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martedì 29 luglio 2014

Letteratura, Mario Tamburello vince il premio internazionale di poesia Città di Marineo "Diapason. Poesie in sicano e pensieri in polilinguismo" (Ed. La Zisa)



Per il secondo anno consecutivo, il nostro Mario G. B. Tamburello vince il premio internazionale di poesia Città di Marineo. Questa volta è stata premiata la sua silloge "Diapason. Poesie in sicano e pensieri in polilinguismo" (Ed. La Zisa). Nel 2013, si era aggiudicato il secondo posto con la sua raccolta “On-Off”, sempre edita da La Zisa.

In libro: Mario G. B. Tamburello, “Diapason. Poesie in sicano e pensieri in polilinguismo”, Presentazione di don Franco Roggiani, Prefazione di Vincenzo Catarella, Edizioni La Zisa, Pp. 80, Euro 9,90

Chi nel suo primo aprirsi al mondo e nell’affacciarsi alla relazione ha sperimentato la comunicazione verbale in un dialetto ne resta segnato per tutta la vita. Immagini, suoni, paragoni con cui si nomina la realtà che ci circonda avranno il timbro di quella lingua nativa. La lingua successiva, la lingua di tutti, non cancellerà il primo modo con cui abbiamo dato nome agli affetti, ai sentimenti, alle cose, al mondo. Nei momenti di maggiore concitazione emotiva questa lingua originaria risalirà dalle profondità nelle quali sembrava definitivamente sepolta e ci tornerà alle labbra quasi per istinto. La poesia, infatti, nasce da momenti di alta concentrazione dei sentimenti e della riflessione più calda, intima; può trovare, quindi, congeniale l’uso del codice linguistico primario: quello appunto con cui abbiamo percepito e nominato gli affetti, il pensiero, il sentimento della realtà e abbiamo cominciato a dirli e ricambiarli. (dalla Presentazione di don Franco Roggiani)

Mario G. B. Tamburello nasce nel 1962 a Milano da genitori siciliani. Insegnante di matematica e biologia, impiegato all’ospedale Sacco di Milano quale referente della qualità per la Direzione medica di Presidio. Dal 2010 all’azienda ospedaliera di Legnano nel ruolo amministrativo prima presso il Comitato etico, ora presso l’Unità di cure palliative e terapia del dolore. Già vicepresidente di un’associazione onlus dedicata alla disabilità da malattie neurologiche e difensore civico comunale, è stato anche assessore ai servizi sociali a Cuggiono (MI) dove risiede con la moglie M. Carmela e i figli Jacopo e Antonio. Nel 2012 segnalato per la poesia inedita Vinu e castagni (ora in Diapason ) al Concorso Nazionale di Poesia Città di Seregno, e finalista con la poesia Sacristia tratta dalla raccolta “On-Off” al Premio Nazionale di Poesia Città di Civitavecchia. Nel 2013 la raccolta di poesie “On-Off”, come libro edito in lingua siciliana, ha ottenuto il Premio speciale della giuria al Concorso Internazionale di Letteratura “Targa Marcocci” e il secondo posto al 39° Premio Internazionale di Poesia Città di Marineo.


martedì 11 febbraio 2014

In libreria: Mario G. B. Tamburello, “Diapason. Poesie in sicano e pensieri in polilinguismo”, Presentazione di don Franco Roggiani, Prefazione di Vincenzo Catarella, Edizioni La Zisa, Pp. 80, Euro 9,90

