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martedì 9 luglio 2024

La figlia della Nobel Munro: 'Abusi dal mio patrigno, lei sapeva'

Il duro racconto sulla sua infanzia affidato al Toronto Star

Per la maestra del racconto che per decenni ha puntato i riflettori su intricati rapporti familiari e' un'onta e uno shock: la premio Nobel Alice Munro sapeva che il suo secondo marito aveva stuprato e molestato ripetutamente una delle sue figlie da quando la ragazzina aveva appena nove anni e tuttavia aveva continuato a stare con lui fino a quando non era morto nel 2013.

L'oscuro segreto di casa Munro e' emerso in un articolo sul Toronto Star della diretta interessata, Andrea Robin Skinner, ormai adulta

Gli abusi sarebbero cominciati nel 1976 quando una notte, mentre Alice non era in casa, il patrigno Gerald Fremlin si introdusse nel letto della bambina per aggredirla sessualmente.

Gli abusi erano continuati fino a quando Andrea Robin non era diventata teen-ager: "Mi raccontava delle ragazzine del vicinato che gli piacevano e dei bisogni sessuali di mia madre. Quando eravamo soli in macchina ne approfittava per calarsi i pantaloni e farsi veder nudo". Arrivata a 25 anni, dopo aver letto un racconto in cui Alice mostrava simpatia per un personaggio morto suicida dopo esser stata abusata dal patrigno, la ormai giovane donna si era confidata con la madre, che tuttavia aveva deciso di restare con Fremlin, un vecchio compagno di università sposato negli anni '70 dopo la fine del primo matrimonio.

"Reagi' come temevo che avrebbe fatto, come se avesse appreso di una sua infedelta'", ha scritto la Skinner: "Cosi' tornammo a fare come se niente fosse". Arrivata a 38 anni, tre decenni dopo l'inizio degli abusi, Andrea Robin si era pero' rivolta alla polizia dopo aver letto un'intervista di Alice al New York Times in cui la scrittrice era piena di elogi per il secondo marito. Nel 2005, ormai ottantenne, Fremlin si era dichiarato colpevole di atti osceni e aggressione indecente ed era stato condannato a due anni di liberta' vigilata. "Volevo che quel che era successo fosse messo agli atti, che venisse registrato che non mi ero meritata quanto avevo subito", ha detto la donna: "Volevo anche che la mia storia diventasse parte di quanto si dice quando si parla di mia madre".

Invece, a causa della fama materna, "continuo' il silenzio". La Munro ha vinto il Nobel nel 2013, l'anno della morte di Fremlin. A quel punto la scrittrice aveva cominciato a mostrare i primi segni della demenza che l'ha accompagnata fino alla morte il 13 maggio 2024. L'anno prima la maestra del racconto aveva smesso di scrivere: la sua ultima raccolta, Dear Life - Uscirne Vivi, e' stata pubblicata in Italia con Einaudi dieci anni fa. 
(Fonte: Ansa) 

venerdì 7 gennaio 2011

Arriva in libreria “Il libro nero della pedofilia” di Massimiliano Frassi, Prefazione di Alessia Sinatra, Edizioni La Zisa, pp. 144, euro 12



I numeri dell’orrore - Le reti dei pedofili - Gli abusi in famiglia, nelle scuole materne e nelle diverse chiese – La pedopornografia in Internet - Le testimonianze delle vittime


Negli ultimi anni la pedofilia è diventata uno dei fenomeni raccapriccianti che più ha occupato le prime pagine dei mezzi di comunicazione. Si tratta certamente di una forma di criminalità non nuova nella storia dell’umanità, ma che in conseguenza dei più moderni e sofisticati ritrovamenti tecnologici (internet, soprattutto) ha facilitato e reso più visibili i contatti tra questi mostri, che si annidano dappertutto e spesso in luoghi ritenuti i più sicuri (scuole, parrocchie, gli stessi nuclei famigliari), e la conseguente diffusione di materiale pedopornografico giunto ormai a livelli di inaudita barbarie. Questo libro-denuncia racconta, senza inutili ipocrisie e infingimenti, tutto ciò che si muove dentro e attorno a questo mondo disumano, non escluse le potenti coperture di cui gode a livello internazionale, in aggiunta alle tante omertà di cui si circonda, tali da renderlo, ancora e purtroppo, un morbo di difficile estirpazione.

Massimiliano Frassi, giornalista e scrittore, è da anni impegnato in attività sociali di scottante attualità. Le sue denunce, spesso scomode e per questo mal tollerate dai corifei del potere, hanno, al contrario, raccolto il consenso di migliaia di cittadini. Autore di numerose pubblicazioni di successo sull’argomento e del blog più consultato tra quelli dedicati all’infanzia violata, è presidente della Associazione Prometeo Onlus. Negli ultimi anni ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti sia in Italia che all’estero.

Le Edizioni La Zisa aderiscono ad "Addiopizzo" e a "Libera" di don Ciotti e tutti i volumi pubblicati sono certificati "pizzo free".