Francesco Billeci, “I ginestri
di Portella. Poesie siciliane con traduzione in italiano”, Illustrazioni di Gaetano Porcasi, Ed. La Zisa, pp. 176, Euro 10,00
“I ginestri di Portella” è una
raccolta che pone il lettore a riflettere su fatti storici, di cronaca, di
sofferenze, soprusi e malattie, ma è anche un invito a saper andare oltre i
fatti, in quanto c’è l’uomo che sa amare e voler bene. Nell’opera di Francesco
Billeci c’è la storia della Sicilia, costituita da episodi tristi come la strage
di Ustica, l’assassinio di Peppino Impastato, la strage di Portella delle Ginestre,
luogo che da oasi di serenità in brevi secondi si è trasformata in un luogo di
morte. Bedda fimmina mia, il canto triste per la perdita della propria compagna
racchiude il dolore che fa testimone di solitudine. Rosi profumati rappresenta la
rabbia per la disperazione di un padre alla vista della propria figlia violentata,
pensa di vendicarsi per poi lasciare spazio alla ragione che quieta l’animo: la
giustizia dello Stato. In Alice è nei guai, Alice rappresenta coloro che
subiscono violenze sia fisica che psicologica dentro le mura domestiche, lei,
violentata dal compagno della madre, da camaleonte dopo la morte del padre
prende il suo posto. I Ginestri di Portella è un opera da cui emergono da un
lato la parte introspettiva dell’io, che pensa, si rattrista e spera,
dall’altra quella più battagliera che con coraggio denuncia i mali sociali:
mafia, droga, violenza e bullismo per citarne alcuni. Si tratta di una raccolta
che rivendica il rispetto per l’altro, cioè quello che possiamo chiamare
‘rispetto per l’elemento umano’, e si trasforma in bisogno ‘vitale’. L’impegno
di Billeci è soprattutto etico: una necessità innata per far luce non solo
dentro di sé ma pure su quegli eventi che mettono alla prova la società. (Dalla Prefazione di Enza Conti)
Francesco Billeci nato nel 1973
è uno scrittore e poeta siciliano ha già pubblicato tre romanz: “Il passato non
si dimentica” (2010), “La biglia verde” (2011), “Segreti di mafia” (2012). “I ginestri
di Portella” è la sua prima raccolta di poesie.