lunedì 26 marzo 2012

Scotland Yard in Italia, Da qui parte la lotta alla pedofilia


COMUNICATO STAMPA

Scotland Yard in Italia, Da qui parte la lotta alla pedofilia

Milano, 27 marzo 2012 - Sarà la città di Treviglio (Bg) ad ospitare un corso unico in Europa, tenuto dall’Associazione Prometeo onlus di Bergamo (www.associazioneprometeo.org), insieme all’unità crimini sui minori di Scotland Yard Londra.

Poliziotti e criminologi di Scotland Yard insieme agli operatori della Prometeo, terranno il giorno sabato 31 marzo 2012, dalle ore 9,00, presso la sala conferenze della Cassa Rurale, un corso aperto esclusivamente alle forze dell’ordine sul tema «Le indagini nel campo degli abusi sessuali».

Tra gli aspetti toccati «come si interroga un sospettato di abusi», ma anche «come si raccolgono le prove e come si interroga un bambino vittima di abusi sessuali».

«È questo il primo ciclo di una nuova serie di appuntamenti di grande spessore, che hanno come obiettivo la creazione di un fronte compatto e preparato per contrastare il sempre maggior numero di casi di abusi nel nostro paese, abusi che vedono sempre una netta sproporzione, tra chi sta dalla parte delle vere vittime, i bambini, e chi ostinatamente difende i loro persecutori…», queste le parole di Massimiliano Frassi, presidente di Prometeo, alla presentazione del corso.

Ricordiamo che la Prometeo ha creato anche l’unico coordinamento nazionale di vittime della pedofilia, che riunisce a tutt’oggi più di 2mila persone provenienti da tutta Italia e che tra le conferenze in programma ha propria quella di far parlare alle forze dell’ordine, adulti che da piccoli han subito abusi. I relatori di Scotland Yard sono membri d’onore, da circa 10 anni, del comitato scientifico della Prometeo.

Davide Romano

cell. 3284728708

davideromano1971@gmail.com

martedì 20 marzo 2012

“Apologia degli Ebrei” di AUGUSTO CAVADI (La Repubblica, DOMENICA 11 MARZO 2012)


“CATANESI cani ed ebrei!”: la scritta, per anni campeggiante su diversi muri della Palermo bene, sintetizza efficacemente il livello culturale di certi strati della tifoseria palermitana. A questo genere di “sportivi” bisognerebbe spiegare, sia pur con scarsissime probabilità di riuscirvi, che ai cani non scappano mai simili scivoloni. Quanto agli ebrei, poi, che si tratta di uno dei popoli di più fertile creatività dell'unica grande razza umana.

Per cominciare a capirne qualcosa – liberando la mente dai veli che la politica dei governi israeliani moltiplica fastidiosamente – si può partire da un opuscolo di Dante Lattes, “Apologia dell'ebraismo”, edito nel 1923 e meritoriamente ripubblicato. L’autore (noto come scrittore e, rabbino) focalizza quattro temi centrali della sua confessione religiosa: Dio (non di un popolo, ma di tutti gli uomini, anzi di tutto il cosmo); i profeti (per i quali la conversione autentica è «la giustizia e l'amore in luogo della prepotenza e dell’avidità»); il Messia (concepito non come un uomo che è già venuto una volta,ma come il continuo avvento di Dio nella storia umana); il fariseisrno (diventato sinonimo di ipocrisia e di legalismo, ma solo perché si èvoluto assolutizzare una caricatura della corrente farisaica e dimenticare la sua fisionomia autentica di fedeli rispettosi del Volere divino).

Dante Lattes, “Apologia dell'ebraismo”, Ed. La Zisa, Prefazione di Rav Giuseppe Laras, Nota di Claudio Vercelli, Pagine 112, euro 9,90 (ISBN: 978-88-95709-90-1)


lunedì 19 marzo 2012

Strage scuola ebraica, Gattegna (Ucei), Le notizie che giungono da Tolosa ci fanno rivivere i peggiori incubi.


