martedì 21 gennaio 2020

I versi di Giuseppina Guarnera, “Silenzioso canto del cuore. Poesie e un racconto”, Edizioni La Zisa, pp. 76, euro 9,90




«Ciò che sperimentiamo con la Guarnera è il senso della perdita di origini, cose, anni, persone che si accompagna allo smarrimento rispetto al tempo che è passato e passerà. I luoghi che non ci appartengono più, il tempo già stato e che non ritornerà mai, gli incontri che per un attimo sembravano averci cambiato, uno sguardo fugace, un sorriso, una carezza, un amore vissuto e smarrito; a tutto questo si oppone l’altro luogo che niente può cancellare, l’altro tempo che niente consuma. Tra il mai più e il non ancora, ci sono le rovine di quel tempo sul quale è rivolto lo sguardo dell’Angelus Novus di Benjamin: speranze mai realizzate, felicità mai vissute, che attendono un senso, un compimento. Parvenze, anche queste, di una storia la cui nostalgia coincide col sogno di un’altra storia, con la speranza di un mutamento. Guarnera sa che oltre il “mai più”, oltre la nostalgia c’è la malinconia resa possibile dalla coscienza di qualcosa d’altro, coscienza di un altrove, coscienza di un contrasto tra passato e presente, tra presente e futuro. Questa coscienza scrupolosa è l’inquietudine dell’incontro. Ancora possibile.»

GIUSEPPINA GUARNERA, nata a Catania, sposata e madre di due figli, ha insegnato Lettere a Milano, Roma e Catania. È autrice di numerosi progetti per l’aggiornamento dei docenti, il recupero degli alunni svantaggiati e l’educazione alla legalità. Collabora con varie associazioni culturali e di promozione sociale. Finalista in concorsi internazionali, ha pubblicato poesie con la OTMA di Milano e ricevuto una menzione d’onore per il racconto breve. È cultrice di letteratura e lingua tedesca.

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