“Gli sguardi splendenti” è il titolo dell’opera autobiografica del misterioso Cola Francu (evidente nome d’arte) che sarà presentato lunedì 30 agosto, alle 18 e 30, presso la libreria Zacco di via Vittorio Emanuele 423, a Palermo. Ne discuteranno con l’autore Alfredo San’Angelo e Davide Romano. Farà gli onori di casa Maurizio Zacco.
La casa editrice La Zisa nasce nel 1988 a Palermo e in breve tempo si afferma nel settore dell'editoria di qualità proponendo classici ormai dimenticati e nuovi autori di talento.
giovedì 5 agosto 2021
martedì 27 luglio 2021
Covid 19, Edizioni La Zisa, Un libro in regalo a tutti i neovaccinati
Un libro in regalo a tutti quelli che si faranno vaccinare
nei prossimi giorni. È la singolare iniziativa messa in campo dalle storiche
Edizioni La Zisa di Palermo per incoraggiare i nostri concittadini a
immunizzarsi contro il Covid 19.
“Ci siamo chiesti più volte cosa poter fare come casa
editrice per convincere le persone a vaccinarsi – spiegano dalla casa editrice –
e ci è venuta l’idea di batterci coi nostri mezzi: i libri. Regaleremo,
infatti, un libro da noi pubblicato a ogni persona che si vaccinerà nei
prossimi giorni. Basterà portare presso la nostra sede di via Vann’Antò 16, a
Palermo, il certificato che attesti l’avvenuta vaccinazione per ricevere in
omaggio un romanzo o anche un saggio o una silloge di poesie da gustarsi sotto
l’ombrellone”.
E concludono: “Chissà che non riusciamo a incoraggiare qualcuno a vaccinarsi con la promessa di un buon libro!”.
http://edizionilazisa.blogspot.com/
edizionilazisa.it
lazisa.it
giovedì 22 luglio 2021
In libreria: Antonino Bacarella, “Storia moderna dell’agricoltura siciliana. Dall’anteguerra ai giorni nostri”, Voll. 2, seconda edizione riveduta e ampliata, pp. 1120, euro 69,00
Storia moderna
dell’agricoltura siciliana: dall’anteguerra ai giorni nostri, è il racconto di
quanto accaduto nell’agricoltura siciliana negli ultimi novant’anni. Un
racconto che parte dalla narrazione temporale degli avvenimenti più
significativi dell’agricoltura regionale, analizzati nel contesto della
evoluzione degli eventi internazionali, europei e nazionali e all’interno della
politica e delle istituzioni regionali, e si conclude con il confronto fra i
due comparti economicamente più rilevanti dell’agricoltura siciliana:
l’agrumicolo e il vitivinicolo. Il quadro che ne viene fuori è quello di una
società fortemente intrisa, come piace dire all’autore, di quella massiccia
dose di “sicilitudine”, concetto molto diverso da quello di “sicilianità”, che
ha impedito nel tempo e impedisce ancora all’agricoltura siciliana di divenire
quello che dovrebbe essere: «risorsa strategica significativa, produttrice di
reddito e occupazione, specialmente per i giovani, creatrice di paesaggi, di tutela
dell’ambiente, di sviluppo per la gastronomia, per l’immagine, per la cultura,
per l’economia terziaria, diffusiva della sua immagine di isola “felice” e
altro ancora».
ANTONINO BACARELLA
ha conseguito la laurea in Scienze agrarie nel 1960
presso la facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Palermo, dove ha
insegnato fino al 2010, ed è stato direttore di Istituto e di Dipartimento,
preside della Facoltà (1987-93) e delegato del Rettore alla Presidenza della
Fondazione Angelo e Salvatore Lima Mancuso. Presidente dell’Ordine dei dottori
agronomi e dei dottori forestali di Palermo (1980-82) e consulente
tecnico-scientifico del ministero dell’Agricoltura e delle Foreste (1989-
1990), Bacarella ha avuto numerosi incarichi scientifici e ha svolto un’intensa
attività di insegnamento, di studio e professionale nelle discipline di
competenza del settore scientifico disciplinare di economia e politica agraria,
per incarico di istituzioni scientifiche pubbliche (Cnr, Inea, Formez, Ismea), enti
pubblici (Espi, Esa, Irvv, UnionCamere, Camere di commercio, Consorzi di
bonifica, ecc.), enti locali e provinciali, società e centri studi privati.
Nell’ambito dell’Amministrazione regionale siciliana è stato consulente
tecnico-scientifico della Direzione regionale della Programmazione (1981-92) e
dell’Assessorato per l’Agricoltura e per le Foreste (1985-96) e presidente del
Coreras, il Consorzio regionale per la ricerca e la sperimentazione
(1998-2011).
Dalla seconda metà degli
anni Sessanta e fino all’inizio degli anni Duemila ha seguito le politiche e le
manifestazioni sindacali delle organizzazioni professionali regionali di
categoria (Confcoltivatori, Coldiretti e Confagricoltura).
Parte del ricavato della vendita del presente volume sarà destinato ai progetti dell’Associazione INSHUTI Italia-Rwanda onlusS
lunedì 12 luglio 2021
Arriva in libreria… Roberto Taormina, “È l’ora di Facebook”, Prefazione di Ale Cacciato, Edizioni La Zisa, pp. 222, euro 16,00
In questo libro l’autore racconta il funzionamento di
Facebook e l’utilità che può avere se lo si conosce a fondo. L’autore si
propone di prendere per mano il lettore per fare in modo che il social sia una
reale risorsa di business per chiunque. Partendo dalle nozioni base, sarà
possibile imparare come aprire una pagina Fb, come ottimizzarla e renderla attraente
per il visitatore.
Nell’opera vengono analizzati i contenuti che si
possono realizzare, grazie alla spiegazione delle metodologie di lavoro
utilizzate dall’autore cosicché il lettore possa es-sere facilitato e
supportato nello sviluppo del Facebook marketing plan. Attraverso preziosi
consigli potranno essere apprese le best practices antecedenti alla
pubblicazione di un post, alla realizzazione di una campagna Ads e al
coinvolgimento di un determinato segmento di utenti, riuscendo in tal modo ad
offrire un valore aggiunto alla propria attività.
