: georgia; font-size: large; text-align: justify;"> </span><b style="background-color: white; color: #222222; font-family: georgia; font-size: large; text-align: justify;">“Apologia del cattolicesimo”</b><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: georgia; font-size: large; text-align: justify;">.</span></div><p></p><p class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><span style="font-size: large;"><span class="markedcontent"><span style="line-height: 20.7px;">Intervengono: <b>Augusto Cavadi</b></span></span><span style="line-height: 20.7px;"><span id="page3R_mcid25">, <span class="markedcontent">teologo laico</span></span><span id="page3R_mcid26"></span><span id="page3R_mcid27">; <b>Rosario Giuè</b></span></span><span id="page3R_mcid28">, <span class="markedcontent">rettore della chiesa di</span> Santa Maria di Porto Salvo</span><span id="page3R_mcid29"></span><span id="page3R_mcid30">; e <b>Salvo Menna</b></span><span id="page3R_mcid31">, responsabile regionale di</span> <span class="markedcontent">Noi Siamo Chiesa</span><span id="page3R_mcid32"></span><span id="page3R_mcid33">. </span></span></span></p><p class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><span style="font-size: large;">M<span class="markedcontent">odera</span><span id="page3R_mcid34"> <span class="markedcontent"><b>Davide Romano</b></span></span><span id="page3R_mcid35">, <span class="markedcontent">giornalista</span></span>.</span><span style="font-size: medium;"><o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; text-align: left;"><span style="line-height: 15.18px;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; text-align: center;"><span style="line-height: 15.18px;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><i>Il libro</i><o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="line-height: 15.18px;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Ernesto Buonaiuti, “Apologia del cattolicesimo”, Edizioni La Zisa<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><i><span style="line-height: 18.4px;">L’Apologia del cattolicesimo</span></i><span style="line-height: 18.4px;"> venne pubblicata per la prima volta a Roma nel 1923 all’interno della collana <i>Apologie</i>, creata e diretta da Angelo Fortunato Formiggini. <i>L’Apologia</i> e il saggio di apologetica religiosa intitolato <i>Verso la luce</i>, guadagnarono al Buonaiuti la scomunica papale e la messa all’indice di tutte le sue opere. Le argomentazioni, così come affrontate dal Buonaiuti nell’<i>Apologia</i>, non si basavano più sui precetti della filosofia scolastica ma erano impregnate di un misticismo che diede vita ad una sorta di antitetico individualismo dell’anima. È lo stesso Buonaiuti a chiarire sin dall’inizio la sua tesi apologetica: «il movimento religioso, scaturito dalla predicazione del Vangelo, rappresenta la perfezione soprannaturale nello sviluppo della religiosità umana, e che del cristianesimo, sigillato e consacrato dalla luce incontaminata di un divino afflato rivelatore, il cattolicismo costituisce in una completa identità sostanziale la logica realizzazione nella storia».<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="line-height: 15.18px;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Ernesto Buonaiuti (1881-1946), illustre esponente della corrente modernista italiana, presbitero e accademico, nei suoi studi indagò ogni aspetto e ogni figura appartenente alla storia cristiana. Oltre all’<i>Apologia</i> possiamo ricordare, tra i suoi scritti più significativi, <i>Lutero e la Riforma religiosa in Germania</i>, <i>Gioacchino da Fiore</i>, <i>Storia del cristianesimo</i> e l’autobiografia dal titolo <i>Pellegrino di Roma</i>.</span></span></p>Edizioni La Zisahttp://www.blogger.com/profile/02986183602176549305noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-143110121614339532.post-74155492594506087112022-10-26T04:14:00.001-07:002022-10-26T04:14:05.582-07:00Arriva in libreria: Cesare Rattoballi, "Servo per amore. Saggio per una Teologia e per una Spiritualità del servizio", Edizioni La Zisa<p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguOA8gHVXUTx3LEcw6CxOyMcKWu6s6FhyYyCGGskS0CgWF-BDDhazQceQFe0UShijLrIPVr1ouY1WVbar4FHvjK90nFEqpEtNySF0S41bPgQzeQLBUprpgnJ42WcX_RtDEEIoAzmel-yntvNiL2P1v4CnzZihZolDNsQChaOTwPmvGq8MXiykrCSSo/s2008/servo_per_amore_300.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2008" data-original-width="1417" height="676" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguOA8gHVXUTx3LEcw6CxOyMcKWu6s6FhyYyCGGskS0CgWF-BDDhazQceQFe0UShijLrIPVr1ouY1WVbar4FHvjK90nFEqpEtNySF0S41bPgQzeQLBUprpgnJ42WcX_RtDEEIoAzmel-yntvNiL2P1v4CnzZihZolDNsQChaOTwPmvGq8MXiykrCSSo/w477-h676/servo_per_amore_300.jpg" width="477" /></a></span></div><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><br /><i>Cesare Rattoballi, "Servo per amore. Saggio per una Teologia e per una Spiritualità del servizio", Presentazione di Corrado Lorefice, Prefazione di Vito Impellizzeri</i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Ogni essere umano è chiamato al servizio, è questo il senso più profondo del l’essere persone inserite in una comunità. Servire non è una debolezza, non può essere considerato un dovere altrui, ma è una necessità anche per noi stessi, per dare un senso più profondo alla nostra esistenza. Sentirsi parte di un consorzio umano significa entrare in empatia con gli altri e tutti, nel nostro piccolo, possiamo e dobbiamo dare un contributo alla serenità e alla felicità delle persone che ci circondano. Leggendo quest’opera è possibile comprendere quale sia effettivamente il vero ruolo di ciascuno di noi: donarsi agli altri senza aspettarsi nulla in cambio. Il vero senso della vita allora si trova nelle piccole cose, nel tempo che dedichiamo agli altri, nella nostra volontà di fare del bene e così siamo in grado di spogliarci delle sensazioni negative, del senso di abbandono e di nullità che si insinua e accompagna l’uomo del nostro secolo. Prendendo esempio da chi ha donato la Sua vita per noi, allora possiamo e dobbiamo trovare la forza per rompere gli schemi e metterci al servizio degli altri gratuitamente.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><b>Don Cesare Augusto Rattoballi </b>è nato a Palermo e qui si è formato presso il seminario minore e maggiore S. Mamiliano, frequentando poi il corso di laurea in teologia presso la pontificia facoltà di Sicilia. È stato ordinato presbite ro il 23 marzo 1985 dal cardinale Salvatore Pappalardo. Ha ricoperto diversi incarichi nell’Arcidiocesi di Palermo: vice parroco in Santa Lucia; parroco presso le parrocchie di San Carlo Borromeo a Pagliarelli, di San Giuseppe a Campofelice di Fitalia, dell’Immacolata Concezione a Godrano, dove il beato martire don Giuseppe Puglisi è stato parroco e suo formatore; attualmente presta il suo servizio presso la parrocchia dell’Annunciazione del Signore. Ha fatto parte ed ha guidato diversi gruppi e associazioni: Gruppo famiglia Camminare Insieme a livello nazionale; RnS; Coursillos de Cristianidad; Agesci regionale; Fse; Foulard Blancs a livello nazionale; Sistema delle Cellule parrocchiali di Evangelizzazione; Confraternite. È stato padre spirituale presso il pensionato universitario di Casa Bianca e al propedeutico del seminario di Palermo. Dal 23 marzo 1996 è monaco diocesano con la regola di vita “restate ed andate”. È impegnato nel promuovere la cultura della legalità.