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lunedì 19 ottobre 2020

Arriva in libreria il romanzo storico di Vincenzo Crosio, “Storia di Eleonora de Esneider e del suo giovane amante Carlos de Oliviera”, Edizioni La Zisa, pp. 160, 13,90 € (ISBN: 978-88-319-9067-7)

 


Come un vero capitano, l’Autore conduce con vigore e sagacia lungo un suggestivo e avvincente viaggio fantastico nella Storia europea e americana di inizio Novecento. Avventure, amori, passioni si intessono in un excursus narrativo che ravviva, commuove, scava e riempie l’anima. Con ritmi intensi e imprevedibili. Eleonora, Carlos, Oscar, Re e Governatori animano un’epoca ormai remota che, tuttavia, attualizzano dinamiche sociali contraddittorie e mai risolte, inquietudini e ingiustizie della condizione umana sempre vive. La vita stessa è una continua e ardua lotta, ma i personaggi non la vivono affatto pavidamente sfiorandola o ignorandola! Con ardore, ne percorrono i sentieri tortuosi e l’impregnano di sentimenti e valori profondi, curandosi di «elaborare un’altra ragione e un altro tempo» per gustarne il fascino e il mistero, renderla veramente più umana e autentica. Un invito a condividere la necessità di saper «guardare l’altro e la natura in modo incantato».

 

VINCENZO CROSIO, è nato a Napoli il 2-2-1950. Si è occupato di letteratura, di epistemologia semantica con Salomon Rauchenberg e Paul Davies; è pèoeta, scrittore, saggista. Ha scritto Ferlinghetti bar Ælia Lælia; Napoli narrata per Agalev, Rap poesia e comunicazione sempre per Agalev; Guardando le luci che scorrono come in un quadro di Hopper. Poems songs, blues and ballads, Ed. alla Biblioteca; Il Koan del Ramo spezzato; Storia e civiltà dei Campi flegrei e della Campania antica, Vulcano wordpress. Con Mascia Marini, Vera d’Atri, Erri De Luca, Habib Tiwuoni e la “No war band” ha fatto parte del coordinamento nazionale e poi internazionale di “Poets against the war”. È stato Redattore del Seminario teologico/politico di Fudenji, Salsomaggiore, redattore della rivista Scienze e ricerche. Ha in preparazione per le Edizioni della Biblioteca la sua ultima raccolta di poetica Idilli, bozzetti per una cartografia semantica del nuovo mondo. Attiva Jazz Poetry e reading nei luoghi aperti del pensiero libero e sociale.

 

Parte del ricavato della vendita del presente volume sarà destinato ai progetti dell’Associazione INSHUTI Italia-Rwanda onlus.

venerdì 18 settembre 2020

In arrivo in libreria il romanzo di Carmelo Butticè, “I silenzi della foresta rossa rimbombano su Černobyl’”, Edizioni La Zisa, pp. 210, euro 12,00


Muovendo da un ricordo giovanile, sorta di crogiolo nel quale si fondono le vicissitudini umane dell’autore a quelle storiche, proprie della tragedia, Carmelo Butticè, dà conto, in diverse fasi, di ciò che accadde in quel lontano 26 aprile 1986.

Nella prima parte di I silenzi della foresta rossa rimbombano su Cernobyl’, dichiara impronta autobiografica, viene spiegato il perché della ricostruzione storica intrapresa e le sensazioni percepite, in quell’aprile del 1986, dallo stesso autore. Segue una ricomposizione storica dell’esperienza socialista in Urss, brevemente apparecchiata per meglio comprendere le tare congenite proprie di quel Paese e di quel sistema. Tare che funsero da humus per lo sviluppo di tutte quelle concatenazioni che condussero all’incidente. Nella terza parte si assiste alla storia dello sviluppo del nucleare – sia esso civile, sia militare – dell’URSS, alla costruzione della centrale di Cernobyl’, ai risvolti politici a essa legati e all’incidente stesso. Su tutto, sviluppi e conseguenze, si incanalano le acute riflessioni dell’autore che leggiamo in una scrittura di limpida onestà intellettuale e di profonda cognizione di fatti e misfatti.