Partendo dalle nozioni di marketing pubblicitario,
sarà possibile imparare a sviluppare il funnel di Fb, delineare da soli un
piano editoriale e realizzare diversi tipi di contenuto, anche grazie alla
presenza di importanti contributi di specialisti di settore. L’autore ci aiuta
a comprendere come siano importanti un impegno assiduo e una cura costante nel
presiedere i vari canali comunicativi così da rendere più semplice e agevole il
contatto con un potenziale cliente.
Se sei un imprenditore, un professionista, un
artigiano o hai una nuova idea da lanciare e vuoi fare marketing in modo
semplice e concreto con Facebook, allora questo manuale fa proprio al caso tuo.
ROBERTO TAORMINA nasce a Corleone, un paesino
dell’entroterra siciliano. Non ancora maggiorenne si appassiona al mondo del
web. Nel corso degli anni progetta diversi siti web e ogni volta sente
pronunziare la solita frase dall’imprenditore di turno: “Il sito è stupendo, ma
dobbiamo vendere”. Sente che può fare di più ed ecco che inizia a studiare
prima e a mettere in pratica poi le varie tecniche di digital marketing, tra
cui anche quelle di Facebook. Oggi si occupa di consulenza digital marketing
per aziende e professionisti e cura l’immagine web a tutto tondo: dalla
progettazione del sito internet, fino alla pianificazione della strategia di
web marketing. Collabora con diverse aziende in Italia e anche all’estero. È
l’ora di Facebook è il suo primo lavoro editoriale.
lunedì 7 giugno 2021
In libreria: Cola Francu, "Gli sguardi splendenti. Storia di una famiglia", Edizioni La Zisa, pp. 180, euro 15,90
Gli occhi splendenti di due giovani donne sono il ricordo più vivo di Cola Francu. Due donne, molto diverse e che la vita ha allontanato, forse troppo presto, ma che hanno segnato, ognuna a suo modo, la vita dell’autore. La storia è raccontata da un uomo adulto che ha accettato il suo passato fatto di necessità, di ristrettezze e di pochi gesti di amore. Una vita trascorsa tra le difficoltà negli anni in cui, un po’ per le situazioni sociali un po’ per incapacità ad esprimerli, i sentimenti venivano meno e lasciavano il posto alla necessità. Troviamo in questo racconto una famiglia che si ritrova a dover affrontare le difficoltà di ogni giorno e gli occhi di un bambino che registrano tutto e non riescono a darsi spiegazioni plausibili per ciò che avviene. Quel bambino, oggi uomo, però non può non notare, e oggi non ricordare, gli occhi delle sue due sorelle che gli hanno fatto da madri.
Una
schiva, più dura, ma, allo stesso tempo, costretta dalla vita ad esprimere la
sua fragilità e il suo bisogno di affetto; l’altra, invece, piena di forza e
di capacità, ma obbligata ad accettare il suo destino: accudire la famiglia in
quanto sorella maggiore e accettare scelte comode per tutti i parenti. Pina e
Cettina sono le figure predominanti di questo racconto, insieme a quella
dell’autore. Infine, un ruolo significativo è svolto dall’ambiente: la campagna
che addolcisce e rende tutto più piacevole, ma che poi finisce per essere un
ricordo amaro nella vita del protagonista, costretto dagli eventi, a cui da
bambino non trova spiegazioni, ad abbandonarla.
Gli
sguardi splendenti è il racconto di una vita in tempi difficili.
COLA FRANCU nasce a Giuliana nell’ottobre del 1945 e lì trascorre parte della sua giovinezza, per poi spostarsi in varie città, tra cui Roma e Palermo, dove vive tuttora con la famiglia. L’autore, con lo pseudonimo Cola Francu, per amore nei confronti della sua famiglia, ha scritto questa storia nella sua avanzata età. Appassionato di lettura e, in special modo, di autori suoi conterranei, tra cui Antonino Giuseppe Marchese, ha già scritto e pubblicato per la stessa casa editrice, Edizioni La Zisa, La Marchesa Diana Folch de Cardona de Luna y Aragona, nel gennaio 2019.
mercoledì 19 maggio 2021
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ringrazia le Edizioni La Zisa per il volume di Paternostro
Dalla segreteria di Sergio Mattarella ci scrivono per farci sapere che il presidente della Repubblica ha gradito il volume da noi edito di Dino Paternostro, “La strage più lunga. Calendario della memoria dei dirigenti sindacali e degli attivisti del movimento contadino e bracciantile, caduti nella lotta contro la mafia (1893-1966)”, Edizioni La Zisa.
mercoledì 12 maggio 2021
Il libro di Dino Paternostro "La strage più lunga": gli anni di piombo della Sicilia che chiedeva diritti
di UMBERTO SANTINO
Primo Levi, nel suo I sommersi e i
salvati, parla di «derive della memoria», una reazione difensiva, da parte
dei superstiti dell’Olocausto, per rendere meno intollerabile il ricordo di
«un’offesa insanabile» . Ma più che una “ deriva” forse si dovrebbe parlare di
una vera e propria rimozione, se si pensa che tanti sopravvissuti si sono
decisi a raccontare quello che avevano vissuto soltanto dopo moltissimi anni. E non
c’è solo l’Olocausto, una realtà tanto inaccettabile, al limite
dell’incredibile, da doverla rimuovere. Gennaro Jovine, il protagonista
di Napoli milionaria, di Eduardo De Filippo, tenta di raccontare gli
orrori della guerra, ma i familiari non vogliono ascoltarlo. « La guerra è ‘
fernuta » , gli dicono, aggrappati come sono alla ragnatela dei contrabbandi,
ma per lui la guerra non è “fernuta”, poiché per chi l’ha vissuta la guerra è
un’esperienza incancellabile.
