martedì 27 novembre 2018

Palermo 6 dicembre, “1963-1993. Da Pietro Valdo Panascia a Pino Puglisi, le Chiese di fronte alle mafie”



Appuntamento giovedì 6 dicembre, alle ore 17, presso il salone della Chiesa Valdese di Palermo (via dello Spezio 43 – dietro Teatro Politeama), a Palermo, per la tavola rotonda da titolo “1963-1993. Da Pietro Valdo Panascia a Pino Puglisi, le Chiese di fronte alle mafie”. Interverranno: Peter Ciaccio, pastore Chiesa Valdese Palermo; Vincenzo Ceruso, Comunità di Sant’Egidio Palermo; e Federica Raccuglia, giornalista e autrice del volume “L’uomo del dialogo contro la mafia. La storia di padre Pino Puglisi”, Edizioni La Zisa. Modererà: Davide Romano, giornalista e direttore editoriale della casa editrice La Zisa. L’evento è organizzato dalla Edizioni La Zisa e il Centro Evangelico di Cultura "Giacomo Bonelli". 

«Il cristiano non può essere mafioso». Nella loro quasi ovvia semplicità ed immediatezza queste parole recentemente pronunziate nel ricordo di Padre Puglisi da Papa Francesco a Palermo, sono state da più parti salutate come il segno di una nuova consapevolezza ecclesiale di fronte alla mafia. Un cammino discontinuo e piuttosto tortuoso, partito da territori di cristianità marginali ed esperienze pastorali periferiche e di minoranza. Già nell’estate del 1963 infatti, all’indomani della strage mafiosa di Ciaculli, il pastore valdese Pietro Valdo Panascia con una clamorosa iniziativa si appellava «a quanti hanno la responsabilità civile e religiosa del nostro popolo» per «la formazione di una più elevata coscienza morale cristiana». La chiesa cattolica reagì invece con una certa lentezza, con la lettera pastorale "Il vero volto della Sicilia" dell’Arcivescovo di Palermo, il Card. Ruffini. Una risposta, giudicata da molti insoddisfacente, ritardata dalla divergenza di vedute tra Paolo VI e lo stesso Ruffini, il quale respingeva l’idea che la mentalità mafiosa potesse in qualsiasi modo associarsi a quella religiosa.
Per trovare una nuova presa di posizione della chiesa cattolica siciliana, con le celebri omelie del Card. Pappalardo, bisognerà attendere l’epoca dei grandi delitti eccellenti, tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli ottanta del secolo scorso. La disponibilità della chiesa siciliana postconciliare, offerta da Pappalardo, a una cooperazione con lo Stato in vista del rinnovamento di una coscienza comune, anche civica, per la legalità, fu definita da alcuni “la rivoluzione degli onesti”: opporre «all’ingiustizia di molti la propria personale giustizia».
Una stagione di durata relativamente breve. Quando fu chiaro che il progetto di impegno della chiesa contro il fenomeno mafioso passava per una riformulazione politica del sostegno dell’episcopato nazionale al partito unico dei cattolici e la rimozione di quelle connivenze tra mafia e poteri dello Stato non di rado garantite da figure nominalmente cattoliche, si tornò alla vecchia difesa apologetica dallo stereotipo mafioso in nome di un’astratta identità culturale cristiana dell’uomo siciliano.
L’uccisione di Puglisi si colloca così in un periodo di sostanziale latenza del tema nel dibattito intraecclesiale. Il martirio del prete di borgata che seppe opporre al potere mafioso prassi pastorali originali ed una visione rinnovata di rievangelizzazione popolare del territorio, fu di poco preceduta dal famoso “grido” contro la mafia col quale Giovanni Paolo II, ricorrendo ad un linguaggio addirittura apocalittico, spostò bruscamente la sfida dal terreno dell’analisi socio-politica e culturale a quello espressamente escatologico.
Oggi risulta chiaro che il fenomeno mafioso, in quanto esplicitazione di un’antropologia aberrante, ha una sua rilevanza morale e teologica. Non si può fare a meno di osservare, tuttavia, che in un certo senso questa nuova coscienza collettiva giunge con più di cinquanta anni di ritardo, al termine di un non lineare cammino di una comunità ecclesiale che non ha ancora espresso compiutamente la propria autocomprensione di fronte al carattere di strutturale contrarietà al Vangelo del peccato di mafia.

lunedì 26 novembre 2018

Palermo 27 novembre, Al Galilei si presenta il romanzo Giacomo Evola, “Arret: La Terra”, Edizioni La Zisa



Una mattinata dedicata alla letteratura fantasy con il romanzo del giovanissimo ma talentuoso emergente Giacomo Evola. Appuntamento martedì 27 novembre, alle ore 9, al liceo scientifico statale “Galileo Galilei” di via Danimarca 54, a Palermo, con Giacomo Evola e il suo romanzo “Arret: La Terra”, Edizioni La Zisa. A parlarne con lui la docente Carmela Carbone.

