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martedì 9 luglio 2024

Addio a Kadare, l'ultimo libro dello scrittore albanese uscirà in Italia a ottobre


 

Quando un dittatore chiama, pubblicato dalla Nave di Teseo

Quando un dittatore chiama, l'ultimo libro di Ismail Kadare, il grande scrittore, poeta e sceneggiatore albanese, morto a 88 anni, sarà nelle librerie italiane ad ottobre 2024 per La nave di Teseo nella traduzione di Cettina Caliò.


Considerato tra i migliori libri del 2023 dal 'Wall Street Journal', selezionato per l'International Booker Prize 2024, nel romanzo di 164 pagine Kadare ricostruisce, con un'affascinante combinazione di momenti onirici e indagini su fonti attendibili, i tre minuti di una telefonata tra Stalin e Pasternak e quello che questo momento teso, misterioso e assai poco conosciuto della storia moderna, ha causato. Si narra che nel giugno del 1934 Joseph Stalin telefonò al famoso romanziere e poeta Boris Pasternak per discutere dell'arresto del poeta sovietico Osip Mandelstam.
 

"Il compagno Stalin desidera parlare con te".
Intrecciando le testimonianze di personaggi legati a Pasternak e Mandelstam, scrittori come Isaiah Berlin e Anna Achmatova e giornalisti, Kadare da vita a un romanzo avvincente che mette in luce i rapporti tra arte e potere in cui uno scrittore, che dovrebbe essere libero per definizione, è costretto a fare i conti con la politica e con un tiranno sanguinario. Un racconto febbrile e sentito che rivela inquietanti similitudini con l'esperienza diretta di Kadare quando, sotto la feroce dittatura di Hoxha, ricevette anche lui una telefonata inaspettata.
La nave di Teseo, presso cui è in corso di riedizione l'opera di Kadare - vincitore nel 2005 della prima edizione dell'International Booker Prize, nel 2009 del Premio Principe delle Asturie, più volte candidato alla selezione finale per il premio Nobel e membro d'onore dell'Académie française - ha pubblicato La bambola (2017), La provocazione (2018), Aprile spezzato (2019), La città di pietra (2021), Le mattine al Café Rostand (2021), Il dossier O. (2022) e Il palazzo dei sogni (2023). 

(Fonte: Ansa)
   

venerdì 7 gennaio 2011

Arriva in libreria “Il libro nero della pedofilia” di Massimiliano Frassi, Prefazione di Alessia Sinatra, Edizioni La Zisa, pp. 144, euro 12



I numeri dell’orrore - Le reti dei pedofili - Gli abusi in famiglia, nelle scuole materne e nelle diverse chiese – La pedopornografia in Internet - Le testimonianze delle vittime


Negli ultimi anni la pedofilia è diventata uno dei fenomeni raccapriccianti che più ha occupato le prime pagine dei mezzi di comunicazione. Si tratta certamente di una forma di criminalità non nuova nella storia dell’umanità, ma che in conseguenza dei più moderni e sofisticati ritrovamenti tecnologici (internet, soprattutto) ha facilitato e reso più visibili i contatti tra questi mostri, che si annidano dappertutto e spesso in luoghi ritenuti i più sicuri (scuole, parrocchie, gli stessi nuclei famigliari), e la conseguente diffusione di materiale pedopornografico giunto ormai a livelli di inaudita barbarie. Questo libro-denuncia racconta, senza inutili ipocrisie e infingimenti, tutto ciò che si muove dentro e attorno a questo mondo disumano, non escluse le potenti coperture di cui gode a livello internazionale, in aggiunta alle tante omertà di cui si circonda, tali da renderlo, ancora e purtroppo, un morbo di difficile estirpazione.

Massimiliano Frassi, giornalista e scrittore, è da anni impegnato in attività sociali di scottante attualità. Le sue denunce, spesso scomode e per questo mal tollerate dai corifei del potere, hanno, al contrario, raccolto il consenso di migliaia di cittadini. Autore di numerose pubblicazioni di successo sull’argomento e del blog più consultato tra quelli dedicati all’infanzia violata, è presidente della Associazione Prometeo Onlus. Negli ultimi anni ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti sia in Italia che all’estero.

