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martedì 6 giugno 2017

Primo Premio internazionale di poesia e narrativa “Jorgos Seferis”, cronaca di un successo annunciato







Si è tenuto a Palermo, nei giorni scorsi, la premiazione del I Concorso Internazionale di poesia e narrativa “Jorgos Seferis” col convegno, ad esso annesso, “Dalle sponde d’Asia ai lidi di Sicilia. Viaggio nella grecità moderna”.  Il concorso è stato organizzato da noi, le Edizioni La Zisa, dalla professoressa di lingua e letteratura neogreca dell’Università di Palermo Ines Di Salvo, da Haralabados Tsolakis, presidente della Comunità Ellenica Siciliana “Trinacria”.
Questa tre giorni di studi è stata un’opportunità per arricchirci culturalmente e umanamente, nonché una grande occasione per assistere ai preziosi interventi di noti e importanti accademici, greci e non, che hanno presenziato al convegno.
Hanno partecipato, tra gli altri, illustri personaggi del mondo della cultura greca come Kiriakos Charalambidis, uno dei più premiati e importanti poeti greci, Pandelis Voutouris, docente di letteratura greca dell’Università di Cipro, lo scrittore Jorgos Kendrotis, il presidente del Centro per la Lingua Greca Ioannis Kazazis e lo scrittore Kostas Hatziantoniou, membro del comitato del Premio Nazionale di Letteratura dal 2009 nonché vincitore del Premio per la Letteratura della Comunità Europea 2011 per il romanzo Agrigento, presentato, nella traduzione in lingua italiana, durante l’incontro con l’autore svoltosi domenica 21 maggio.
Il convegno si è articolato in tre ricche ed emozionanti giornate.
Sabato 20 maggio, giornata di apertura del Convegno, gli interventi in programma sono stati numerosi e davvero interessanti. Di mattina un excursus sull’evoluzione della lingua e della lessicografia greca moderna ad opera di I. Kazazis, un approfondimento dello scrittore Kendrotis sull’attività di traduttore di Dionisos Solomòs che potrebbe essere considerato il poeta vate della Grecia. Molti spunti di riflessione ci sono stati forniti dall’intervento della professoressa Ines Di Salvo sul neogreco all’Università degli Studi di Palermo, dalla sua istituzione nel 1931 ad opera di Bruno Lavagnini sino ai giorni nostri, e sulla passione che da sempre dimostrano gli studenti di neogreco dell’Università di Palermo per quella meravigliosa lingua che il poeta Nikiforos Vrettakos definiva musica, la musica parlata dagli angeli.
A seguire un bellissimo recital di poesie per cura degli studenti dei corsi di lingua e letteratura neogreca del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Palermo e dei Licei classici “G. Garibaldi”, “G. Meli”, “Umberto I”, “Vittorio Emanuele II” con la partecipazione degli allievi della Scuola di Neogreco della Comunità Ellenica Siciliana “Trinacria”. Poesie di Solomòs, Charalambidis, Seferis, Ritsos e Kostas Montis che testimoniavano, attraverso riferimenti ai sanguinosi episodi di Cipro, i sentimenti di grecità e di unione che accomunano i greci tutti.
Particolarmente emozionante è stata, inoltre, la premiazione a sorpresa ad opera del Centro per la Lingua Greca di Salonicco, per la carriera e per l’impegno profuso nella diffusione della conoscenza della lingua greca, al professore Vincenzo Rotolo, alla professoressa Renata Lavagnini e alla professoressa Ines Di Salvo.
Nel pomeriggio si è invece tenuta la premiazione vera e propria del concorso. Quattro dei sei vincitori greci erano presenti al Palazzo Steri di Palermo, sede della prima giornata del convegno, e hanno ritirato le targhe di premiazione.
L’incontro di domenica 21 maggio con lo scrittore Hazantoniou e con la scrittrice e presidente dell'Associazione dei Ciprioti in Italia “Nima” Alexandra Zambà, si è svolto presso la sede della Comunità Ellenica di Sicilia “Trinacria” ai Cantieri Culturali della Zisa. Il famoso scrittore ha presentato il romanzo Agrigento, spiegando ai numerosi presenti la genesi del libro e dialogando dell’opera con Debora Cacciafeda, giovane dottoranda dell’Università di Cipro. Si è poi dato il via a profonde riflessioni tra i presenti e l’autore, sulla storia della nostra bellissima Sicilia e sui collegamenti storico-culturali che essa ha con la Grecia. A seguire, la scrittrice Alexandra Zambà ci ha illustrato la sua esperienza circa la poesia come vera e propria terapia.
Lunedì 22 maggio con la proiezione di “Ammochostos la regnate”, intenso docu-film basato sui testi poetici del volume omonimo di Charalambidis musicati da Marios Tokas, si è aperta la terza ed ultima giornata di studi, incentrata sul dramma vissuto dai ciprioti e dai turco ciprioti con l’invasione di Cipro nord ad opera dei Turchi nel 1974. Particolarmente emozionante è stato il sentire raccontare le esperienze di vita personali dai relatori Charalambidis e Voutourìs, entrambi originari della Cipro nord e che hanno dunque vissuto, in prima persona, questi tragici avvenimenti purtroppo tutt’oggi spesso ancora ignorati o considerati fatti di scarsa rilevanza dal resto d’Europa.
Con questa emozionante giornata si è concluso un convegno assai ricco. Per le Edizioni La Zisa è stato, senza alcun dubbio, un grande onore contribuire alla organizzazione di questo evento dal respiro internazionale che ha coinvolto, oltre gli organizzatori, l’Ambasciata Greca di Roma, il Console Onorario di Cipro a Palermo Sebastiano Provenzano, l’Università di Cipro e il Comune di Palermo, enti ai quali vanno i più sentiti ringraziamenti.

