Ricostruire la figura di Francesco Sceusa (1851-1919), nell’àmbito
della sua complessa azione sociale, esige scrupolo documentario e criteri di
scelta metodologica: si tratta di filtrare il profilo di un uomo che visse il
dramma comune alle schiere degli emigrati italiani, ma anche le contraddizioni
e le ambiguità ideologiche derivanti dai rivolgimenti politici del Novecento.
Al compito di una tale ricostruzione, Flavia Fodale ha
recato col suo saggio un serio contributo di ricerca storica, che s’iscrive
nella bibliografia, ormai folta, degli studi su un fenomeno che i recenti
flussi migratori dai continenti afro-asiatici rendono di particolare – e
drammatica – emergenza per l’assetto sociale e culturale dell’Europa.
Flavia Fodale è nata a Erice il 19 gennaio del 1990. Dopo la
laurea in Lettere Moderne presso l’Università di Messina, ha proseguito gli studi
specializzandosi in Filologia Moderna e Italianistica presso l’Università di
Palermo. Appassionata di storia, arte e letteratura, attualmente insegna
italiano e storia e collabora con diverse riviste locali.