IN QUESTI giorni è proprio la Grecia ad avere
risvegliato una speranza in Europadi di uscire dai diktat Ue, ma fino a poco
tempo fa non era così e la patria della civiltà occidentale era sinonimo di
deficit. Non si faceva altro che sentire "Finiremo come la Grecia",
"Siamo peggio della Grecia": ed è per reazione a questo pericoloso
luogo comune che la casa editrice siciliana La Zisa ha deciso, proprio in piena
crisi economica, di dedicare un'intera collana alla letteratura neo-ellenica.
Dice l'editore Davide Romano: «Ci siamo trovati fra amanti della cultura greca,
soprattutto insieme alla professoressa Maria Caracausi, docente di lingua e
letteratura neo-greca all'università di Palermo e direttrice della collana, a
dirci che bisognava fare qualcosa. Bisognava rendere onore a una cultura che
per noi è una folgorazione e che per i siciliani è un ritorno alle origini». Ed
è così che nel 2012 viene inaugurata la collana Nostos, che già dal titolo
vuole rievocare il ritorno alla propria identità e cultura, a quel sentimento
nostalgico che lega greci e siciliani. Il primo titolo uscito è l'unica opera
di narrativa del poeta premio Nobel Ghiorgos Seferis, "Sei notti
sull'Acropoli", oggi esiste anche Nostos poesia e l'unica traduzione
italiana della Trilogia gattesca di Christos Boulotis, scrittore per l'infanzia
molto noto in patria. (e. l., la Repubblica, 13 febbraio 2015)
La casa editrice La Zisa nasce nel 1988 a Palermo e in breve tempo si afferma nel settore dell'editoria di qualità proponendo classici ormai dimenticati e nuovi autori di talento.
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lunedì 16 febbraio 2015
giovedì 29 gennaio 2015
E’ un privilegio e una gioia particolare mandare in questi giorni in libreria: Ghiorgos Sarandaris, “Giorni”, poesie scelte e tradotte da Maria Caracausi, testo greco a fronte, Edizioni La Zisa (Nostos /Poesia 2), pagg. 80, euro 10,00 (ISBN 978-88-9911-320-9)
Il poeta greco Ghiorgos Sarandaris (1908-1941) si può
considerare italiano d’adozione, poiché nel nostro Paese trascorse la maggior
parte della sua breve vita. Nonostante l’amore per l’Italia e la sua cultura,
non venne mai meno in lui un forte senso di appartenenza alla Grecia.
Alla base della poesia di Sarandaris è il conflitto tra mondo
reale ed ideale, tra esigenza di concretezza e aspirazione alla purezza ideale,
all’assoluto. La poesia è per Sarandaris «l’unica conoscenza originale e
immediata della realtà», uno strumento di conoscenza attraverso il quale
giungere al Logos e cogliere il senso dell’esistenza. Amore e poesia, ricerca a
tratti spasmodica dell’assoluto, dello spirito infinito nella finitezza della
vita umana, sono la cifra per la comprensione della sua opera.
In questa breve raccolta sono compresi diversi componimenti, dai
primi esperimenti poetici fino agli ultimi mesi di vita del poeta. Non
sappiamo, naturalmente, a quali sviluppi artistici avrebbe potuto condurre un’ulteriore
maturazione, in un’esistenza più lunga, e possiamo solo dolerci che questa possibilità
sia stata negata a Ghiorgos Sarandaris.
Ghiorgos Sarandaris (1908-1941) trascorse
la sua breve vita tra Italia e Grecia, concentrando tutte le sue energie nella speculazione
filosofica e nella creazione poetica. Fine conoscitore dei testi classici, come
pure delle correnti culturali e artistiche del suo tempo, si adoprò attivamente
per immettere nuova linfa nel panorama letterario del suo Paese.
Ricercatrice presso l’Università di Palermo, Maria Caracausi insegna Neogreco e
Filologia greca medievale e moderna. Tra le sue numerose pubblicazioni (studi e
traduzioni) ricordiamo la Piccola grammatica neogreca di Manolis
Triandafillidis (1995), il Contrasto di una fanciulla e di un giovane (2003), Sei notti sull’Acropoli di Ghiorgos Seferis
(2012).
La collana: NOSTOS
Collana
di testi dalla Grecia moderna ideata e diretta da Maria Caracausi “Nostos” è
parola antica che indica il ritorno al luogo natìo. Scegliendo questo nome per
la collana di testi dalla Grecia moderna delle Edizioni La Zisa, si è voluto
alludere ad un ritorno interiore alle origini, a una dimensione ideale in cui
si compenetrano passato e presente, l’Ellade dell’eredità classica e la moderna
“Romiosini” nella sua realtà più autentica.
La
collana Nostos si arricchisce ora di una sezione di poesia, una forma di
espressione letteraria che, per sua stessa natura, si sottrae più facilmente
della prosa agli schemi razionali della lingua normalizzata, valorizzando in
modo creativo la fluidità linguistica.
La
poesia neogreca si distingue per la rara commistione di elementi della tradizione
antica presenti nel tessuto connettivo della lingua (un lessico estremamente ricco,
che spazia dai poemi omerici a forme vernacolari), filtrati dall’esperienza
quotidiana, ma anche arricchiti e rinnovati dal contatto con le correnti
culturali europee contemporanee.
Ciascun
volume di Nostos Poesia sarà dedicato ad un singolo autore,
di cui saranno presentati i versi in traduzione italiana con originale a
fronte, con l’ambizione di far conoscere al pubblico italiano alcune tra le
personalità più rappresentative del nostro tempo.