Le Edizioni La Zisa aderiscono ad "Addiopizzo" e a "Libera" di don Ciotti e tutti i volumi pubblicati sono certificati "pizzo free".

martedì 30 novembre 2010

Narrativa: “ALIENI METROPOLITANI” di AMELIA CRISANTINO


PROTAGONISTI metropolitani, vite distanti e parallele che scorrono attorno alla stradadel Viale. Mestieri ormai improbabili e proiezioni nella modernità convivono gomitra gomito, raccontati da Giuseppe Mazzone nel romanzo breve “L'ultima notte prima della fine del mondo”. Troviamo Violetta, ragazza gentile che ha trovato una nicchia al suo disagio divenendo «la commessa della modista». C'è il dottor Crocchia, il «signorino» discendente di una dinastia di medici che figura come specialista in malattie respiratorie. Da un altro secolo sembra arrivare la signora Ina, che in un minuscolo negozio vende formaggi e acciughe sotto sale, le sue pagnotte condite sono molto apprezzate dai muratori. Il tabaccaio guercio e l'edicolante artista reclamano più spazio peri loro personaggi, compressi come sono fra la ginecologa Marta, il barista Lupo, il barbone filosofo e il suo cane Bau, forma abbreviata di Baudelaire. In fondo alla strada c'è lo studio di un veterinario che per solidarietà, la notte di Natale, fa abortire una donna sola legandola al lettino dove di giorno visita cani e gatti. Una folla di ex capelloni nostalgici ed ex minigonne si lanciano versi di vecchie canzoni: sullo sfondo scorre una città distratta, che contagia ai suoi abitanti un umore malinconico. E tutti pensano di avere un giorno vissuto momenti più gloriosi. Anche i sorrisi sembrano evocare tempi andati, «sicuramente migliori a detta di chi li aveva vissuti».

GIUSEPPE MAZZONE
“L'ultima notte prima della fine del mondo”
Edizioni La Zisa
Pagine 122
Euro 9,90

mercoledì 24 novembre 2010

Palermo 25 novembre, Presentazione del romanzo di Ennio Tinaglia, "Terzapersona", Edizioni La Zisa



Palermo, 24 novembre 2010 - "Terzapersona" è il titolo del romanzo, scritto dal noto penalista palermitano Ennio Tinaglia e pubblicato dalle Edizioni La Zisa, che verrà presentato domani giovedì 25 novembre, alle ore 17,30, presso il salone della Chiesa valdese di via dello Spezio 43 (dietro teatro Politeama), a Palermo. Interverranno: Lorenzo Matassa, magistrato; e Virginia Salemi, psicologa. Modererà: Alessia Franco, giornalista. Accompagnamento musicale del sassofonista. Franco Caliò. Sarà presente l'autore

IL LIBRO: Ennio Tinaglia, "Terzapersona", Prefazione di Lorenzo Matassa, Edizioni La Zisa, pp. 176, euro 9,90 (ISBN 978-88-95709-75-8)

È il romanzo di due fratelli, dei loro destini incrociati, spesso in un abbraccio mortale. È la storia di Giorgio e di Saverio, di quattro anni più grande di lui, affetto da una grave malattia mentale. Una vera e propria cambiale, il disagio psichico, durissima da pagare. Un percorso doloroso e spesso scomodo, quello che negli anni intraprende Giorgio, fatto di rabbia, rassegnazione, speranza, rimorsi, sensi di colpa, odio e pensieri inconfessabili. Ma anche di amore: per i suoi spazi vitali conquistati a fatica, per la sua famiglia, per la vita. E per Saverio, la sua cambiale. Accanto alla vita dei due fratelli, la tragedia sorda della malattia mentale, dei manicomi vecchi e di quelli nuovi, una piaga ancora aperta nel tessuto sociale a trent'anni dalla legge Basaglia. Un acuto romanzo di formazione, in tempi in cui tutti i dubbi sembrano destinati a soccombere.

Ennio Tinaglia (Palermo, 1955) vive e lavora nel capoluogo siciliano, dove esercita la professione di avvocato penalista. Sposato, padre di due figli, debutta nella narrativa proprio con Terzapersona.

Le Edizioni La Zisa aderiscono ad "Addiopizzo" e a "Libera" di don Ciotti e tutti i volumi pubblicati sono certificati "pizzo free".

giovedì 29 luglio 2010

Davide Romano, “Nella citta' opulenta. Microstorie di vita quotidiana”, Prefazione di Diego Novelli, Edizioni La Zisa