 

Il libro: Giacomo Evola, “Arret: La Terra”, Edizioni La Zisa, pp. 360, euro 16,00

 

Alex è un orfano di sedici anni che vive con la nonna Sarah in una piccola cittadina. Nonostante l’affetto dell’anziana signora, Alex ha sempre avuto l’impressione di sentirsi solo, fuori posto, diverso dagli altri, senza comprendere mai l’origine di questo senso di inadeguatezza. Tutto cambia quando due giovani, Rick e Lya, decidono di adottarlo per offrirgli un futuro migliore. Da questo momento in poi, Alex scopre verità che vanno al di là di ogni sua immaginazione: la Terra, non è l’unica dimensio­ne concepibile. Esiste un’altra realtà abitata da maghi, streghe e creature fantastiche chiamata “Arret” e che anticamente fu divisa dalla Terra per riuscire a proteggere gli umani da coloro dotati di poteri magici. Alex scopre di essere nato su Arret e di possedere la magia. Insieme a Rick e Lya intraprende un lungo viaggio per le regioni pericolose e inospitali di Arret, incontran­do ostacoli, bizzarrie magiche e mostri incantati che lo avvicina­no sempre più alla verità circa la morte dei suoi genitori.


Giacomo Evola è nato a Palermo nel 2000. Frequenta attualmente l’ultimo anno del liceo scientifico, scelta dettata dalla passione per la biologia e le scienze naturali. Arret: La Terra è il suo primo romanzo.

 


giovedì 22 novembre 2018

Palermo giovedì 29 novembre, Al Ridotto dello Spasimo si presenta “Taste of America. Un viaggio ‘coast to coast’ fra ricette, curiosità, tradizione e storia” di Barbara Cucinella (Ed. La Zisa)




Al Ridotto dello Spasimo (via Dello Spasimo 15, Palermo), giovedì 29 novembre, alle ore 18, presentazione del volume di Barbara Cucinella, “Taste of America. Un viaggio ‘coast to coast’ fra ricette, curiosità, tradizione e storia”, Edizioni La Zisa.

Ne parleranno con l’autrice la food blogger e scrittrice Claudia Magistro e il giornalista Davide Romano. L’evento sarà arricchito da un “taste of jazz” offerto dal Brass Group. Ingresso libero.


Il libro: Barbara Cucinella, “Taste of America. Un viaggio 'coast to coast' fra ricette, curiosità, tradizione e storia”, Presentazione di Carlos Omobono, Edizioni La Zisa, pp. 140, euro 14,00

Questo testo è più di un semplice libro di ricette. Attraverso la travolgente narrazione di usi e consuetudini, di antiche tradizioni e curiosità culinarie, il lettore è chiamato a intraprendere un vero e proprio viaggio oltreoceano. Si andrà alla scoperta della cucina americana partendo dalle ex colonie della costa Atlantica procedendo verso ovest sulla celebre Route 66, componendo così un crogiolo di sapori e culture.

Barbara Cucinella è nata a New York e si è laureata in Pedagogia alla St. John’s University. Vive a Palermo e lavora da oltre vent’anni per il Dipartimento di Stato Americano. Ha fondato il British Institutes of Palermo e insegnato presso la facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Palermo.

Nel tempo libero ama cucinare ricette della tradizione americana per la famiglia e gli amici. 

Arriva fra gli scaffali delle librerie: Lucia Rizzo, “Per un tempo senza tempo. Romanzo”, Edizioni La Zisa, pp. 370, euro 16,00




Ramona e Ludovico sono due cinquantenni che conducono vite abba­stanza ordinarie. Lei è madre e moglie, dedita alla famiglia e al suo lavoro da receptionist presso uno studio medico, ma con il cuore pieno di sogni sopiti dalla quotidianità; lui è un appassionato e uno studioso del perio­do storico dell’Illuminismo, che, probabilmente, lo condiziona nella sua razionalità e nel carattere un po’ cinico.
Una mattina di novembre il destino intreccia le loro vite: basta poco e si ritrovano davanti a un caffè ma, soprattutto, davanti alle loro vite che, da quel momento, cambieranno per sempre. Il loro è un amore profondo, vero e sincero che diventa ancora più forte e ostinato per far fronte a tutti gli imprevisti e gli ostacoli che la vita porrà loro innanzi.
Sembra che la sorte sia loro avversa, ma il loro amore è più potente del destino perché questo è un amore senza limiti e senza confini, per un tempo senza tempo.

Lucia Rizzo nasce a Palermo nel 1964; prima di tre sorelle, cresce in una famiglia semplice dove la madre maestra, trasferisce alle figlie l’amore per la cultura. Sin da bambina emerge infatti nell’autrice, la curiosità per il mondo che la cir­conda manifestandosi nella voglia di leggere e scoprire altre realtà. Il suo percorso scolastico, durante il quale si innamora della storia e della letteratura grazie anche alla sua insegnante di lettere, si è concluso con il massimo dei voti fino ad arrivare al diploma di ragioniere. Sposata dal 1995, ha due figlie alle qua­li ha dedicato ogni istante del suo tempo. Adesso, abbandonati i panni di “mamma chioccia”, ha iniziato a dedicare del tempo a se stessa, con­vogliando nella scrittura tutte le emozioni che ha accumulato negli anni.
Si definisce una scrittrice di “pensieri disordinati e sogni scomposti”, fermamente convinta che scrivere sia la didascalia dell’anima e, dalla sua, nasce il suo romanzo di esordio.

In libreria: Maria Rosa Bencivinni, “Istantanee. Poesie”, Edizioni La Zisa, pp. 90, euro 9,90




Il pensiero è per sua natura inafferrabile, mentre esiste nella nostra mente già muta, si evolve e mai resta uguale a sé. Proprio per que­sto è difficilissimo fermarlo nel suo presente, cogliere quell’attimo eterno prima che altri pensieri lo cambino, prima che la forma lo renda estraneo a se stesso. Maria Rosa Bencivinni tenta quest’im­presa in questi versi, cercando di fermare con l’inchiostro e con la carta le immagini, i colori, i suoni, i ricordi che, altrimenti, reste­rebbero un vapore leggero e subito dissolto nell’aria.