CARMELO BUTTICÈ è nato il 20 maggio del 1972 ad Agrigento, città ove attualmente vive e lavora. Dal proprio carismatico insegnante di lettere – professore Pietro Amato – mutua l’amore per lo studio e per Leonardo Sciascia e le sue opere. Da perfetto autodidatta, ha principiato ad approfondire i personali studi inerenti la storia antica della propria città. Le ricerche dello studioso – non senza il fondamentale aiuto e sostegno del noto storico locale dottor Settimio Biondi – hanno permesso la pubblicazione del suo primo volumetto, avvenuta nell’anno 2002 e intitolato Agrigento: la Storia. Dagli albori al 406 a.C. In seguito, l’intima necessità di scoprire e ricomporre avvenimenti storici, sfocerà nella stesura di un altro volumetto sugli effetti dell’Inquisizione nella Girgenti del XVI secolo e di un libello nel quale egli raccoglie una non indifferente quantità di proverbi tipici della propria terra. Opere che tuttavia non hanno ancora visto la luce della pubblicazione. Inoltre, avendo avuto egli la possibilità di impastare gli anni della propria adolescenza con avvenimenti di eccezionale rilevanza storica, come la fi ne della guerra fredda, la caduta del muro di Berlino e l’estinzione del comunismo e di tutti i regimi del blocco orientale ad esso riconducibili, ha maturato, in virtù di essi, l’interesse per gli accadimenti storici di quella particolare porzione d’Europa.

La fervida curiosità di Butticè, culmina, così, in diversi viaggi nel cuore dell’oramai ex cortina di ferro. Miscelatosi, in un certo qual modo, all’uomo medio dell’est europeo, da egli, dai suoi comportamenti, dalle sue motivazioni, dal suo modo d’intendere e vedere la vita, trae spunto per altre stimolanti ricerche, superando tutte le barriere culturali, e non solo, che possono frapporsi fra un siciliano e un cittadino dell’ex blocco orientale.

 

Parte del ricavato della vendita del presente volume sarà destinato ai progetti dell’Associazione INSHUTI Italia-Rwanda onlus 

giovedì 22 novembre 2018

Arriva fra gli scaffali delle librerie: Lucia Rizzo, “Per un tempo senza tempo. Romanzo”, Edizioni La Zisa, pp. 370, euro 16,00




Ramona e Ludovico sono due cinquantenni che conducono vite abba­stanza ordinarie. Lei è madre e moglie, dedita alla famiglia e al suo lavoro da receptionist presso uno studio medico, ma con il cuore pieno di sogni sopiti dalla quotidianità; lui è un appassionato e uno studioso del perio­do storico dell’Illuminismo, che, probabilmente, lo condiziona nella sua razionalità e nel carattere un po’ cinico.
Una mattina di novembre il destino intreccia le loro vite: basta poco e si ritrovano davanti a un caffè ma, soprattutto, davanti alle loro vite che, da quel momento, cambieranno per sempre. Il loro è un amore profondo, vero e sincero che diventa ancora più forte e ostinato per far fronte a tutti gli imprevisti e gli ostacoli che la vita porrà loro innanzi.
Sembra che la sorte sia loro avversa, ma il loro amore è più potente del destino perché questo è un amore senza limiti e senza confini, per un tempo senza tempo.

Lucia Rizzo nasce a Palermo nel 1964; prima di tre sorelle, cresce in una famiglia semplice dove la madre maestra, trasferisce alle figlie l’amore per la cultura. Sin da bambina emerge infatti nell’autrice, la curiosità per il mondo che la cir­conda manifestandosi nella voglia di leggere e scoprire altre realtà. Il suo percorso scolastico, durante il quale si innamora della storia e della letteratura grazie anche alla sua insegnante di lettere, si è concluso con il massimo dei voti fino ad arrivare al diploma di ragioniere. Sposata dal 1995, ha due figlie alle qua­li ha dedicato ogni istante del suo tempo. Adesso, abbandonati i panni di “mamma chioccia”, ha iniziato a dedicare del tempo a se stessa, con­vogliando nella scrittura tutte le emozioni che ha accumulato negli anni.
Si definisce una scrittrice di “pensieri disordinati e sogni scomposti”, fermamente convinta che scrivere sia la didascalia dell’anima e, dalla sua, nasce il suo romanzo di esordio.

