Un
amore incerto, fuggevole e contraddittorio genera rimpianto, struggimento,
inquietudine, ma anche serenità e felicità. I mille volti di questo sentimento
in una splendida raccolta di preziosi versi di Davide Romano
Preziosa, commovente,
spontanea, la raccolta di Davide Romano entra in una busta come la lettera più
sentita di chi sa amare e nulla chiede se non spazio per la sua voce. I temi
affrontati sono l’amore tra uomo e donna, tra padre e figlio, tra il fanciullo
e il vecchio, tra esseri umani che, sin troppo consapevoli della caducità delle
loro esistenze, si affannano per vivere nel modo più vero loro concesso.
Promettente e stimato
giornalista, Romano si dimostra ora sensibile e attento conoscitore dell’animo
umano. Venti fiori di inchiostro, raccolti tra lacrime di perle e sorrisi di
petali di rosa, offerti dall’autore alla sua ‘S’ e ai suoi lettori, col
sottofondo di una visione lirica velata e discreta che si fa musica di carta.
Amore del ritorno, della
nostalgia, del rimpianto, della gioia per la consapevolezza e del dolore per la
perdita. Storie di un sentimento che non sa, che non riesce, che non può essere
amore come vorrebbe, cui non è dato vivere appieno, svilito dalle prigioni dell’abitudine,
se non in precario equilibrio sull’orizzonte dei pensieri.
‘Maldestro’ suo malgrado e
delicato per natura, insofferente per la non perfezione dell’uomo, il
sentimento che ispira la poesia di Romano raccoglie e interpreta ciò che, più
di ogni altra emozione, porta luce al cuore. Un amore dolce come il miele e
puro come il latte, fatto di sospiri, pensieri e mani calde per un abbraccio
nella visione del per sempre. Una magica alchimia che, fatti i conti col
destino, può far fiorire il cuore o tramutarlo in pietra aridissima o regalare
un’insperata gemma tra i deserti.
L’omaggio alla città turca di
Afrodisia tradisce la formazione classica e l’intima convinzione dell’arte sola
opportunità eternatrice di un amore immutabile e sempre autentico. Tuttavia,
l’autore, pur scegliendo uno stadio di ‘pietre levigate’ a simbolo dell’amore
ideale, evita di dipingere personaggi, preferendo rappresentare se stesso e il
suo io.
Sono testi sofferti, spesso
violentemente iconoclasti, irridenti, perché Romano scrive il bianco e il nero
e sa che la vita merita di essere cantata anche nei momenti bui, forse quelli
in cui, più che in altri, emerge l’animo e la forza di un uomo.
Poesie in versi liberi, belle
poesie, da gustare pagina per pagina, in una lettura dolce amara come i ricordi
e dal colore incerto e sfocato del futuro.
Davide Romano
L’amore maldestro
Pagine 48
Euro 3,00
Edizioni La Zisa