Storie minime. Storie di uomini giudicati ''minori'' nelle colonne dei giornali, ma che possono rappresentare lo specchio di una comunita'. Fatti che meritano lo spazio di una ''breve'', ma che con Davide Romano diventano materia per il suo ''Nella citta' opulenta. Microstorie di vita quotidiana''. Il volume, con la prefazione di Diego ed edito da La Zisa/Koinè, racconta gli emarginati di Palermo, con le loro vite sconosciute che possono diventare note quando - per disperazione o per violenza repressa - si macchiano di qualche crimine piu' o meno grave. Romano ha tratto dalla cronaca degli ultimi cinque anni, pubblicata su varie testate, vicende che fotografano una realta', quella palermitana, nelle sue ombre e nelle sue luci, ''per ricordare ai disattenti che insieme alle vetrine illuminate ci sono anche zone estese di colpevole abbandono morale e materiale'', segmenti di vita vissuta che commuovono e irritano contemporaneamente. ''Sono trascorsi oltre trent' anni da un mio lungo soggiorno in Sicilia, inviato dal mio giornale, l' Unita' - scrive Novelli - dopo la lettura delle pagine di Romano sono rimasto profondamente colpito non solo dalla drammaticita' di queste microstorie di vita quotidiana che lui, con tanta sensibilita', ha raccolto, ma soprattutto dalle analogie con le storie con cui mi ero incontrato trent' anni prima, quasi che il tempo nella realta' siciliana non esista, si sia fermato''. ''Palermo - scrive ancora Novelli - vive le contraddizioni, le mode, i gusti, i drammi che vivono citta' come Roma, Milano, Torino, Parigi, Londra. Il dramma di un disoccupato che vuole buttarsi dal cornicione di un palazzo e' lo stesso in qualsiasi parte del mondo. Diverse ci fa capire l' autore sono le reazioni delle persone. E ce lo fa capire lasciando parlare gli uomini e le donne di questa sua amata e odiata citta', dando voce ai piu' deboli, schierandosi dalla loro parte''. Diciassette i capitoli del volume scritto dal giornalista freelance poco più che trentenne dedicati a ''I disperati della Noce''; ''Solo per amore''; ''Omosessualita' e fede''; ''Amore al citofono''; ''Cuore di boss''; ''Quando il prete s' innamora''; ''Scuole cattoliche e portatori di handicap''; ''Malacarne''; ''I sogni nel cassonetto''; ''Quel benedetto posto fisso''; ''La scoperta del mercato''; ''La mano dello scultore''; ''Una scuola di vita''; ''L' eremita delle Madonie''; ''Il coraggio di cambiare''; ''La pupara di Dio''; e ''Vita da squatters''.

DAVIDE ROMANO (Palermo), giornalista, editore e scrittore. Ha scritto e scrive per numerose testate, tra le quali: Il Giornale di Sicilia, Il Mediterraneo, La Repubblica, Centonove, Antimafia2000, L’Ora, La Rinascita della Sinistra, Jesus, Avvenimenti, L’Inchiesta Sicilia, Narcomafie e Riforma. È stato anche fondatore e direttore responsabile del bimestrale di economia, politica e cultura Nuovo Mezzogiorno e del mensile della Funzione Pubblica Cgil Sicilia Forum 98. Ha pubblicato i volumi: “L’amore maldestro” (2001), “La linea d’orizzonte tra carne e Cielo” (2003), “La buriana e altri racconti” (2003), “Nella città opulenta. Microstorie di vita quotidiana”, Prefazione di Diego Novelli, (2003, 2004), “L’anima in tasca” (2004), “Piccola guida ai monasteri e ai conventi di Sicilia” (2005), “Il santo mendicante. Vita di Giuseppe Benedetto Labre” (2005), “Dicono di noi. Il Belpaese nella stampa estera” (2005), “La pagliuzza e la trave. Indagine sul cattolicesimo contemporaneo”, Presentazione di Marcelle Padovani, Prefazione di Anna La Rosa. Con un contributo di don Vitaliano della Sala (2007), “Uno spettro s’avanza… Globalizzazione, mafie, diritti e nuova cittadinanza”, Prefazione di Paolo Ferrero (2010) ed ha curato il volume di Girolamo Li Causi, “Terra di Frontiera. Una stagione politica in Sicilia 1944-1960”, Presentazione di Italo Tripi, Prefazione di Oliviero Diliberto (2009).

lunedì 14 dicembre 2009

Davide Romano, “Nella citta' opulenta. Microstorie di vita quotidiana”, Prefazione di Diego Novelli, La Zisa