"Le notizie che giungono da Tolosa ci fanno rivivere i peggiori incubi. C’è sgomento e orrore nell’apprendere che la scuola ebraica di quella città è stata colpita da un’azione terroristica e che con armi da fuoco sono stati uccisi e gravemente feriti bambini, genitori e docenti. Se questo è potuto accadere con tanta facilità e con tanta efferatezza, significa che oramai tutta l’Europa è minacciata da gruppi e da individui che iniziano a colpire e ad uccidere gli appartenenti a minoranze, ma che evidentemente stanno progettando la distruzione della libertà, della democrazia e della pacifica convivenza in tutto il nostro continente. Le Comunità ebraiche italiane sono fraternamente vicine e condividono il dolore delle famiglie e delle Comunità francesi, nella certezza che la stragrande maggioranza della società e dell’opinione pubblica dei nostri Paesi condivida questi sentimenti. Per il momento non si conoscono gli autori dei crimini né sono apparse rivendicazioni, ma è urgente che venga fatta luce sull'identità e sui programmi di tutti coloro che, seminando odio e compiendo gravissimi crimini nel totale disprezzo della vita umana, si pongono al di fuori di qualsiasi consesso civile". Così Renzo Gattegna, Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

lunedì 5 marzo 2012

Lega Nord, Bonasera e Romano, Nel libro nessun insulto solo fatti sui quali invitiamo i vertici del Carroccio a confrontarsi con noi


Palermo, 5/03/2012 - “‘Inganno padano. La vera storia della Lega Nord’ non contiene alcuna falsità o insulto nei confronti del Carroccio e dei suoi esponenti, ma solo fatti concreti e incontrovertibili, scrupolosamente verificati, sui quali invitiamo i vertici locali e nazionali della Lega Nord a confrontarsi con noi. Cosa che sino ad ora, pur invitati alle varie presentazioni del volume che sono state organizzate in giro per il Paese, hanno sempre ritenuto opportuno di non fare. Invito che ribadiamo anche in questa sede”. Così i giornalisti Fabio Bonasera e Davide Romano, autori del saggio “Inganno padano. La vera storia della Lega Nord”, giunto alla terza ristampa e pubblicato dalla casa editrice palermitana La Zisa, rispondono agli attacchi dei giorni scorsi da parte dei vertici di via Bellerio. “Ci permettiamo anche di ricordare – aggiungono – che la prima copia del volume è stata spedita a suo tempo allo stesso Umberto Bossi con l’invito a segnalare le possibili inesattezze contenute nel volume. Segnalazioni che non sono mai arrivate”.

“Inganno padano”, il libro che fa arrabbiare la Lega Nord!


IL CARROCCIO NUOVO SCONTRO A DISTANZA TRA L' EX CAPOGRUPPO, CHE VOLEVA IL LEADER IDV ALLA PRESENTAZIONE DEL SUO LIBRO, E L' EX MINISTRO

Reguzzoni invita Di Pietro. Maroni: lontani da chi insulta

La replica L' ex capogruppo: «L' ho invitato perché è un simbolo di Milano»

MILANO - Non tira una bella aria, tra Lega e Idv, negli ultimi tempi. A innescare la polemica, la presentazione a Lucca di un libro sul Carroccio, “Inganno Padano - La vera storia della Lega Nord”. Nel corso della serata molti dei relatori, tra i quali il capogruppo idv alla Camera Massimo Donadi, usano parole forti contro la Lega. Addirittura paragoni delle camicie verdi con il fascismo... In poche ore scoppia un caso interno al Carroccio. E parte un «editto» anti-Idv: «Mai più uno di loro a un nostro incontro», ha detto Gianni Fava, commissario nazionale della Lega in Toscana. Contemporaneamente, si apre anche una nuova polemica a distanza tra i due «nemici» Marco Reguzzoni e Roberto Maroni. L' ex capogruppo della Lega alla Camera, infatti, aveva già invitato non un idv qualunque, ma il leader nazionale, Antonio Di Pietro, alla presentazione del suo libro, Gente del Nord. L' avventura della Lega vissuta dall' interno , che si terrà domani mattina a Milano, al Circolo della stampa. Invito partito molto prima, e rivolto anche a Vittorio Feltri e Gabriele Albertini. Tra l' altro il leader idv probabilmente non potrà essere presente, visto che ieri è finito in ospedale per una vertebra fratturata e ne avrà per parecchi giorni. Eppure, nonostante questo, la polemica è ugualmente montata nel Carroccio. Lo stesso Fava, saputo del libro di Reguzzoni, è caduto dalle nuvole: «Mi auguro che non sia vero perché sarebbe gravissimo». E Roberto Maroni, che con Reguzzoni ha un conto ancora aperto, ha postato sul suo profilo Facebook questo commento: «Di Pietro e il suo partito insultano quotidianamente la Lega. Gli attacchi di Di Pietro mi lasciano del tutto indifferente, ma da gente che definisce la Lega "un movimento neonazista" è meglio star lontani». Poi, tra i commenti, quello di Maurizio Ghezzi: «E come mai viene invitato da Reguzzoni alla presentazione di un suo libro?». Risposta di Giorgia La Flo: «Bella domanda...». Reguzzoni, però, non ci sta ad alimentare il tormentone: «Una roba postata alle otto di sera su una questione contro l' Idv è già singolare di per sé... Per quanto mi riguarda Di Pietro l' ho invitato semplicemente perché nel libro parlo della storia della Lega a Milano. E chi più di lui, di Albertini e di Feltri, rappresenta la Milano degli ultimi 20 anni? Certo non potevo far venire gente della Lega... Avrebbe significato parlarsi addosso. Tutta la storia mi sembra pretestuosa». E anche Massimo Donadi prende le distanze: «Siamo di fronte ad aria fritta. Di Pietro era stato invitato a presentare un libro, io a presentarne un altro... Non ci sono mai stati rapporti tra noi e la Lega. Non è che adesso perché siamo entrambi critici con Monti sia nato un idillio. Le posizioni restano quelle di sempre».

