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mercoledì 6 giugno 2018

Palermo 15 giugno, Alla chiesa anglicana un caffè con… i Valdesi, la più antica minoranza protestante in Italia!





“Eravamo tutti valdesi e non lo sapevamo!”. Narra la leggenda che avrebbe esclamato così il grande riformatore tedesco, Martin Lutero, incontrando una delegazione di Valdesi recatisi in Germania per incontralo. Ma chi sono questi “famosi” valdesi la cui esistenza era ignota anche a Lutero? Lo scopriremo insieme sorseggiando un buon caffè italiano e gustando dei deliziosi biscotti (russi).

Appuntamento venerdì 15 giugno, alle ore 17, presso la Chiesa anglicana “Santa Croce” di via Roma 467A, a Palermo,  per “incontrare” il pastore Teodoro Balma (1907-1994) autore del volume “Il popolo della Bibbia. Storia e martirio dei Valdesi”, meritoriamente ripubblicato dalle Edizioni La Zisa.  

Ne discuteranno: Peter Ciaccio, pastore valdese; Russell Ruffino, pastore anglicano e parroco della chiesa “Santa Croce”; Pietro Magro, sacerdote cattolico e responsabile dell’Upedi - Ufficio pastorale per l'ecumenismo e il dialogo interrelegioso; Rosaria Caruso, pastora evangelica Ministero Sabaoth; e Davide Romano, direttore editoriale delle Edizioni La Zisa e presidente dell’associazione La Tenda di Abramo – Culture e religioni in dialogo.

Alle 19, seguirà la messa in italiano celebrata secondo il rito anglicano. La partecipazione alla funzione è aperta a tutti.


Il libro: Teodoro Balma, “Il popolo della Bibbia. Storia e martirio dei Valdesi”, a cura di Italo Pons, prefazione di Antonio di Grado, Edizioni La Zisa, pagg. 256, € 16,00 (ISBN: 978-88-95709-84-0)
  
Questa di Teodoro Balma è più un'opera di buona divulgazione che non di mera erudizione storiografica, la cui impostazione risente, non poco, del clima politico - il ventennio fascista - nel quale fu concepita e scritta. Nonostante quel che possa sembrare ad un lettore poco attento, soprattutto nelle pagine finali del libro, dove l'Autore rende omaggio all'allora capo del governo - un atto dovuto onde evitare gli ostacoli della censura e non di certo per piaggeria o per un errore di valutazione-, tutto il volume è un inno alla libertà, alla strenua difesa dei propri ideali, alla tolleranza, alla dignità dell'Uomo, viste attraverso le vicende ultrasecolari e drammatiche dei Valdesi, il primo ed unico movimento di Riforma religiosa, sorto nel Medioevo e giunto sino ai nostri giorni. Le vicende e i personaggi narrati scandiscono in rapida sintesi le tappe salienti di un lungo processo di democrazia religiosa ancora in buona parte insoluto, che oggi, ampliando il discorso, non riguarda più soltanto il culto Valdese, ma ciascun credo, specialmente laddove esistono Chiese con posizioni dominanti, i cui destini si intrecciano, in un rapporto di connivenza, e talvolta si identificano col potere politico stesso. Questo avviene al tempo in cui siamo, sino al paradosso che gli abusanti di un luogo, spesso diventano gli abusati in un'altra parte di questo nostro stupido mondo.

Teodoro Balma (1907-1994), pastore valdese, teologo, giornalista e scrittore, ha esercitato la sua attività pastorale in diverse città italiane, come Napoli, Catania, Riesi, Venezia e Torino, lasciando in ciascuna il segno della sua forte personalità. Ha collaborato a diversi periodici: "Corriere di Sicilia", "Persona", "Protestantesimo", "La Luce", "L'Appello", "Gioventù Cristiana". Tra le sue opere, si ricordano: Storia dei Valdesi (Milano 1929), Lineamenti di dottrina cristiana (Catania 1934), Voci degli Apostoli (Catania 1938), Il Costume Valdese (Catania 1938).

lunedì 1 giugno 2015

Tutti russi per un giorno: piccolo bilancio della giornata




E' stata davvero una bella giornata quella di sabato di 30 maggio, "Tutti russi per un giorno", e questo lo dobbiamo alle numerose persone che hanno partecipato alle varie iniziative che si sono susseguite nel corso della giornata (mostra fotografica, corso flash di russo, proiezione del film, angolo delle gioie, presentazione del libro, etc.).

