La casa editrice La Zisa nasce nel 1988 a Palermo e in breve tempo si afferma nel settore dell'editoria di qualità proponendo classici ormai dimenticati e nuovi autori di talento.
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lunedì 19 dicembre 2011
Piacenza 21 dic., Presentazione del libro Inganno Padano di Fabio Bonasera e Davide Romano
sabato 17 dicembre 2011
domenica 11 dicembre 2011
Edizioni La Zisa… da più di vent’anni editori per passione!
A metà degli anni Novanta l’attività editoriale riscontrò anche il plauso e l’incoraggiamento degli ambienti accademici palermitani, e non solo, che si tradussero nella pubblicazione di alcuni volumi di affermati studiosi delle diverse discipline. Furono pertanto elaborate nuove collane di storia, sociologia, antropologia, architettura, critica letteraria, economia. Tra gli autori vanno segnalati: i premi Nobel per la letteratura François Mauriac, Maurice Maeterlinck e Lev Tolstoj; i magistrati Rocco Chinnici, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino; il fondatore del Partito popolare don Luigi Sturzo; l’archeologo Vincenzo Tusa; lo storico liberale Antonio Jannazzo; i sociologi Mario Grasso e Alessandra Dino; l’architetto Giuseppe Esposito e tanti altri. Come appare chiaro da alcuni dei nomi sopra menzionati, sebbene le Edizioni La Zisa abbiano privilegiato la saggistica, non di rado hanno rivolto il loro interesse alla narrativa mantenendo un livello sempre medio-alto della loro produzione lanciando talvolta anche nuovi talentuosi autori, alcuni dei quali hanno poi continuato la propria carriera con prestigiosi e affermati marchi nazionali.
Agli inizi del 2000 il suo patrimonio veniva ceduto ad un nuovo gruppo disponibile a raccoglierne l’eredità e a perpetuare e incrementare i programmi e gli intendimenti del marchio La Zisa.
In questi ultimi anni, la società cooperativa La Zisa Comunicazione ha continuato l’avventura editoriale già intrapresa dai fondatori, riscuotendo un buon successo con alcune pubblicazioni come il saggio dei giornalisti Fabio Bonasera e Davide Romano “Inganno padano. La vera storia della Lega Nord” (Prefazione di Furio Colombo); l’opera dello scrittore Vittorio Gorresio “Risorgimento scomunicato” (Prefato da Gianni Vattimo); o il pamphlet del giornalista del Sole24Ore, Nino Amadore, “La zona grigia. Professionisti al servizio della mafia”; inoltre, vanno menzionati: la relazione della Commissione parlamentare Antimafia sulla ‘Ndrangheta o, ancora, le recenti pubblicazioni di Pompeo Colajanni – “Le cospirazioni parallele” – e di Girolamo Li Causi – “Terra di frontiera” – con la prefazione dell’ex ministro della Repubblica Oliviero Di Liberto.
La Casa Editrice La Zisa si è quindi affermata come tra le più significative realtà editoriali di qualità del nostro Paese, anche attraverso una nuova rete di distribuzione con depositi tutte le regioni d’Italia e all’estero.
La casa editrice aderisce e collabora con le associazioni “Addiopizzo” per la divulgazione del binomio sviluppo e legalità quale unico mezzo per contrastare la mentalità mafiosa che da troppo tempo soffoca l’ economia siciliana e non solo.
martedì 6 dicembre 2011
Arriva in libreria: Pietro Piro, “Uno sguardo sul dominio borghese. Un breve scritto politico”, Ed. la Zisa, Pagg. 80, euro 9,90
Partendo da riflessioni sulla società contemporanea, questo breve saggio analizza con lucidità le caratteristiche della borghesia, gruppo sociale complesso e cangiante protagonista indiscusso della storia degli ultimi secoli. Visioni, bisogni, miti, stili di vita e lati oscuri vengono esaminati con cura a partire da una prospettiva rassegnatamente borghese ma con l’auspicio di “offrire punti d’appoggio per una rivolta che viene”. Secondo Piro, infatti, è necessario frenare l’attuale deriva “borghesizzante” del mondo, colpevole di portare avanti un’azione opacizzante e pervasiva della realtà. Tuttavia, la rigenerazione passa anche e inevitabilmente per la presa di coscienza della degenerazione, quindi la rottura può essere possibile solo dall’interno e non prima d’aver osservato confini ed entità dei domini da scardinare. Scriveva Groethuysen: “Il borghese non è nulla di definitivo”.
Pietro Piro nasce a Termini Imerese nel 1978. Laureato in Filosofia all’università di Urbino, è dottorando di ricerca in “Sistema dei Partiti e Comunicazione Politica” presso l’università “Kore” di Enna e la UNED di Madrid. Svolge attività di ricerca presso il fondo filmico della Filmoteca Española di Madrid e il CIDHE (Centro di Ricerca sulla Democrazia Spagnola). Ha studiato Scienza delle Religioni a Urbino, dove si è perfezionato in “Scienze antropologiche delle Religioni”. Ha pubblicato, tra l’altro: “Le prime luci dell’alba. Materiali di Storia delle Religioni” (2009); “Le prime luci dell’alba a Oriente” (2011), “La peste emozionale, l’uomo-massa e l’orizzonte totalitario della tecnica” (2011). La sua opera poetica comprende: “I versi del poeta sono da buttare” (2000); “La bambola e il mitra. Come educai la mia lingua alla rivolta. Poesie 1995-2010” (2010); “Confino ed Esilio. Materiali Poetici 1997-2007” (2010).