Maria Rosa Bencivinni, nativa di Petralia Sottana (provincia di Paler­mo), dove ama tornare quando può, subito dopo la maturità, si è trasferi­ta per motivi di studio nel capoluo­go siciliano, dove ha sempre vissuto. Attualmente in pensione, ha inse­gnato materie letterarie negli istitu­ti di istruzione secondaria, ha partecipato a numerosi progetti di sperimentazione ed ha anche svolto, per circa dieci anni, attività di formatrice presso la scuola di specializzazione per insegnanti dell’Università di Palermo. Estimatrice della letteratura francese contemporanea, predilige la poesia di Jacques Prévert.

In libreria la silloge di Maria Luigia Di Stefano, “Algos. Poesia”, Edizioni La Zisa, pp. 64, euro 9,90





La letteratura ci ha abituato a poesie che, se nel passato seguivano schemi rigorosi, nel presente seguono sempre di più la libertà espressiva dell’autore. Ma cosa è davvero poesia? È rigore o emozione? Può la poesia essere “dotta”?
Questa è la quarta raccolta di poesie di Maria Luigia Di Stefano, dopo L’ac­qua che ti offrivo, Ithaki e Parole di luna e di sabbia. Lo stile è alto e puro, tocca le corde del mito greco, della storia antica, ma anche quelle vibranti della musica. Ascolta la voce del passato e parla quella dell’oggi. L’autrice aspira al “bello”, che, per sua natura, è essenza dalle molte facce, riflesso di amore, dolore, commozione e speranza. Perché, come dicevano i greci, καλός κα γαθός, il bello non può che essere anche buono.

Maria Luigia Di Stefano, di origine abruz­zese, fin dall’infanzia è itinerante per l’I­talia a causa del lavoro del padre. Infatti frequenta a Bologna il liceo classico Lui­gi Galvani. Si laurea in Lettere Classiche presso l’Università Alma Mater con una tesi in Sanscrito. Dopo un periodo di in­segnamento presso scuole statali, si trasfe­risce in Grecia e vive per lunghi anni ad Atene dove dirige un suo istituto privato di lingua e cultura italiana e un centro di traduzioni. Contemporaneamente si specializza in Greco Moder­no, nell’insegnamento dell’Italiano L2 e nella letteratura e storia di quella che, a suo giudizio, è la patria adottiva. Collabora con le Istituzioni italiane all’estero e con le Istituzioni elleniche, scrive per il giornale della comunità italiana in Grecia.
Nel 2004 rientra in Italia, a Bologna dove vive e lavora. Collabora con il Consolato ellenico e con la comunità greca dell’Emilia Romagna, organizza conferenze e iniziative culturali tra i due paesi, tiene un corso di greco mo­derno presso il CLE Erasmus Mundus dell’Università di Bologna.

mercoledì 21 novembre 2018

Palermo 14 dicembre, Alla Chiesa anglicana un caffè con… la cucina tradizionale americana di Barbara Cucinella.






Un caffè con... Barbara Cucinella, autrice del volume  “Taste of America. Un viaggio ‘coast to coast’ fra ricette, curiosità, tradizione e storia”, mandato in questi giorni in libreria dalle Edizioni La Zisa.

 

Appuntamento venerdì 14 dicembre, alle ore 17, presso i locali della Chiesa anglicana “Santa Croce” di via Roma 467A, a Palermo, per passare un piacevole pomeriggio, sorbendo un tipico caffè (italiano) e degustando deliziosi biscotti made in Usa, in un insolito viaggio culinario nel Nuovo Mondo.

Accompagneranno l’autrice in questo saporoso itinerario due foodblogger di eccezione: Claudia Magistro (www.scorzadarancia.it) e Ornella Gialla Daricello (www.giallatraifornelli.com). Modererà Davide Romano, direttore editoriale delle Edizioni La Zisa e presidente dell’ l’associazione La Tenda di Abramo – Culture e religioni in dialogo. A fare gli onori di casa il pastore anglicano Russell Ruffino.



Il libro: Barbara Cucinella, “Taste of America. Un viaggio 'coast to coast' fra ricette, curiosità, tradizione e storia”, Presentazione di Carlos Omobono, Edizioni La Zisa, pp. 140, euro 14,00


Questo testo è più di un semplice libro di ricette. Attraverso la travolgente narrazione di usi e consuetudini, di antiche tradizioni e curiosità culinarie, il lettore è chiamato a intraprendere un vero e proprio viaggio oltreoceano. Si andrà alla scoperta della cucina americana partendo dalle ex colonie della costa Atlantica procedendo verso ovest sulla celebre Route 66, componendo così un crogiolo di sapori e culture.

Barbara Cucinella è nata a New York e si è laureata in Pedagogia alla St. John’s University. Vive a Palermo e lavora da oltre vent’anni per il Dipartimento di Stato Americano. Ha fondato il British Institutes of Palermo e insegnato presso la facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Palermo.
Nel tempo libero ama cucinare ricette della tradizione americana per la famiglia e gli amici. 




lunedì 19 novembre 2018

Trent’anni di-versi… Le Edizioni La Zisa festeggiano tre decenni di poesia a Palermo!