Il primo ringraziamento va dunque a chi ha preso parte a questa festa della cultura russa e al consolato della Federazione russa che ci ha sostenuti e incoraggiati fin dall’inizio, oltre che al Centro evangelico di cultura “Bonelli” della Chiesa valdese di Palermo che ci ha ospitati.

Ma dobbiamo soprattutto ringraziare chi ha reso possibile questo evento sacrificando anche qualche ora di sonno. Li citeremo alla rinfusa, senza un criterio, perché hanno dato tutti il massimo e tutti si sono spesi con passione e generosità: Elena Korzh, Valentina Di Cristina, Peter Ciaccio, Aleksandra Soboleva, Tatiana Kalinina, Giuseppe Lo Iacono, Anna Vlasiuk, Adriano Frinchi ed Eva Valvo.

Dobbiamo però confessare che siamo rimasti piuttosto amareggiati dal comportamento di alcuni esponenti della comunità ucraina della città, e non solo, che hanno cercato di boicottare fin dall’inizio l’iniziativa e che non si sono risparmiati neppure dopo cercando di infangare il buon lavoro fatto con accuse delle quali risponderanno nelle sedi opportune.

Ci dispiace molto che ciò sia avvenuto perché il nostro intento era quello di unire, andare oltre le divisioni del momento, in nome della cultura di un popolo che tanto ha dato e dà sul piano intellettuale, culturale e spirituale. Convinti che nessuno possa fare a meno della ricchezza di cui l’altro è depositario e portatore e  che questa varietà di storie, lingue, culture sia il vero patrimonio dell’umanità. Più grande di ogni temporaneo odio o conflitto.

Ieri abbiamo persino ricevuto una telefonata di minacce da parte di un uomo con uno strano accento. Abbiamo registrato la chiamata e lo denunceremo a breve.

giovedì 5 giugno 2014

Le Edizioni La Zisa aderiscono all’ iniziativa della Chiesa Valdese “#BRINGBACKOURGIRLS - Ridateci le nostre ragazze”



Palermo, 5 giugno 2013 – La casa editrice la Zisa aderisce, coi suoi redattori e i suoi autori, all’iniziativa “#BRINGBACKOURGIRLS - Ridateci le nostre ragazze” promossa dalla Chiesa Valdese di Palermo, dal Centro diaconale “La Noce” - Istituto valdese e dall’associazione culturale Il Pellegrino della Terra che avrà luogo il 7 giugno, a partire dalle ore 17, a piazza Politeama, nel capoluogo dell’Isola, per chiedere la liberazione delle ragazze nigeriane rapite dal gruppo terroristico islamico Boko Haram.
“Fin dalla sua fondazione, la nostra casa editrice – spiega il direttore editoriale Davide Romano – si è schierata fianco dei deboli di questa società violenta e ingiusta: esponenti delle varie  minoranze, bambini abusati, vittime della mafia, omosessuali, etc. Per questo motivo, quando abbiamo chiesto ai nostri autori se erano disponibili a prendere parte alla bella iniziativa organizzata dalla Chiesa Valdese di Palermo e abbiamo ricevuto da parte loro delle risposte entusiaste di adesione. Questa reazione ci onora e ci conferma nel nostro impegno che non verrà mai meno. Invitiamo, pertanto, i nostri amici e lettori a partecipare numerosi. Noi ci saremo”.

Questo il comunicato della Chiesa Valdese di Palermo:

