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mercoledì 21 luglio 2010

Quel Belpaese visto da lontano nel nuovo libro di Davide Romano


Mass Media
Quel Belpaese visto da lontano
di Rossella Puccio (la Repubblica)

Davide Romano nel suo libro-inchiesta “Dicono di noi. Il Balpaese nella stampa estera”, pubblicato dalla Edizioni La Zisa (pp. 104; euro 10), indossa i deformanti occhiali dei colleghi d’oltralpe per capire come viene interpretata l’Italia fuori dai nostri confini. Aprono il libro le presentazioni di Rosalinda Camarda e di Pino Apprendi, poi lo stesso Romano definisce margini e fini della sua inchiesta: la spesso superficiale e contraffatta visione, della stampa straniera, sull’Italia. Il catalogo degli italici difetti, come sostiene l’autore, che si dipana da fenomeni di malversazione amministrativa a quelli di collusione mafiosa nel tempo, dall’Italia unita alla videocrazia berlusconiana. Un carosello di stereotipi che svoltano velocemente su vizi e virtù di un intero Paese. Romano taccia la velocità dolente dei colleghi stranieri, il loro approccio viziato e approssimativo al “caso” Italia, a cui sfugge il reale e dimenticato. E’ la “Repubblica delle banane”, come disse Eugenio Scalfari, soleggiata, contraddittoria e chiacchierata.

giovedì 30 luglio 2009

Manlio Piazza, Cappotto blu, La Zisa, Palermo, pp 160, euro 10



«La vita di un uomo è circolare e consequenziale, va in due dimensioni, segue una retta infinita e al contempo disegna nello spazio una circonferenza, infatti, c'è sempre un nesso in quello che facciamo, ma ogni vira ha qualcosa di unico e raro che andrebbe comunque raccontato a prescindere dal resto degli altri giorni». da questa idea nasce Cappotto blu, un libro in cui i personaggi vengono raccontati e narrati con lo stile che più gli si addice (la poesia, il monologo, l'atto teatrale, il racconto, la novella, il romanzo), un libro che si può iniziare a leggere da qualsiasi pagina, tutto è legato da un cappotto in un emisfero circolare

Manlio Piazza, trentenne palermitano, si definisce poeta, perché ha iniziato a scrivere poesie, ma in realtà ha scritto di tutto e un po’ dappertutto: la sua storie di parole inizia con L’Eraclito, piccola rivista che si ferma al numero zero, prosegue con una breve permanenza a Campus, nota rivista universitaria nazionale, e poi il primo grande salto: Pathos, la rivista di cui è ideatore, editore ed edicolante (oltre a coordinarla e a produrla, la distribuisce all’interno dell’Università di Palermo), poi collaborazioni con Icaro ed Econews (riviste universitarie), dove scrive di musica e di libri. Nella vita oltre al poeta fa anche il consulente d’investimento per una grande banca, una personalità poliedrica e istrionica, che riversa in pieno nel suo stile di scrittura. Cappotto blu è il suo romanzo d’esordio.

www.pensierinblu.com