Una festa per celebrare e ricordare trent’anni di attività editoriale a Palermo con una particolare attenzione al mondo della poesia, purtroppo ancora assai trascurato nel nostro Paese, con una particolare attenzione alle nuove voci, senza dimenticare i grandi autori del passato più o meno recente.

Le Edizioni la Zisa, nate nel 1988 e con un ricco catalogo all’attivo, danno appuntamento, insieme ai propri autori, il 30 novembre, a partire dalle ore 17, presso la storica libreria Sciuti di Palermo (sita in via Giuseppe Sciuti, 91/F), per un pomeriggio all’insegna della poesia fra letture, musica e incontri.
Saranno letti, fra gli altri, alcuni versi di Tregor Russo, Betarice Pillitteri, Valeria Mandalà, Maria Costanza, Maria Rosa Bencivinni, Francesco Porretto, Giuseppe Viola, Titos Patrikios, Ghiorgos Sarandaris, Anestis Evanghelu e Alexandra Galanù. Introdurranno e coordineranno Alfredo Sant’Angelo e Davide Romano.

Roberto Lopes e Giampiero Tre Re eseguiranno alcuni loro brani tratti dal nuovo cd “Girasoli”.

Non mancherà un buon bicchiere di vino…

martedì 13 novembre 2018

“Grazie per il libro su don Pino Puglisi!”. Il Vaticano scrive alle Edizioni la Zisa



Non è una vera e propria corrispondenza ma il segno di un’affettuosa attenzione con la quale la Sede apostolica segue l’attività della nostra piccola ma battagliera casa editrice”. Commenta così, con una cera ironia, Davide Romano, giornalista e direttore editoriale della casa editrice La Zisa di Palermo, l’arrivo in casa editrice, nei giorni scorsi, di una missiva da parte delle Segreteria di Stato vaticana con la quale papa Francesco, attraverso la penna di un suo collaboratore, ringraziava per il dono del volume di Federica Raccuglia, “L’uomo del dialogo contro la mafia. La storia di padre Pino Puglisi” (Prefazione di mons. Giancarlo Maria Bregantini), pubblicato dalla casa editrice siciliana.

“È la quarta lettera che ci arriva dal Vaticano – aggiunge Romano -, la seconda da questo pontefice, ma questa è assai particolare perché cade nell’anno del nostro trentesimo anniversario di attività nel panorama editoriale italiano. Oltre a ringraziarci per il volume, il pontefice esprime nei nostro confronti ‘viva riconoscenza’ e c’invia la sua benedizione, ‘pegno di abbondanti grazie celesti’, con uno speciale incoraggiamento a proseguire nel  nostro impegnativo ed esaltante, ma talvolta assai faticoso, lavoro”.



Viene dall’Africa la prima «Dichiarazione» sui diritti umani. La prefazione di Cécile Kyenge a un libro che narra il dramma dell’allontanamento dalla propria terra (Riforma, 26 ottobre 2018)




Il testo che segue è la presentazione, a firma di Cécile Kashetu Kyenge, eurodeputata ed ex ministro, al libro I mocassini di ‘Īsā, di Valentina Vivona. Palermo, La Zisa, 2018, pp. 92, euro 9,90.

Il dolore di partire con il ritorno nel cuore. Il dolore che ci costringe a lasciare la nostra terra. Il dolore del viaggio. Un dramma che porta con sé, però, la speranza racchiusa nel significato della vita stessa che torna alla luce. Queste pagine ci accompagnano nel lungo percorso umano di chi migrando ha cercato la luce: storie di violenza e soprusi di chi è sfuggito ai propri carnefici. Una narrazione intima, attraverso gli occhi dell’autrice, in un cammino comune, personale, dalla decostruzione di certezze alla costruzione di una nuova consapevolezza e fede verso l’essere umano. I Diritti Umani sono il filo che riunisce il tutto. Nella dignità dell’individuo riscopriamo la nostra dimensione sociale, tornando a essere comunità, membri tutti della famiglia umana. Un concetto racchiuso nel senso profondo della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, che trova le ragioni della sua universalità nella tensione che ogni comunità e società ha avuto verso questi princìpi.

Fu l’Africa a darci la prima Dichiarazione dei Diritti Umani della storia. Per volere dell’imperatore del Mali, Soundiata KeÏta, già nel 1222 la Carta Manden si rivolgeva ai quattro angoli del mondo, abolendo la schiavitù e sancendo il rispetto della vita umana e della libertà, la giustizia, l’equità, la solidarietà. Nonostante, dunque, violenze, pregiudizi, discriminazioni, schiavitù e razzismo siano sopravvissuti, talvolta nascondendosi dietro la maschera deformante di culture, tradizioni o religioni, i diritti dell’Uomo rimangono inalienabili, tali e immutati. Parte essenziale del nostro essere. Ecco, perciò, che comprendere l’altro assume un diverso significato, diventando la ricerca di sé nel prossimo. L’interazione diventa somma e non sottrazione. In un’epoca di incertezze e smarrimenti valoriali, qual è quella che oggi stiamo vivendo, il viaggio, attraverso cui Valentina Vivona ci conduce, ci insegna la speranza, unico vero motore positivo dell’azione umana.

giovedì 8 novembre 2018

Palermo venerdì 9 novembre, Alla Real Fonderia presentazione del libro di Maria Costanza, “Semu ricchi e altre poesie (in dialetto siciliano)”, Edizioni la Zisa




Presentazione venerdì 9 novembre, alle 17, presso la Real Fonderia,  sita nell’omonima piazza, a Palermo, della silloge di Maria Costanza “Semu ricchi e altre poesie (in dialetto siciliano)”, Edizioni La Zisa. Interverranno, insieme all’autrice, Alfredo Sant’Angelo e Totò Lucania.