Nella notte tra il 14 e il 15 aprile 2014 un numero imprecisato di giovani ragazze sono state rapite dalla scuola superiore statale che frequentavano a Chibok in Nigeria da parte del gruppo terroristico Boko Haram. Secondo la polizia locale le ragazze che mancano all’appello sono 276. In nome di una lettura integralista, violenta e aggressiva dell’Islam, dal 2002 Boko Haram attacca scuole, chiese e stazioni di polizia. Si calcola che oltre 10 mila persone siano state uccise dal gruppo, tra cui numerosi esponenti islamici locali che hanno condannato le azioni dell’organizzazione. Boko Haram non ha infatti legami con la popolazione musulmana locale.
Il 5 maggio scorso il gruppo terroristico ha pubblicato un video raccapricciante in cui rivendica l’azione, mostra diverse ragazze rapite e comunica la loro ‘islamizzazione’: chi si converte sarà data in moglie a un componente del gruppo, chi non si converte sarà resa schiava ed eventualmente venduta. Nella follia criminale del gruppo, la colpa delle giovani era il loro status di studentesse.
Da diversi anni le chiese protestanti italiane accolgono i loro fratelli e sorelle migranti. Una parte di loro proviene dalla Nigeria. La città e le chiese di Palermo hanno avuto un ruolo importante in questa storia di accoglienza. Altri gruppi consistenti provengono dal Ghana e dalla Costa d’Avorio.
Conoscere i fratelli e le sorelle nigeriani e prendere coscienza dei loro problemi e della loro realtà ha portato, tra le altre cose, alla fondazione dell’Associazione culturale Pellegrino della terra, che aiuta le donne vittime della tratta ad uscire dalla condizione di schiavitù. Negli ultimi anni alcune donne sono state uccise e i loro corpi vilipesi da parte della malavita organizzata.
Conosciamo la cultura e la spiritualità nigeriana. Abbiamo parlato tante volte delle problematiche legate a quella terra. Abbiamo pregato tante volte insieme per il bene dei nostri paesi. Italiani che hanno pregato per la Nigeria, nigeriani che hanno pregato per l’Italia.
Allo stesso tempo, siamo convinti che la libertà delle donne e degli uomini faccia parte della volontà di Dio, e che questa libertà sia raggiungibile attraverso l’accesso allo studio e alla cultura. Abbiamo costruito non solo chiese dove vivere il messaggio evangelico, ma anche scuole dove emancipare l’essere umano.
Non è solo l’orrore profondo che proviamo di fronte a questo vile gesto che ha colpito delle giovani ragazze poco più che bambine a spingerci ad essere solidali con la sofferenza dei loro genitori e della loro comunità. C’è anche l’attacco all’istruzione come modello di emancipazione. C’è la violenza di genere, che considera le donne inferiori agli uomini.
Pertanto invitiamo la popolazione a raccogliersi in piazza per una manifestazione di solidarietà e, per chi crede, di preghiera. Ascolteremo preghiere e canti, organizzati e spontanei, da parte degli africani presenti, perché nella spiritualità africana non sono gesti scissi dall’azione politica. Affidarsi a Dio, denunciare l’ingiustizia e chiedere la conversione a giustizia dei violenti sono un tutt’uno.
Il nostro ambito e la nostra esperienza ci permette di offrire a tutte e tutti questo momento di solidarietà, cui vi chiediamo di aderire. Da parte nostra siamo pronti ad aderire ad altri momenti di solidarietà, organizzati con modalità proprie di chi le promuove.

Dobbiamo unirci per chiedere con forza la liberazione di queste ragazze.

venerdì 9 maggio 2014

Palermo 17 maggio, “Ebrei per un giorno. Figlie e figli di Abramo”



“Ebrei per un giorno. Figlie e figli di Abramo” è il titolo della manifestazione, organizzata dal centro evangelico di cultura “Giacomo Bonelli” e dalla casa editrice La Zisa, che avrà luogo sabato, 17 maggio, presso il salone della Chiesa Valdese di Palermo in via Dello Spezio 43, dietro il teatro Politeama. Sarà un’ intera giornata dedicata all’ebraismo e alle religioni monoteiste.

Si inizierà alle 11,30 con una cerimonia religiosa ebraica (un bar mitzvà) presieduta da, Barbara Irit Aiello, prima rabbina donna in Italia e a capo della sinagoga “Ner Tamid del Sud” in Calabria.

A seguire, alle ore 13, pranzo vegetariano kashèr con ricette della tradizione italiana ebraica tratte dal volume di Ines De Benedetti, “Poesia nascosta. Le ricette della cucina tradizionale ebraica italiana”, Edizioni La Zisa (costo del pasto 10 €, occorre prenotare allo 091580153).
Alle ore 16, proiezione del film “Zucker!... come diventare ebreo in 7 giorni” di Dani Levy.

Alle 18, infine, tavola rotonda dal titolo “Figli di Abramo in un mondo che cambia. Come rispondono i monoteismi alla (sfida della) modernità”. Parteciperanno: Peter Ciaccio, pastore della Chiesa Valdese di Palermo; Barbara Irit Aiello, rabbina; Marcello Di Tora, domenicano, docente di Islamistica e direttore del Centro di Studi per il Dialogo con l'Islam (Ce.s.d.i.); e Amal Hazeen, palestinese e docente di Islamistica. Modererà il giornalista Davide Romano.

Nel corso della manifestazione verrà anche allestita una piccola fiera del libro religioso con testi della tradizione ebraica, islamica e cristiana.



Info: Tel. 091 580153 (Chiesa valdese) o Tel./Fax 091 5509295 (casa editrice La Zisa) – E-mail: chiesavaldesepalermo@gmail.comstampa@lazisa.it