Questa rimozione della memoria è avvenuta anche per i protagonisti di questo libro di Dino Paternostro (“ La strage è più lunga. Calendario della memoria dei dirigenti sindacali e degli attivisti del movimento contadino caduti nella lotta contro la mafia”, Edizioni della Zisa), che finalmente ricostruisce, nome per nome, vita per vita, una storia che è stata in gran parte cancellata o rievocata per frammenti e con imprecisioni o fraintendimenti. E bisogna chiedersi perché e come è potuto accadere. La memoria non è un automatismo, ha bisogno di chi se ne assume l’impegno: una persona o un’organizzazione, un partito, un sindacato, un comitato, un’associazione che la considerano essenziale per la loro storia e la loro identità.
Facciamo qualche esempio. La memoria dei Fasci siciliani, che destarono interesse a livello internazionale, suscitarono consensi entusiastici e stroncature implacabili, è stata sotterrata perché il Partito socialista, che ne resse le fila, almeno per buona parte, è andato per altre vie, fino a naufragare nel pantano di Tangentopoli. Ma questo è accaduto anche per molti dei sindacalisti, militanti e dirigenti del movimento contadino caduti nel corso del Novecento. Non ne hanno mantenuto viva la memoria i familiari, tranne alcune eccezioni, perché non se la sono sentita, perché sono stati lasciati soli, perché sono andati via e, anno dopo anno, giorno dopo giorno, è sopravvissuto solo un ricordo sempre più sbiadito. Come la fotografia, spesso una fototessera, che mostrano a chi cerca di ridestare quel ricordo. Ma è un ricordo lontano, il fantasma di un’altra epoca, perché la storia è andata per altri percorsi, con i flussi migratori che spopolavano i paesi che avevano visto maturare quelle lotte, che erano stati insanguinati da quelle stragi e da quegli assassinii. Dei primi anni del Novecento si sono salvati i nomi di alcuni dirigenti sindacali o di partito che hanno lasciato tracce del loro operato, ma il nome di Giovanni Orcel, che ebbe un ruolo significativo come segretario della Fiom e tessitore di rapporti con il movimento contadino, non figura nei libri più noti su mafia e antimafia. Orcel è una figura scomoda, in contrapposizione con una linea “ riformista”, svilita da una pratica compromissoria con il padronato. E questo, assieme all’eliminazione del capomafia, indicato come responsabile del suo assassinio, una sorta di “giustizia proletaria”, in sostituzione dell’impunità istituzionale, può aver pesato nelle “ ragioni dell’oblio”.
Per i sindacalisti e i manifestanti uccisi
nel secondo dopoguerra, c’è incertezza pure sul numero. Si parla di 39 vittime,
compresi i caduti di Portella, dal 1944 al 1955; sarebbero 52 i dirigenti
politici e sindacali morti per mano mafiosa dal 1944 al 1960, secondo l’elenco
contenuto nella legge regionale n. 20 del 13 settembre 1999; 60 dal 1944 al
1968; 150 se si considerano anche le vittime della banda Giuliano e di altre
bande e i caduti ad opera delle forze dell’ordine durante manifestazioni
popolari, come la “ strage del pane” del 19 ottobre 1944 a Palermo. Ma in
questi elenchi figura anche qualche personaggio vittima di scontri all’interno
del mondo mafioso, come se la morte avesse azzerato conflitti e prese di
posizione che hanno segnato un confine tra mafia e antimafia.
Questo libro è il frutto più maturo della
strategia di recupero della memoria che ha visto la Cgil negli ultimi anni
colmare un vuoto, con segni materiali, lapidi, targhe stradali, che possono
essere i primi passi per rinnovare una toponomastica ferma al mito monarchico e
risorgimentale, con pesanti risvolti sicilianisti: a Palermo, sul piedistallo
del monumento a Francesco Crispi, il massacratore dei Fasci, c’è scritto: ”La
monarchia ci unisce...” e le scuole sono intitolate a re e regine sabaudi, tra
cui Vittorio Emanuele III, che aprì le porte al fascismo e firmò le leggi
razziali. Sono questi gli esempi che offriamo ai nostri studenti. Le
commemorazioni di figure dimenticate, considerate non come eventi rituali, ma
parte integrante dell’azione sindacale, hanno tracciato un nuovo cammino e un
buon tratto di strada è stato percorso con il Centro Impastato. Alla luce di
queste esperienze si spiega l’adesione della Camera del lavoro di Palermo come
partner del Centro nel progetto del Memoriale- laboratorio della lotta alla
mafia.
Il sottotitolo del libro è “Calendario
della memoria”, ma questo libro è più che un calendario, non è solo una sorta
di santorale laico. Ricostruisce biografie individuali e le inserisce in un
contesto. Riscopre una storia. La storia di un percorso di Liberazione che può
considerarsi la Resistenza della Sicilia in lotta, a mani nude, contro un
nemico che fa uso delle armi e considera la violenza come risorsa e strategia.
Troppo spesso vincente. E la memoria, che ripercorre questa storia, come viene
sottolineato nella citazione che apre il libro, è « una memoria d’amore » ,
come quella del soldato Mizushima del film di Kon Ichikawa,“ L’arpa birmana”,
ma la Spoon River siciliana più che un cimitero abbandonato è un luogo
d’incontro in cui ognuno ha il suo volto e il suo nome e racconta la sua vita.
(La Repubblica Palermo, 29 aprile 2021)
In libreria: Francesco Bonanno e Maria Antonietta Spinosa (a cura di), "Ripensare la comunità Jean-Luc Nancy incontra il Liceo Mandralisca", Edizioni La Zisa, pp. 86, euro 10,00
Il Liceo Classico Mandralisca è
un’istituzione scolastica storica, nata nel novembre 1890; fu Enrico Pirajno di
Mandralisca (1809-1864) a volerlo suo erede universale. Così detta il
testamento olografo del barone: «voglio dell’annua rendita di tutti i miei beni
[…] si fondasse e si mantenesse nella mia patria Cefalù un Liceo, con le norme
che qui appresso detterò. Detto corpo morale voglio che fosse il mio erede
universale». Il Liceo fu ospitato nei locali del palazzo baronale, diventando
Pareggiato nel 1895, Regio nel 1933 e, poco dopo, Liceo-Ginnasio Statale.