Il libreria: Maria Costanza, “Semu ricchi e altre poesie (in dialetto siciliano)”, prefazione di Letizia Passarello, Edizioni La Zisa, pp. 80, euro 8,00

Dall’incanto per la fioritura della vita a primavera, al ritratto ironico dei costumi moderni, questa raccolta di poesie celebra la bellezza dell’esistenza nella molteplicità delle sue forme e variazioni. Il divenire delle cose, attraverso l’inesorabile scorrere del tempo, muove la scrittrice al verso, rigorosamente cantato in dialetto siciliano. Immerso in questo scenario sonoro, il lettore potrà assistere all’appassionato racconto di tradizioni e luoghi, di significati e memorie.


Maria Costanza è nata ad Agrigento e per motivi di studio, all’età di diciotto anni, si trasferisce a Palermo, città dove ha svolto l’attività di docente di lettere e dove risiede tuttora. Introdotta dal padre, anche lui poeta, alla ricerca del bello, ha pubblicato presso la Montedit, nella collana Le Schegge d’Oro, la silloge Meditazioni poetiche, arrivando finalista nel concorso letterario “Il giro d’Italia delle poesie in cornice 2005”.

mercoledì 24 ottobre 2018

Palermo 26 ottobre, Alla Real Fonderia presentazione della silloge in “lingua” siciliana di Valeria Mandalà, “Ti cuntu ‘u cuntu, si ni vò fari cuntu… “, Edizioni La Zisa



Presentazione venerdì26 ottobre, alle 17, presso la Real Fonderia a piazza Fonderia, a Palermo, del la silloge in “lingua” siciliana di Valeria Mandalà, “Ti cuntu ‘u cuntu, si ni vò fari cuntu… “, Edizioni La Zisa. Converserà con l’autrice: Gabriella Mangiapane. Alcuni versi verranno letti dall'attrice Patrizia Franco.


Il libro: Valeria Mandalà, “Ti cuntu ‘u cuntu, si ni vò fari cuntu… “, Edizioni La Zisa (Isbn ISBN 978-88-31990-06-6)


“U Cuntu” di Valeria Mandalà è una dichiarazione d’amore in versi per la Sicilia. Le poesie, in dialetto palermitano, sono divise in tre sezioni: Natura e Sintimientu, Sicilia adurata, priestu cuntata e Stuori ri gienti. La Natura di cui si parla, non è solo quella dei paesaggi arsi, del mare attratto e respinto dalle rive, è anche la natura dei monumenti, delle strade di Palermo e provincia: una natura urbana impregnata di Storia e leggende popolari. Le poesie dell’autrice tracciano una mappa poetica dell’Isola raccontando con occhi sinceri e pieni di meraviglia il legame di sangue con la propria terra. I versi richiamano alla luce, al vento e al fuoco, all’anelito costante per la Bellezza che chi è nato in Sicilia porta sulla pelle come una firma.

Valeria Mandalà nasce a Trento nel 1973 da genitori palermitani. Nel 1998 si laurea in Lingue e Letterature inglese e tedesca all’Università degli Studi di Palermo. Dal 2002 è docente di Scuola dell’Infanzia presso la D.D. Alcide De Gasperi di Capaci. È amministratrice e redattrice di due pagine Instagram (@ig_panormus; @ig_sicily) e Facebook (Ig_sicilians) dedicate alle foto di Palermo e della Sicilia.

venerdì 19 ottobre 2018

In arrivo fra gli scaffali delle librerie l’esilarante saggio di Cristina Cortese, “Ci voli furtuna ni la vita. Perché non importa dove vivi ma dove sei nato”, pp. 96, euro 9,90






“‘Ribera è una piccola città situata nella Sicilia sud-occidentale’.
Queste sono le prime nozioni che abbiamo imparato. Que­sto ci ha aiutato anche a scuola, soprattutto nello studio delle lingue straniere. “Ribera is a small town situated in the west-south part of Sicily”. Non ci siamo mai azzardati ad aggiungere altro, non ne saremmo stati capaci.
Questa è l’occasione giusta per raccontare di Ribera, ma vo­glio mettermi alla prova. Sarebbe facile menzionare le nostre famose arance, il Castello di Poggiodiana, e cosa significhi ‘Allavam Signat Alba’ (non credo di saperlo con certezza). Sareb­be altrettanto facile informare del fatto che Ribera abbia dato i natali allo statista Francesco Crispi. Lungi da me chiedervi in che epoca sia vissuto e per quali gesta si sia contraddistinto. So per certo che non ha costruito quasi tutte le scuole della nostra città e, recentemente, ho scoperto il nome della moglie grazie alla statua in bronzo presente in piazza Giovanni XXIII.
Quello che farò sarà descrivere i riberesi. Mi soffermerò sui nostri modi di agire, di parlare, di pensare. Scriverò delle no­stre abitudini, e dei nostri difetti”. (Dall’Introduzione dell’autrice)


Cristina Cortese, trentacinque anni, è nata a Ribera, in provincia di Palermo. Dopo essersi diplomata al liceo scientifico, decide di lasciare la sua cittadina per frequentare l’università. Prima a Perugia, dove consegue la laurea triennale in Comunicazioni Internazionali, e poi a Pisa, dove frequenta la specialistica in Relazioni Internazionali presso la facoltà di Scienze politiche.
Non avendo mai sviluppato particolari attitudini verso lo sport, fin da giovane coltiva un hobby che non include alcuno sforzo fisico: scrivere.


