«La sola realtà che veramente mi ha sempre interessato
è la condizione dell’uomo nell’ingranaggio del mondo attuale, in qualunque
sua latitudine o meridiano. E naturalmente mi sento, ovunque, dalla parte
dell’uomo e non dell’ingranaggio».
(Ignazio Silone, “La sfinge del
benessere”)
Pietro Piro, nato a Termini Imerese nel 1978, è studioso attento
alle dinamiche di disumanizzazione radicale del nostro tempo. Ha svolto
ricerche in ambito filosofico, politico, pedagogico e sociologico con
particolare riferimento alla rappresentazione mediatica della marginalità, ai
fenomeni migratori e alle conseguenze della disoccupazione. I suoi ultimi
lavori sono: Auschwitz è ancora possibile? Temi e argomenti per un
pensare civile, Cultura e Dintorni, Roma 2016; Desiderio di volti.
Scritti d’occasione, Unicopli, Milano 2017; Perdere il lavoro
smarrire il senso: esperienze educative e altri saggi di sociologia critica,
Mimesis, Milano-Udine 2018.
Parte del ricavato della vendita del
presente volume sarà destinata dalla casa editrice ai progetti
dell’Associazione INSHUTI Italia-Rwanda onlus. www.inshuti.it