lunedì 11 giugno 2018

Torna in libreria l’avvincente romanzo di Francesco Alliata, “Il segreto dei Templari”, Edizioni la Zisa, pp. 160, euro 9,90



Giorgio De Santis è un professore di botanica che, casualmente, viene in possesso di alcune informazioni “riservate” che possono aiutare a ritrovare uno dei tesori più misteriosi dell’antichità, quello dei Templari. Comincia, novello Indiana Jones, un pellegrinaggio avventuroso che lo porterà ad attraversare mezza Europa e l’Africa del nord, sfuggendo a criminali incalliti e archeologi senza scrupoli, per far ritorno, infine, al suo lavoro e ai suoi affetti.

Francesco Alliata è stato un imprenditore, produttore cinematografico e regista italiano. Nasce a Palermo nel 1919, è Duca di Salaparuta e XIV Principe di Villafranca e del Sacro Romano Impero. Studia giurisprudenza e, in collaborazione con Roberto Rossellini, fonda la Panaria Film, che produrrà, tra gli altri, Vulcano con Anna Magnani e La carrozza d'oro di Jean Renoir.

Nel 2012 pubblica il “Segreto dei Templari” per le Edizioni La Zisa; nel 2015 esce “Il Mediterraneo era il mio regno” per Neri Pozza Editore. È scomparso il 1 luglio 2015.


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mercoledì 6 giugno 2018

A breve in libreria lo struggente romanzo di Elisabetta Inviati, “Lasciati abitare dall’amore. La Casa si Di Lucy”, Edizioni La Zisa, pp. 226, euro 16,00 (ISBN 978-88-3199-002-8)






Il romanzo è incentrato sui Mirabella: una famiglia sana, dai principi e valori saldi da trasmettere ai posteri. Una sorta di eredità spirituale che Tommaso, il capofamiglia, lascia ai figli, perché lasciarsi abitare dall’amore vuol dire farlo risiedere nel cuore come balsamo per le ferite dell’anima e manifestarlo agli altri con le azioni semplici, quotidiane, altruistiche. I personaggi introducono tematiche contemporanee sull’adozione, l’omicidio stradale, la violenza sulle donne e sui minori. Nell’intreccio non mancano la scoperta di segreti, collegamenti a eventi storici, dubbi e domande, che danno rilievo a delle personalità in divenire, e sollecitano il lettore a una visione diversa della vita. Per poterla dire come Tommaso Mirabella: “Se ogni uomo si facesse abitare dall’amore, il mondo sarebbe un luogo migliore”.

Elisabetta Inviati nasce ad Altofonte (PA) nel 1949. Nell’82 vince il Concorso di Scuola Materna Statale dove rimane a lavorare per oltre trent’anni. Si laurea in Filosofia, si abilita all’insegnamento delle Scienze dell’Educazione e fa esperienza in qualità di Psicopedagogista nella scuola dell’Infanzia e Primaria statale. Nel 2016 esordisce con il romanzo Un grido dal cuore, e nello stesso anno pubblica anche una silloge di poesie Uno scorcio d’anima.


mercoledì 7 marzo 2018

Bagheria (Pa) 10 marzo, Si presenta il romanzo di Mariceta Gandolfo "Sotto il cielo di Palermo. Storie di famiglie" (Ed. La Zisa)