Titos
PATRIKIOS, Per Rena e altre poesie, a
cura di Vincenzo Rotolo.
Ghiorgos
SARANDARIS, Giorni, a cura di Maria Caracausi.
Alexandra GALANÙ, Visitatore
d’un giorno, a cura di Vincenzo Rotolo.
giovedì 11 dicembre 2014
Palermo 18 dicembre, “Nostos tra Sicilia e Grecia”. Le Edizioni La Zisa presentano i volumi della loro nuova collana di letteratura neo-ellenica.
“Nostos tra Sicilia e Grecia” è il
titolo dell’iniziativa nell’ambito della quale le Edizioni La Zisa
presenteranno i volumi della nuova collana di letteratura neo-ellenica
“Nostos”. L’evento, organizzato dalla comunità greca, avrà luogo il 18
dicembre, alle ore 17, presso i locali della ex-Real Fonderia alla Cala, in
piazza Fonderia a Palermo. Interverranno: Haralabos Tsolakis, presidente
della Comunità ellenica di Palermo; Maria Caracausi, direttrice della collana
“Nostos” e docente di letteratura neo-greca presso l’Università degli Studi di
Palermo; Daniela Sortino e Daniela Cappadonia, docenti e traduttrici di
neogreco; e Davide Romano, giornalista e direttore della Casa editrice La Zisa.
Seguirà una degustazione di vini offerta dalle prestigiose Cantine Fina
(http://www.cantinefina.it/index.php). Parte del ricavato della vendita dei
volumi sarà devoluto al centro culturale della Comunità ellenica siciliana
“Trinacria”.
“Nostos – spiega l’editore Davide Romano – è una collana di
testi dalla Grecia moderna ideata e diretta da Maria Caracausi. Nostos è,
infatti, parola antica che indica il ritorno al luogo natìo. Scegliendo questo
nome per la nostra collana di testi dalla Grecia moderna vogliamo indicare il
ritorno alle origini, in una dimensione ideale in cui si compenetrano passato e
presente, l’Ellade dell’eredità classica e la moderna ‘Romiosini’ nella sua
realtà più autentica”.
“Nella collana Nostos – conclude - sono stati già
pubblicati i seguenti volumi: Ghiorgos Seferis, ‘Sei notti sull’Acropoli’; Kostas
Varnalis, ‘Il diario di Penelope’; Nikiforos Vrettakos, ‘Dolore’; e Titos
Patrikios, ‘Per Rena e altre poesie’. Diversi altri titoli della stessa collana
sono già in preparazione”.
mercoledì 10 dicembre 2014
Palermo 11 dicembre, Si presentazione del volume del poeta greco Nikiforos Vrettakos “Dolore. Cronaca autobiografica”.
“Dolore. Cronaca autobiografica” del poeta greco
Nikiforos Vrettakos (Edizioni La Zisa, Collana Nostos) è il titolo dell’opera
che varrà presentata giovedì 11
dicembre, alle ore 17, presso l’Istituto Gramsci Siciliano, Cantieri culturali
alla Zisa, via Paolo Gili 4, a Palermo. Interverranno: Lorena Baldi, Alessandro Castelli, Maria Caracausi, Angela
Daniela Sortino, Salvatore Nicosia e
Vincenzo Rotolo.
Il libro: Nikiforos Vrettakos, “Dolore. Cronaca
autobiografica”, traduzione di Angela Daniela Sortino, collana Nostos, Edizioni
La Zisa, pp. 208, euro 15
“Dolore” è una “cronaca autobiografica”, come
l’autore vuole definirla nel sottotitolo, che descrive la sua progressiva
conoscenza delle cose e del mondo dai primi anni dell’infanzia alle esperienze
di giovane studente e di uomo adulto. Attraverso la conoscenza e l’esperienza
diretta delle piccole cose e degli uomini si svela agli occhi del poeta una
verità sempre più amara e consapevole sulla presenza del “male” e del dolore,
che risiede nella profondità del mondo e dell’animo umano. Questa narrazione di
sé e del mondo circostante avviene in un’accurata descrizione degli anni della
guerra con la sua tragica conclusione sul fronte italo-greco, degli anni
dell’illusione e della delusione del popolo greco che aveva creduto nella
liberazione, dei successi - vi anni della guerra civile volta ad annientare con
le armi tutte le forze democratiche del paese. La visione del poeta, se pur
pervasa da un dolore personale profondamente condiviso con quello “universale”
dell’uomo, trae sempre conforto dalla luce e dalla bellezza racchiuse nella sua
terra e nell’animo umano e conduce, nel ritorno alle amate colline di Plùmitsa,
a una visione di riconciliazione con la natura, con il mondo e con l’umanità
intera.
Nikiforos
Vrettakos nasce nel 1912 a Krokeès (Sparta). Si trasferisce ad Atene nel 1929
dove mette su famiglia e inizia la sua produzione poetica. Seguono gli anni
della guerra sul fronte italo-greco del 1940/41, quindi la partecipazione
attiva durante la Resistenza e la guerra civile e il suo esilio volontario in
Svizzera e in Sicilia, dove collabora con l’Istituto Siciliano di Studi
Bizantini e Neoellenici di Palermo. Al suo ritorno in Grecia, parallelamente a
una ricca produzione poetica, scrive articoli di attualità, critica letteraria
e saggi. Riceve tre candidature al premio Nobel per la Letteratura e nel 1988
viene nominato membro dell’Accademia di Grecia. Muore il 4 agosto 1991 a
Plùmitsa.
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