Il libro: Caterina Zabbia, “Gregorio,
un fiore cresciuto sulle zolle del Calvario”, Presentazione di padre Luigi
Pingelli Oad, Prefazione di padre Mario Genco Oad, Nota di don Carmelo Vicari, Edizioni
la Zisa, Pp. 80, Euro 9,90
Quest’opera racchiude le tracce
di un’esistenza silenziosamente votata all’accettazione del sacrificio: quella
del terziario agostiniano Gregorio Fasulo. L’ardente ricerca di un disegno
superiore incastonato nell’esistenza umana, in grado di giustificarne il dolore
e le privazioni come momenti di massima vicinanza al divino, è la nota
dominante di questo racconto, nonché degli sforzi compiuti dall’autrice, e
nipote, per metterne insieme i pezzi. Chiamato “attraverso la malattia e la
sofferenza” a farsi “modello di santità nello stato di vita secolare”, Gregorio
Fasulo dimostrò che è possibile “percorrere la via di assimilazione a Cristo
anche nella normalità della condizione laicale”.
Caterina Zabbia, nata a Palermo
il 2 febbraio 1953, ha conseguito nella stessa città i diplomi di Scuola
Magistrale e di Istituto Magistrale. Dopo alcuni anni di insegnamento nella
provincia di Trapani, svolge attualmente l’attività di insegnante specializzata
nel sostegno nella scuola primaria a Palermo. Ha realizzato con gli alunni
laboratori teatrali e di canto corale. Fa parte sin da bambina di Azione
Cattolica, nella quale è educatrice dei ragazzi; svolge inoltre la funzione di
catechista. Appassionata di canto corale, fa parte del coro della parrocchia Sant’Ernesto
e del coro della Cattedrale di Palermo.
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