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martedì 20 marzo 2012

“Apologia degli Ebrei” di AUGUSTO CAVADI (La Repubblica, DOMENICA 11 MARZO 2012)


“CATANESI cani ed ebrei!”: la scritta, per anni campeggiante su diversi muri della Palermo bene, sintetizza efficacemente il livello culturale di certi strati della tifoseria palermitana. A questo genere di “sportivi” bisognerebbe spiegare, sia pur con scarsissime probabilità di riuscirvi, che ai cani non scappano mai simili scivoloni. Quanto agli ebrei, poi, che si tratta di uno dei popoli di più fertile creatività dell'unica grande razza umana.

Per cominciare a capirne qualcosa – liberando la mente dai veli che la politica dei governi israeliani moltiplica fastidiosamente – si può partire da un opuscolo di Dante Lattes, “Apologia dell'ebraismo”, edito nel 1923 e meritoriamente ripubblicato. L’autore (noto come scrittore e, rabbino) focalizza quattro temi centrali della sua confessione religiosa: Dio (non di un popolo, ma di tutti gli uomini, anzi di tutto il cosmo); i profeti (per i quali la conversione autentica è «la giustizia e l'amore in luogo della prepotenza e dell’avidità»); il Messia (concepito non come un uomo che è già venuto una volta,ma come il continuo avvento di Dio nella storia umana); il fariseisrno (diventato sinonimo di ipocrisia e di legalismo, ma solo perché si èvoluto assolutizzare una caricatura della corrente farisaica e dimenticare la sua fisionomia autentica di fedeli rispettosi del Volere divino).

Dante Lattes, “Apologia dell'ebraismo”, Ed. La Zisa, Prefazione di Rav Giuseppe Laras, Nota di Claudio Vercelli, Pagine 112, euro 9,90 (ISBN: 978-88-95709-90-1)


giovedì 16 febbraio 2012

Vincenzo Di Maria insulta le Edizioni La Zisa, i Valdesi, Gianni Vattimo, gli omosessuali, gli ebrei ed elogia Hitler


Il “Segretario Generale del Partito del Socialismo Universale Vincenzo Di Maria” insulta le Edizioni La Zisa, i Valdesi, Gianni Vattimo, gli omosessuali, gli Ebrei, nega l'Olocausto ed elogia Hitler.


Non è la prima volta che la casa editrice La Zisa riceve messaggi di insulti o vere e proprie minacce per la propria attività. La nostra politica è stata sinora quella di ignorarli, salvo il caso in cui gli stessi fossero diretti ai nostri autori.

Ma oggi abbiamo deciso di rendere pubblica una e-mail molto inquietante. A scriverla è un certo “Segretario Generale del Partito del Socialismo Universale Vincenzo Di Maria” che attacca la casa editrice per il solo motivo di aver pubblicato il volume del defunto pastore protestante Teodoro Balma “Il popolo della Bibbia. Storia e martirio dei Valdesi”. E ciò proprio alla vigilia della festa che i Valdesi celebrano ogni anno il 17 febbraio in occasione dell’anniversario della concessione dei diritti civili nel 1848 agli stessi Valdesi e agli Ebrei.

Nel messaggio Di Maria se la prende anche con la Chiesa Valdese, ritenuta "un covo di frosci", con il nostro amico il prof. Gianni Vattimo, chiamato "Attimo", con gli omosessuali in generale e con gli ebrei. Dulcis in fundo, Di Maria nega i campi di concentramento ed elogia Adolf Hitler.

Di seguito il testo integrale del messaggio: “Tempi addietro scoprii che la religione Valdese fosse un covo di frosci. Ma tale scoperta non aveva il timbro dell'attendibilità al 100% per cui mi sono astenuto dal parlarne con gli amici eterosessuali al 100%. Oggi voi stessi mi avete dato la conferma e la prova provata che ciò che prima aveva l'attendibilità dell'80% era la verità di cui parla Giovanni 8,32. Avere citato Giovanni può sembrare che io possa essere cattolico, ebreo, o cristiano in genere. Niente di tutto questo: sono ateo-agnostico ammiratore di Hitler che mandava in campo di concentramento (non a morte come dice la propaganda ebraica dell'olocausto) gli omosessuali. La mia ostilità verso gli omosessuali muove da un discorso che esula dagli spazi dell'attuale contesto. La conferma di cui ho parlato dianzi nasce dalla propagandata mail del lavoro edito dalla Zisa e del quale mi avete dato notizia poco fa; e nel citato lavoro uno dei prefatori è Giovanni Attimo froscio dichiarato. Tale dichiarazione ha la sua radice da una trasmissione de "L'infedele" durante la quale Lerner accusò Il Vattimo di omosessualità, oltre a ciò in internet vi sono dichiarazioni pubbliche del Vattimo di sostegno ai frosci.