Frenda Angela (4 marzo 2012) - Corriere della Sera

Il libro della discordia che la Lega non vorrebbe mai farvi leggere: Fabio Bonasera, Davide Romano, “Inganno padano. La vera storia della Lega Nord”, Prefazione di Furio Colombo, pp. 176, euro 14,90 (ISBN: 978-88-95709-77-2)

3a ristampa

Da oltre vent'anni la Lega Nord fa parte stabilmente del panorama politico italiano. Tutti ne conoscono i principali leader, i programmi, le parole d'ordine, la balzana simbologia. Sono pressoché ignoti, invece, taluni aspetti poco virtuosi che la pongono sullo stesso piano delle peggiori consorterie politiche della cosiddetta Prima Repubblica. Questo libro racconta alcuni retroscena volutamente sottaciuti attraverso le testimonianze di coloro che hanno creduto, all'inizio, alle idee moralizzatrici di Umberto Bossi, per staccarsene successivamente quando dalla propaganda si è passati alla gestione del potere.

Fabio Bonasera (Messina, 1971), giornalista professionista. Gli esordi professionali nella sua città natale, al Corriere del Mezzogiorno, dopo qualche breve esperienza in alcuni periodici locali. Successivamente, il trasferimento in Veneto, al Corriere di Rovigo, prima di approdare a Il Gazzettino, dove rimane per diverso tempo, occupandosi prevalentemente di cronaca bianca e politica. Attualmente, è direttore responsabile del mensile di Patti (Me) In Cammino.

Davide Romano (Palermo, 1971), giornalista pubblicista. Ha lavorato per molti anni nell'ambito della comunicazione politica. Ha scritto e scrive per numerose testate ed è stato anche fondatore e direttore responsabile del bimestrale di economia, politica e cultura Nuovo Mezzogiorno e del mensile della Funzione Pubblica Cgil Sicilia Forum 98. Ha pubblicato, tra l'altro: Nella città opulenta. Microstorie di vita quotidiana (2003, 2004), Dicono di noi. Il Belpaese nella stampa estera (2005); La pagliuzza e la trave. Indagine sul cattolicesimo contemporaneo (2007).

mercoledì 22 febbraio 2012

Esiste un complotto internazionale che ha l'obiettivo di cancellare la Grecia


di Mikis Theodorakis

Esiste un complotto internazionale che ha l'obiettivo di cancellare il mio paese. E’ iniziato nel 1975 opponendosi alla civiltà neo-greca, è continuato con la distorsione sistematica della nostra storia contemporanea e della nostra identità culturale e adesso sta cercando di cancellarci anche materialmente con la mancanza di lavoro, la fame e la miseria.
Se il popolo greco non prende la situazione in mano per ostacolarlo, il pericolo della sparizione della Grecia è reale. Io lo colloco entro i prossimi 10 anni.

Di noi, resterà solo la memoria della nostra civiltà e delle nostre battaglie per la libertà.

