Il socialismo e il comunismo
sono defunti, eppure rimangono ad ossessionarci. Non è possibile sbarazzarci
dei valori e degli ideali che ne erano l’impulso, perché rimangono intrinseci a
quella “buona vita” che lo sviluppo sociale ed economico mira a creare. Ma cosa
resta oggi di queste ideologie? Quali sono i valori che tramontano e quelli che
sorgono? Gli interventi raccolti in questo volume, vogliono fornire alcuni
elementi di riflessione – senza nessuna pretesa di fornire un’ideologia forte
da contrapporre alla nuova ondata di arroccamenti identitari che vorrebbe
riportarci indietro all’epoca dei nazionalismi e dei muri – di analisi, di
meditazione e di critica. Originariamente, questo volume doveva intitolarsi: Contributi per la comunità
concreta.
Il titolo del volume voleva
omaggiare l’intuizione comunitaria di Adriano Olivetti. Intuizione che rinnova
la fiducia nell’uomo di poter costruire una comunità responsabile che sappia
vivere, amare e lavorare, non solamente per produrre benessere economico ma
anche per elevare le coscienze. La Comunità immaginata da Olivetti è operosa,
concreta, relazionale, partecipata, eterogenea, in continua formazione e alla
ricerca ostinata di un senso che sia valido per l’uomo. Non è forse in questa
direzione che dobbiamo provare ad indirizzare i nostri sforzi? Nel costruire
realtà sociali che mettano al centro la persona e i valori positivi che riesce
ad esprimere? Oggi viviamo in una fase del capitalismo consumistico in cui la
produzione industriale alimenta lo spreco e l’inquinamento.
Dentro questa dinamica
perversa, l’uomo si sente parte integrante di questo inutile spreco perché si
rende conto che è soltanto una minuscola ruota di un potente ingranaggio che lo
stritola e lo rende sempre più disumano. Oggi manca una visione organica della
persona che includa le dimensioni del produrre, dell’abitare, del fare cultura,
storia e memoria. È per questo motivo che la comunità concreta è tutta
ancora da costruire. Le basi ideali sono state gettate ma è urgente che ci si
innamori nuovamente di queste basi per farle fiorire ancora e poi ancora.
PIETRO PIRO (Termini Imerese 1978) è uno studioso attento alle dinamiche di disumanizzazione radicale del nostro tempo. Ha svolto importanti ricerche in ambito filosofico, politico, educativo, sociale, religioso. Ha fondato la Biblioteca Veni Creator Spiritus. I suoi più recenti volumi sono: L’uomo nell’ingranaggio, Edizioni La Zisa, Palermo 2019; Perdere il lavoro smarrire il senso: esperienze educative e altri saggi di sociologia critica, Mimesis, Milano-Udine 2018.