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venerdì 1 marzo 2019

In libreria la silloge di Anna Perrone, “Scintille”, Edizioni La Zisa, pp. 48, euro 8,00


«Una delle imprese più difficili è descrivere se stessi.
Forse per questo sono stati scritti tanti libri.
Io adesso sto cercando di scrivere un libro su me stessa, sul mistero di chi siamo in quanto singoli, di tutta l’importanza che ci diamo… e perché forse ce l’abbiamo… qualsiasi sia la sto­ria che ci raccontiamo.
Ho cinquantadue anni e molte cose le sto capendo solo adesso che sono appena uscita dall’adolescenza, con non poca fatica, lo ammetto… Ma arriva un momento che ti facilita, e la vita fluisce meglio perché tu hai deciso così e con le redini sproni o freni e ti godi una perfetta cavalcata nella prateria… libera…
Ho studiato filosofia e lo faccio ancora… Lavoro nel “broke­raggio” assicurativo, non so scolpire né dipingere né suonare strumenti, quindi provo a usare la parola per allineare altri mondi e per cercare di creare il mio David… così come gli dei hanno creato noi… Nominandoci…
Adoro le arti marziali, le arti in genere, lo studio, il silenzio an­che se sono famosa per i miei monologhi spaziali… sono toro, con luna leone e ascendente pesci… Carte e tarocchi in regola.
Ma ora basta… Dovevo essere breve».
(L'Autrice)

mercoledì 19 dicembre 2018

In arrivo in libreria l’“autobiografia in versi” di Maria Ludovica Moro “Controluce”, Edizioni La Zisa, pp. 104, euro 12,00




Questa raccolta poetica è un’autobiografia in versi, la prima, unica “opera” dell’autrice, la lunga storia di tutta la vita, dei momenti topici di un percorso pieno, intenso e senza sconti. È una personale terapia di autoanalisi contro il dolore e una fonte energetica per combattere la quotidianità sovrastante, un insieme di suoni e ritmi che la fanno vivere e respirare.

Maria Ludovica Moro è nata a Roma nel 1953. Dopo gli studi umanistici – diploma di Liceo classico, diplomi vari di Conservatorio e Laurea in Lettere moderne con specializzazione in Filologia romanza –, ha ricoperto alcuni incarichi presso l’Agenzia di Stampa Montecitorio e il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. In seguito ha lavorato per trentacinque anni nell’area della comunicazione (ufficio stampa, organizzazione di concerti, mostre, convegni, fiere, eventi culturali e sponsorizzazioni) di una grande azienda italiana.
Appassionata ed esperta di scrittura, critica letteraria, musicale, cinematografica, teatrale e televisiva, adora leggere e ascolta giorno e notte la radio. Ha studiato tango argentino, di cui è molto appassionata e che la tiene in allenamento meglio di qualsiasi noiosa palestra. Da tre anni ha lasciato Roma per vivere in Umbria.

mercoledì 6 giugno 2018

Catarsi in versi in libreria! Tregor Russo, “Catarsi redentrice. Poesie”, Edizioni La Zisa, pp. 56, euro 9,90 (ISBN 978-88-31990-03-5)




La catarsi del titolo è il moto dell’anima che attraversa le poesie di Tregor Russo. Il leitmotiv della raccolta è il desiderio (che sia di vita, morte o amore). Affidandosi ad un immaginario suggestivo, ancestrale e a tratti apocalittico, l’autore ci trascina verso il suo abisso. Ma nonostante la vertigine della caduta dia la sensazione di ebbrezza, in realtà quello che spinge le poesie di Russo è un movimento verticale: una salita, una redenzione che si finge precipizio. Catarsi Redentrice si dispiega pagina dopo pagina secondo questa ambivalenza; fra redenzione e dannazione, fra le luci e le ombre dell’uomo.

Tregor Russo è nato a Menfi (Ag) nel 1978. È insegnante accademico di musica, nonché artista internazionale, compositore, arrangiatore, cantante, polistrumentista e poeta. Catarsi Redentrice è la sua opera prima.


In libreria l’esordio di Davide Cataldo, “Vicin’ ò Mare. Poesie”, Edizioni la Zisa, pp. 80, euro 9,90 (ISBN 978-88-3199-005-9)





L’esordio in poesia di Davide Cataldo è un emozionante autoritratto che non smette mai di guardare l’Altro. Nelle liriche, sono gli altri e le cose a determinare l’identità del poeta. Che si tratti della donna amata dagli occhi “colore dell’olio…”, o degli oggetti e luoghi: la panchina, la terrazza, le Dunhill; questi elementi vanno a comporre l’universo interiore di Cataldo. Una dimensione abitata necessariamente sia dalla singolarità che dalla pluralità poiché “L’unione è completezza./L’unione è vita.”. Nonostante, a volte, l’incontro con l’altro da sé sia doloroso e apparentemente irrisolvibile, è nella condivisione, nella fusione tramite la materia poetica che il poeta può finalmente autodeterminarsi. Come scrisse Jean-Luc Nancy: «Noi dobbiamo riappropriarci di ciò che, già, ci ha resi “noi”, oggi, adesso, qui, il noi di un mondo che sente di non avere più senso ma di essere il senso stesso».

