Teilhard de Chardin, teologo e paleontologo francese, nel
corso di una lunga e intensa attività di ricerca, che fu scientifica e
spirituale allo stesso tempo, seppe inserire i principi generali dell’evoluzione
all’interno di una rigorosa riflessione teologica, capace di interagire con le
diverse discipline andando ben oltre le apparenti contraddizioni. Il pensatore
francese concepisce la realtà come un continuo divenire che si attua nella
forma di un processo evolutivo di interconnessione dinamica degli elementi più
semplici con le unità più vaste e complesse, secondo un percorso ascensionale
che va dal mondo fisico chimico a quello animale, sino all’umanità
autocosciente proiettata verso un Assoluto.
Nell’ambito di questo particolare itinerario speculativo,
Giovanni Ivano Sapienza delinea – con un linguaggio puntuale e al contempo accessibile
anche ai non addetti ai lavori – un profilo dello scienziato- teologo in cui si
evidenziano gli aspetti peculiari del suo pensiero: un pensiero «che collega in
un’unica filigrana evolutiva piani e livelli del Reale solitamente presentati
dall’indagine conoscitiva come ambiti del tutto irrelati e autonomi. […] Questa
visione filosofica complessiva sottende, teologicamente parlando, la non-contingenza
del mondo creato e la conseguente necessità morale di un impegno fattivo di
trasformazione».
“Chino sulla Creazione che sale
verso di Lui, Egli lavora, con tutta la sua potenza, a beatificarla e ad
illuminarla. Come una madre, Egli spia il suo neonato”.
Teilhard de Chardin, La
mia fede (Comment je crois)
Giovanni Ivano Sapienza nasce a Palermo, dove consegue la laurea in lettere col
massimo dei voti. È autore di testi filosofici e letterari. Su Teilhard ha già
pubblicato articoli su riviste e il saggio teologico-filosofico Sintesi in Cristo-Omega, l’evoluzione
spiritualizzante nel pensiero di Teilhard de Chardin.
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