</span></p><p></p>Edizioni La Zisahttp://www.blogger.com/profile/02986183602176549305noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-143110121614339532.post-67956015082857399402022-10-05T02:21:00.002-07:002022-10-08T08:25:08.637-07:00Palermo venerdì 14 ottobre, Al Boccone del Povero si presenta il volume di Caterina Zabbia, “Gregorio. Un fiore cresciuto sulle zolle del Calvario”.<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuT0zub2XiMFs6PsW9-y48DSIvzFiT__-ZmgE1F4x8v16psM5LR9KMhB2t8h_SKDsqgUSyVKuHG8aExKAF8SO3m3VcC2lNsCQR2g826bsni8WTNer3XwGH2Ivd3UpkegPx_jozLNjjYiaA0dQ4Xn38yZtY2G-cRZlLDaGLnKLi00fQ1OYBZWnkvl8E/s1024/299497966_10209549229803385_1538454299489730631_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="680" data-original-width="1024" height="354" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuT0zub2XiMFs6PsW9-y48DSIvzFiT__-ZmgE1F4x8v16psM5LR9KMhB2t8h_SKDsqgUSyVKuHG8aExKAF8SO3m3VcC2lNsCQR2g826bsni8WTNer3XwGH2Ivd3UpkegPx_jozLNjjYiaA0dQ4Xn38yZtY2G-cRZlLDaGLnKLi00fQ1OYBZWnkvl8E/w532-h354/299497966_10209549229803385_1538454299489730631_n.jpg" width="532" /></a></div><br /><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><br />Appuntamento venerdì 14 ottobre, alle ore 17,30, presso la chiesa del Boccone del Povero di piazzetta San Marco 8 (al Capo), per la presentazione del volume di Caterina Zabbia, “Gregorio. Un fiore cresciuto sulle zolle del Calvario”. </span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Insieme all’autrice, interverranno: suor Marie Jeanne Meta Mulamba Tshibadi SdP, superiora del convento; Davide Romano, giornalista specializzato in informazione religiosa; e Marcello Fedele, segretario dell’associazione “Amici di Gregorio Fasulo”. </span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><i>Il libro: Caterina Zabbia, “Gregorio, un fiore cresciuto sulle zolle del Calvario”, Presentazione di padre Luigi Pingelli Oad, Prefazione di padre Mario Genco Oad, Nota di don Carmelo Vicari</i></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span style="clear: left; float: left; font-size: medium; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="457" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiO0lpSI9aCjyufJg8OHkNspe19e84FI8PJqI8zjt7sk6GEjkhBIRO4kgUkKQzGDNLKKLls7qhf7-8GclkTJRic-kt33hVgc3zagUIfnF5ypabbXPx90tW4wlaGxN8IUgzTR2MUhHraC5Hl65MjGN8UwmadIY_jy7FuOMNpglxvxAs2O2dJsi87zynv/w229-h320/La%20Zisa_Zabbia_prima%20di%20copertina_300ppi.jpg" width="229" /></span>Quest’opera racchiude le tracce di un’esistenza silenziosamente votata all’accettazione del sacrificio: quella del terziario agostiniano Gregorio Fasulo. L’ardente ricerca di un disegno superiore incastonato nell’esistenza umana, in grado di giustificarne il dolore e le privazioni come momenti di massima vicinanza al divino, è la nota dominante di questo racconto, nonché degli sforzi compiuti dall’autrice, e nipote, per metterne insieme i pezzi. Chiamato “attraverso la malattia e la sofferenza” a farsi “modello di santità nello stato di vita secolare”, Gregorio Fasulo dimostrò che è possibile “percorrere la via di assimilazione a Cristo anche nella normalità della condizione laicale”.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiO0lpSI9aCjyufJg8OHkNspe19e84FI8PJqI8zjt7sk6GEjkhBIRO4kgUkKQzGDNLKKLls7qhf7-8GclkTJRic-kt33hVgc3zagUIfnF5ypabbXPx90tW4wlaGxN8IUgzTR2MUhHraC5Hl65MjGN8UwmadIY_jy7FuOMNpglxvxAs2O2dJsi87zynv/s640/La%20Zisa_Zabbia_prima%20di%20copertina_300ppi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></a></div><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Caterina Zabbia, nata a Palermo il 2 febbraio 1953, ha conseguito nella stessa città i diplomi di Scuola Magistrale e di Istituto Magistrale. Dopo alcuni anni di insegnamento nella provincia di Trapani, svolge attualmente l’attività di insegnante specializzata nel sostegno nella scuola primaria a Palermo. Ha realizzato con gli alunni laboratori teatrali e di canto corale. Fa parte sin da bambina di Azione Cattolica, nella quale è educatrice dei ragazzi; svolge inoltre la funzione di catechista. Appassionata di canto corale, fa parte del coro della parrocchia Sant’Ernesto e di quello della Cattedrale di Palermo.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; line-height: 115%;"><o:p><span style="font-size: medium;"> </span></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></p>Edizioni La Zisahttp://www.blogger.com/profile/02986183602176549305noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-143110121614339532.post-72389778167519701532022-06-28T01:32:00.001-07:002022-06-28T01:32:02.319-07:00Palermo 6 luglio, Si presenta Al Fresco il saggio di Pietro Piro, “Solidarietà senza confini. Scritti sulla linea umano/disumano”, Edizioni La Zisa <p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhLns4mBLumHIj4LQJ0udjDJJGgwYhKWjofPn_H2S5ydXzFUnFZzrM9Aj_4BLkwZylPY6zXCurdO_r1_msCxUi15ET_BOQsXDpk729mYHrFIjxL8yJS_OQWZ4AdpVeMFVbzqIf5euOlV-Xv2CazKi6nzvRkkOE-br0P4DWVSQKBBSrJP5eDQ_Yo3Zy/s1755/Presentazione%20Fresco%20Piro%206%20luglio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1755" data-original-width="1240" height="726" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhLns4mBLumHIj4LQJ0udjDJJGgwYhKWjofPn_H2S5ydXzFUnFZzrM9Aj_4BLkwZylPY6zXCurdO_r1_msCxUi15ET_BOQsXDpk729mYHrFIjxL8yJS_OQWZ4AdpVeMFVbzqIf5euOlV-Xv2CazKi6nzvRkkOE-br0P4DWVSQKBBSrJP5eDQ_Yo3Zy/w513-h726/Presentazione%20Fresco%20Piro%206%20luglio.jpg" width="513" /></a></div><br /><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Appuntamento mercoledì 6 luglio,
alle ore 18.00, presso il caffè bistrot “Al Fresco” di via Giuseppe Sclafani 1,
a Palermo, per la presentazione del saggio di Pietro Piro, “Solidarietà senza confini. Scritti
sulla linea umano/disumano”, Edizioni La Zisa.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Insieme all’autore interverranno: Mario
Catalano, Ornella Papitto e Giuseppe Lo Bello. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; tab-stops: right 481.9pt;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"> </span></o:p></p>
<p class="default" style="background: white; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Il libro: Il socialismo e il comunismo sono
defunti, eppure rimangono ad ossessionarci. Non è possibile sbarazzarci dei
valori e degli ideali che ne erano l’impulso, perché rimangono intrinseci a
quella “buona vita” che lo sviluppo sociale ed economico mira a creare. Ma cosa
resta oggi di queste ideologie? Quali sono i valori che tramontano e quelli che
sorgono? Gli interventi raccolti in questo volume, vogliono fornire alcuni
elementi di riflessione – senza nessuna pretesa di fornire un’ideologia forte
da contrapporre alla nuova ondata di arroccamenti identitari che vorrebbe
riportarci indietro all’epoca dei nazionalismi e dei muri – di analisi, di
meditazione e di critica. Originariamente, questo volume doveva
intitolarsi: <i>Contributi per la comunità concreta</i>.<span style="color: #222222;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Il titolo del
volume voleva omaggiare l’intuizione comunitaria di Adriano Olivetti.