Davide Cataldo nasce a Palermo nel 1983. Oggi è titolare di un marchio appena nato d’abbigliamento, un fotografo freelance non professionista, gestore di attività ricettive, a quanto pare un poeta, e continua nel suo intento di realizzare sogni propri e altrui. Con fede in Dio e in se stesso.



Arriva in libreria: Giuseppe D’Agrusa, "Raccontare in poesia”, Edizioni La Zisa, pp. 80, € 9,90 (ISBN 978-88-3199-004-2)





Il corpus lirico della raccolta è la nostalgia. Lo sguardo attento di Giuseppe D’Agrusa sfiora in segreto i volti e le vite dei passanti soffermandosi sui quadri della quotidianità (siano i giochi di candidi panni stesi, un barbone o un’alba) per registrarne l’impressione trasfigurata dai suoi ricordi. Raccontare in poesia è un memoriale dove le immagini del passato si mescolano ai sogni, desideri e speranze del presente. Pagine di poesie abbacinate dal sole cocente siciliano e sferzate dal polveroso Scirocco. Solo all’ombra delle fronde delle jacarande il poeta colmo di meraviglia e malinconia può trovare refrigerio nella contemplazione della sua amata Sicilia e della sua anima.

Giuseppe D’Agrusa è nato a Palermo nel 1952, dove attualmente vive e lavora. Si diploma Perito commerciale, e frequenta la facoltà di biologia presso l’Università degli studi di Palermo. Nel 2013 esordisce con la sua prima silloge Le poesie nel cassetto, alla quale seguono altre pubblicazioni. Negli anni i suoi testi ricevono riconoscimenti e segnalazioni; le sue poesie sono presenti in diverse antologie e riviste letterarie.




lunedì 23 ottobre 2017

A breve in libreria la silloge di Salvatore Bordino , Fantastiche passioni”, Edizioni La Zisa, pp. 64, euro 9,90 (978-88-99113-72-8)



«L’amore, la passione, la speranza, l’attesa e il tempo si compongono e si scompongono in un minuzioso gioco di parti dove magistralmente l’autore dipinge la tela della vita. La poesia è un sogno, un desiderio che non trovando le condizioni per realizzarsi chiama in causa indirettamente la coscienza, e così, se da una parte rappresenta la realtà nei suoi aspetti a volte anche più dolorosi, dall’altra rimanda a immagini e pensieri del come dovrebbe essere. […] Le liriche di Salvatore Bordino possiedono tutti i tratti peculiari della grande poesia e anche se in essa non vengono scanditi i canoni della metrica ritroviamo sempre una regola che ne coglie la particolare ricchezza espressiva, costituita dal sogno.» (dalla Prefazione di Maria Palma)



Salvatore Bordino (Palma di Montechiaro, 1950) ha conseguito il diploma di maturità scientifica ad Agrigento. Esercita l’attività di educatore con amore e convinzione e ha lavorato per tre anni a Torino, dove ha avuto modo di apprezzare momenti formativi che l’hanno portato a intuire il valore delle nostre radici. Attualmente lavora presso l’Educandato Statale “Maria Adelaide” di Palermo. Ama scrivere e leggere molto perché trova nella scrittura e soprattutto nella poesia la forza evocativa che permette di entrare nella sfera delle emozioni.


lunedì 2 novembre 2015

Palermo 6 novembre, All’Enoteca Cavour pomeriggio all’insegna della poesia e del buon vino: presentazione di “Amore Precario” di Walter Giannò e degustazione del vino Cupido (Principe di Corleone).





Venerdì 6 novembre, alle17.30, presso l’Enoteca Cavour (via Cavour 7), a Palermo, ci sarà un pomeriggio all’insegna della poesia e del buon vino.

Ci sarà, infatti, la presentazione della silloge di poesie del giornalista e blogger Walter Giannò, “Amore Precario”, pubblicato dalle Edizioni La Zisa, con prefazione del giornalista e scrittore Carmelo Sardo e con le illustrazioni di Laura Sighinolfi. Oltre all’autore, interverrà anche il giornalista ed editore Davide Romano.

Dall’altro, la degustazione del vino Cupido, novello di Sicilia, del Principe di Corleone, per realizzare il quale sono usate le più pregiate uve nere del’Isola.

Durante il pomeriggio, inoltre, sarà possibile degustare gratuitamente delle pietanze preparate con il Bimby, il robot da cucina multifunzione, e la mozzarella di bufala campana, prodotta artigianalmente.