mercoledì 26 aprile 2017

Torna in libreria “La regione nella nazione” di don Luigi Sturzo


Dal nostro catalogo un saggio sempre attuale: 

don Luigi Sturzo, “La regione nella nazione”, a cura di Pasquale Hamel, introduzione di Eugenio Guccione, Edizioni La Zisa, pp. 212, euro 12,00 (ISBN: 978-88-8128-023-0)


"La regione è parte di un tutto organico rappresentato dallo Stato. Essa, non staccandosi dall'insieme, tende a programmarsi e a svolgere una propria vita autonoma in corrispondenza a situazioni e problemi particolari di carattere socio-economico determinati dall'ambiente. Questa, in sintesi, potrebbe essere la definizione sturziana di religione. Ma nel riferimento specifico all'Italia, occorre aggiungere che essa "è un fatto geografico, etnografico, economico e storico". Nella terminologia del sociologo cattolico grande importanza assume quel tutto organico, di cui la regione, anch'essa organica, nel suo modo di essere e di porsi, è parte integrante.
La voce nel deserto del vecchio prete calatino contro la partitocrazia, lo statalismo e la pubblica immortalità sembra abbia preso corpo nella voce del popolo che, pur sconoscendo Sturzo, parla, in buona parte, il suo stesso linguaggio di protesta. Se il progetto sturziano di Regione si fosse realizzato in pieno, se il decentramento amministrativo si fosse effettivamente attuato, se le segreterie dei partiti avessero avuto meno potere e avessero, invece, avuto rispetto per le organizzazioni e per le situazioni locali, le Leghe, oggi, avrebbero avuto poco o nulla da chiedere e, molto probabilmente, non avrebbero avuto alcuna ragione di nascere e di riscuotere tanto successo".

Luigi Sturzo (1871-1959), sacerdote, uomo politico, studioso di scienze sociali, fu tra i fondatori del Partito popolare italiano. Ideò e diresse il periodico La Voce di Costantino. Tra le sue opere principali: Sintesi sociali (1906), Popolarismo e fascismo (1924), La libertà in Italia (1925), L'Italia e il nuovo ordine internazionale (1946), Chiesa e Stato (1958).

lunedì 30 gennaio 2017

In libreria il romanzo di Anna Maria La Rosa, “Lettera da Palermo”, Edizioni La Zisa, pp. 280, euro 16,00






In un difficile periodo di stasi creativa, lo scrittore uruguayano Gabriel Cardacio riceve una misteriosa lettera da Palermo. La sincerità con cui l’anonimo mittente esprime ammirazione e preoccupazione per lo scrittore lo convince a ritenere che soltanto un viaggio a Palermo possa dargli tutti gli stimoli necessari per tornare a scrivere. Incuriosito, Gabriel decide di lasciare la casa, l’amatissima moglie Soledad e la sua Salto per intraprendere un viaggio in cui scopre che la città ha da rivelargli molto più del previsto: Palermo gli si offre agli occhi bellissima, ricca d’arte, di storia e di storie, procace sulla tavola e sensualmente misteriosa, ma è anche un nodo spirituale che si scioglie nell’intimo di Gabriel come una folgorante rivelazione di se stesso e di legami inaspettati, fino a divenire chiave di volta della sua esistenza. Anna Maria La Rosa, in una formula che coniuga il tour di Palermo con una intima vicenda, restituisce al lettore un profilo inedito della sua città, tracciato sullo spazio dell’esperienza di Gabriel e attraverso le voci di Lia e Nora, personaggi che cambieranno la sua vita per sempre.

Anna Maria La Rosa è nata a Palermo dove ha compiuto gli studi commerciali. Grazie all’ambiente familiare in cui è vissuta, sin da bambina ha coltivato l’amore per la lettura (considera i suoi libri come il “tesoro di famiglia”). Ma ama tantissimo anche la musica, la natura e i viaggi. Un posto a parte nelle sue passioni occupano la città di Palermo e la sua squadra di calcio. Oggi, libera da impegni di lavoro, ha preso a dedicarsi alla scrittura. Con le Edizioni La Zisa ha pubblicato nel 2012 una raccolta di racconti intitolata Sotto l’egida di un fiume tranquillo.