L’analisi di alcuni
brani dell’intellettuale siciliano, pregni di considerazioni inerenti il
diritto e la giustizia penale, ha consentito in questo saggio di svolgere
approfondite riflessioni di carattere prettamente penalistico sui rapporti tra
il diritto e l’opera sciasciana. Sotto certi profili l’attività di Sciascia ha
precorso l’emanazione di alcune importanti norme (si veda ad esempio il
contributo de “Il giorno della civetta” nell’introduzione del delitto di
associazione di tipo mafioso, art. 416 bis, e delle misure di prevenzione
patrimoniali). Sotto altri punti di vista, invece, si sono messi in luce gli
aspetti più critici di alcuni scritti dell’autore siciliano, insofferenti verso
il sistema sanzionatorio penale (vedi “Porte aperte” ), le Istituzioni (“L’affaire
Moro”) e più in generale verso l’amministrazione della giustizia (“Todo modo” e
“Il contesto”).
Salvo Battaglia
(Palermo, 1984) dopo la maturità classica ha conseguito con il massimo dei voti
sia la Laurea in Scienze Giuridiche che la Laurea Specialistica in
Giurisprudenza all’Università degli Studi di Palermo. Nel 2008 ha vinto il
“Premio Libero Grassi” con un progetto di ricerca sul fenomeno criminale dell’usura.
Agli inizi del 2013 ha concluso il Master di secondo livello in “Analisi, prevenzione
e contrasto della corruzione e della criminalità organizzata” dell’Università
di Pisa e ha frequentato il “Corso di perfezionamento in criminologia”
organizzato dal Dipartimento IURA dell’Università di Palermo. Ha conseguito
l’abilitazione forense ed esercita la professione di penalista a Palermo.
Inoltre collabora con l’Ufficio Legale di “Libera – Associazioni, nomi e numero
contro le mafie”.