Il progetto “Umanesimo dell’altro
uomo. Per una cittadinanza attiva”, sin dal 2009, nelle sue ormai undici
edizioni, ha voluto definire la mission del Liceo Mandralisca in termini di
impegno e solidarietà nel sociale, per sostenere la crescita integrale della
persona. Elaborando nella riflessione e spe-rimentando con buone pratiche
modelli di convivenza per una comunità rigenerata, aliena da pregiudizi e
connotata da interculturalità e interazioni, ha promosso la cittadinanza attiva
nella costruzione dell’identità di ciascuno attraverso il confronto con
l’altro. L’edizione 2019-20, dal tema Ripensare la comunità, ha avuto come suo
momento conclusivo il dialogo, in videoconferenza, del filosofo Jean-Luc Nancy
con gli alunni dell’ultimo anno del liceo.
Testo inedito di J.-L. Nancy, prefazione di G. Nicolaci, contributi di A. Paola, M.A. Spinosa, C. Arrigo, M.D. Randone, S. Cimino, A. Pagano e F. Bonanno.
venerdì 7 maggio 2021
Inside America. Corso online di lingua e cultura angloamericana, aperte le iscrizioni
Un
ciclo di cinque incontri per
conoscere il cuore della cultura made in
Usa, al di là di pregiudizi e luoghi comuni. Dai presidenti americani massoni come
George Washington, Franklin Delano Roosevelt e Gerard Ford alla favolosa
Gilded Age; dal
problema sempre attuale dei nuovi
migranti, in un Paese fondato, paradossalmente, da migranti, agli scandali
legati al movimento #me too che
hanno travolto una, ormai ex, star del partito democratico quale Andrew Cuomo, fino a poco tempo fa
popolare governatore dello Stato di New York. Per finire col ritratto impietoso della nuova America,
che ormai non crede più nello stesso sogno
americano, magnificamente cristallizzata nelle pagine del romanzo di
successo di J.D, Vance, “Hillbilly Elegy”.
Cinque
intensi incontri, fra esercitazioni linguistiche, attualità, letteratura e
storia organizzati dalla casa editrice La
Zisa e dall’Associazione La Tenda di
Abramo, insieme ad Anna Lane,
che si svolgeranno a partire da martedì
25 maggio, sempre lo stesso giorno, per 5 settimane (10 ore di lezione in tutto), dalle ore 18,00 alle ore 20,00, in modalità online utilizzando la piattaforma Google Meet.
Il
costo? Solo 90 euro (materiale
didattico incluso) o, in alternativa, 18 euro per ogni singola lezione (due
ore).
“L’iniziativa
– spiega Anna Lane – è unica a Palermo al di fuori dal contesto puramente
accademico è diretta a chi vuole davvero conoscere la storia e la cultura
dell’America di cui si parla così tanto e si sa, in verità, così poco. E’
necessario un livello intermedio-avanzato per usufruire appieno del corso. Le
lezioni saranno l’occasione per perfezionare le proprie competenze
linguistiche attraverso la lettura di articoli, sui vari argomenti, tratti
dalla stampa statunitense e non solo”.
Per informazioni e iscrizioni: tel. 091
5509295; cell. 327 9053186 o scrivere a: ass.latendadiabramo@gmail.com
A conclusione
del corso (norme sul distanziamento sociale permettendo), un piccolo “good-bye
party” in puro stile yankee.
Chi è Anna Lane
Nata
a Palermo, ha conseguito la laurea in lettere classiche presso l'Università di
Palermo. Dopo aver insegnato nella propria città italiano, latino e greco
all'Istituto Mamiani e storia dell'arte al liceo Umberto I, si è trasferita a
Roma dove ha insegnato italiano e latino all'Istituto San Gabriele.
Trasferitasi
negli USA nel 1980, ha insegnato italiano ai diplomatici americani presso il Foreign Service Institute di Arlington
Virginia. Nel 1985 ha lavorato a Bonn, in Germania, come insegnante
d'italiano presso "In Lingua Sprachschule". Presa la
cittadinanza americana, ha iniziato la carriera diplomatica lavorando come vice console a Città del
Messico, a Londra e Pechino. Ritornata negli Usa, a Washington, ha
lavorato al Dipartimento di Stato ai
tempi in cui Hillary Clinton era Segretario di Stato, in particolare si è
occupata di cittadinanza e immigrazione fino al 2015. Tornata a vivere a
Palermo, insegna privatamente inglese, Yoga e studia filosofia orientale.
martedì 30 marzo 2021
Giapponese, spagnolo, portoghese, cinese, arabo e swahili: tutti i corsi dell’associazione La Tenda di Abramo per imparare (da zero) una nuova lingua
L’Associazione culturale La
Tenda di Abramo, in collaborazione con le Edizioni La Zisa, offre ben sei
diversi corsi base per apprendere alcune delle lingue più parlate nel mondo.
Attualmente sono aperte le iscrizioni per i corsi Banzai!, Hola, Saudade, Sulla
via della seta, Salam! e Hakuna matata: rispettivamente corsi di giapponese,
spagnolo, portoghese, cinese, arabo e swahili
Giapponese
Banzai! - Sushi,
ma non solo, manga e anime, ma non solo. Il Giappone sorprende con la sua
cultura così diversa dalla nostra. Dalle tradizioni alla cucina, passando per
la religione, la moda, la vita quotidiana, i divertimenti, le relazioni
personali e professionali. Il Giappone sorprende e meraviglia ad ogni istante. Il corso avrà luogo a partire da martedì
27 aprile, dalle 18,00 alle 20,00, e che avrà
la durata di 10 ore (2 ore a settimana per 5
incontri, sempre di martedì). Le lezioni saranno tenute da un insegnante qualificato con certificazione JLPT (Japanese Language
Proficiency Test) rilasciata dalla Japan Foundation and Japan Educational
Exchanges and Services.