Firmato da: Prof. di matematica e fisica; Preside emerito vincitore di due concorsi con scritto ed orale; scrittore, sociologo,storico, Segretario Generale del Partito del Socialismo Universale Vincenzo Di Maria.”

Informiamo l'autore della missiva che provvederemo a sporgere denuncia presso l'autorità competente ed esprimiamo la nostra piena solidarietà e la nostra più affettuosa vicinanza verso tutti coloro che sono stati fatti oggetto degli insulti nel messaggio.

L’idea che ci sia ancora oggi qualcuno che - dopo lo sterminio di sei milioni di ebrei, morti nei campi di concentramento, negati da Di Maria, anche insieme a molti omosessuali – elogi il fondatore del nazionalsocialismo Adolf Hitler, ci inquieta e ci riempie di tristezza.

venerdì 3 febbraio 2012

Milano 6 febbraio, Si presenta “Apologia dell’Ebraismo” di Dante Lattes, Ed. La Zisa


Roma, 3 febbraio 2012 - “Apologia dell’Ebraismo” è il titolo del volume di Dante Lattes, edito da La Zisa, che verrà presentato lunedì 6 febbraio (2012), alle ore 18, presso la Libreria Claudiana di via Francesco Sforza 12, a Milano. Interverranno Rav Giuseppe Laras e Stefano Levi Della Torre. L’evento è organizzato dal Cdec – Fondazione centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano e dalla Libreria Claudiana.

“I tempi messianici si compiono quando ‘i cieli nuovi e la terra nuova’, che furono annunziati, divengono una realtà. Allorché rabbi Menachem di Vitebsk – narra la leggenda chassidica – abitava in Palestina, accadde che uno sciocco salisse sul monte degli ulivi e di lassù desse fiato alla tromba. Fra il popolo spaventato si sparse la voce che fosse il suono della tromba che annunziava la redenzione. Giunta la voce agli orecchi del Rabbi egli aprì la finestra, guardò fuori nel mondo e disse: ‘Non c'è alcun rinnovamento’. Questo rinnovamento attende l'Ebraismo dalle opere degli uomini.”

Il libro: Dante Lattes, “Apologia dell'ebraismo”, Prefazione di Rav Giuseppe Laras, Nota di Claudio Vercelli, Pagg. 112, € 9,90 (ISBN: 978-88-95709-90-1).

Quest'opera di Dante Lattes, pubblicata per la prima volta dall'editore Formiggini nel 1923, all'interno di una collana di Apologie, continua ad essere un valido strumento per un primo, esaustivo approccio alla religione e alla cultura ebraica, ancora oggi poco o approssimativamente conosciute in Italia, ma alle quali tutti siamo largamente debitori. Se a ragione l'uomo moderno "non può non dirsi cristiano", non è meno vero che la storia dell'umanità avrebbe preso una strada diversa, e senza dubbio peggiore, senza l'apporto fecondo e determinante del popolo ebraico. Conoscere l'ebraismo è, dunque, necessario per riflettere sulle nostre radici e, nel contempo, valutare se il nostro percorso ha pienamente tenuto conto degli insegnamenti morali e sociali elaborati dalla Chiesa e dalla intellighenzia di Israele.

Dante Lattes (1876-1965), uno dei maggiori rappresentanti dell'ebraismo italiano, è stato scrittore, giornalista ("Il corriere israelitico", "Israel", "La Rassegna Mensile di Israel", del quale è stato direttore fino alla morte), traduttore, educatore, rabbino. Oltre al presente volume, si ricordano: “Commento alla Bibbia”, “Il sionismo” e “Nel solco della Bibbia”.

http://www.lazisa.it/lattes.html

Davide Romano – Resp. Ufficio stampa "Edizioni La Zisa"
E-mail: stampa@lazisa.it; sito web: www.lazisa.it