Fino al 2009 il problema economico non era grave. Le grandi ferite della nostra economia erano la spesa esagerata per la difesa del paese e la corruzione di una parte dei politici e dei giornalisti. Per queste due ferite, però, erano corresponsabili anche dei paesi stranieri. Come la Germania, la Francia, il Regno Unito e gli Stati Uniti che guadagnavano miliardi di euro da noi con la vendita annuale di materiale bellico. Questa emorragia continua ci metteva in ginocchio e non ci permetteva di crescere mentre offriva grandi ricchezze ai paesi stranieri. Lo stesso succedeva con il problema della corruzione. La società tedesca Siemens manteneva un dipartimento che si occupava della corruzione dei nostri politici, per poter piazzare meglio i suoi prodotti nel mercato greco. Di conseguenza, il popolo greco è stato vittima di questo duetto di ladri, Greci e Tedeschi, che si arricchivano sulle sue spalle.

È evidente che queste due ferite potevano essere evitate se i due partiti al potere (filo americani) non avessero raccolto tra le loro fila elementi corrotti, i quali, per coprire l’emorragia di ricchezze (prodotte dal lavoro del popolo greco) verso le casse di paesi stranieri, hanno sottoscritto prestiti esagerati, con il risultato che il debito pubblico è aumentato fino a 300 miliardi di euro, cioè il 130% del Pil.

Con questo sistema, le forze straniere di cui ho detto sopra, guadagnavano il doppio. Dalla vendita di armi e dei loro prodotti, prima; dai tassi d’interesse dei capitali prestati ai vari governi (e non al popolo), dopo. Perché come abbiamo visto, il popolo è la vittima principale in ambedue i casi. Un esempio solo vi convincerà. I tassi d’interesse di un prestito di 1 miliardo di dollari che contrasse Andreas Papandreou nel 1986 dalla Francia, sono diventati 54 miliardi di euro e sono stati finalmente saldati nel…2010!
Il Sig. Juncker ha dichiarato un anno fa, che aveva notato questa grande emorragia di denaro dalla Grecia a causa di spese enormi (ed obbligatorie) per l’acquisto di vari armamenti dalla Germania e dalla Francia. Aveva capito che i nostri venditori ci portavano direttamente ad una catastrofe sicura ma ha confessato pubblicamente che non ha reagito minimamente, per non colpire gli interessi dei suoi paesi amici!

Nel 2008 c’è stata la grande crisi economica in Europa. Era normale che ne risentisse anche l’economia greca. Il livello di vita, abbastanza alto (eravamo tra i 30 paesi più ricchi del mondo), rimase invariato. C’è stata, però, la crescita del debito pubblico. Ma il debito pubblico non porta obbligatoriamente alla crisi economica. I debiti dei grandi paesi come gli USA e la Germania, si contano in tris miliardi di euro. Il problema era la crescita economica e la produzione. Per questo motivo furono contratti prestiti dalle grandi banche con tasso fino al 5%. In questa esatta posizione ci trovavamo nel 2009, fino a quando in novembre è diventato primo ministro Georges Papandreou. Per farvi capire cosa ne pensa oggi il popolo greco della sua politica catastrofica, bastano questi due numeri: alle elezioni del 2009 il partito socialista ha preso il 44% dei voti. Oggi le proiezioni lo portano al 6%.

Papandreou avrebbe potuto affrontare la crisi economica (che rispecchiava quella europea) con prestiti dalle banche straniere con il tasso abituale, cioè sotto il 5%. Se avesse fatto questo, non ci sarebbe stato alcun problema per il nostro paese. Anzi, sarebbe successo l’incontrario perché eravamo in una fase di crescita economica.
Papandreou, però, aveva iniziato il suo complotto contro il proprio popolo dall’estate del 2009, quando si è incontrato segretamente con il Sig. Strauss Kahn per portare la Grecia sotto l’ombrello del FMI (Fondo Monetario Internazionale). La notizia di questo incontro è stata resa pubblica direttamente dal Presidente del FMI.

Per passare sotto il controllo del FMI, bisognava stravolgere la situazione economica reale del nostro paese e permettere l’innalzamento dei tassi d’interesse sui prestiti. Questa operazione meschina è iniziata con l’aumento “falso” del debito interno, dal 9,2% al 15%. Per questa operazione criminale, il Pm Peponis, ha chiesto 20 giorni fa, il rinvio a giudizio per Papandreou e Papakostantinou (Ministro dell’economia). Ha seguito la campagna sistematica in Europa di Papandreou e del Ministro dell’economia che è durata 5 mesi, per convincere gli europei che la Grecia è un Titanic pronto per andare a fondo, che i greci sono corrotti, pigri e di conseguenza incapaci di affrontare i problemi del paese. Dopo ogni loro dichiarazione, i tassi d’interesse salivano, al punto di non poter ottenere alcun prestito e di conseguenza il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Centrale Europea hanno preso la forma dei nostri salvatori, mentre nella realtà era l’inizio della nostra morte.

