(La Repubblica, 15 agosto 2010)
Leggendo “La verità sul 2012” gli amanti delle catastrofi rimarranno delusi. Nel breve e puntiglioso libro dell’astronomo Walter Ferreri, edito da La Zisa, vengono, infatti, demolite una per una le tesi ormai note secondo cui, fra un paio di anni circa, per l’esattezza il 21 dicembre 2012, la terra sarà sconvolta da un non ben precisato evento epocale. Alla base delle inquietanti teorie millenariste, secondo l’autore, ci sarebbe «una lettura acritica del calendario Maya», al quale si è attribuito un significato scaturito da fraintendimenti e non condiviso dagli studiosi di questo popolo.
Dopo una carrellata storica in cui vengono raccolte tutte le date di un’ipotetica fine del mondo, per fortuna mai arrivata, Ferreri, col piglio analitico dello scienziato, inizia a “smontare” le teorie catastrofiste finora note, dimostrando che gli unici eventi astronomici previsti nel 2012, in tutto una decina, non porteranno all’umanità alcun cambiamento decisivo. Insomma, non ci aspettano impatti con fantomatici pianeti o asteroidi, né saremo travolti da terribili tempeste solari, né dovremo temere per un’eventuale inversione del campo magnetico terrestre. Né, infine, ci si potrà basare sulle quartine di Nostradamus, così oscure da prestarsi a infinite interpretazioni. Perché allora tanto allarmismo? L’autore non ha dubbi: si tratta di un grande business. Le ipotesi catastrofiste rendono meglio della più rassicurante realtà dei fatti, con buona pace dei Maya.
Walter Ferreri, “La verità sul 2012”, Edizioni La Zisa, Pagine 112, euro 8,90