Il canto del poeta parla col silenzio quando la vita sembra ferire più del necessario con le sue prove. Come il celebre Albatros che cammina goffamente a terra fra gli altri uomini poiché conformato fisicamente per solcare i cieli con le sue grandi ali, la sensibilità di Romano sembra trovare la sua forma genetica nel silenzio e nella solitudine della dimensione poetica. Nei versi, l’autore crea e descrive il suo particolare luogo dell’anima in cui abitare; un rifugio dai rumori assordanti della vita, dell’amore, della morte. Un luogo da cui poter guardare il mondo dall’alto e ricominciare a volare.
Antonino Romano è nato a Palermo il 10 giugno 1977. Sposato e padre di due bellissimi gemellini, da sempre ha mostrato interesse per gli studi umanistici. Si è dedicato dapprima a quelli giuridici, poi a quelli filosofici, per approdare, infine, con questa opera prima, all’altro amore: la scrittura e la poesia.
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