Nel Maggio del 2010 è stato firmato da un solo Ministro il famoso primo accordo di salvataggio. Il diritto greco, in questi casi, esige, per un accordo così importante, il voto favorevole di almeno tre quinti del parlamento. Quel primo accordo è dunque illegale. La troika che oggi governa in Grecia, agisce in modo completamente illegale. Non solo per il diritto greco ma anche per quello europeo.

Dal quel momento fino ad oggi, se i gradini che portano alla nostra morte sono venti, siamo già scesi più della metà. Immaginate che con questo secondo accordo, per la nostra “salvezza”, offriamo a questi signori la nostra integrità nazionale e i nostri beni pubblici. Cioè Porti, Aeroporti, Autostrade, Elettricità, Acqua, ricchezze minerali ecc. ecc. ecc. i nostri, inoltre, monumenti nazionali come l’Acropolis, Delfi, Olympia, Epidauro ecc. ecc. ecc.; perché con questi accordi abbiamo rinunciato ad eventuali ricorsi.

La produzione si è fermata, la disoccupazione è salita al 20%, hanno chiuso 80.000 negozi, migliaia di piccole fabbriche e centinaia di industrie. In totale hanno chiuso 432.000 imprese. Decine di migliaia di giovani laureati lasciano il paese che ogni giorno si immerge in un buio medioevale. Migliaia di cittadini ex benestanti, cercano nei cassonetti della spazzatura e dormono per strada. Intanto si dice che siamo vivi grazie alla generosità dei nostri “salvatori”, dell’Europa, delle banche e del Fondo Monetario Internazionale. In realtà, ogni pacchetto di decine di miliardi di aiuti destinato alla Grecia torna per intero indietro sotto forma di nuovi incredibili tassi d’interesse.

E siccome c’è bisogno di continuare a far funzionale lo stato, gli ospedali, le scuole ecc., la troika carica di extra tasse (assolutamente nuove) gli strati più deboli della società e li porta direttamente alla fame. Un'analoga situazione di fame generalizzata l’avemmo all’inizio dell’occupazione nazista nel 1941, con 300.000 morti in 6 mesi. Adesso rivediamo la stessa situazione. Se si pensa che l’occupazione nazista ci è costata 1 milione di morti e la distruzione totale del nostro paese, com’è possibile per noi greci accettare le minacce della sig.ra Merkel e l’intenzione dei tedeschi di installare un nuovo gaulaighter… e questa volta con la cravatta…

E per dimostrare quant’è ricca la Grecia e quanto lavoratori sono i greci, che sono coscienti del Obbligo di Libertà e dell’amore verso la propria patria, c'è l'esempio di come reagì all'occupazione nazista dal 1941 all’Ottobre del 1944. Quando gli SS e la fame uccidevano 1 milione di persone e la Vermacht distruggeva sistematicamente il paese, derubando la produzione agricola e l’oro dalle banche greche, i greci hanno fondato il movimento di solidarietà nazionale che ha sfamato la popolazione ed hanno creato un esercito di 100.000 partigiani che ha costretto i tedeschi ad essere presenti in modo continuo con 200.000 soldati. Contemporaneamente, i greci, grazie al proprio lavoro, sono riusciti non solo a sopravvivere ma a sviluppare, sotto condizioni di occupazione, l’arte neo greca soprattutto la letteratura e la musica.

La Grecia scelse la via del sacrificio per la libertà e la sopravvivenza. Anche allora ci colpirono senza ragione e noi rispondemmo con la Solidarietà e la Resistenza, e siamo riusciti a vincere. La stessa cosa che dobbiamo fare anche adesso con la certezza che il vincitore finale sarà il popolo greco. Questo messaggio mando alla Sig.ra Merkel ed al Sig. Schäuble, dichiarando che rimango sempre amico del Popolo Tedesco ed ammiratore del suo grande contributo alla Scienza, la Filosofia, l’Arte e soprattutto alla Musica! E forse, la miglior dimostrazione di questo è che tutto il mio lavoro musicale a livello mondiale, l’ho affidato a 2 grandi editori tedeschi “Schott” e “Breitkopf” con cui ho un’ottima collaborazione.

Minacciano di mandarci via dall’Europa. Ma se l’Europa non ci vuole 1 volta, noi, questa Europa di Merkel e Sarkozy, non la vogliamo 10 volte.