Il libro:

Walter Giannò, “Amore Precario”, Poesie, Prefazione di Carmelo Sardo, Illustrazioni di Laura Sighinolfi, Pp. 80, euro € 9,90 (ISBN: 978-88-6684-006-0), Edizioni La Zisa

La poesia di Giannò tratteggia, con una sensibilità che talvolta sfocia nel tragicomico, le spaventose dinamiche del precariato in cui si barcamenano i giovani doggi.

I suoi versi emergono dallo scontro tra la freschezza dei sentimenti e limpossibilità di coltivare serenamente un futuro in una società arrugginita, malata.

Squarci di grande bellezza e lirismo sopravvivono alla disillusione di una vita che troppe volte assume i toni della sopravvivenza, della svendita delle proprie capacità pur di tirare avanti.

Quelle che ci consegna lautore sono emozioni attuali, senza struggimenti né pietismi ma cariche della forza che serve a raccontare storie e a cambiare la Storia.

giovedì 29 gennaio 2015

E’ un privilegio e una gioia particolare mandare in questi giorni in libreria: Ghiorgos Sarandaris, “Giorni”, poesie scelte e tradotte da Maria Caracausi, testo greco a fronte, Edizioni La Zisa (Nostos /Poesia 2), pagg. 80, euro 10,00 (ISBN 978-88-9911-320-9)




Il poeta greco Ghiorgos Sarandaris (1908-1941) si può considerare italiano d’adozione, poiché nel nostro Paese trascorse la maggior parte della sua breve vita. Nonostante l’amore per l’Italia e la sua cultura, non venne mai meno in lui un forte senso di appartenenza alla Grecia.
Alla base della poesia di Sarandaris è il conflitto tra mondo reale ed ideale, tra esigenza di concretezza e aspirazione alla purezza ideale, all’assoluto. La poesia è per Sarandaris «l’unica conoscenza originale e immediata della realtà», uno strumento di conoscenza attraverso il quale giungere al Logos e cogliere il senso dell’esistenza. Amore e poesia, ricerca a tratti spasmodica dell’assoluto, dello spirito infinito nella finitezza della vita umana, sono la cifra per la comprensione della sua opera.
In questa breve raccolta sono compresi diversi componimenti, dai primi esperimenti poetici fino agli ultimi mesi di vita del poeta. Non sappiamo, naturalmente, a quali sviluppi artistici avrebbe potuto condurre un’ulteriore maturazione, in un’esistenza più lunga, e possiamo solo dolerci che questa possibilità sia stata negata a Ghiorgos Sarandaris.

Ghiorgos Sarandaris (1908-1941) trascorse la sua breve vita tra Italia e Grecia, concentrando tutte le sue energie nella speculazione filosofica e nella creazione poetica. Fine conoscitore dei testi classici, come pure delle correnti culturali e artistiche del suo tempo, si adoprò attivamente per immettere nuova linfa nel panorama letterario del suo Paese.

Ricercatrice presso l’Università di Palermo, Maria Caracausi insegna Neogreco e Filologia greca medievale e moderna. Tra le sue numerose pubblicazioni (studi e traduzioni) ricordiamo la Piccola grammatica neogreca di Manolis Triandafillidis (1995), il Contrasto di una fanciulla e di un giovane (2003), Sei notti sull’Acropoli di Ghiorgos Seferis (2012).

La collana: NOSTOS

Collana di testi dalla Grecia moderna ideata e diretta da Maria Caracausi “Nostos” è parola antica che indica il ritorno al luogo natìo. Scegliendo questo nome per la collana di testi dalla Grecia moderna delle Edizioni La Zisa, si è voluto alludere ad un ritorno interiore alle origini, a una dimensione ideale in cui si compenetrano passato e presente, l’Ellade dell’eredità classica e la moderna “Romiosini” nella sua realtà più autentica.

La collana Nostos si arricchisce ora di una sezione di poesia, una forma di espressione letteraria che, per sua stessa natura, si sottrae più facilmente della prosa agli schemi razionali della lingua normalizzata, valorizzando in modo creativo la fluidità linguistica.
La poesia neogreca si distingue per la rara commistione di elementi della tradizione antica presenti nel tessuto connettivo della lingua (un lessico estremamente ricco, che spazia dai poemi omerici a forme vernacolari), filtrati dall’esperienza quotidiana, ma anche arricchiti e rinnovati dal contatto con le correnti culturali europee contemporanee.
Ciascun volume di Nostos Poesia sarà dedicato ad un singolo autore, di cui saranno presentati i versi in traduzione italiana con originale a fronte, con l’ambizione di far conoscere al pubblico italiano alcune tra le personalità più rappresentative del nostro tempo.

Titos PATRIKIOS, Per Rena e altre poesie, a cura di Vincenzo Rotolo.
Ghiorgos SARANDARIS, Giorni, a cura di Maria Caracausi.
Alexandra GALANÙ, Visitatore d’un giorno, a cura di Vincenzo Rotolo.