Intuizione che rinnova la fiducia nell’uomo di poter costruire una comunità
responsabile che sappia vivere, amare e lavorare, non solamente per produrre
benessere economico ma anche per elevare le coscienze. La Comunità immaginata
da Olivetti è operosa, concreta, relazionale, partecipata, eterogenea, in
continua formazione e alla ricerca ostinata di un senso che sia valido per
l’uomo. Non è forse in questa direzione che dobbiamo provare ad indirizzare i
nostri sforzi? Nel costruire realtà sociali che mettano al centro la persona e
i valori positivi che riesce ad esprimere? Oggi viviamo in una fase del
capitalismo consumistico in cui la produzione industriale alimenta lo spreco e
l’inquinamento.<span style="color: #222222;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><span style="color: #222222;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Dentro
questa dinamica perversa, l’uomo si sente parte integrante di questo inutile
spreco perché si rende conto che è soltanto una minuscola ruota di un potente
ingranaggio che lo stritola e lo rende sempre più disumano. Oggi manca una
visione organica della persona che includa le dimensioni del produrre,
dell’abitare, del fare cultura, storia e memoria. È per questo motivo che <i>la
comunità concreta </i>è tutta ancora da costruire. Le basi ideali sono
state gettate ma è urgente che ci si innamori nuovamente di queste basi per
farle fiorire ancora e poi ancora.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><span style="color: #222222;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><b><span style="color: #222222;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">PIETRO PIRO </span></span></b><span style="color: #222222;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">(Termini
Imerese 1978) è uno studioso attento alle dinamiche di disumanizzazione
radicale del nostro tempo. Ha svolto importanti ricerche in ambito filosofico,
politico, educativo, sociale, religioso. Ha fondato la Biblioteca Veni Creator
Spiritus. I suoi più recenti volumi sono: <i>L’uomo nell’ingranaggio</i>,
Edizioni La Zisa, Palermo 2019; <i>Perdere il lavoro smarrire il senso:
esperienze educative e altri saggi di sociologia critica</i>, Mimesis,
Milano-Udine 2018.</span><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>Edizioni La Zisahttp://www.blogger.com/profile/02986183602176549305noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-143110121614339532.post-91922091270354429212022-06-15T01:22:00.002-07:002022-06-15T01:22:33.599-07:00 Palermo 22 giugno, Si presenta "Una VITA contro per coltivare la SPERANZA. Memorie di un sindacalista" di Gianni La Greca <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjXl88AKl2n7uctDzL8vuhHeS2ljfpxU6F3l_0EVGB6tsknRvtFcbcckOw-zkRMjqGUd9VEenKAwOP_zBKgr3OFo_320KnVSOvJvTcRNI4BbG4tCY8r3o3c6U1094kbZP6U3kLwFNRWLqFX7DHdZU4WvkhJFDmtaFrf3z5uX9A3fiuTD1oGhl5Y2pR/s1755/Presentazione%20Fresco%20La%20Greca%2022%20giugno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1755" data-original-width="1241" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjXl88AKl2n7uctDzL8vuhHeS2ljfpxU6F3l_0EVGB6tsknRvtFcbcckOw-zkRMjqGUd9VEenKAwOP_zBKgr3OFo_320KnVSOvJvTcRNI4BbG4tCY8r3o3c6U1094kbZP6U3kLwFNRWLqFX7DHdZU4WvkhJFDmtaFrf3z5uX9A3fiuTD1oGhl5Y2pR/w452-h640/Presentazione%20Fresco%20La%20Greca%2022%20giugno.jpg" width="452" /></a></div><br /><p><br /></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Secondo appuntamento delle <b>"Letture... Al Fresco!"</b> <b>mercoledì 22 giugno</b>, alle <b>ore 18</b>, in <b>via Giuseppe Sclafani 1</b>, a <b>Palermo</b>, con la presentazione del volume di <b>Gianni La Greca</b>, "<b>Una VITA contro per coltivare la SPERANZA. Memorie di un sindacalista"</b>, pubblicato dalle Edizioni La Zisa. Insieme all'autore, interverranno <b>Beppe De Santis</b>, giornalista e politologo, e <b>Giuseppe Oddo</b>, studioso di storia e cultura del territorio.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">L’opera racconta la storia di un uomo che sin dalla sua infanzia sente di dover fare qualcosa contro le ingiustizie e l’indifferenza. Gianni La Greca pone così la sua vita al servizio del sindacato, spendendo tutte le sue forze per cercare di risolvere alcune delle questioni sociali più spinose. Si interessa dei diritti dei lavoratori, ma anche che tutto si svolga sempre secondo la norma, non solo in riferimento al diritto vero e proprio, ma anche secondo una discriminante morale.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">La sua forza è non abbassare mai la testa davanti alle avversità e alle ingiustizie affermando sempre con convinzione il suo parere. Da comunista sembra quasi strano che uno degli elementi fondamentali della sua vita sia la fede. Ma è proprio questa che ha dato la possibilità al protagonista di questa storia di poter andare avanti nonostante le difficoltà incontrate lungo il cammino. L’autore, infatti, ad un certo punto è costretto a rinunciare a quella che per lui è una vocazione e saranno proprio la sua fede e la sua curiosità a dargli la possibilità di guardare al futuro con ottimismo.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Alla fine però, nonostante tutto, non è possibile rinunciare a quello che si è e che si sente neanche nei momenti di sconforto.</span></p><div style="text-align: justify;"><br /></div>Edizioni La Zisahttp://www.blogger.com/profile/02986183602176549305noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-143110121614339532.post-13691778274828243032022-06-01T04:48:00.004-07:002022-06-01T04:48:39.449-07:00 Corso base di lingua e cultura araba “Salam!”<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgat_MXB1V2k0jcH5ENOjFJ2qEvUziMblEqhirrxwp-RQVUqIKe2nH1KgBsLHTYddVJaBY1oyzVWnTrlGEd38osbxX6mByNcquzqYGIYJbq14sL5cP1eYosiYxpDr4jCPs1JMmsyjpX5ys3Z39kLoyca_bWWPCoPuEpyWofuUo-DvqCtOHQp8NN1YB6/s1024/CORSO-LINGUA-ARABA-1024x513.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="513" data-original-width="1024" height="251" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgat_MXB1V2k0jcH5ENOjFJ2qEvUziMblEqhirrxwp-RQVUqIKe2nH1KgBsLHTYddVJaBY1oyzVWnTrlGEd38osbxX6mByNcquzqYGIYJbq14sL5cP1eYosiYxpDr4jCPs1JMmsyjpX5ys3Z39kLoyca_bWWPCoPuEpyWofuUo-DvqCtOHQp8NN1YB6/w502-h251/CORSO-LINGUA-ARABA-1024x513.jpg" width="502" /></a></div><br /><p style="text-align: left;"><span style="text-align: justify;"><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: large;">L’arabo è non solo la lingua di quasi 2 miliardi di musulmani, ma è anche una delle sei lingue ufficiali delle Nazioni Unite ed è parlata da più di 400 milioni di persone. Insomma, la quarta lingua più parlata del mondo. Una lingua sempre più necessaria anche nell’ambito lavorativo.</span></span></p><p style="text-align: left;"><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: large;">Per questi motivi le <b>Edizioni La Zisa</b>, insieme all’associazione <b>La Tenda di Abramo – culture e religioni in dialogo</b>, hanno deciso di organizzare un corso base di lingua e cultura araba che avrà luogo a partire da <b>venerdì 24 giugno </b>(dalle ore <b>18,00 alle ore 20,00</b>) e che avrà la durata di 10 ore (2 ore a settimana per cinque incontri, sempre il venerdì) presso la sede della casa editrice in via Vann’Antò 16, <b>Palermo</b>. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: large;">Le lezioni saranno tenute da un insegnante qualificato madrelingua araba. Laureato in lingue straniere e traduzioni presso l’Università degli studi di Tunisi, risiede da diversi anni in Italia dove conduce da molto tempo corsi di lingua araba a diversi livelli.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: large;">Il costo è di soli <b>90 euro</b>. A richiesta, al termine del corso verrà rilasciato un attestato.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: large;">Per informazioni e iscrizioni: tel. 091 5509295; cell. 327 9053186 o scrivere a: ass.latendadiabramo@gmail.com</span></p><p style="text-align: left;"><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjNZsoh6EJjiQ4vRstJzMv4Nleaf_96TLPgyRlbOY17zEVbYilPM7wt8Id5dQBHsA96I69YvxSC5SmxUEZtSdyuV34Xos-S274mrZJfYBrWk-cT5jbl_hIsHBVFIfDxXuEm1Gx5iybyBaWFBTw97Jlxpy9skLJhvzAiXJbCJys1fQfh37xuNrvbXQ8/s750/Arabe.