“LA SPALLATA FINALE. Giovanni Paolo II e la Guerra Fredda” di Paola Bergonzoni
La storia, secondo Marc
Bloch, è sempre “storia di uomini”. È facendo tesoro di questo pensiero che
Paola Bergonzoni, giornalista, sociologa e criminologa, ha ricostruito in
questo libro una parte centrale della vita di papa Giovanni Paolo II, ma
soprattutto dell’uomo Karol Wojtyla: il suo ruolo nella fine della Guerra
fredda e nel crollo del regime sovietico.
Di Karol Wojtyla,
proclamato santo da papa Francesco il 27 aprile 2014, è stato detto e scritto
tanto. Ma in “La spallata finale”, l’autrice, utilizzando il taglio tipico del
giornalismo investigativo e lo stile della cronista, punta i riflettori su un aspetto
particolare della vita del papa polacco: la sua azione “politica”, quell’azione
che gli ha conferito un ruolo da protagonista all’interno dello scontro tra Est
e Ovest, una “par-tita a scacchi” fra Usa e Urss lunga più di quarant’anni e
finita con il crollo del muro di Berlino.
Papa Wojtyla è stato
l’uomo che ha dato la “spallata finale” all’Urss, la spallata che ha fatto
crollare il già traballante impero sovietico. Paola Bergonzoni, dopo aver
esplorato il momento storico e l’uomo, evidenzia ogni mossa giocata da Wojtyla
attraverso una ricerca inedita: “investiga” nelle pieghe dei reportage di
grandi quotidiani italiani sui viaggi europei del papa dal 1979 al 1989, l’anno
del crollo del muro. Dalle inchieste dell’epoca, che registravano “a caldo” non
solo che cosa facesse e dicesse il papa polacco, ma anche le risposte che
arrivavano dalla folla e dalle istituzioni, emerge chiaro quale fosse
l’obiettivo di Wojtyla: affondare i leader di oltre cortina, scardinare
l’ordine di Yalta e arrivare a un’Europa unitaria e compatta “dall’Atlantico
agli Urali”.
In questo percorso
l’autrice, inserendosi in un filone storiografico illuminato da importanti
studi – tra gli altri di Melloni, Morozzo della Rocca, Riccardi –, apre
archivi, memorie e ricordi, mostrando come la dimensione politica del papa non
debba mai essere disgiunta da quella culturale e religiosa. E mostra anche come
Giovanni Paolo II fosse certamente uno statista ma, nel contempo, anche e
sempre un uomo di Chiesa, quindi mai definibile con toni semplicistici, o
attraverso etichette di progressista o conservatore: una tentazione a cui
stampa e storiografia non hanno quasi mai saputo resistere.
Paola Bergonzoni
è
nata a Bologna nel 1960. Giornalista professionista, dal 1987 al 1999 e dal 2004
al 2010 ha lavorato a «il Resto del Carlino» dove si è occupata di cronaca
politica e di cronaca nera, seguendo anche fatti di rilevanza nazionale come i
delitti della Uno bianca. Si è laureata con lode in Sociologia e Scienze
criminologiche all’Università di Bologna, con una tesi in Storia contemporanea
sul ruolo di Giovanni Paolo II nella fine della Guerra fredda. Dalla tesi,
rivista nella scrittura e ampliata nelle fonti, è nato questo libro.
Paola Bergonzoni, “La
spallata finale. Giovanni
Paolo II e la Guerra Fredda”, Edizioni La Zisa pp. 160, euro 12,00