Sabato 10 marzo alle ore 16.45 sarà presentato a Palazzo Aragona Cutò di Bagheria "Sotto il cielo di Palermo. Storie di famiglie", ultima fatica di Mariceta Gandolfo, ex insegnante presso il Liceo classico Francesco Scaduto. Durante la presentazione, oltre all'autrice, interverranno il professore Domenico Figà già Dirigente Scolastico del Liceo Scaduto e il professore Domenico Aiello.
L'incontro, aperto a chiunque abbia interesse a partecipare, sarà ulteriormente impreziosito dalla lettura di brani del romanzo da parte delle allieve del laboratorio teatrale del Liceo Scaduto, diretto dalla professoressa Gabriella Paredes.
"Sotto il cielo di Palermo. Storie di famiglie" è un romanzo che narra le vicende di due famiglie, distanti e diversissime tra loro, destinate ad incontrarsi, sullo sfondo di una Palermo che troneggia sovrana, con i suoi riti, il suo dialetto, le sue usanze. La storia si sviluppa in un arco temporale molto vasto, dai primi anni del '900 fino agli anni '60, in cui la realtà storica dei fatti viene sapientemente miscelata all'artificio narrativo, creando una trama a metà tra finzione e realtà. Protagoniste una famiglia composta da un intraprendente giovanotto milanese, commesso di una cartoleria a Milano, che viene mandato dal suo principale a dirigere una succursale a Palermo, e una famiglia di cui fa parte un'agiato gabelloto, originario di una delle zone più interne ed arretrate della Sicilia, che ambisce ad assicurare un futuro da “borghese” ai suoi figli. Da queste due scelte di vita scaturiranno tutte le vicende, i destini, gli amori.
Mariceta Gandolfo, profondamente legata alle due famiglie protagoniste, ha scelto di essere la voce narrante di questo romanzo. L'autrice, conosciuta tra la cittadinanza bagherese soprattutto per il suo ruolo di insegnante presso il Liceo Scaduto, si è da sempre dedicata alla scrittura e alla direzione di vari testi teatrali, ha collaborato alla rivista Mezzo Cielo e attualmente scrive per la rivista di psicologia Link. Al momento insegna presso l’Università Leonardo Da Vinci di Palermo.

martedì 20 febbraio 2018

In libreria: Salvatore Girgenti, “Il caso Tancredi. Una storia siciliana” Edizioni La Zisa, pp. 160, euro 14,90





In una Sicilia color seppia, dalle raffinatezze ormai perdute, sotto un sole che tutto schiarisce, si avvicendano distinti notabili e politici acclamati, ma nei vicoli bui delle antiche città si aggirano anche i volti scuri delle loro propaggini nascoste. In una storia che intreccia anche le trine di avvenenti donne dalla diabolica apparenza ingenua, si percorrono le piste del giallo storico in cui Tancredi è carnefice e vittima di un intero sistema di clientele e antiche mafie, al centro di un vero e proprio cameo sociologico e sottilmente psicologico delineato con eleganza e sapienza da Salvatore Girgenti, profondo conoscitore della storia e della cultura siciliana.

Salvatore Girgenti  (Palermo, 1945), docente di storia e filosofia, giornalista, saggista, Preside dell’I.T.C. Europa 2000 di Erice. È stato direttore della Scuola Superiore di Giornalismo della Libera Università di Trapani, dove ha anche insegnato Storia Contemporanea. È presidente dell’Accademia di Studi Medievali di Trapani. Ha collaborato alla Terza Pagina della Sicilia di Catania e alle riviste I Nuovi Quaderni del Meridione, Incontri Meridionali, Il Trimestre, La Fardelliana, Libera Università del Mediterraneo e Cronache Parlamentari. Ha pubblicato, tra l’altro: La vicenda Nasi e i suoi riflessi nell’opinione pubblica italiana (L.U.T., 1985), Siciliani Illustri (Banca Sicula, 1985), La Compagnia dei Bianchi di Trapani (L.U.T., 1988), Cent’anni fa l’esposizione nazionale di Palermo (Arpe, 1991), Le radici ebraiche dell’ordine templare: un’ipotesi di ricerca (Vittorietti, 2011)



lunedì 22 gennaio 2018

L’esordio letterario della misteriosa Agapi Lachesis, “L’Aurora”, Edizioni La Zisa, pp. 88, euro 9,90



Dolci fragilità, legami indissolubili che non conoscono lo scorrere del tempo e la distanza, si fondono in questo romanzo, alternanza piacevole di prosa e poesia. Aurora ne è la protagonista: da tenera bambina, come da donna matura, vive di passione per l’arte, per la musica, per un amore insostituibile. Con sensibilità e freschezza l’autrice svela una storia densa di passione, in cui la quieta e banale consuetudine cede il posto a una inaspettata consapevolezza di sé e degli altri.

