Appuntamento giovedì 16 settembre,
alle ore 18 e 30, presso Al Fresco - giardino e bistrot,
vicolo Brugnò 1 a Palermo, per la presentazione del saggio di Gabriella Cascio,
“Ho incontrato padre Pino Puglisi”, prefazione di don Luigi Ciotti (Edizioni La Zisa). Insieme all’autrice,
interverranno: padre
Antonio Zito, responsabile del servizio Diocesano Irc di Palermo; padre
Francesco Aleo, docente di Patristica presso lo Studio Teologico “S.
Paolo” di Catania e docente di Storia della Chiesa antica e medievale e
di Metodologia presso l’ISSR della Pontificia Facoltà Teologica “S. Giovanni
Evangelista” di Palermo; e Maurizio Artale, presidente del Centro Padre Nostro
di Palermo.
Il
libro: Gabriella Cascio, “Ho
incontrato padre Pino Puglisi”Prefazione
di don Luigi Ciotti, Presentazione di don Calogero Cerami, Immagini di Marcella
Ciraulo e Valentina Ghezzi, Edizioni La Zisa,
pp. 138,
euro 12,00
«Ho
incontrato padre Pino Puglisi. È stato un incontro ravvicinato anche
se avvenuto dopo la sua morte per mafia. L’ho incontrato nel marzo del 2016 e
da allora il suo effetto su di me continua. Non è stato un incontro reale ma
ravvicinato sì, intenso e coinvolgente. L’ho incontrato per caso come avvengono
tanti incontri e tante conoscenze, ma non l’ho conosciuto di persona. Ho
compreso che era un piccolo grande uomo. Questo incontro l’ho fatto nel
territorio della sua ultima parrocchia dialogando con la gente che lo ha
conosciuto e lo ha amato; le interviste sul campo nel quartiere di Brancaccio
mi hanno fatto incontrare don Pino nella voce e nei ricordi della sua gente, la
cui anima ho scoperto recare un segno della passione che “3P” metteva nella sua
missione». È la sua, una figura affascinante, a motivo della sua testimonianza
di vita forte e semplice. Prima di essere un grande prete, Puglisi è stato un
grande uomo: è stato questo a far nascere in me la voglia di esplorare, di
sviscerare la sua figura e la sua identità. Sono state proprio la voce e le
parole delle persone di Brancaccio con i loro racconti, carichi ancora del
sentimento della sua presenza in mezzo a loro, a farmi riflettere su di lui.
Egli operò in un quartiere dove regnava la mafia e il nulla; laddove la Parola
di Gesù era da tempo scomparsa, oppure, se mai c’era stata, era sepolta sotto
la coltre della tradizione e dell’omertà mafiosa. Don Pino seminò una speranza
nuova. In quel luogo che sembrava ormai da troppo tempo abbandonato da Dio e
dagli uomini, il ministero pastorale di don Pino risuonò e si radicò con forza
travolgente. La figura di padre Puglisi è una figura religiosa di singolare
rilievo soprattutto oggi, in una società consumistica, una società liquida,
dove tutto scorre alla velocità della luce e non c’è più tempo per l’altro; in
cui domina il vuoto e si sente la mancanza di un modello esemplare di prete
quale fu padre Puglisi che di certo oggi sarebbe riuscito a ridare, a chi li ha
persi, la speranza, il sorriso, la voglia di cambiare.
GABRIELLA CASCIO, originaria
di Isnello, vive a Palermo, dove nel 2016 ha conseguito la laurea magistrale in
Scienze religiose. Ha costruito sul campo questo saggio, confrontandosi con la
gente di Brancaccio e riscoprendo la figura di padre Pino Puglisi. Insegna
Religione cattolica nelle scuole di Palermo e provincia.
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