In arrivo in libreria la silloge di poesie di Corrado Olivieri Sangiacomo, “Risonanze”, Edizioni La Zisa, pp. 68, euro 10,00




Spesso si pensa alle poesie come parole complesse e irraggiungibili, tecnica espressiva apprezzata da pochi e, da ancora meno, composta. Tuttavia Corrado Olivieri Sangiacomo dimostra con questi brevi com­ponimenti che la poesia è nella semplicità di ogni giorno, nel tempo che accompagna la vita di ogni persona, nei momenti che caratterizza­no la vita di ognuno, perché è nel particolare che si trova l’universale e con queste rime si racconta la realtà del mondo intero vista da due oc­chi, quelli che potrebbero essere di ognuno, ma sono di uno soltanto.

Corrado Olivieri Sangiacomo è nato a Roma nel 1932, si è laureato in Medicina alla Sapienza nel novembre 1956; poi si è specializzato in En­docrinologia, Radiologia e Gastroenterologia.
Oltre a essere medico, Corrado Olivieri San­giacomo diventa libero docente in Istologia ed Embriologia generale, ma non solo: sarà strut­turato anche come professore associato e direttore dell’Istituto di Biolo­gia Generale nella facoltà di Medicina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore negli anni che vanno dal 1970 al 2000. Nella sua carriera me­dico-scientifica si qualifica anche come microscopista elettronico, con produzione di numerose pubblicazioni anche a livello internazionale.
Da una decina di anni, dando alla luce quel Germe poetico, ha pubbli­cato, collaborando con altri autori, ne Il Federiciano (2015 e ristampa nel 2016), e in cet. Scuola autori di Mogol (2016) con la casa editrice Aletti. Con la casa editrice Pagine, invece, ha collaborato in qualità di autore, alle pubblicazioni di Approdi (2015), Navigare (2016), Colori (2017), Messaggi (2017), La vita e oltre (2017) e Magnolia (2018).


venerdì 12 ottobre 2018

In libreria: Carmela Eleonora Amato, “Pensieri liberi. Poesie”, Edizioni La Zisa, pp. 48, euro 8,00




Un poeta porta i segni del mondo addosso. La sua sensibilità è un dono speciale, una sorta di abilità che lo rende più ricettivo degli altri. Questi vivono come se fossero perennemente distanti, al di là di porte chiuse che si impongono fra il poeta e gli altri del mondo. È proprio attraverso la poesia, invece, che le barriere si frantumano e la sensibilità del poeta può entrare in contatto con quella degli altri. Così Carmela Eleonora Amato, grazie alle sue liriche, vuole comunicare vari messaggi e stati d’animo. Non importa cosa avverrà ai lettori, agli altri del mondo, non importa delle scosse, dei sorrisi o delle lacrime; sia nel bene che nel male ne usciranno sempre e comunque arricchiti.

Carmela Eleonora Amato è nata nel 1986 in Germania, vive a Palermo. La sua formazione in pedagogia, le ha permesso di lavorare in comunità per minori stranieri e nelle scuole elementari. La sua vita privata ha influito sulla crescita spirituale; mettendosi in situazioni difficili è riuscita a superarle con risolutezza. Da queste esperienze, la voglia di scrivere poesie per esprimere ciò che ha dentro e farlo conoscere agli altri.

Palermo venerdì 19 ottobre, Alla chiesa anglicana un caffè con… padre Pino Puglisi raccontato dalla giornalista Federica Raccuglia



Riprendono gli appuntamenti culturali mensili presso la chiesa anglicana “Santa Croce” di  via Roma 467A, a Palermo.  S’incomincia venerdì 19 ottobre, alle ore 17, pressoi i locali con un caffè con… padre Pino Puglisi raccontato dalla giornalista Federica Raccuglia, autrice del saggio, appena mandato in libreria dalle Edizioni La Zisa, “L’uomo del dialogo contro la mafia. La storia di padre Pino Puglisi” (prefazione di mons. Giancarlo Maria Bregantini). Sorbendo un ottimo espresso e gustando degli squisiti biscotti, ne discuteranno con l’autrice: Russell Ruffino, pastore anglicano e parroco della chiesa “Santa Croce”; Giampiero Tre Re, teologo cattolico; suor Fernanda di Monte, giornalista e responsabile eventi Librerie Paoline di Palermo; e Davide Romano, direttore editoriale delle Edizioni La Zisa e presidente dell’associazione La Tenda di Abramo – Culture e religioni in dialogo. L’ingresso è gratuito.



Il libro: Federica Raccuglia, “L’uomo del dialogo contro la mafia. La storia di padre Pino Puglisi”, Prefazione di mons. Giancarlo Maria Bregantini, Edizioni La Zisa, pp. 200, euro 15,00



La vicenda di padre Pino Puglisi, nel tempo, è stata fonte di studi, inchieste, romanzi, film; tutte produzioni necessarie per mantenerne vivido il ricordo, per trasmettere un prezioso modello di vita alle nuove generazioni. Questo saggio si va a inserire nell’insieme di tale produzione creandosi uno spazio particolare. La vicenda di don Pino viene ripercorsa in modo dettagliato grazie a vari contributi originali, testimonianze e interviste. Il leitmotiv teorico è la riflessione linguistico-pedagogica su padre Puglisi, il quale ha tentato di dialogare con la mafia utilizzando un codice a essa sconosciuto: la parola. Codice intraducibile per individui che hanno scelto di abitare un mondo in cui le sole cornici interpretative sono intimidazione, violenza e morte. Secondo Lev Semënovič Vygotskij, la parola nasce prima del pensiero, il bambino impara a nominare le cose prima di conoscerle, ed è proprio il linguaggio a determinare la sua conoscenza e coscienza del mondo. Padre Puglisi ha dato la vita per la fede in questo principio, per le parole prima di tutto.

