lunedì 19 dicembre 2011

Piacenza 21 dic., Presentazione del libro Inganno Padano di Fabio Bonasera e Davide Romano



Tutto quello che avreste voluto sapere sulla Lega Nord e che nessuno ha mai raccontato così dettagliatamente per filo e per segno. Questa la premessa con la quale il giornalista Davide Romano, autore assieme al collega Fabio Bonasera del libro inchiesta Inganno Padano (ed. La Zisa), parteciperà all’incontro organizzato dall’Italia dei Valori mercoledì sera, alle 21, al teatro di via Trieste 34, a Piacenza. Il giornalista siciliano illustrerà il libro di cui è coautore, che ha avuto la prefazione di Furio Colombo, pungolato dalle domande di Samuele Raggi, candidato sindaco alle primarie del centro sinistra. Il libro è un viaggio fra le zone d’ombra del partito di Bossi dove, nel profondo nord veneto, vengono raggiunti risultati elettorale oltre il 40 % fra slogan, provocazioni e scandali dei vari potenti locali raccontati anche dalle dirette testimonianze di chi nella Lega un tempo ha militato ma oggi ne è uscito sbattendo la porta. “Abbiamo pensato di organizzare la presentazione del libro di Romano e Bonasera al Teatro di via Trieste non casualmente – ha detto Raggi – perché dal teatro alla sede delle Lega di Piacenza di saranno 100 passi. Magari, approfittando della vicinanza, qualcuno dei leghisti di casa nostra potrà fare un salto e partecipare per dare un contributo alla serata illustrando la posizione del partito rispetto ai fatti che hanno coinvolto esponenti locali del Carroccio come Maloberti o Allegri”.

domenica 11 dicembre 2011

Edizioni La Zisa… da più di vent’anni editori per passione!



La società è stata costituita a Palermo nel 1988, nel periodo di maggior vigore culturale dalla fine degli anni Sessanta in poi. L’intento iniziale dei soci fondatori era quello di recuperare e rendere nuovamente fruibili testi di autori siciliani che avevano avuto una eco nazionale e internazionale, e insieme ad essi di autori stranieri che si erano cimentati su argomenti e vicende siciliane. Vi era, in questo proposito, l’esigenza di riannodare alcuni fili di una presenza meno angusta e provinciale dell’isola, che un certo sicilianismo deteriore aveva spezzato facendola apparire come un corpo separato dal contesto nazionale, europeo e mondiale. Successivamente furono pubblicati alcuni volumi sul fenomeno mafioso cercando di fornire chiavi di lettura inusuali e scientificamente valide, in particolare si ricorda la pubblicazione dell’inedita relazione sulla mafia del corleonese presentata dal generale Carlo Alberto Dalla Chiesa alla Commissione nazionale antimafia, che diede una certa notorietà anche in ambito nazionale alla nascente casa editrice.

A metà degli anni Novanta l’attività editoriale riscontrò anche il plauso e l’incoraggiamento degli ambienti accademici palermitani, e non solo, che si tradussero nella pubblicazione di alcuni volumi di affermati studiosi delle diverse discipline. Furono pertanto elaborate nuove collane di storia, sociologia, antropologia, architettura, critica letteraria, economia. Tra gli autori vanno segnalati: i premi Nobel per la letteratura François Mauriac, Maurice Maeterlinck e Lev Tolstoj; i magistrati Rocco Chinnici, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino; il fondatore del Partito popolare don Luigi Sturzo; l’archeologo Vincenzo Tusa; lo storico liberale Antonio Jannazzo; i sociologi Mario Grasso e Alessandra Dino; l’architetto Giuseppe Esposito e tanti altri. Come appare chiaro da alcuni dei nomi sopra menzionati, sebbene le Edizioni La Zisa abbiano privilegiato la saggistica, non di rado hanno rivolto il loro interesse alla narrativa mantenendo un livello sempre medio-alto della loro produzione lanciando talvolta anche nuovi talentuosi autori, alcuni dei quali hanno poi continuato la propria carriera con prestigiosi e affermati marchi nazionali.

Agli inizi del 2000 il suo patrimonio veniva ceduto ad un nuovo gruppo disponibile a raccoglierne l’eredità e a perpetuare e incrementare i programmi e gli intendimenti del marchio La Zisa.
In questi ultimi anni, la società cooperativa La Zisa Comunicazione ha continuato l’avventura editoriale già intrapresa dai fondatori, riscuotendo un buon successo con alcune pubblicazioni come il saggio dei giornalisti Fabio Bonasera e Davide Romano “Inganno padano. La vera storia della Lega Nord” (Prefazione di Furio Colombo); l’opera dello scrittore Vittorio Gorresio “Risorgimento scomunicato” (Prefato da Gianni Vattimo); o il pamphlet del giornalista del Sole24Ore, Nino Amadore, “La zona grigia. Professionisti al servizio della mafia”; inoltre, vanno menzionati: la relazione della Commissione parlamentare Antimafia sulla ‘Ndrangheta o, ancora, le recenti pubblicazioni di Pompeo Colajanni – “Le cospirazioni parallele” – e di Girolamo Li Causi – “Terra di frontiera” – con la prefazione dell’ex ministro della Repubblica Oliviero Di Liberto.