Il costo è di
soli 90 euro (la quota comprende il materiale didattico).
Spagnolo
Hola! - Secondo uno studio del 2020, lo spagnolo è la seconda lingua madre al mondo (dopo il cinese) con 463 milioni di persone, mentre più
di 538 milioni sono coloro che lo parlano in
tutto il mondo. A parte essere lingua ufficiale in innumerevoli
organizzazioni internazionali, lo spagnolo è lingua ufficiale in 21
paesi, inclusi la Spagna e la gran parte dell'America
latina e al giorno d'oggi, oltre 30 milioni di
persone parlano spagnolo in casa - è oltre il 10% della popolazione
degli USA.
A partire da mercoledì 28 aprile, alle
ore 18.00, si terrà un corso base di lingua
spagnola online, della durata di 10 ore (2
ore a settimana per cinque incontri, sempre di mercoledì e sempre
alle ore 18.00), su piattaforma Google meet, condotto da un’insegnante
madrelingua spagnola con più di 15 anni di esperienza
nell’insegnamento dello spagnolo come lingua straniera
Il costo? Solo 90 euro (materiale
didattico incluso).
Portoghese
Saudade - Il portoghese è parlato da più
di 200 milioni di persone, è la settima lingua più parlata nel
mondo, più del tedesco (10º), del francese (11º) e
dell’italiano (15º). È la lingua ufficiale di nove paesi del mondo – Brasile,
Capo Verde, Portogallo, Angola, Mozambico, Guinea-Bissau, Guinea Equatoriale,
São Tomé e Príncipe e Timor-Leste – e la lingua non ufficiale in alcune regioni
– Macau, Galiza, Goa, Damão e Diu, e di numerose minoranze linguistiche della
Cina, India, Canada, Africa del Sud, Venezuela, Argentina e Giappone. Il corso
base online, che avrà luogo a partire da giovedì 29 aprile, avrà la
durata di 10 ore (2 ore a settimana per cinque incontri, sempre
il giovedì, alle ore 18), sarà tenuto da un’insegnante qualificata
madrelingua portoghese (brasiliana) e si svolgerà su piattaforma
Google meet.
Il costo è di soli 90 euro (materiale didattico incluso).
Cinese
Sulla via della
seta - La Cina è un grande Paese. La sua popolazione è varia: 56
gruppi etnici, di cui il gruppo etnico di maggioranza è quello Han. Ogni gruppo
etnico ha la propria lingua, con tali differenze interne che gli stessi cinesi
hanno difficoltà a comprendersi l'un l'altro da una città all'altra. Per far
fronte a tale diversità, abbiamo bisogno di un linguaggio
comune: il Mandarino, o anche detto, pǔtōnghuà, letteralmente linguaggio di comunicazione generale.
Il corso sarà tenuto in modalità online da
un’insegnante qualificata e sarà articolato in una lezione a settimana (sempre
alle ore 18 e sempre il venerdì), di due
ore ciascuna, per un totale di 4 incontri (8 ore in
tutto), a partire da venerdì 30 aprile.
Il costo? 70 euro (materiale didattico incluso).
Arabo
Salam! - L’arabo è non solo la lingua di quasi 2 miliardi di
musulmani, ma è anche una delle sei lingue ufficiali delle Nazioni Unite ed è
parlata da più di 400 milioni di persone. Insomma, la quarta lingua più parlata
del mondo. Una lingua sempre più necessaria anche nell’ambito lavorativo. Il corso
base di lingua e cultura araba avrà luogo a partire da venerdì
30 aprile (dalle ore 18,00 alle ore 20,00) e
che avrà la durata di 10 ore (2 ore a settimana
per cinque incontri, sempre il venerdì) in modalità online utilizzando
la piattaforma Google Meet. Le lezioni saranno tenute da un
insegnante qualificato madrelingua araba.
Il costo è di soli 90 euro (materiale didattico incluso).
Swahili
Hakuna matata - Diffuso in gran parte dell'Africa orientale, centrale e meridionale, e
parlato da circa 150 milioni do persone, lo swahili o
kiswahili (pronuncia: suahìli, chisuahìli) è la lingua nazionale di Tanzania, Kenya, Uganda, Sud
Sudan, Repubblica Democratica del Congo e Ruanda,
nonché una delle lingue ufficiali dell'Unione Africana. Inoltre, essendo
lo swahili una lingua storicamente legata al commercio marittimo, ci sono
comunità di lingua swahili in molte città portuali anche al di fuori
dell'Africa. Data la sua grande diffusione, lo swahili svolge la
funzione di lingua franca in gran parte dell'Africa subsahariana.
Il corso “Hakuna matata!”, che avrà luogo a partire da sabato 24
aprile, avrà la durata di 8 ore (2 ore a
settimana per un totale di quattro incontri, sempre il
sabato, dalle ore 9,00 alle ore 11,00), sarà tenuto da un’insegnante
qualificata madrelingua swahili.
Il costo è di soli 70 euro (materiale didattico incluso).
A richiesta, alla fine di ogni corso sarà rilasciato un attestato.
Per informazioni e
iscrizioni: tel. 091 5509295; cell. 327 9053186 o scrivere a:
ass.latendadiabramo@gmail.com
venerdì 26 marzo 2021
In libreria: Tatiana Fomina, “Ymani. Il virus che non cambiò il mondo”, collana Terre di mezzo, Edizioni La Zisa, pp. 182, euro 16,00
La creazione di un virus in
laboratorio, frutto della follia di uno scienziato deluso dal fallimento del
suo matrimonio, ha cambiato totalmente il destino dell’umanità. A ottant’anni
dalla catastrofe un giovane ragazzo, Zac, in compagnia della sua amica Tati,
intraprende un viaggio attraverso l’Europa per raggiungere Mosca, la città da
dove tutto è iniziato. Il loro obiettivo è scoprire la verità su quanto è
successo, cosa ha cambiato così radicalmente la società e se sia ancora
possibile intervenire.