Federica Raccuglia è nata nel 1990 a Palermo. Giornalista pubblicista, scrive per “Si24.it” e “Il Giornale di Sicilia”. Cura diversi uffici stampa e conduce un programma di attualità e intrattenimento sulla web tv “Feel Rouge tv”. Nel 2012 ha conseguito la laurea triennale in “Giornalismo per uffici stampa” all’Università degli Studi di Palermo e nel 2014 la laurea magistrale in “Scienze dell’Informazione, della Comu­nicazione e dell’Editoria” presso l’Università degli Studi di Tor Vergata.


giovedì 27 settembre 2018

In arrivo in libreria il romanzo fantasy del giovanissimo ma talentuosissimo Giacomo Evola, “Arret: La Terra”, Edizioni La Zisa, pp. 360, euro 16,00





Alex è un orfano di sedici anni che vive con la nonna Sarah in una piccola cittadina. Nonostante l’affetto dell’anziana signora, Alex ha sempre avuto l’impressione di sentirsi solo, fuori posto, diverso dagli altri, senza comprendere mai l’origine di questo senso di inadeguatezza. Tutto cambia quando due giovani, Rick e Lya, decidono di adottarlo per offrirgli un futuro migliore. Da questo momento in poi, Alex scopre verità che vanno al di là di ogni sua immaginazione: la Terra, non è l’unica dimensio­ne concepibile. Esiste un’altra realtà abitata da maghi, streghe e creature fantastiche chiamata “Arret” e che anticamente fu divisa dalla Terra per riuscire a proteggere gli umani da coloro dotati di poteri magici. Alex scopre di essere nato su Arret e di possedere la magia. Insieme a Rick e Lya intraprende un lungo viaggio per le regioni pericolose e inospitali di Arret, incontran­do ostacoli, bizzarrie magiche e mostri incantati che lo avvicina­no sempre più alla verità circa la morte dei suoi genitori.


Giacomo Evola è nato a Palermo nel 2000. Frequenta attualmente l’ultimo anno del liceo scientifico, scelta dettata dalla passione per la biologia e le scienze naturali. Arret: La Terra è il suo primo romanzo.



giovedì 20 settembre 2018

Palermo giovedì 27 settembre, Alla Bottega di Libera si presenta il saggio di Federica Raccuglia, “L’uomo del dialogo contro la mafia. La storia di padre Pino Puglisi”, Edizioni La Zisa




Appuntamento giovedì 27 settembre, alle ore 17 e 30, presso la Bottega I Sapori ed i Saperi della Legalità di Libera, a piazza Castelnuovo 13, a Palermo, per la presentazione del saggio della giornalista Federica Raccuglia, “L’uomo del dialogo contro la mafia. La storia di padre Pino Puglisi”, prefazione di mons. Giancarlo Maria Bregantini, Edizioni La Zisa


Insieme all’autrice, interverranno: Gregorio Porcaro, collaboratore di padre Pino Puglisi e coordinatore regionale di Libera; Giampiero Tre Re, teologo; e Pino Martinez, storico collaboratore e amico di don Pino Puglisi e componente del Comitato Intercondominiale di Brancaccio. Modererà l’incontro Davide Romano, giornalista ed editore.


Il libro: Federica Raccuglia, “L’uomo del dialogo contro la mafia. La storia di padre Pino Puglisi”, Prefazione di mons. Giancarlo Maria Bregantini, Edizioni La Zisa, pp. 200, euro 15,00

La vicenda di padre Pino Puglisi, nel tempo, è stata fonte di studi, inchieste, romanzi, film; tutte produzioni necessarie per mantenerne vivido il ricordo, per trasmettere un prezioso modello di vita alle nuove generazioni. Questo saggio si va a inserire nell’insieme di tale produzione creandosi uno spazio particolare. La vicenda di don Pino viene ripercorsa in modo dettagliato grazie a vari contributi originali, testimonianze e interviste. Il leitmotiv teorico è la riflessione linguistico-pedagogica su padre Puglisi, il quale ha tentato di dialogare con la mafia utilizzando un codice a essa sconosciuto: la parola. Codice intraducibile per individui che hanno scelto di abitare un mondo in cui le sole cornici interpretative sono intimidazione, violenza e morte. Secondo Lev Semënovič Vygotskij, la parola nasce prima del pensiero, il bambino impara a nominare le cose prima di conoscerle, ed è proprio il linguaggio a determinare la sua conoscenza e coscienza del mondo. Padre Puglisi ha dato la vita per la fede in questo principio, per le parole prima di tutto.

