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martedì 3 febbraio 2015

Celibato e pedofilia, torna don Sante con un libro scandalo



L'ex prete di Monterosso che ebbe un figlio e si innamorò di una donna scrive un secondo libro con pesanti accuse alla "Chiesa delle ipocrisie"

(Il Mattino di Padova, 02 febbraio 2015)

PADOVA. Un libro che non mancherà di far discutere. Perché affronta argomenti "scottanti" come pedofilia e celibato nella chiesa. Ma soprattutto perché scritto da uno dei protagonisti della storia che alcuni anni fa sconvolse la piccola comunità di Monterosso, vicino a Abano: don Sante Sguotti, il prete che si innamorò di una donna ed ebbe un figlio. Per questo fu ridotto allo stato laicale.
Don Sante, fin dai primi anni di seminario, si è sempre distinto per le sue posizioni critiche e ha così intrapreso un percorso di smarcamento dalla «Chiesa delle ipocrisie», dimostrando nei fatti che un parroco con moglie e figlio può dedicarsi alla vita pastorale con più intensità, passione, tempo, efficacia e maturità spirituale di tantissimi suoi confratelli obbligati al celibato.
Nel suo primo libro, “Il mio amore non è peccato” (Mondadori, 2007), l’autore ha messo nero su bianco la propria esperienza di vita portando sotto i riflettori una battaglia personale che continua ancora oggi. Il celibato obbligatorio per i prelati e la piaga della pedofilia del clero sono due fenomeni indissolubilmente legati: «Perché maltrattare i preti sposati e proteggere i preti pedofili? Questo è quello che è stato fatto».
Don Sante ne è certo, e in queste pagine esprime un punto di vista unico, cioè quello di un prete che, camminando a fianco della sua gente, raccoglie le confidenze più inconfessabili e getta uno sguardo molto realista sull’affettività-sessualità dei suoi confratelli. Alla domanda «Chi è il prete pedofilo?», don Sante risponde: «Il miglior prete che si possa immaginare».



giovedì 7 giugno 2012

Frassi (Associazione Prometeo), Chiusura sedi Polizia Postale è regalo a pedofili


Milano, 07/06/2012 - “La chiusura delle sedi locali della Polizia Postale di fatto permetterà ai pedofili di agire impunemente nella rete.” A lanciare l’allarme è il presidente dell’associazione antipedofili Prometeo, Massimiliano Frassi, che ha scritto una lettera aperta al Ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri. La missiva, apparsa oggi sul suo blog (www.massimilianfrassi.it ), chiede un intervento al Ministro per evitare la chiusura di tutte le sezioni locali della Polizia Postale, mandando più di mille agenti ad occuparsi di altri tipi di reati e sottraendo così del personale “altamente specializzato”. Scrive Frassi: “In questi anni la Polizia Postale ha arrestato, spesso addirittura in flagranza di reato, quasi 6mila predatori di bambini. Ha sequestrato e bloccato la diffusione di milioni di immagini e video a carattere pedofilo. Un sito pedopornografico può far guadagnare anche 90mila euro al giorno, garantendo alla criminalità organizzata soldi sulla pelle dei bambini”. Ed ha aggiunto: “Potrei riempire pagine e pagine di questa lettera per evidenziare il valore di questi agenti, ma mi rendo conto che Lei sa benissimo di quale bene per la collettività stiamo parlando, avendo in un suo intervento alla Camera del 01.02.2012 sottolineato proprio “la straordinaria attività di monitoraggio della rete internet” da parte della Postale, auspicando peraltro che “occorre implementare gli strumenti a disposizione degli operatori della Polizia Postale che hanno oramai acquisito un ruolo internazionalmente riconosciuto”.“Proprio per questo – ha concluso Frassi - La supplico, a nome di tutti quei bambini che voce non hanno, né mai avranno, di intervenire per evitare che i tagli alla Polizia portino alla soppressione di tutte le sedi locali. Nel solo Lazio resterebbe la sede di Roma e già questo rende l’idea di che danno sarebbe. Un intervento simile è un regalo alla pedofilia. E Lei, come noi, questo non lo può accettare.”

Questo link per leggere la missiva in forma integrale: http://www.massimilianofrassi.it/blog/appello_ministro_cancellieri_smantellamento_polizia_postale.html

Nei prossimi giorni l’associazione Prometeo promuoverà altri interventi di sensibilizzazione al riguardo.