In seguito a una serie di
imprevisti e incontri, Zac e altri compagni raggiungono l’istituto in cui dei
giovani scienziati stanno cercando di porre rimedio al disastro orchestrato dal
professor Zubov.
Nell’affrontare questa
avventura i personaggi della storia saranno costretti a crescere, a cambiare le
proprie convinzioni, in un confronto obbligato con se stessi e con gli altri,
che li condurrà a scelte inaspettate e a nuove consapevolezze e a una nuova
chiave di lettura della loro società.
L’autrice, attraverso un
racconto avvincente e ricco di retroscena, mette a nudo la personalità di tutti
i personaggi, mostrando le loro fragilità e i loro punti di forza, e
intrecciando magistralmente bene e male, amore e odio, forza fisica e logica.
Tutti sono mossi da una forte passione e da un incredibile coraggio e questo
permetterà di dare vita a una nuova rinascita... non solo personale.
TATIANA FOMINA è nata in Bielorussia, dove ha vissuto per qualche anno finché suo padre si dovette spostare, con tutta la famiglia, per lavorare come specialista in una nuova fabbrica, aperta in Ucraina. Vive la sua infanzia e la difficile adolescenza nell’epoca comunista in un stato di infelicità e insoddisfazione; già allora mostrava d’essere una persona molto sensibile e profonda. I libri riempivano il suo mondo interiore e troppo presto si è separata dalla sua famiglia d’origine, lasciando il suo paese, per trasferirsi in Italia, dove attualmente vive. La sua curiosità sulle dinamiche relazionali delle diverse comunità l’ha portata ad approfondire lo studio del comportamento umano, i rapporti tra gli individui e la psicologia sociale. Ymani, è il primo libro della trilogia Sopravissuti ed è la sua prima opera pubblicata; l’autrice, lascia al lettore la possibilità di giudicare i personaggi e le loro azioni, di decidere cos’è bene e cosa non lo è.
Parte del ricavato della
vendita del presente volume sarà destinato ai progetti dell’Associazione INSHUTI
Italia-Rwanda onlus
giovedì 11 marzo 2021
"La Sicilia terra di eroi che fanno grande quest'isola" di Giuseppe Petralia
Grazie a Giuseppe Petralia per la bella recensione del volume di Alfio Di Costa, "La Sicilia in noi", pubblicato dalle Edizioni La Zisa, apparsa a sua firma su "La Sicilia" di Catania di martedì 9 marzo 2021.
giovedì 25 febbraio 2021
"L'Isola che c'è... e sogna di essere ancora più bella" Pierpaolo Maddalena (Gds)
martedì 23 febbraio 2021
Un nuovo titolo in libreria: Franco Marchese, "Buona domenica guagliù. Poesie", Edizioni La Zisa, pp. 160, euro 14,90
Buona
domenica guagliù è un’opera semplice
e genuina, una raccolta di rime che parlano al cuore di tutti. Si tratta di un
invito alla vita, a non dimenticare le cose più importanti che, la maggior
parte delle volte, sono proprio le cose più modeste, ma che rendono la nostra
esistenza ricca, pura e sana.
Al
centro di tutto l’Amore, per la propria famiglia, per i propri cari e per Dio.
Ogni poesia rivela i pensieri e i sentimenti dell’uomo, molte volte intento ad
accumulare ricchezze, a farsi domande sul perché della sofferenza, senza
riuscire a godere di ciò che si possiede, con la conseguenza di non avere più
la forza per ritrovare il sorriso.
In
modo semplice, ma con parole dolci e piene di tenerezza, l’autore, analizzando
anche la sua esperienza, vuole dare un messaggio chiaro agli uomini: essere
forti e riconoscenti, non abbattersi durante le difficoltà e le situazioni
inaspettate che possono accadere e stravolgere la nostra vita. Il vero punto
fermo di tutto deve essere l’amore, prima di tutto verso i propri familiari,
verso coloro che fanno parte della nostra quotidianità. Solo così, poi, saremo
pronti ad amare gli altri essere umani e saremo in grado di provare sentimenti
positivi e, soprattutto, di regalare emozioni vere e pure a tutti quelli che
incontreremo lungo il nostro cammino.
FRANCESCO MARCHESE, meglio conosciuto come Franco, nasce a Gennaio del 1955. Quinto di sette figli, si trasferisce con la famiglia a Palermo all’età di due anni andando ad abitare dirimpetto Villa Giulia. Cresce tra i Carmelitani Scalzi di Santa Teresa alla Kalsa e sin da giovane aiuta con il volontariato, in chiesa con il doposcuola, i ragazzi più bisognosi. Negli anni ‘60 la Kalsa è uno dei quartieri poveri e più popolato di Palermo con grandissima presenza di pescatori. Crescendo s’impegna sempre più nel volontariato con l’Azione Cattolica e, non contento, inizia a lavorare come Educatore presso l’Opera Pia Solarium, poco distante dalla Kalsa, che raccoglie i bambini dei quartieri poveri della città. Si dà da fare anche con spettacoli parrocchiali e, in uno di questo, in difesa della Vita e contro il Referendum sull’aborto, conosce Paola che sposa nel 1983. Dal loro matrimonio nascono tre figli: Valentina, Vincenzo e Giovanni. Purtroppo nel luglio del 2000, dopo circa quattro anni di lotta contro il cancro al cervello che ha colpito la sua sposa, resta vedovo e con i figli da aiutare a crescere (il più piccolo non ha ancora compiuto 6 anni quando mamma muore). Dopo varie esperienze lavorative, negli ultimi diciotto mesi ricopre l’incarico di Funzionario Direttore dei Cimiteri Comunali. Ha già pubblicato presso la stessa casa editrice l’opera Residence Rotoli - Un racconto delle storie vissute all'interno del cimitero di Palermo.
In libreria: Caterina Viola Scimeca, “Spalliere di appartenenza”, Nota critica di Luciano Nanni, Edizioni La Zisa, pp. 62, euro 12,00
Spalliere di appartenenza è una raccolta in cui l’autrice con parole e versi cerca il suo posto nel mondo: spalliere solide di luce, che sappiano sorreggerla dal mormorio continuo del tempo che appare instabile e fragile.