Originaria di Palermo, Agapi Lachesis consegue la maturità classica e intraprende studi artistico-letterari. L’Aurora è il suo primo romanzo, scritto in giovanissima età. Dal greco agapao, Agapi significa amore. Nella mitologia classica Lachesis è la Moira che tesse il filo della vita e assegna il destino agli uomini.


lunedì 23 ottobre 2017

Arriva in libreria il romanzo di Fabrizio Vasile “Il destino di Nidia”, prefazione di Beatrice Agnello, Edizioni La Zisa, pp. 80, euro 12,00 (Isbn 978-88-99113-74-2)




Palermo nella morsa del colera e tra le braccia della Santuzza, passione e devozione testimoniate anche da una targa commemorativa, misteriosamente sfregiata. Quando l’Autore si imbatte in questo documento davanti al quale sfrecciano i passanti e il traffico prosegue indolente, comprende che ha il dovere di narrare una storia importante legata a una delle vicende più dolorose della sua città.
«Chissà in quanti ci saremo passati davanti senza dedicarle più di una frettolosa occhiata, o forse neppure quella. Fabrizio Vasile invece, abituato, come chi ama scrivere, a interrogare i dettagli tirandone fuori ipotesi di storie, inventa sulla base di quella piccola traccia reale un racconto che mescola veri documenti su quell’epidemia di colera e sulla Palermo di allora all’invenzione, con cui dà vita a un giallo […]» (dalla Prefazione di Beatrice Agnello)

Fabrizio Vasile è nato a Palermo il 27 agosto 1953. Chimico, ha lavorato come tecnico nel campo della tutela dell’ambiente e delle energie rinnovabili dal 1982 al 2015. Negli ultimi quindici anni ha partecipato a laboratori di scrittura e ad altre attività culturali con diverse associazioni e promuove reading letterari
radiofonici. Ha pubblicato alcuni racconti brevi sulla rivista Margini e nelle raccolte Guerre (ed. La Luna, 2003) e La Spranga (ed. Pontegobbo, 2007). Del 2011 è la sua raccolta di racconti dal titolo Smettere di fumare, pubblicata per i tipi della casa editrice Robin, che comprende dodici racconti scritti tra il 2003 e il 2009.

lunedì 30 gennaio 2017

In libreria il romanzo di Anna Maria La Rosa, “Lettera da Palermo”, Edizioni La Zisa, pp. 280, euro 16,00






In un difficile periodo di stasi creativa, lo scrittore uruguayano Gabriel Cardacio riceve una misteriosa lettera da Palermo. La sincerità con cui l’anonimo mittente esprime ammirazione e preoccupazione per lo scrittore lo convince a ritenere che soltanto un viaggio a Palermo possa dargli tutti gli stimoli necessari per tornare a scrivere. Incuriosito, Gabriel decide di lasciare la casa, l’amatissima moglie Soledad e la sua Salto per intraprendere un viaggio in cui scopre che la città ha da rivelargli molto più del previsto: Palermo gli si offre agli occhi bellissima, ricca d’arte, di storia e di storie, procace sulla tavola e sensualmente misteriosa, ma è anche un nodo spirituale che si scioglie nell’intimo di Gabriel come una folgorante rivelazione di se stesso e di legami inaspettati, fino a divenire chiave di volta della sua esistenza. Anna Maria La Rosa, in una formula che coniuga il tour di Palermo con una intima vicenda, restituisce al lettore un profilo inedito della sua città, tracciato sullo spazio dell’esperienza di Gabriel e attraverso le voci di Lia e Nora, personaggi che cambieranno la sua vita per sempre.

Anna Maria La Rosa è nata a Palermo dove ha compiuto gli studi commerciali. Grazie all’ambiente familiare in cui è vissuta, sin da bambina ha coltivato l’amore per la lettura (considera i suoi libri come il “tesoro di famiglia”). Ma ama tantissimo anche la musica, la natura e i viaggi. Un posto a parte nelle sue passioni occupano la città di Palermo e la sua squadra di calcio. Oggi, libera da impegni di lavoro, ha preso a dedicarsi alla scrittura. Con le Edizioni La Zisa ha pubblicato nel 2012 una raccolta di racconti intitolata Sotto l’egida di un fiume tranquillo.

martedì 23 febbraio 2016

In arrivo in libreria l’ultimo romanzo di Salvatore Messina, “L’urlo e il vagito”, Edizioni La Zisa, pp. 272, euro 16,00