Oggi è domenica 12 Febbraio. Mi sto preparando per prendere parte con Manolis Glezos, l’eroe che ha tirato giù la svastica dall’Acropolis, dando così il segnale per l’inizio non solo della resistenza greca ma di quella europea contro Hitler. Le strade e le nostre piazze si riempiranno di centinaia di migliaia di cittadini che esprimeranno la propria rabbia contro il governo e la troika. Ho sentito ieri il nostro Primo ministro – banchiere, rivolgendosi al popolo greco, dire che “siamo arrivati all’ora zero”. Chi, però, ci ha portati all’ora ZERO in due anni? Le stesse persone che invece di trovarsi in prigione, ricattano i parlamentari per firmare il nuovo accordo, peggio del primo, che sarà applicato dalle stesse persone con gli stessi metodi che ci hanno portato all’ora ZERO! Perché? Perché questo ordina l’FMI e l’Eurogroup, ricattandoci che se non obbediremo ci sarà il fallimento…

Stiamo assistendo al teatro della paranoia. Tutti questi signori, che in sostanza ci odiano (greci e stranieri) e che sono gli unici responsabili della situazione drammatica alla quale hanno portato il paese, minacciano, ricattano, ordinano con l’unico scopo di continuare la loro opera distruttiva, cioè di portarci sotto l’ora ZERO, fino alla nostra sparizione definitiva.

Siamo sopravvissuti nei secoli, in condizioni molto difficili ed è certo che se ci porteranno con la forza, con la violenza, al penultimo gradino prima della nostra morte, i Greci, non solo sopravvivranno ma rinasceranno. In questo momento presto tutte le mie forze all’unione dinamica del popolo greco. Sto cercando di convincerlo che la Troika e l’FMI non sono una strada senso unico. Che esistono anche altre soluzioni. Guardare anche verso la Russia per una collaborazione economica, per lo sfruttamento delle nostre ricchezze minerarie, con condizioni diverse, a favore dei nostri interessi.

Per quanto riguarda l’Europa, propongo di interrompere l’acquisto di armamenti dalla Germania e dalla Francia. E dobbiamo fare tutto il possibile per prendere i nostri soldi, che la Germania ancora non ha saldato dal periodo della guerra. Tale somma ad oggi è quasi 500 miliardi di euro!!!

L’unica forza che può realizzare questi cambiamenti rivoluzionari è il popolo greco, unito in un enorme Fronte di Resistenza e Solidarietà, per mandare via la troika (FMI e Banche) dal paese. Nel frattempo devono essere considerati nulli tutti gli accordi illegali (prestiti, tassi d’interesse, tasse, svendita del paese ecc.). naturalmente, i loro collaboratori greci, che sono già condannati nella coscienza popolare come traditori, devono essere puniti.

Per l’Unione di tutto il Popolo stò dedicando tutte le mie energie e credo che alla fine ce la faremo. Ho fatto la guerra con le armi in mano contro l’occupazione nazista. Ho conosciuto i sotterranei della Gestapo. Sono stato condannato a morte dai Tedeschi e sono vivo per miracolo. Nel 1967 ho fondato il PAM, la prima organizzazione di resistenza contro i colonnelli. Ho agito nell’illegalità contro la dittatura. Sono stato arrestato ed imprigionato nel “mattatoio” della dittatura. Alla fine sono sopravvissuto e sono ancora qui.

Oggi ho 87 anni ed è molto probabile che non riuscirò a vedere la salvezza della mia amata patria. Ma morirò con la mia coscienza tranquilla, perché continuo a fare le mie battaglie per gli ideali della Libertà e del Diritto fino alla fine


Palermo 29 febbraio, Si presenta il romanzo di Ghiorgos Seferis “Sei notti sull'Acropoli”, Ed. La Zisa


La Casa Editrice La Zisa, la Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Palermo e L’Istituto di Studi Bizantini e Neollenici “Bruno Lavagnini” hanno il piacere di invitare la S.V. alla presentazione, ad opera del Prof. Vincenzo Rotolo, del romanzo “Sei notti sull'Acropoli” del premio Nobel per la letteratura Ghiorgos Seferis, che avrà luogo mercoledì 29 febbraio, alle ore 16 e 30, presso l’Aula seminari della Facoltà di Lettere e Filosofia, in viale Delle Scienze (Edificio 2), a Palermo.

