Una storia di Palermo, dagli inizi del ‘900 alla fine degli
anni ’60, attraverso le microstorie di due famiglie, e dei loro rispettivi
affetti, che procedono parallelamente senza mai incontrarsi, finché il caso non
le unirà nei loro discendenti. Le origini sono lontanissime e diverse: da un
lato un intraprendente giovanotto milanese, commesso di una cartoleria a
Milano, che viene mandato dal suo principale a dirigere una succursale a
Palermo; dall’altro un agiato gabelloto, originario di una delle zone più interne
ed arretrate della Sicilia, che ambisce ad assicurare un futuro da “borghese”
ai suoi figli. Da queste due scelte di vita scaturiranno tutte le vicende, i
destini, gli amori. Una visione trasversale di Palermo, protagonista del
romanzo coi suoi riti, le sue tradizioni e il suo dialetto colorito, attraverso
le ripercussioni che la Storia avrà sulle vite dei personaggi. Palermo città
amatissima e straziata dai suoi stessi figli, ma sempre risorgente dalle sue
ceneri. All’interno un misto di realtà e d’invenzione: autentiche le
ricostruzioni storiche, tratte da fonti accreditate e dalla memoria orale;
frutto di fantasia alcune vicende private che rispettano tuttavia carattere e
temperamento dei personaggi reali. Storia di due famiglie profondamente amate
dall’autrice, la cui voce diventa quella narrante.
Mariceta Gandolfo è nata e vive a Palermo; laureata in
Filosofia e in Lettere Classiche presso l’Università di Palermo. Ha insegnato
per molti anni presso l’Istituto alberghiero e il Liceo Classico Francesco
Scaduto di Bagheria. Ha scritto e diretto vari testi teatrali e collaborato
alla rivista Mezzo Cielo. Attualmente collabora alla rivista di psicologia Link
e insegna presso l’Università Leonardo Da Vinci di Palermo.