Un mistero avvolge la nascita di Benianimo, un giovane introverso, spesso oggetto di scherno da parte dei suoi coetanei, nato e vissuto fino al diciottesimo anno di età in un non meglio precisato comune della Sicilia. Lui stesso ne è consapevole, ma alle tante domande che si pone e che rivolge ai suoi compaesani e a coloro che crede i suoi genitori non riesce ad avere risposte plausibili. Anche l’immagine di violenza che spesso gli corrode il cervello è lontana da una logica spiegazione. Così scorre, tra alti e bassi, la sua vita; fino a quando, lavorando presso gli uffici comunali del paese, legge alcuni documenti illuminanti. Ma sarà l’incontro fortuito con alcuni conoscenti della sua vera famiglia d’origine a consentirgli, passo dopo passo, di sciogliere l’ingarbugliata matassa che si nasconde dietro la sua venuta la mondo, liberandolo una volta per tutte da quella ossessione. Tuttavia, la conoscenza dell’amara verità e la fuga dal paese resteranno soltanto una magra consolazione.

Salvatore Silvano Messina (Racalmuto, 1949) vive a Canicattì, dove esercita la sua professione di medico. Da anni impegnato nell’organizzazione di manifestazioni culturali e filantropiche, collabora assiduamente con alcune testate giornalistiche. Finora ha pubblicato il romanzo L’Ultima Matriarca (2012) e la raccolta di racconti Cronache della Deriva (2015).

venerdì 26 giugno 2015

Palermo 27 giugno, Si presenta il romanzo di Manfredi Cadelo, “Il mito dell’uomo delle ‘Antiche profezie’” (La Zisa)






All’interno della prestigiosa cornice della Sala delle Carrozze d Villa Niscemi, sita nell’omonima piazza, a Palermo, alle ore 17,00 si presenta il romanzo fantasy dello scrittore Manfredi Cadelo, “Il mito dell’uomo delle ‘Antiche profezie’” (Ed. La Zisa). Sarà presente l’autore. Interverranno Gabriella Cadelo e Davide Romano.

Il libro: Manfredi Cadelo, “Il mito dell’uomo delle ‘Antiche profezie’”, Ed. La Zisa, pp. 208, euro 15,00

Un uomo molto anziano è trascinato da forze benigne in un tempo molto remoto in cui riacquista giovinezza e forza. Questo mondo fantastico è abitato da due maghe gemelle dal perenne aspetto giovanile che mantengono da secoli uno stato di guerra. Una sostenuta da falsi religiosi avidi e corrotti, terrorizza i suoi uomini con la presenza di un dio mostro, richiamato da lei da profondità sconosciute. Questo, impone al suo popolo l’uso di una droga che corrode e indebolisce le menti. L’altra ama e protegge le sue guerriere che si ritrovano da tanti anni sole, essendo stati i mariti, figli e uomini tutti, rapiti e condotti via in schiavitù. Il nostro protagonista saprà scegliere tra la vita reale e quella fantastica e con l’aiuto di un testo profetico che prevede l’arrivo di un uomo con una spada magica che restituirà all’intero paese libertà e giustizia e diventerà Thomas, l’uomo delle “Antiche profezie”. In una situazione di creatività fantastica e avventurosa, tra intrighi, amori, ritmi serrati, di là da riferimenti filosofici o letterari, l’autore riesce a rappresentare l’eterna lotta fra il bene e il male con una conclusione felice.

Manfredi Cadelo è nato e vive a Palermo. Sin da ragazzo si è appassionato al mondo della letteratura fantastica e ai suoi sottogeneri come fantasy, horror e fantascienza. Attento autodidatta, ha cercato di approfondire le sue conoscenze nei settori che più lo appassionano. Ha lavorato per anni in una industria metalmeccanica multinazionale. Nel 1995, costretto al prepensionamento, per dare libero sfogo alla sua ispirazione e staccarsi dalla routine quotidiana che per una vera e propria velleità letteraria, si è cimentato nel redigere il suo primo romanzo. Il mito dell’uomo delle “Antiche profezie”, ultima opera dell’autore appartiene al genere fantastico con azioni avventurose ed epiche. Dello stesso autore: Orda nera (2000); Lunga è la notte e buia (2002); La leggenda del principe della montagna (2010); Giovani coraggiosi (2011).