L’opera: Ghiorgos Seferis, “Sei notti sull'Acropoli”, Traduzione, postfazione e note di Maria Caracausi, Ed. La Zisa, Pagg. 192, euro 15,00 (ISBN: 978-88-6684-005-3)

“Sei notti sull'Acropoli” (Exi nichtes stin Akropoli), proposto in questo volume per la prima volta in versione italiana, è l'unico romanzo del poeta Ghiorgos Seferis. Concepito negli anni giovanili, ma ripreso e completato dall'autore in età matura,Sei notti sull'Acropoli” si può considerare un romanzo di formazione sui generis, rivisitato ed arricchito alla luce delle diverse esperienze culturali dell'autore in ambito greco ed europeo; caratterizzato, dal punto di vista formale, da una contaminatio generum - dalla narrativa al diario alla prosa lirica. Caratteristica fondamentale dell'opera è uno scambio ininterrotto di ruoli tra ombre e persone vive, come pure il continuo passaggio dal registro della realtà a quello del sogno e della fantasticheria.

Ghiorgos Seferis (1900-1971), premio Nobel per la letteratura nel 1963, è il poeta greco più noto al mondo, insieme a Kavafis, Elitis, Ritsos. Raffinato intellettuale, conoscitore tanto delle letterature classiche quanto delle correnti culturali europee del suo tempo, diplomatico di carriera, effettuò numerosi viaggi dalla prima giovinezza fino alla tarda maturità. La sua poesia essenziale, talora ermetica, è caratterizzata da un dolente senso della grecità: autentica categoria dello spirito per interpretare la realtà e la condizione umana.

http://www.lazisa.it/seferis.html

giovedì 16 febbraio 2012

Vincenzo Di Maria insulta le Edizioni La Zisa, i Valdesi, Gianni Vattimo, gli omosessuali, gli ebrei ed elogia Hitler


Il “Segretario Generale del Partito del Socialismo Universale Vincenzo Di Maria” insulta le Edizioni La Zisa, i Valdesi, Gianni Vattimo, gli omosessuali, gli Ebrei, nega l'Olocausto ed elogia Hitler.


Non è la prima volta che la casa editrice La Zisa riceve messaggi di insulti o vere e proprie minacce per la propria attività. La nostra politica è stata sinora quella di ignorarli, salvo il caso in cui gli stessi fossero diretti ai nostri autori.

Ma oggi abbiamo deciso di rendere pubblica una e-mail molto inquietante. A scriverla è un certo “Segretario Generale del Partito del Socialismo Universale Vincenzo Di Maria” che attacca la casa editrice per il solo motivo di aver pubblicato il volume del defunto pastore protestante Teodoro Balma “Il popolo della Bibbia. Storia e martirio dei Valdesi”. E ciò proprio alla vigilia della festa che i Valdesi celebrano ogni anno il 17 febbraio in occasione dell’anniversario della concessione dei diritti civili nel 1848 agli stessi Valdesi e agli Ebrei.

Nel messaggio Di Maria se la prende anche con la Chiesa Valdese, ritenuta "un covo di frosci", con il nostro amico il prof. Gianni Vattimo, chiamato "Attimo", con gli omosessuali in generale e con gli ebrei. Dulcis in fundo, Di Maria nega i campi di concentramento ed elogia Adolf Hitler.

Di seguito il testo integrale del messaggio: “Tempi addietro scoprii che la religione Valdese fosse un covo di frosci. Ma tale scoperta non aveva il timbro dell'attendibilità al 100% per cui mi sono astenuto dal parlarne con gli amici eterosessuali al 100%. Oggi voi stessi mi avete dato la conferma e la prova provata che ciò che prima aveva l'attendibilità dell'80% era la verità di cui parla Giovanni 8,32. Avere citato Giovanni può sembrare che io possa essere cattolico, ebreo, o cristiano in genere. Niente di tutto questo: sono ateo-agnostico ammiratore di Hitler che mandava in campo di concentramento (non a morte come dice la propaganda ebraica dell'olocausto) gli omosessuali. La mia ostilità verso gli omosessuali muove da un discorso che esula dagli spazi dell'attuale contesto. La conferma di cui ho parlato dianzi nasce dalla propagandata mail del lavoro edito dalla Zisa e del quale mi avete dato notizia poco fa; e nel citato lavoro uno dei prefatori è Giovanni Attimo froscio dichiarato. Tale dichiarazione ha la sua radice da una trasmissione de "L'infedele" durante la quale Lerner accusò Il Vattimo di omosessualità, oltre a ciò in internet vi sono dichiarazioni pubbliche del Vattimo di sostegno ai frosci.