Federica Raccuglia è nata nel 1990 a Palermo. Giornalista pubblicista, scrive per “Si24.it” e “Il Giornale di Sicilia”. Cura diversi uffici stampa e conduce un programma di attualità e intrattenimento sulla web tv “Feel Rouge tv”. Nel 2012 ha conseguito la laurea triennale in “Giornalismo per uffici stampa” all’Università degli Studi di Palermo e nel 2014 la laurea magistrale in “Scienze dell’Informazione, della Comu­nicazione e dell’Editoria” presso l’Università degli Studi di Tor Vergata.

venerdì 14 settembre 2018

A breve fra gli scaffali delle librerie italiane la silloge poetica di Francesco Porretto, “Da un cuore di padre”, Edizioni La Zisa, pp. 66, euro 12,00






Una raccolta di liriche impreziosita da una prosa poetica, Spensierando, compongono il dettato sentimentale di Porretto. Ogni poesia è un estratto di vita vera con le sue gioie e dolori, accolti en­trambi senza riserve per la fede incrollabile in Dio, nella famiglia e nel lavoro. Un padre mette a nudo il suo cuore e dona al figlio la sua vita in versi: le esperienze che lo hanno reso l’uomo che è adesso, gli errori, i rimpianti, ma anche i traguardi raggiunti, le speranze per il futuro. Un ponte fra due generazioni, una sincera missiva da un cuore all’altro per tentare di camminare insieme attraverso i sentieri della vita con passo sicuro e pieno di fiducia, l’uno sorreggendo l’altro.

Francesco Porretto nasce a Palermo nel 1963. Dopo il diploma all’Istituto Nautico di Palermo, svolge vari lavori sia in Italia che all’estero, sia in mare che in terra, ricevendo il titolo di Capitano di lungo Corso. È docente annuale all’Istituto Nautico e impiegato postale da più di vent’anni.



giovedì 6 settembre 2018

Arriva in libreria il volume di Barbara Cucinella, “Taste of America. Un viaggio 'coast to coast' fra ricette, curiosità, tradizione e storia”, Presentazione di Carlos Omobono, Edizioni La Zisa, pp. 140, euro 14,00




Questo testo è più di un semplice libro di ricette. Attraverso la travolgente narrazione di usi e consuetudini, di antiche tradizioni e curiosità culinarie, il lettore è chiamato a intraprendere un vero e proprio viaggio oltreoceano. Si andrà alla scoperta della cucina americana partendo dalle ex colonie della costa Atlantica procedendo verso ovest sulla celebre Route 66, componendo così un crogiolo di sapori e culture.

Barbara Cucinella è nata a New York e si è laureata in Pedagogia alla St. John’s University. Vive a Palermo e lavora da oltre vent’anni per il Dipartimento di Stato Americano. Ha fondato il British Institutes of Palermo e insegnato presso la facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Palermo.
Nel tempo libero ama cucinare ricette della tradizione americana per la famiglia e gli amici. 

lunedì 3 settembre 2018

Palermo 13 settembre, Alla Libreria del mare si presenta il saggio di Federica Raccuglia, “L’uomo del dialogo contro la mafia. La storia di padre Pino Puglisi” (Ed. La Zisa)



In occasione della visita di papa Francesco a Palermo, giovedì 13 settembre, alle ore 17 e 30, presso la Libreria del mare di via Cala 50, si presenta  il saggio della giornalista Federica Raccuglia, “L’uomo del dialogo contro la mafia. La storia di padre Pino Puglisi”, pubblicato dalle Edizioni La Zisa. Ne parleranno con l’autrice Giampiero Tre Re, teologo; e Pino Martinez, storico collaboratore e amico di don Pino Puglisi e componente del Comitato Intercondominiale di Brancaccio. Modererà l’incontro Davide Romano, giornalista ed editore.

 

 

Il libro: Federica Raccuglia, “L’uomo del dialogo contro la mafia. La storia di padre Pino Puglisi”, Prefazione di mons. Giancarlo Maria Bregantini, Edizioni La Zisa, pp. 200, euro 15,00


La vicenda di padre Pino Puglisi, nel tempo, è stata fonte di studi, inchieste, romanzi, film; tutte produzioni necessarie per mantenerne vivido il ricordo, per trasmettere un prezioso modello di vita alle nuove generazioni. Questo saggio si va a inserire nell’insieme di tale produzione creandosi uno spazio particolare. La vicenda di don Pino viene ripercorsa in modo dettagliato grazie a vari contributi originali, testimonianze e interviste. Il leitmotiv teorico è la riflessione linguistico-pedagogica su padre Puglisi, il quale ha tentato di dialogare con la mafia utilizzando un codice a essa sconosciuto: la parola. Codice intraducibile per individui che hanno scelto di abitare un mondo in cui le sole cornici interpretative sono intimidazione, violenza e morte. Secondo Lev Semënovič Vygotskij, la parola nasce prima del pensiero, il bambino impara a nominare le cose prima di conoscerle, ed è proprio il linguaggio a determinare la sua conoscenza e coscienza del mondo. Padre Puglisi ha dato la vita per la fede in questo principio, per le parole prima di tutto.

Federica Raccuglia è nata nel 1990 a Palermo. Giornalista pubblicista, scrive per “Si24.it” e “Il Giornale di Sicilia”. Cura diversi uffici stampa e conduce un programma di attualità e intrattenimento sulla web tv “Feel Rouge tv”. Nel 2012 ha conseguito la laurea triennale in “Giornalismo per uffici stampa” all’Università degli Studi di Palermo e nel 2014 la laurea magistrale in “Scienze dell’Informazione, della Comu­nicazione e dell’Editoria” presso l’Università degli Studi di Tor Vergata.