Chi nel suo primo aprirsi al mondo e nell’affacciarsi alla relazione ha sperimentato la comunicazione verbale in un dialetto ne resta segnato per tutta la vita. Immagini, suoni, paragoni con cui si nomina la realtà che ci circonda avranno il timbro di quella lingua nativa. La lingua successiva, la lingua di tutti, non cancellerà il primo modo con cui abbiamo dato nome agli affetti, ai sentimenti, alle cose, al mondo. Nei momenti di maggiore concitazione emotiva questa lingua originaria risalirà dalle profondità nelle quali sembrava definitivamente sepolta e ci tornerà alle labbra quasi per istinto. La poesia, infatti, nasce da momenti di alta concentrazione dei sentimenti e della riflessione più calda, intima; può trovare, quindi, congeniale l’uso del codice linguistico primario: quello appunto con cui abbiamo percepito e nominato gli affetti, il pensiero, il sentimento della realtà e abbiamo cominciato a dirli e ricambiarli. (dalla Presentazione di don Franco Roggiani)
Mario G. B. Tamburello nasce nel 1962 a Milano da genitori siciliani. Insegnante di matematica e biologia, impiegato all’ospedale Sacco di Milano quale referente della qualità per la Direzione medica di Presidio. Dal 2010 all’azienda ospedaliera di Legnano nel ruolo amministrativo prima presso il Comitato etico, ora presso l’Unità di cure palliative e terapia del dolore. Già vicepresidente di un’associazione onlus dedicata alla disabilità da malattie neurologiche e difensore civico comunale, è stato anche assessore ai servizi sociali a Cuggiono (MI) dove risiede con la moglie M. Carmela e i figli Jacopo e Antonio. Nel 2012 segnalato per la poesia inedita Vinu e castagni (ora in Diapason ) al Concorso Nazionale di Poesia Città di Seregno, e finalista con la poesia Sacristia tratta dalla raccolta “On-Off” al Premio Nazionale di Poesia Città di Civitavecchia. Nel 2013 la raccolta di poesie “On-Off”, come libro edito in lingua siciliana, ha ottenuto il Premio speciale della giuria al Concorso Internazionale di Letteratura “Targa Marcocci” e il secondo posto al 39° Premio Internazionale di Poesia Città di Marineo.

venerdì 30 agosto 2013

XXIX Premio internazionale di Poesia Città di Marineo, premiato Mario Tamburello (La Zisa)


Palermo, 30 agosto 2013 - La Giuria del Premio, organizzato dalla Fondazione culturale “Gioacchino Arnone” di Marineo, nella seduta dell’11 luglio scorso ha attribuito il primo premio per la poesia al grande poeta Vincenzo Cerami, appena una settimana prima della sua scomparsa, e ha designato gli altri vincitori del Premio. Nell’ambito della poesia edita in lingua siciliana il secondo premio è stato attribuito a Mario Tamburello con la raccolta ON-OFF. L’autore si appresta a pubblicare il secondo titolo con la nostra casa editrice.
È una raccolta pregna di vita quella di Tamburello, una fitta maglia di versi in cui s'annidano meditazioni sull'amore, i sogni, il quotidiano, i rapporti intimi con gli altri, la poesia e, in ultima istanza, il compito stesso del poeta. Con la matura consapevolezza di chi ha patito il dolore, l'autore esprime un bisogno profondo di relazioni autentiche, un desiderio di pietas nei confronti del prossimo scevro da qualsiasi retorica d'occasione. È per questo che gli oggetti, i ricordi e le voci conferiscono spessore a quest'esigenza di umanità, amalgamandosi e veicolando un messaggio semplice ed essenziale. L'itinerario espressivo si modella sul dialetto siciliano, che dà voce ai sentimenti allo stato puro e, attingendo al passato, si fa strumento di racconto del presente.
Mario G. B. Tamburello nasce nel 1962 a Milano da genitori siciliani. Insegnante di matematica e biologia, impiegato dell’ospedale Sacco di Milano quale referente della qualità per la Direzione Medica di Presidio. Dal 2010 all’Azienda Ospedaliera di Legnano nel ruolo amministrativo prima presso il Comitato Etico ora presso l’Unità di Cure Palliative e Terapia del Dolore. Già vicepresidente di un’associazione onlus dedicata alla disabilità da malattie neurologiche e difensore civico comunale, è stato assessore ai Servizi Sociali a Cuggiono, comune in provincia di Milano, dove risiede con la moglie M. Carmela e i figli Jacopo e Antonio.