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;"><img border="0" data-original-height="428" data-original-width="750" height="274" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjNZsoh6EJjiQ4vRstJzMv4Nleaf_96TLPgyRlbOY17zEVbYilPM7wt8Id5dQBHsA96I69YvxSC5SmxUEZtSdyuV34Xos-S274mrZJfYBrWk-cT5jbl_hIsHBVFIfDxXuEm1Gx5iybyBaWFBTw97Jlxpy9skLJhvzAiXJbCJys1fQfh37xuNrvbXQ8/w479-h274/Arabe.jpg" width="479" /></span></a></div><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;"><br /><br /></span><p></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;">Lezione 1:</span></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;">- Alfabeto: ء،ا،ب،ت،و،ي،ث</span></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;">- Vocali brevi e vocali lunghe, skun e shiadda (raddoppio).</span></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;">- Argomento grammatica: "AL taarif" (l'articolo)</span></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;">- Argomento culturale: I saluti e alcuni termini più popolari in arabo.</span></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;">Lezione 2:</span></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;">- Alfabeto: ج،ح،خ،د،ذ</span></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;">- Argomento grammatica: Pronomi personali isolati e suffissi.</span></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;">- Argomento culturale: La cucina araba (cibo, bevande e dolci tipici)</span></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;">Lezione 3:</span></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;">- Alfabeto:ر،ز،س،ش،ص،ض</span></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;">- Argomento grammatica: Gli interrogativi, domande e risposte.</span></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;">- Argomento culturale: Il matrimonio tradizionale.</span></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;">Lezione 4:</span></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;">- Alfabeto:ط،ظ،ع،غ،ف،ق</span></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;">- Argomento grammatica: Le preposizioni.</span></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;">- Argomento culturale: l'Islam, religione e cultura</span></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;">Lezione 5:</span></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;">- Alfabeto:ك،ل،م،ن،ه،و،ي</span></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;">- Argomento grammatica: I dimostrativi e i luoghi (sopra, sotto, davanti, dietro, accanto.)</span></p><p><span style="color: #783f04; font-family: georgia; font-size: medium;">- Argomento culturale: La società (alcune usanze, rapporti famigliari, la donna.)</span></p><p><br /></p>Edizioni La Zisahttp://www.blogger.com/profile/02986183602176549305noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-143110121614339532.post-90032198724625424032022-06-01T04:25:00.000-07:002022-06-01T04:25:09.128-07:00Corso base di lingua e cultura giapponese “Banzai!”<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijs4B6cy0yL0N4rMEDn1wYy0DnrnwuxxGGyp9GTCJz8zXNiOhre2dTK-R0Iqa1Uq7Nz8KE3JjaIE1uBzWEtulUCAUXhIfm4q7CFRLFNySp1_4hABSodgnKcIAaxcM9Mv9mUzn67XJ17tWpYqnTOMQdP6AtpjL8KpkAidMbRj9O3MX0Wgd7-p6e02zr/s2048/banzai.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2045" data-original-width="2048" height="484" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijs4B6cy0yL0N4rMEDn1wYy0DnrnwuxxGGyp9GTCJz8zXNiOhre2dTK-R0Iqa1Uq7Nz8KE3JjaIE1uBzWEtulUCAUXhIfm4q7CFRLFNySp1_4hABSodgnKcIAaxcM9Mv9mUzn67XJ17tWpYqnTOMQdP6AtpjL8KpkAidMbRj9O3MX0Wgd7-p6e02zr/w484-h484/banzai.jpg" width="484" /></a></div><p></p><br />
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin: 9pt 0cm 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia, "serif";"><span style="font-size: medium;"><i>Sushi</i>, ma non solo, <i>manga</i> e
<i>anime</i>, ma non solo. Il Giappone sorprende con la sua cultura così diversa dalla
nostra. Dalle tradizioni alla cucina, passando per la religione, la moda, la
vita quotidiana, i divertimenti, le relazioni personali e professionali. Il
Giappone sorprende e meraviglia ad ogni istante.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin: 9pt 0cm 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia, "serif";"><span style="font-size: medium;">Per avvicinarci un po’ di
più a quest’antica e sofisticata cultura, che da sempre affascina gli
occidentali, le <b>Edizioni La Zisa</b> e l’associazione <b>La Tenda di Abramo – culture
e religioni in dialogo</b> organizzano un corso base di lingua e cultura giapponese
che avrà luogo a partire da <b>martedì 21 giugno 2022</b>, d<b>alle 18,00 alle 20,00</b>, e
che avrà la durata di<b> 10 ore</b> (<b>2</b> ore a settimana per <b>5 </b>incontri, sempre di
martedì) presso la sede della casa editrice in via <b>Vann’Antò 16</b> (di fronte
pizzeria Naif), a <b>Palermo</b>. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin: 9pt 0cm 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia, "serif";"><o:p><span style="font-size: medium;"> </span></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><b>Di seguito il programma del
corso:<o:p></o:p></b></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p><b> </b></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Primo incontro:<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Introduzione alla lingua
giapponese:<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">- differenze hiragana,
katakana, romaji<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">- Presentazione<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Secondo incontro:<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Forma positiva e forma
negativa <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Mestieri e professioni<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Nazionalità<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Terzo incontro:<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">introduzione ai tre gruppi
verbali<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Verbi più comuni<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Forma interrogativa<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Quarto incontro:<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Vocaboli (cibo, oggetti
della classe)<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Primi kanji<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Numeri<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Quinto incontro:<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Differenza tra keigo e futsu
kei<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Età<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Frasi per situazioni comuni:
Ristorante, posta, supermercato... ecc.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">L’insegnante: <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Gloria Gucciardi ha sempre
amato la cultura giapponese, sin da quando era bambina il suo sogno era di
vivere in Giappone. Ha studiato giapponese, per più 6 anni e ha conseguito un
alto punteggio nel JLPT (N5/N4/N3), l'esame di proficenza ufficiale giapponese,
valutato da madrelingua. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Dopo aver tenuto la prima
edizione del corso di giapponese della casa editrice La Zisa ha continuato il
suo lavoro da insegnante dando ripetizioni a universitari che studiavano
lingua. E ora è di nuovo qui con voi, per insegnare in un'altra edizione del
corso "Ongaeshi: la gentilezza della lingua giapponese" <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin: 9pt 0cm 0.0001pt; text-align: center;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Il costo è di soli <b>90 euro
</b>(la quota comprende il materiale didattico).<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin: 9pt 0cm 0.0001pt; text-align: center;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">A richiesta, al termine del
corso sarà rilasciato un attestato.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin: 9pt 0cm 0.0001pt; text-align: center;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Per informazioni e
iscrizioni: tel. 091 5509295; cell. 327 9053186 o scrivere a:
ass.latendadiabramo@gmail.com<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 9.0pt; mso-outline-level: 3;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-weight: bold; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><i><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p> </o:p></span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><br /></p>Edizioni La Zisahttp://www.blogger.com/profile/02986183602176549305noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-143110121614339532.post-51598139362263913422022-05-30T01:16:00.003-07:002022-05-30T01:16:43.707-07:00In libreria: Rosario Prestianni, "Ciccio", Illustrazioni di Lucia Lo Giudice, Edizioni La Zisa, pp. 50, euro 12,90<p><br /></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFCLey2y9i1ZR5Erdlh3H5T57ir4V41XSiGVZYCp3EbCTsGemRMv8xOTwlZflRvofHqC00luYxbrZk9CoMkWs1Usk6eoGn9e1TSpUj61QwzivVXoPdRx4tSXW_8x_5n69v2DI9yHVW-rry6Me0D7AQmfc1rj2Aov91w7WePlfHIHhmz2hMegbeBPoq/s2480/copertina_PRESTIANNI_n7_300dpi.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2480" data-original-width="1772" height="577" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFCLey2y9i1ZR5Erdlh3H5T57ir4V41XSiGVZYCp3EbCTsGemRMv8xOTwlZflRvofHqC00luYxbrZk9CoMkWs1Usk6eoGn9e1TSpUj61QwzivVXoPdRx4tSXW_8x_5n69v2DI9yHVW-rry6Me0D7AQmfc1rj2Aov91w7WePlfHIHhmz2hMegbeBPoq/w413-h577/copertina_PRESTIANNI_n7_300dpi.jpg" width="413" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><span style="color: #073763; font-size: large;">Se all’improvviso cambiassimo il nostro punto di vista immedesimandoci in qualcun altro, siamo sicuri che le cose ci apparirebbero allo stesso modo? Gli adulti guardano il mondo da una lente di ingrandimento in cui sono presenti pregiudizi, disillusioni, difficoltà e, a volte, la convinzione di sapere già tutto e di non poter più stupirsi di nulla. I bambini invece si affacciano alla realtà con spirito critico e ne osservano i dettagli e i particolari che i grandi si perdono per strada. Questo permette loro, spesso e volentieri, di avere un quadro più ampio e, perché no, più realistico di quello che pensiamo. E se invece guardassimo il mondo non con gli occhi di un bambino ma attraverso quelli di chi ci vede vivere e ci sta accanto senza poter parlarci? Forse saremo in grado di avere una visuale ancora più ampia di quello che viviamo durante le nostre faticose e pensierose giornate. Ciccio osserva, non ha consapevolezza di tutto quello che succede, ma con la sua tenerezza da “animale domestico” riesce a cogliere alcuni stati d’animo che riguardano il suo piccolo padroncino prima che gli adulti se ne possano accorgere. Il racconto scritto da Rosario Prestianni, che ha come protagonisti un gatto e un bambino, ci fa fermare per un attimo e ci dà la possibilità di guardare al di là dei nostri limitati orizzonti.</span></div><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="color: #073763; font-size: large;">Rosario Prestianni è nato nel 1958. È al suo terzo lavoro come scrittore per bambini. Papà di quattro figli, è un appassionato sognatore. Innamorato della sua terra, si occupa di commercializzare prodotti tipici locali per la loro valorizzazione. Ha già pubblicato per la stessa casa editrice <i>Il fantastico mondo di RosMari</i> e <i>Turi e il prodigioso cronoscopio</i>.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="color: #073763; font-size: large;">Lucia Lo Giudice, nata a Palermo nel 1953, compie i suoi studi presso l’istituto d’arte di Palermo, diplomandosi maestro d’arte. In Emilia dal 1979, ha collaborato presso vari studi grafici come decoratrice e disegnatrice nell’ambito della ceramica d’arte. I suoi interessi oltre la pittura sono legati a tematiche sulla salute, per questo ha approfondito lo studio delle tecniche Shiatsu e Yoga, diplomandosi come operatrice Shiatsu.</span></p>Edizioni La Zisahttp://www.blogger.com/profile/02986183602176549305noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-143110121614339532.post-73074070588612654592022-03-21T02:31:00.006-07:002022-03-21T02:31:52.871-07:00Padre Puglisi, un messaggio del Papa alla casa editrice La Zisa che ha pubblicato un libro sul beato<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQZKIfMCqIBa8FvtUW8qGEwHx0wZzkK7mTDKL7llZ30RyOhCBjxoXUZ_0aVnkMl8vX87tSPRxbNQYrwKFkXPxPre7jAMskaiKq7pyHD9h1SKyglOq8MwFUPWJtiXctivh6ufn2Z4EwCRyKdx1ngzPx-Q_ooh3hnDfpn2nNpZnSk78DmwcxyC05xCis/s750/cq5dam.thumbnail.cropped.750.422.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="422" data-original-width="750" height="301" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQZKIfMCqIBa8FvtUW8qGEwHx0wZzkK7mTDKL7llZ30RyOhCBjxoXUZ_0aVnkMl8vX87tSPRxbNQYrwKFkXPxPre7jAMskaiKq7pyHD9h1SKyglOq8MwFUPWJtiXctivh6ufn2Z4EwCRyKdx1ngzPx-Q_ooh3hnDfpn2nNpZnSk78DmwcxyC05xCis/w535-h301/cq5dam.thumbnail.cropped.750.422.jpeg" width="535" /></a></div><br /><p></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Il Vaticano ha ricevuto il volume "Testimone di Cristo fino alle profondità più nascoste. La parabola di don Puglisi" scritto da Chiara Antonina Messina e dedicato al parroco di Brancaccio</span></i></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Un messaggio dal Vaticano per ringraziare la casa editrice palermitana La Zisa per il dono del libro "Testimone di Cristo fino alle profondità più nascoste. La parabola di don Puglisi", scritto da Chiara Antonina Messina e dedicato alla figura del parroco di Brancaccio, padre Pino Puglisi, ucciso dalla mafia e beatificato.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Un messaggio dal Vaticano per ringraziare la casa editrice palermitana La Zisa per il dono del libro "Testimone di Cristo fino alle profondità più nascoste. La parabola di don Puglisi", scritto da Chiara Antonina Messina e dedicato alla figura del parroco di Brancaccio, padre Pino Puglisi, ucciso dalla mafia e beatificato.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Il volume è stato inviato a Papa Francesco che, si legge nel messaggio, "esprime apprezzamento per l'impegno di diffondere la figura di un modello di saggezza evangelica e di straordinaria donazione di sè al prossimo". "Fa piacere sapere che il Papa ha ricevuto il nostro dono - afferma la casa editrice - e che lo ha apprezzato. Nella missiva ci ringrazia e ci incoraggia a continuare nel nostro lavoro forti del suo sostegno e della sua benedizione".</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">(Repubblica-Palermo, <span style="background-color: white; text-transform: uppercase;">18 MARZO 2022)</span></span></p><div style="text-align: justify;"><br /></div>Edizioni La Zisahttp://www.blogger.com/profile/02986183602176549305noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-143110121614339532.post-87789490499339461702022-03-18T02:43:00.003-07:002022-03-18T02:55:54.616-07:00Lettera del Vaticano alla casa editrice La Zisa: «Ringraziamento per il libro su don Puglisi ricevuto in dono»<p style="text-align: justify;"><i><span style="font-size: medium;">Gradita sorpresa per la casa editrice La Zisa, diretta dal giornalista Davide Romano, che ha ricevuto una missiva dalla Segreteria dello Stato Pontificio. Il volume inviato a Bergoglio è “Testimone di Cristo fino alle profondità più nascoste. La parabola di don Puglisi”, scritto da Chiara Antonina Messina. </span></i></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAVM9xh7cAuZkhvDvnTR4ok9i_JY9jRDcEjzIMW_FZZgSW_5obxD5xdKowq_9Y3fv-TxinpiIXErmd4Ed3wkrL50W9hb3rPZDROUWBk-p66_Ft5mx8zj8Bs3bNaFZ9IxpfT5IyTXdR1nkZjxZcTJGngPrrGIFx-l4o13VYSrHOSFpi2pWyFF1UyGJJ/s1280/papap%20francesco%20alla%20scrivania.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="296" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAVM9xh7cAuZkhvDvnTR4ok9i_JY9jRDcEjzIMW_FZZgSW_5obxD5xdKowq_9Y3fv-TxinpiIXErmd4Ed3wkrL50W9hb3rPZDROUWBk-p66_Ft5mx8zj8Bs3bNaFZ9IxpfT5IyTXdR1nkZjxZcTJGngPrrGIFx-l4o13VYSrHOSFpi2pWyFF1UyGJJ/w526-h296/papap%20francesco%20alla%20scrivania.jpeg" width="526" /></a></div><br /><span style="font-size: large;"><br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Un messaggio dal Vaticano, e in particolare dalla stretta cerchia di papa Francesco, per ringraziare la casa editrice palermitana La Zisa per il dono del libro “Testimone di Cristo fino alle profondità più nascoste. La parabola di don Puglisi”, scritto da Chiara Antonina Messina. </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxNQhwi82YPAzrUEMeGp4zCT_KlZkJxdwvN6TcseDdDE03ow8TulzWA7ZU93Qo4ttXfqFn-6hiVJDOoaWIYKVGEQ7UnT_G1xmdyyLRjUP5JqaVOUmxlNM9PoWk14zXusDKmy5f2kiYtwnyYQ6Uq9Ca6SCLYpGRJb3a5yLLiL-aseawdUG9ps_nDtGM/s1754/Dal%20Vaticano,11%20gennaio%202022_page-0001.