Storie minime. Storie di uomini giudicati ''minori'' nelle colonne dei giornali, ma che possono rappresentare lo specchio di una comunita'. Fatti che meritano lo spazio di una ''breve'', ma che con Davide Romano diventano materia per il suo ''Nella citta' opulenta. Microstorie di vita quotidiana''. Il volume, con la prefazione di Diego ed edito da La Zisa/Koinè, racconta gli emarginati di Palermo, con le loro vite sconosciute che possono diventare note quando - per disperazione o per violenza repressa - si macchiano di qualche crimine piu' o meno grave. Romano ha tratto dalla cronaca degli ultimi cinque anni, pubblicata su varie testate, vicende che fotografano una realta', quella palermitana, nelle sue ombre e nelle sue luci, ''per ricordare ai disattenti che insieme alle vetrine illuminate ci sono anche zone estese di colpevole abbandono morale e materiale'', segmenti di vita vissuta che commuovono e irritano contemporaneamente. ''Sono trascorsi oltre trent' anni da un mio lungo soggiorno in Sicilia, inviato dal mio giornale, l' Unita' - scrive Novelli - dopo la lettura delle pagine di Romano sono rimasto profondamente colpito non solo dalla drammaticita' di queste microstorie di vita quotidiana che lui, con tanta sensibilita', ha raccolto, ma soprattutto dalle analogie con le storie con cui mi ero incontrato trent' anni prima, quasi che il tempo nella realta' siciliana non esista, si sia fermato''. ''Palermo - scrive ancora Novelli - vive le contraddizioni, le mode, i gusti, i drammi che vivono citta' come Roma, Milano, Torino, Parigi, Londra. Il dramma di un disoccupato che vuole buttarsi dal cornicione di un palazzo e' lo stesso in qualsiasi parte del mondo. Diverse ci fa capire l' autore sono le reazioni delle persone. E ce lo fa capire lasciando parlare gli uomini e le donne di questa sua amata e odiata citta', dando voce ai piu' deboli, schierandosi dalla loro parte''. Diciassette i capitoli del volume scritto dal giornalista freelance poco più che trentenne dedicati a ''I disperati della Noce''; ''Solo per amore''; ''Omosessualita' e fede''; ''Amore al citofono''; ''Cuore di boss''; ''Quando il prete s' innamora''; ''Scuole cattoliche e portatori di handicap''; ''Malacarne''; ''I sogni nel cassonetto''; ''Quel benedetto posto fisso''; ''La scoperta del mercato''; ''La mano dello scultore''; ''Una scuola di vita''; ''L' eremita delle Madonie''; ''Il coraggio di cambiare''; ''La pupara di Dio''; e ''Vita da squatters''.

DAVIDE ROMANO (Palermo, 6 ottobre 1971), giornalista, editore e scrittore. Ha scritto e scrive per numerose testate, tra le quali: Il Giornale di Sicilia, Il Mediterraneo, La Repubblica, Centonove, Antimafia2000, L’Ora, La Rinascita della Sinistra, Jesus, Avvenimenti, L’Inchiesta Sicilia, Narcomafie e Riforma. È stato anche fondatore e direttore responsabile del bimestrale di economia, politica e cultura Nuovo Mezzogiorno e del mensile della Funzione Pubblica Cgil Sicilia Forum 98. Ha pubblicato i volumi: “L’amore maldestro” (2001), “La linea d’orizzonte tra carne e Cielo” (2003), “La buriana e altri racconti” (2003), “Nella città opulenta. Microstorie di vita quotidiana”, Prefazione di Diego Novelli, (2003, 2004), “L’anima in tasca” (2004), “Piccola guida ai monasteri e ai conventi di Sicilia” (2005), “Il santo mendicante. Vita di Giuseppe Benedetto Labre” (2005), “Dicono di noi. Il Belpaese nella stampa estera” (2005), “La pagliuzza e la trave. Indagine sul cattolicesimo contemporaneo”, Presentazione di Marcelle Padovani, Prefazione di Anna La Rosa. Con un contributo di don Vitaliano della Sala (2007) e Girolamo Li Causi, “Terra di Frontiera. Una stagione politica in Sicilia 1944-1960”. A cura di Davide Romano. Presentazione di Italo Tripi. Prefazione di Oliviero Diliberto (2009).

mercoledì 16 settembre 2009

Rosario Norrito, OMBRE DI VETRO, pp.56 - euro 4,90


“In fondo, tutta la filosofia è stata fatta da uomini che hanno tentato di superare o cancellare i confini posti da altri, ma con scarsi risultati, anzi, dopo vari tentativi, si sono ritrovati con voragini più profonde. Anche un epistemologo di prim’ordine come Popper si era arreso a questa fatalità, al punto di affermare che la scienza è un continuo abbattere confini per poi trovarsene altri da superare. Quanti giganti, che intrapresero il viaggio, sono tornati e hanno potuto raccontare cosa hanno visto? Ma dall’Oltre non vi è ritorno! Semmai qualcuno vi ha messo piede non lo sapremo mai. Se i filosofi possono insegnarci qualcosa è quello, appunto, di andare da un’altra parte per scoprire strade che non sono mai state battute, ma con prudenza perché, una volta imboccate… è finita!”.

Rosario Norrito, insegna filosofia e psicologia nei licei psicopedagogici. È stato conduttore di gruppi nel progetto “Comunicare educando & Educare comunicando” promosso dal l'Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia. Esperto in metodologia didattica tiene corsi sulla mnemotecnica e sulle diverse strategie per un apprendimento efficace. Ha ottenuti diversi riconoscimenti in ambito pittorico e poetico. Nel concorso letterario “Città di Monza 2000” con l'opera La notte bianca è risultato tra i vincitori.