Di concerto con la Comunità
Ellenica Siciliana “Trinacria” e col Gruppo Editoriale “Nostos - Edizioni La
Zisa”, sul volgere del 2016 la Cattedra di Lingua e Letteratura Neogreca
dell’Università degli Studi di Palermo ha bandito il Primo Concorso Internazionale
di Poesia e Narrativa “Jorgos Seferis”, con l’intento di promuovere la diffusione
della letteratura di lingua greca in Italia e, viceversa, della letteratura italiana
contemporanea in Grecia e a Cipro. Fuori concorso, il Comitato Organizzatore ha
deciso di conferire un Premio per il complesso dell’opera ad un esponente di
chiara fama delle Lettere Greche. In questa prima edizione la scelta è ricaduta
sul noto poeta Cipriota Kiriakos Charalambidis. Il Concorso ha riscosso un
notevole successo internazionale, vedendo la partecipazione di ben 853 concorrenti,
tra i quali un buon numero di noti autori di lingua greca.
In considerazione del successo
ottenuto, del rilievo internazionale del poeta K. Charalambidis e della
particolare problematica storico-culturale cui è improntata la sua produzione,
ed in considerazione anche della particolare sensibilità dimostrata nei
confronti della questione cipriota dal premio Nobel per la letteratura Jorgos
Seferis, cui il Concorso è intestato col consenso della di lui erede signora
Anna Londou, si è pensato di inserire la cerimonia di premiazione del Concorso
nel contesto di un Convegno Internazionale che rendesse più vastamente conto
dei legami intercorrenti tra storia e letteratura nella Grecia del Novecento,
alla luce della particolare esperienza culturale, letteraria ed umana di Jorgos
Seferis e Kiriakos Charalambidis, il primo esule dalla natìa Smirne in seguito
alla Catastrofe dell’Asia Minore del 1922, il secondo profugo nella sua stessa
patria, in seguito all’invasione turca di Cipro Nord del 1974. Legato a poeta
di Smirne da un comune sentire - il lacerante “cruccio della Grecità” -, Kiriakos
Charalambidis ha d’altra parte intrattenuto rapporti di fraterna amicizia con
un altro illustre esule delle lettere greche, quel Nikiforos Vrettakos che, durante
la dittatura dei Colonnelli, trovò nella città di Palermo pronta ed affettuosa
solidarietà e sicuro e caloroso rifugio.
In questi ultimi anni, la
storiografia, ma soprattutto la letteratura di lingua greca hanno dato vita a
tutta una serie di crude ed attente riflessioni sui tragici fatti che, per il
corso intero del Novecento, hanno segnato il percorso della Grecità, segnalandone
la particolare importanza nel quadro dei nuovi, costituendi equilibri
geopolitici del Mediterraneo orientale. Attraverso la voce della letteratura,
il Convegno si propone di indagare e portare a conoscenza del più vasto
pubblico dei non specialisti aspetti e temi di una realtà storica e culturale per
lo più largamente ignorata - ma che in realtà ci riguarda tutti da assai vicino-,
sottolineandone il cruciale significato ai fini della comprensione non solo e
non tanto dell’attualità greca e cipriota, quanto piuttosto ai fini della
costruzione di una più congrua ed armonica identità mediterranea ed europea.