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-size: medium;"><img border="0" data-original-height="1754" data-original-width="1241" height="599" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxNQhwi82YPAzrUEMeGp4zCT_KlZkJxdwvN6TcseDdDE03ow8TulzWA7ZU93Qo4ttXfqFn-6hiVJDOoaWIYKVGEQ7UnT_G1xmdyyLRjUP5JqaVOUmxlNM9PoWk14zXusDKmy5f2kiYtwnyYQ6Uq9Ca6SCLYpGRJb3a5yLLiL-aseawdUG9ps_nDtGM/w424-h599/Dal%20Vaticano,11%20gennaio%202022_page-0001.jpg" width="424" /></span></a></div><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Il volume è stato inviato Oltretevere come omaggio a papa Francesco. Oggi dalla casa editrice di Davide Romano è stata inviata alle redazioni una nota in cui si parla della missiva: «Alcune sorprese sono davvero inaspettate - si legge nella nota - e danno alle giornate una luce e una gioia molto particolari, seppure in tempi così bui. Può così capitare che dalla cassetta delle lettere sbuchi all’improvviso una busta color crema con un singolare mittente - Segreteria di Stato, Città del Vaticano - e che i destinatari siano proprio la tua casa editrice e il suo direttore. Nella busta una lettera su un foglio di carta pregiata col simbolo della tiara e delle chiavi di Pietro ben in vista».</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Traspare netta la soddisfazione per la ricezione della lettera: «Fa piacere sapere che il papa ha ricevuto il nostro dono - prosegue la nota - e che lo ha apprezzato. Nella missiva ci ringrazia e ci incoraggia a continuare nel nostro lavoro forti del suo sostegno e della sua benedizione».</span></p><div style="text-align: justify;"><br /></div>Edizioni La Zisahttp://www.blogger.com/profile/02986183602176549305noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-143110121614339532.post-57943188614959093752022-03-08T01:50:00.000-08:002022-03-08T01:50:12.377-08:00 Palermo 11 marzo, Si presenta all’Ars il volume “I segreti della cucina turca” di Umeyhan Azman (Edizioni la Zisa)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgwvuSJzZuu9a40O5KuAPiPBCTop1OxchXP9xZR1Im0-Y5blqmS_ZQFs6SN0xNuZolxtvn_ZqmK2BobwI1UowohIfhbJOL-bH41rKF64dnU41Pblpc_U00TsZZE_dwUA3sYEqVkchs7tF7Dc5viPUUxEw-UHynCBZ2YLMfgNvicUT3MDHGpKP5yXS8R=s1024" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="683" data-original-width="1024" height="338" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgwvuSJzZuu9a40O5KuAPiPBCTop1OxchXP9xZR1Im0-Y5blqmS_ZQFs6SN0xNuZolxtvn_ZqmK2BobwI1UowohIfhbJOL-bH41rKF64dnU41Pblpc_U00TsZZE_dwUA3sYEqVkchs7tF7Dc5viPUUxEw-UHynCBZ2YLMfgNvicUT3MDHGpKP5yXS8R=w508-h338" width="508" /></a></div><br /><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #050505; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Appuntamento<b> venerdì 11 marzo</b>, alle ore <b>16 e 15</b>, per la presentazione del volume di <b>Umeyhan Azman</b>, <b>“I segreti della cucina turca”,</b> <b>Edizioni La Zisa</b>, presso la sala Piersanti Mattarella (già sala gialla) dell’Assemblea regionale siciliana, ingresso da piazza del Parlamento.</span></span></p><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q" style="animation-name: none !important; background-color: white; color: #050505; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; transition-property: none !important; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="animation-name: none !important; text-align: justify; transition-property: none !important;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Interverranno, insieme all’autrice, <b>Giuseppe Lupo</b>, <b>Rosa Guttilla</b> e <b>Davide Roman</b>o.</span></div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q" style="animation-name: none !important; background-color: white; color: #050505; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; transition-property: none !important; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="animation-name: none !important; text-align: justify; transition-property: none !important;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Sono necessari il green pass rinforzato e la mascherina.</span></div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q" style="animation-name: none !important; background-color: white; color: #050505; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; transition-property: none !important; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="animation-name: none !important; text-align: justify; transition-property: none !important;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Sarà possibile acquistare il volume presso la <b>libreria Zacco</b> di via Vittorio Emanuele, 423, a Palermo.</span></div><div dir="auto" style="animation-name: none !important; text-align: justify; transition-property: none !important;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></div><div dir="auto" style="animation-name: none !important; text-align: justify; transition-property: none !important;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">E' possibile seguire l'evento anche su Zoom: </span></div><div dir="auto" style="animation-name: none !important; text-align: justify; transition-property: none !important;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"> </span></div><div dir="auto" style="animation-name: none !important; transition-property: none !important;"><div style="text-align: justify;"><a class="moz-txt-link-freetext" href="https://us06web.zoom.us/j/84735085346?pwd=a3pSVkNHNDR6QUZEU1ZSWTlaSzNJZz09"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">https://us06web.zoom.us/j/84735085346?pwd=a3pSVkNHNDR6QUZEU1ZSWTlaSzNJZz09</span></a></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"> </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">ID riunione: 847 3508 5346</span></div><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><div style="text-align: justify;"> </div></span><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Passcode: 616033</span></div></div></div>Edizioni La Zisahttp://www.blogger.com/profile/02986183602176549305noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-143110121614339532.post-24416068545660417562022-02-08T02:05:00.004-08:002022-02-08T02:05:40.454-08:00I segreti della cucina turca finalmente in un libro!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjD7lg8svtBEYkM0caujKEafX6y57n72B3AnKnFG9-Gamj3NIWLL8xBOliRH0ZI5d-MQ1Txh9qEdjDK_61_BBpLebOmzJSruhmcBh5oNAGVoeOHifFvP4zTgIjxh6cjUh_djB6zuWEkeKSPnbm9uUNCFYzMJV8LO8BoyeU22BZp1Aq6rFsJBkUFNuRD/s2561/copertina_AZMAN_1_300dpi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2561" data-original-width="1772" height="728" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjD7lg8svtBEYkM0caujKEafX6y57n72B3AnKnFG9-Gamj3NIWLL8xBOliRH0ZI5d-MQ1Txh9qEdjDK_61_BBpLebOmzJSruhmcBh5oNAGVoeOHifFvP4zTgIjxh6cjUh_djB6zuWEkeKSPnbm9uUNCFYzMJV8LO8BoyeU22BZp1Aq6rFsJBkUFNuRD/w503-h728/copertina_AZMAN_1_300dpi.jpg" width="503" /></a></div><br /><p><br /></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: x-large;">Attraverso un viaggio tra i
piatti tipici di una nazione è possibile conoscere anche gli aspetti più intimi
di una cultura, quelli che, per esempio, coinvolgono le famiglie e i loro
ricordi legati alla tradizione. Così</span><i style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: x-large;"> I segreti
della cucina turca </i><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: x-large;">è un libro di ricette, ma non solo. Tramite curiosità,
aneddoti e racconti di infanzia, Ümeyhan Azman ci mostra una parte del suo
paese, fatta di colori, sapori e, con un po’ di immaginazione e grazie alla
preparazione dei piatti, odori. Per chi, come nel caso dell’autrice, si trova a
vivere lontano dal proprio paese di origine la preparazione di una ricetta
tipica, partendo dalla ricerca degli ingredienti fino ad arrivare alla
degustazione, rappresenta un momento di intimità con se stessi e con le proprie
origini, un sentirsi a casa. Questo provoca in tutti noi emozioni molto forti