La Casa Editrice La Zisa si è quindi affermata come tra le più significative realtà editoriali di qualità del nostro Paese, anche attraverso una nuova rete di distribuzione con depositi tutte le regioni d’Italia e all’estero.
La casa editrice aderisce e collabora con le associazioni “Addiopizzo” per la divulgazione del binomio sviluppo e legalità quale unico mezzo per contrastare la mentalità mafiosa che da troppo tempo soffoca l’ economia siciliana e non solo.

martedì 6 dicembre 2011

Arriva in libreria: Pietro Piro, “Uno sguardo sul dominio borghese. Un breve scritto politico”, Ed. la Zisa, Pagg. 80, euro 9,90


Partendo da riflessioni sulla società contemporanea, questo breve saggio analizza con lucidità le caratteristiche della borghesia, gruppo sociale complesso e cangiante protagonista indiscusso della storia degli ultimi secoli. Visioni, bisogni, miti, stili di vita e lati oscuri vengono esaminati con cura a partire da una prospettiva rassegnatamente borghese ma con l’auspicio di “offrire punti d’appoggio per una rivolta che viene”. Secondo Piro, infatti, è necessario frenare l’attuale deriva “borghesizzante” del mondo, colpevole di portare avanti un’azione opacizzante e pervasiva della realtà. Tuttavia, la rigenerazione passa anche e inevitabilmente per la presa di coscienza della degenerazione, quindi la rottura può essere possibile solo dall’interno e non prima d’aver osservato confini ed entità dei domini da scardinare. Scriveva Groethuysen: “Il borghese non è nulla di definitivo”.

Pietro Piro nasce a Termini Imerese nel 1978. Laureato in Filosofia all’università di Urbino, è dottorando di ricerca in “Sistema dei Partiti e Comunicazione Politica” presso l’università “Kore” di Enna e la UNED di Madrid. Svolge attività di ricerca presso il fondo filmico della Filmoteca Española di Madrid e il CIDHE (Centro di Ricerca sulla Democrazia Spagnola). Ha studiato Scienza delle Religioni a Urbino, dove si è perfezionato in “Scienze antropologiche delle Religioni”. Ha pubblicato, tra l’altro: “Le prime luci dell’alba. Materiali di Storia delle Religioni” (2009); “Le prime luci dell’alba a Oriente” (2011), “La peste emozionale, l’uomo-massa e l’orizzonte totalitario della tecnica” (2011). La sua opera poetica comprende: “I versi del poeta sono da buttare” (2000); “La bambola e il mitra. Come educai la mia lingua alla rivolta. Poesie 1995-2010” (2010); “Confino ed Esilio. Materiali Poetici 1997-2007” (2010).

sabato 3 dicembre 2011

Con il legal thriller “Esame incrociato”, dell’avvocato Michele Barbera, le Edizioni La Zisa inaugurano la collana “La linea gialla”


Con il legal thriller “Esame incrociato” (pp. 464, euro 19,50, ISBN: 978-88-95709-98-7 ), dell’avvocato Michele Barbera, le Edizioni La Zisa inaugurano la collana “La linea gialla”

“Cos'è più difficile: accettare l'uccisione del proprio migliore amico o assumere la difesa del suo assassino?” Marco Billemi, giovane avvocato penalista, dovrà affrontare una lotta che non si svolgerà solo nelle aule di giustizia. Scoprirà ben presto che il processo cui partecipa come difensore lo coinvolge a livelli più profondi, sino a mettere in crisi la sua coscienza di avvocato e di uomo. L'omicidio del giudice Beppe Maisano diventa un crocevia di emozioni e di situazioni trascinanti in cui le rigide regole processuali si piegano di fronte alla ineluttabilità degli eventi ed all'impeto di forze che trascendono il singolo individuo e tentano di condizionare non solo la sentenza, ma anche l'esistenza stessa dei protagonisti. Quando il confronto tra accusa e difesa metterà a fuoco un verdetto di condanna che si preannuncia fin troppo scontato, Marco, con lucida determinatezza, affronterà ciò che un destino cinico e violento ha seminato sul suo cammino, anche a costo di perdere gli affetti e di rischiare la propria vita per salvaguardare una verità che molti preferiscono rimanga nascosta. Dalle atmosfere ovattate di un elegante studio legale sino alle aspre campagne dell'entroterra siciliano, passando per le fredde aule dei palazzi di giustizia: un legal thriller che non può che essere metafora della stessa esistenza umana, in cui la crudeltà del male può essere sconfitta solo dalla tenacia del bene.

Michele Barbera è nato a Castelvetrano (TP) nel 1969, fa l'avvocato e collabora con diversi periodici e siti web con i suoi racconti noir, gialli e horror. Nel 2009 ha pubblicato “Neri di Sicilia” e nel 2011 ha vinto il premio nazionale NeroBrand con il racconto “In punto di morte”. Sempre nel 2011, il giallo “Qualcosa di importante” è stato pubblicato in un'antologia edita da Mondadori e dedicata alle investigazioni dell'Arma dei Carabinieri.

http://www.lazisa.it/barbera.html