Tutto è fugace, nelle mani del vento, niente riesce ad essere ben saldo, marmorizzato in echi di assoluto. È nella poesia, in questo scavarsi dentro nel silenzio, in echi lontani, in dolci assonanze di bellezze sopite, che l’autrice trova la sua sedia nel sole.
C’è in questa raccolta la voglia di un mondo migliore, da costruire con mani sapienti di neve, con sfolgorii di vita taciuti. Solo un sommesso travaglio interiore può allargarsi ed espandersi, rompendo confini e smagliature di attese; ponendo fine ad un circolo vizioso di violenze, che debbano trovare argine in nuovi circuiti di pace. È il mondo che ha bisogno di nuove spalliere, di un nuovo modo di vedere, di accorgersi.
È nelle piccole cose, come un filo d’erba, che Caterina Viola Scimeca cerca le grandi, perché solo soffermandosi su ogni minuzia si coglie l’incanto di quella immensa ragnatela di vita, in cui ognuno svolge il proprio lavoro, essenziale per il mantenimento di un sogno che non ha eguali: esistere.
CATERINA VIOLA SCIMECA è nata a Baucina, un piccolo paese in provincia di Palermo. Per anni ha insegnato nelle scuole elementari di Baucina e Misilmeri. Ha pubblicato due volumi di poesie in cofanetto, presso la casa editrice Seledizioni di Bologna: Breve Sosta e Tenerezze Perdute. Al proprio paese ha dedicato un libro Anfratti d’amore, in cui, con riflessioni e versi, ripercorre momenti intensi della sua vita. Nell’Aprile del 2009 pubblica presso la casa editrice Kimerik la raccolta di poesie Tra le fessure del silenzio. Noto il suo impegno per la difesa dei diritti degli animali, per una società più equa, in cui si dia risalto alla bellezza e alla grandiosità della vita, vista nella sua essenza più vera. Ultima sua pubblicazione In punta di luce, sempre presso la casa editrice Kimerik, nel 2007. Varie antologie e riviste letterarie hanno pubblicato i suoi testi poetici. Oggi si rimette in gioco con la pubblicazione di Spalliere di appartenenza.
lunedì 15 febbraio 2021
“La Sicilia in Noi. Conversazione con Antonio Fundarò” di Alfio Di Costa, edizione La Zisa è in libreria
***
In
libreria, da martedì 16 febbraio, edito per i tipi della casa editrice La Zisa
di Palermo, il volume “La Sicilia in Noi. Conversazione con Antonio Fundarò” di
Alfio Di Costa che festeggia il suo 62° genetliaco proprio in coincidenza del
lancio di questo magnifico viaggio in Sicilia. La Sicilia, una regione da
amare, da vivere, da esplorare. Ricca di luce, sole, arte, paesaggi
meravigliosi. Una regione da migliorare, da innovare, da far risvegliare. Ricca
di ombre, retaggi del passato, problemi e imperfezioni. Attraverso il dialogo
tra Antonio Fundarò e Alfio Di Costa viene fuori un dibattito vivo e reale
sulle capacità, sulle qualità, ma anche sulle problematicità di un’isola che ha
svolto nei secoli un ruolo cruciale per il mondo. Culla del Mediterraneo, amata
da tanti autori dell’antico e del recente passato, terra natìa di autori e
artisti famosi in tutto il mondo.
L’opera,
attuale e quanto mai sincera, intervallata da spezzoni di componimenti che
l’hanno resa famosa e fantastica agli occhi del mondo esterno, mette in scena
la vera Sicilia: quella che ha bisogno di uomini veri, per dirla come Sciascia,
che sappiano prendersi le loro responsabilità per fare in modo che tutte le
qualità naturali di questa regione possano venire fuori ed essere valorizzate
affinché la vera grandezza di questa terra non sia solo nel cuore e nella mente
dei tanti siciliani, che la abitano e non, ma davanti agli occhi di tutti. Particolarmente
significativa l’iniziativa di devolvere parte del ricavato della vendita del
volume al progetto umanitario “Missione Ilula in Tanzania”.
Il
volume, inserito nella collana “La lanterna” delle edizioni La Zisa (ISBN
978-88-31990-78-3), accompagna i nuovi eroi di questa sofferta contemporaneità
nella bellissima Sicilia delle contraddizioni con un testimone d’eccezione,
l’ingegnere Alfio Di Costa, governatore del Distretto 2110 del Rotary
International, un’icona della Sicilia che non si arrende mai e vuole cambiare.
«Io credo – ribadisce l’ingegnere Alfio Di Costa - che gli eroi siano le
persone normali che hanno grandi Valori e grande senso di responsabilità. Gli
Eroi dei nostri tempi sono coloro che tutte le mattine affrontano le difficoltà
malgrado tutto e tutti... Se l’Italia, la mia Sicilia, se l’Europa e il mondo,
vanno avanti è soltanto grazie a questi milioni di eroi. Coloro che tutte le
mattine, con umiltà si alzano per affrontare la vita, nonostante tutti i
problemi e tutte le difficoltà e le incertezze… Coloro che con le lacrime nel
cuore, hanno sempre un sorriso per gli altri. Coloro che credono ancora nei
sogni e fanno di tutto per realizzarli. Coloro che prendono in mano la propria
vita dandole un senso. Coloro che magari muoiono per andare a lavorare e per
fare il loro dovere… per tutto, dunque, per ogni cosa, servono gli eroi del
nostro tempo. Sono loro che dovrebbero accompagnare quanti credono nell’impegno
a favore dell’umanità».