che l’autrice riesce a trasmettere condividendo con i lettori i suoi preziosi
ricordi. Per chi, invece, si appresta a conoscere una nuova cultura, non può
certo mancare il momento in cui si assaggiano i piatti tipici e si viene a
contatto con uno degli aspetti più folcloristici di un paese.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: x-large;">Del resto, il momento del
mangiare e bere insieme è un momento di condivisione importante in tutte le
culture del mondo e così, tramite la cucina, che si fa anche portavoce di
unione di usanze diverse, riusciamo ad avvicinarci agli altri con curiosità e voglia
di conoscere.</span></p>
<p class="Default" style="text-align: justify;"><b style="font-size: x-large;"><span style="font-family: Georgia, "serif"; line-height: 115%;"><br /></span></b></p><p class="Default" style="text-align: justify;"><b style="font-size: x-large;"><span style="font-family: Georgia, "serif"; line-height: 115%;">ÜMEYHAN AZMAN </span></b><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: x-large; line-height: 115%;">è nata in Francia da
genitori turchi. È cresciuta in Normandia dove ha completato i suoi studi. Di
formazione classica, si è specializzata in scienze turistiche e storia
dell’arte. Le origini della sua famiglia sono da ubicare nel profondo est della
Turchia, sulle rive dell’Eufrate. Ma sono Parigi, Istanbul e adesso Palermo,
dove vive dal 2005, le città che l’hanno vista crescere. La storia è una delle
sue grandi passioni, ama da sempre scoprire le altre culture e far scoprire la
sua. Parla cinque lingue ed è una grande appassionata di tradizioni e culture
antiche. Creatrice e autrice del blog “Il Salotto Turco”, racconta valori e
tradizioni di una Turchia crocevia tra Oriente e Occidente.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia, "serif"; line-height: 115%;"><o:p><span style="font-size: large;"> </span></o:p></span></p>
<p class="Default" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; mso-bidi-font-family: "CMAIF L+ New Century Schlbk";"><span style="font-size: large;"><i>Il libro: Ümeyhan Azman, “I
segreti della cucina turca”, Edizioni La Zisa, pp. 180, euro 15,90</i></span><o:p></o:p></span></p>Edizioni La Zisahttp://www.blogger.com/profile/02986183602176549305noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-143110121614339532.post-28444549662997081282022-01-19T02:22:00.005-08:002022-01-21T00:36:52.304-08:00Giapponese, spagnolo, portoghese, cinese e arabo: tutti i corsi dell’associazione La Tenda di Abramo per imparare (da zero) una nuova lingua<p class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjjCJYa5jBXHxh6ybPy1ZlxyssU93z6iEjKI2OGmP35OfHYJXYA_DMFAeVs4wpjbit5ldlbB9m82aALEzbKdjNtu6884MM5z8zNBjJl5lOEn40Xklj1RcMHl1B8nQlyn1ksYNoPmtbxA77GoP6LTdAkQnc5NdiMGZ2_6SY3q_Asu1gkpZQjkWYToJ5O=s1400" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="1400" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjjCJYa5jBXHxh6ybPy1ZlxyssU93z6iEjKI2OGmP35OfHYJXYA_DMFAeVs4wpjbit5ldlbB9m82aALEzbKdjNtu6884MM5z8zNBjJl5lOEn40Xklj1RcMHl1B8nQlyn1ksYNoPmtbxA77GoP6LTdAkQnc5NdiMGZ2_6SY3q_Asu1gkpZQjkWYToJ5O=w525-h300" width="525" /></a></div><br /><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;"><br /></span><p></p><p class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;">L’Associazione culturale La Tenda di Abramo, in collaborazione con le Edizioni La Zisa, offre ben 5 diversi corsi base per apprendere alcune delle lingue più parlate nel mondo. Attualmente sono aperte le iscrizioni per i corsi Banzai!, Hola, Saudade, Sulla via della seta, e Salam: rispettivamente corsi di giapponese, spagnolo, portoghese, cinese e arabo.</span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;"> </span><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; text-align: justify;"><b><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;">Giapponese</span></b><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; text-align: justify;"><b><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;">Banzai!</span></b><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;"> - Sushi, ma non solo, manga e anime, ma non solo. Il Giappone sorprende con la sua cultura così diversa dalla nostra. Dalle tradizioni alla cucina, passando per la religione, la moda, la vita quotidiana, i divertimenti, le relazioni personali e professionali. Il Giappone sorprende e meraviglia ad ogni istante. Il corso avrà luogo a partire da<b> martedì 1 marzo 2022</b>, dalle <b>18,00</b> alle <b>20,00</b>, e che avrà la durata di <b>10 ore</b> (<b>2 ore</b> a settimana per <b>5 incontri</b>, sempre di <b>martedì</b>). Le lezioni saranno tenute da un <b>insegnante qualificato</b> con <b>certificazione JLPT</b> (Japanese Language Proficiency Test) rilasciata dalla Japan Foundation and Japan Educational Exchanges and Services.</span><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;">Il costo è di soli <b>90 euro</b> (la quota comprende il materiale didattico).</span><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;"> </span><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; text-align: justify;"><b><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;">Spagnolo</span></b><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; text-align: justify;"><b><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;">Hola!</span></b><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;"> - Secondo uno studio del 2020, <b>lo spagnolo è la seconda <a href="https://www.blogger.com/blog/post/edit/143110121614339532/7027205441356111015" style="color: #cc6611; text-decoration-line: none;" title="Lingua madre">lingua madre</a> al mondo (dopo il cinese) </b>con <b>463 milioni di persone</b>, mentre più di <b>538 milioni </b> sono coloro che lo parlano <b>in tutto il mondo</b>. A parte essere <b>lingua ufficiale in innumerevoli organizzazioni internazionali</b>, lo spagnolo è <b>lingua ufficiale in 21 paesi</b>, inclusi la <b>Spagna</b> e la gran parte dell'<b>America latina </b>e al giorno d'oggi, oltre <b>30 milioni</b> di persone parlano spagnolo in casa - è oltre il <b>10% della popolazione degli USA.</b></span><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;">A partire da <b>mercoledì 2 marzo 2022, </b>alle ore<b> 18.00</b>,<b> </b>si terrà un corso base di lingua spagnola <i>online,</i> della durata di <b>10 ore</b> (<b>2 ore</b> a settimana per <b>cinque incontri</b>, sempre di <b>mercoledì</b> e<b> sempre alle ore 18.00</b>), su piattaforma <b>Google meet</b>, condotto da <b>un’insegnante madrelingua spagnola</b> con più di <b>15 anni</b> di esperienza nell’insegnamento dello spagnolo come lingua straniera </span><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;">Il costo? Solo <b>90 euro</b> (materiale didattico incluso).</span><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;"> </span><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; text-align: justify;"><b><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;">Portoghese</span></b><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; text-align: justify;"><b><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;">Saudade</span></b><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;"> - Il <b>portoghese </b>è parlato da più di <b>200 milioni di persone</b>, è la s<b>ettima lingua più parlata nel mondo</b>, <b>più del tedesco</b> (10º), del francese (11º) e dell’italiano (15º). È la lingua ufficiale di nove paesi del mondo – Brasile, Capo Verde, Portogallo, Angola, Mozambico, Guinea-Bissau, Guinea Equatoriale, São Tomé e Príncipe e Timor-Leste – e la lingua non ufficiale in alcune regioni – Macau, Galiza, Goa, Damão e Diu, e di numerose minoranze linguistiche della Cina, India, Canada, Africa del Sud, Venezuela, Argentina e Giappone. Il corso base online, che avrà luogo a partire da <b>giovedì 3 marzo 2022</b>, avrà la durata di <b>10 ore</b> (2 ore a settimana per cinque incontri, <b>sempre il giovedì, alle ore 18</b>), sarà tenuto da un’<b>insegnante qualificata madrelingua portoghese</b> (brasiliana) e si svolgerà su piattaforma Google meet.</span><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;">Il costo è di soli <b>90 euro </b>(materiale didattico incluso).</span><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;"> </span><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><b><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;">Cinese</span></b><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; margin: 9pt 0cm 0cm; text-align: justify;"><b><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;">Sulla via della seta - La Cina</span></b><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;"> è un grande Paese. La sua popolazione è varia: 56 gruppi etnici, di cui il gruppo etnico di maggioranza è quello Han. Ogni gruppo etnico ha la propria lingua, con tali differenze interne che gli stessi cinesi hanno difficoltà a comprendersi l'un l'altro da una città all'altra. Per far fronte a tale diversità, abbiamo bisogno di un linguaggio comune: il <b>Mandarino</b>, o anche detto, <i>p</i></span><i><span style="font-family: "Times New Roman", "serif"; font-size: 13.5pt;">ǔ</span></i><i><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;">tōnghuà</span></i><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;">, letteralmente <i>linguaggio di comunicazione generale</i>.</span><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;">Il corso sarà tenuto in modalità <b><i>online</i></b> da un’insegnante qualificata e sarà articolato in <b>una lezione a settimana</b> (sempre alle <b>ore 18</b> e sempre il <b>venerdì</b>), di <b>due ore</b> ciascuna, per un totale di <b>4 incontri </b>(<b>8 ore</b> in tutto), a partire<b> </b>da <b>venerdì 4 marzo.</b></span><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;">Il costo?<b> 70 euro </b>(materiale didattico incluso).</span><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;"> </span><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; text-align: justify;"><b><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;">Arabo</span></b><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; text-align: justify;"><b><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;">Salam! - </span></b><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;">L’arabo è non solo la lingua di quasi 2 miliardi di musulmani, ma è anche una delle sei lingue ufficiali delle Nazioni Unite ed è parlata da più di 400 milioni di persone. Insomma, la quarta lingua più parlata del mondo. Una lingua sempre più necessaria anche nell’ambito lavorativo. Il <b>corso base di lingua e cultura araba</b> avrà luogo a partire da <b>venerdì 4 marzo 2022 </b>(dalle<b> ore 18,00 </b>alle ore<b> 20,00</b>) e che avrà la durata di <b>10 ore</b> (<b>2 ore</b> a settimana per cinque incontri, <b>sempre il venerdì</b>) in modalità <i>online</i> utilizzando la piattaforma <b>Google Meet</b>. Le lezioni saranno tenute da <b>un insegnante qualificato madrelingua araba. </b></span><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; margin: 9pt 0cm 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;">Il costo è di soli <b>90 euro</b> (materiale didattico incluso).</span><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><b><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;"> </span></b><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; margin: 9pt 0cm 0cm; text-align: justify;"><b><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;"> </span></b><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></p><p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; margin: 9pt 0cm 0cm; text-align: center;"><b><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;">A richiesta, alla fine di ogni corso sarà rilasciato un attestato.</span></b><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></p><p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; margin: 9pt 0cm 0cm; text-align: center;"><b><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;"> </span></b><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></p><p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; color: #222222; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 13.2px; line-height: normal; margin: 9pt 0cm 0cm; text-align: center;"><i><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 13.5pt;">Per informazioni e iscrizioni: tel. 091 5509295; cell. 327 9053186 o scrivere a: ass.latendadiabramo@gmail.com</span></i></p>Edizioni La Zisahttp://www.blogger.com/profile/02986183602176549305noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-143110121614339532.post-77427569184039635132022-01-17T02:55:00.000-08:002022-01-17T02:55:01.270-08:00In libreria l’autobiografia di Gianni la Greca, “Una vita contro per coltivare la speranza. Memorie di un sindacalista”, Edizioni La Zisa, pp. 180<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgADxl8bzW5gPFhMRx4DyYPoNrC4s9k9eguaRYw3KSiNQMkHkVNJQOq4PFFJBfKfaNs4-KMlp7bdTcVyuDqf_nCzGPcLMd2EJ7dzOxRlAveg1zAOOGLiZk0xTbUqH3qLR1cHywK0PEjWXsaWiKTbREM4C2R7EgQROfL-Caw8Kr5gGSfb31phpj9I8eF=s2480" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2480" data-original-width="1772" height="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgADxl8bzW5gPFhMRx4DyYPoNrC4s9k9eguaRYw3KSiNQMkHkVNJQOq4PFFJBfKfaNs4-KMlp7bdTcVyuDqf_nCzGPcLMd2EJ7dzOxRlAveg1zAOOGLiZk0xTbUqH3qLR1cHywK0PEjWXsaWiKTbREM4C2R7EgQROfL-Caw8Kr5gGSfb31phpj9I8eF=w537-h750" width="537" /></a></div><br /><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 14pt;"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">L’opera racconta la storia di
un uomo che sin dalla sua infanzia sente di dover fare qualcosa contro le
ingiustizie e l’indifferenza. Gianni La Greca pone così la sua vita al servizio
del sindacato, spendendo tutte le sue forze per cercare di risolvere alcune
delle questioni sociali più spinose. Si interessa dei diritti dei lavoratori,
ma anche che tutto si svolga sempre secondo la norma, non solo in riferimento
al diritto vero e proprio, ma anche secondo una discriminante morale. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">La sua forza è non abbassare
mai la testa davanti alle avversità e alle ingiustizie affermando sempre con
convinzione il suo parere. Da comunista sembra quasi strano che uno degli
elementi fondamentali della sua vita sia la fede. Ma è proprio questa che ha
dato la possibilità al protagonista di questa storia di poter andare avanti
nonostante le difficoltà incontrate lungo il cammino. L’autore, infatti, ad un
certo punto è costretto a rinunciare a quella che per lui è una vocazione e
saranno proprio la sua fede e la sua curiosità a dargli la possibilità di
guardare al futuro con ottimismo. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Alla fine però, nonostante
tutto, non è possibile rinunciare a quello che si è e che si sente neanche nei
momenti di sconforto.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">GIANNI LA GRECA nasce a
Campobello di Licata, in provincia di Agrigento, nel 1944. La sua attività però
lo porta prima a Caltanissetta, poi a Roma, a Siracusa e a Palermo, dove
tuttora vive. Sente sin da piccolo di avere una vocazione per il sindacato e
per questo, dopo aver svolto un periodo di attività nelle Acli e aver aderito
al Partito Comunista Italiano, diventa tesserato della Cgil. Durante la sua
esperienza lavorativa svolge tante attività e ottiene molti risultati ma la sua
strada nel sindacato è piena di difficoltà ed è piuttosto tormentata. Da questo
nasce l’esigenza di lasciare una testimonianza che possa avere un’importanza
sociale. Uomo di grande fede cattolica e grande appassionato di arte, viaggia
per il mondo alla ricerca di bellezze nascoste che incontra talvolta anche per
caso. Alcuni dei momenti più importanti della sua vita coincidono con fatti
storici molto rilevanti come lui stesso racconta all’interno di questa sua
opera che nasce come riflessione sul suo vissuto durante il periodo di lockdown
a seguito della pandemia da Covid-19.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;"><o:p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"> </span></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Parte del ricavato della
vendita del presente volume sarà destinato al progetto umanitario “Missione
Ilula Tanzania”</span><span style="font-family: Georgia, "serif"; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></span></p>Edizioni La Zisahttp://www.blogger.com/profile/02986183602176549305noreply@blogger.com0