Come
scrive Antonio Fundarò, coautore, docente di “Storia della filosofia
contemporanea” nel Corso di laurea in Scienze e tecniche psicologiche
dell’Università di Palermo, nella sua introduzione «In questo itinerario intervista ci lasceremo
accompagnare e trasportare in questa novella Sicilia dei siciliani, facendo
leva sul suo vissuto umano, professionale e ideologico; Alfio Di Costa è capace
di farci viaggiare, come lo fa, minuto dopo minuto, attraverso i suoi
molteplici post, intersecando, in un rapporto d’interscambio culturale, i
grandi della letteratura e del pensiero mondiale. Quasi nel tentativo di
fortificare la consapevolezza d’essere unicità nel crogiolo di culture
attraverso i grandi, anche siciliani, che l’hanno visitata, narrata, apprezzata
ed esportata quale musa ispiratrice del loro canto armonioso, dai più antichi
autori greci, come Omero, Pindaro e Tucidide, per passare da Johann Wolfgang
Goethe, fino ad arrivare ai più recenti, Leonardo Sciascia e Gesualdo Bufalino.
Rispecchiarci in questa magmatica Sicilia, attraverso versi, opere teatrali,
quadri e statue, reperti e siti archeologici, chiese e palazzi, riserve
naturali, isole, mari, fiumi, laghi, vette innevate e vulcani ancora tuonanti.
Perché
la Sicilia di Alfio Di Costa è la Sicilia di chi ha ancora occhi e cuore per
sognare e per progettare un futuro sostenibile capace di valorizzare l’immenso
patrimonio di cui, questa perla del Mediterraneo, dispone ancora». Un volume assolutamente coinvolgente che, come
scrive Patrizia Ardizzone, permetterà a ciascun lettore di compiere «un viaggio attraverso la memoria, luoghi e
accadimenti legati alla Sicilia, terra amatissima dal protagonista che ne vede
il riscatto con atto di amore e speranza nel futuro. Scrittura agevole che
cattura sapientemente il lettore trascinandolo nei meandri dei sentimenti primordiali».
venerdì 12 febbraio 2021
L’Islam spiegato (online) ai miei amici
Di
Islam negli ultimi decenni si è parlato molto e si continua ancora a parlare,
spesso a sproposito, senza averne una vera conoscenza, anche di base.
L’associazione
culturale La Tenda di Abramo e la casa editrice La Zisa di Palermo hanno
così deciso di colmare questa lacuna organizzando il corso “L’Islam spiegato (online) ai miei amici”.
Questo
corso intende offrire allo studente una visione generale e obiettiva e una
conoscenza di base dell'Islam. Le lezioni, del numero di 5 e di 2 ore
accademiche ciascuna, saranno tenute dalla Prof.ssa della Pontificia
Università Gregoriana, Amal Hazeen,
attraverso la modalità online
(piattaforma Google meet) a partire
dal 15 marzo, ogni lunedì dalle ore 18,00 alle ore 20,00.
Il
costo? Solo 90 euro (materiale
didattico incluso)
Alla fine del corso, a richiesta, sarà rilasciato un
attestato di partecipazione.
Per info e iscrizioni: tel. 091 5509295; cell. 327
9053186 o scrivere a: ass.latendadiabramo@gmail.com
Programma: Breve
esposizione storica, socio-politica e religiosa della penisola arabica del VII
sec. d.C. - La Mecca pre-islamica - Il profeta Mohammad: nascita e infanzia
-Missione profetica - L’Egira a Medina - L’era di Medina - Gli sviluppi dopo la
morte del Profeta: i califfi ben guidati – I successivi califfati - Le diverse
confessioni islamiche - I dogmi dell’Islam - Il Corano - I pilastri - Le scuole islamiche giuridiche e
teologiche.
Che è
AMAL HAZEEN
Nata a Betlemme in Terra Santa e trasferitasi a Roma dopo la
maturità ove ha conseguito un PhD in Scienze dell’Educazione e della
Formazione, un Masters in Studi Arabi e d’Islamistica e
una Laurea come Educatrice dell’Infanzia e dell’Integrazione Sociale.
Ha collaborato per quasi un ventennio con la Sala Stampa della Santa Sede e ha
lavorato per diversi anni per il World Food Programme. Inoltre, a partire dal
2007, ha svolto l’attività di docenza in due università pontificie. Membro del
comitato editoriale della collana Interreligious
and Intercultural Investigations della Pontificia Università Gregoriana.
I suoi scritti:
Monografie:
- HAZEEN Amal, Ǧamāl al-Bannā. Una nuova
visione dell’Islam, Edizioni La Zisa, Palermo, 2014.
-
HAZEEN Amal, Il coraggio di cambiare la storia. Il dialogo ebraico-cristiano
dal Concilio a Giovanni Paolo II, EMI, Bologna, 2008.
Scritti in collaborazione:
-
HAZEEN Amal, Donne e Islam. Le Donne e la Shari’a, in
AA.VV., Le sfidedelle religioni oggi - 2018, GBP Pontificia Università
Gregoriana-Pontificio Istituto Biblico, Roma, 2019, pp. 71-83 .
- HAZEEN Amal, La crisi della famiglia
occidentale: promesse e limiti delle collaborazioni strategiche tra islam e
cristianesimo, in Stephan KAMPOWSKI (Ed.), Islam europeo e famiglia
occidentale: quale impatto e quali sinergie?, Cantagalli, Siena, 2018, pp.
67-90.
- HAZEEN Amal, L'arduo compito dell'educazione nel
quadro dei conflitti Mediorientali di oggi, in Damasco prisma di
speranze. Prospettive educative, attese e speranze del possibile ritorno alla
città simbolo di un conflitto esteso a tutto il Medio Oriente. Atti del
convegno di Roma at the Pontificio Istituto Orientale from 11 to 13 Novembre
2016, Edizioni Orientalia Christiana-Valore Italiano, Roma, 2018, pp. 121-144.
- HAZEEN Amal, Insegnare il dialogo, in L.
KARAMI (Ed.), Il protagonismo delle donne in terra d’islam. Appunti per una
lettura storico-politico, EDIESSE, Rome, 2015.
- HAZEEN Amal, Far festa… in Medio
Oriente, in G. COLASANTI et al., Popoli in festa. Percorsi didattici
interculturali tra le feste degli “altri”, Editrice Missionaria Italiana,
Bologna, 2000.