Firmato da: Prof. di matematica e fisica; Preside emerito vincitore di due concorsi con scritto ed orale; scrittore, sociologo,storico, Segretario Generale del Partito del Socialismo Universale Vincenzo Di Maria.”

Informiamo l'autore della missiva che provvederemo a sporgere denuncia presso l'autorità competente ed esprimiamo la nostra piena solidarietà e la nostra più affettuosa vicinanza verso tutti coloro che sono stati fatti oggetto degli insulti nel messaggio.

L’idea che ci sia ancora oggi qualcuno che - dopo lo sterminio di sei milioni di ebrei, morti nei campi di concentramento, negati da Di Maria, anche insieme a molti omosessuali – elogi il fondatore del nazionalsocialismo Adolf Hitler, ci inquieta e ci riempie di tristezza.

martedì 14 febbraio 2012

Palermo 17 febbraio, Si presenta il romanzo “Nel cuore della notte” (Ed. La Zisa) di R. M. Ponte


Presentazione – dibattito del romanzo “Nel cuore della notte” (Ed. La Zisa) di Rosa Maria Ponte, venerdì 17 febbraio, alle ore 18, presso il circolo TELIMAR Lungomare C. Colombo, n. 4977 a palermo. Seguirà un facoltativo torneo di burraco con cena. In questo caso dare subito conferma di aderenza all’indirizzo e-mail rosaponte@virgilio.it. La quota di partecipazione per il torneo e la cena è di € 25.

Il libro: Il rapporto unico e indissolubile che lega una zia e sua nipote, due vite che si intrecciano con ricordi familiari, sogni, premonizioni. Palermo diventa così specchio di una vita che si sviluppa attraverso le generazioni, luogo di leggende e incontri, ma soprattutto teatro di un intenso racconto corale. A fare da leitmotiv a questo racconto, che diventa una metafora spesso oscura, ma sempre evocativa, il racconto di Oscar Wilde Il principe Felice, che percorre con i suoi fremiti un romanzo da leggere e rileggere.

L’autrice: Rosa Maria Ponte è nata e vive a Palermo. Laureata in lingue e letterature straniere, è pittrice e traduttrice. Ha curato l'opera dello scrittore russo Valerij Musakanov La svolta decisiva e quella dello scrittore francese Corentin Louis Kervran Prove in biologia delle trasmutazioni a debole energia. Collabora con il blog www.lionspalermodeivespri.it, dove ultimamente ha pubblicato alcuni brani inediti da suoi racconti. Nel cuore della notte è il suo primo romanzo.

martedì 7 febbraio 2012

I libri ebraici direttamente a casa tua con un semplice click!


Palermo, 7 febbraio 2012 - Da oggi sarà possibile ordinare direttamente dal sito delle Edizioni La Zisa (http://www.lazisa.it/mamash.html), con uno sconto del 15% sul prezzo di copertina e con spese di spedizione molto contenute, tutti i volumi della prestigiosa casa editrice ebraica Mamash. Condizioni particolari sono riservate alle librerie e per ordini superiori ai 100 euro. Per info: Tel. 091 5509295; e-mail: segreteria@lazisa.it

MAMASH Edizioni Ebraiche è una casa editrice che si prefigge l’importante compito di divulgare i testi sacri della cultura e della filosofia ebraica. Grazie all’accesso diretto alle fonti, si ispira ai criteri di massima fedeltà ai testi originali e ai documenti tradizionali. L’approccio alle Sacre Scritture, il suo studio e l’approfondimento, sono quelli tipici delle accademie rabbiniche: interpretandone il significato a vari livelli, partendo da quello letterale e semantico delle parole, elevandosi a quello allusivo – cioè lo studio per associazione di concetti scritti in modo simile – per progredire a quello allegorico – slegato cioè dalla letteralità delle parole – per giungere al livello più elevato della Cabalà, la cosiddetta mistica ebraica. Ciò consente una maggior comprensione degli eterni insegnamenti della Bibbia universalmente validi.

Perché "MAMASH" - Questo nome è l'acronimo dell’anima del CENTRO DLI: Menachem Mendel Shneerson, guida spirituale del movimento CHABAD-LUBAVITCH. Negli ultimi 44 anni - fino al 1994 - ha insegnato e diffuso l’ebraismo inviando i suoi discepoli in tutto il mondo affinché i principi della religione, i precetti e la dottrina ebraica diventino accessibili a tutti. Inoltre, MAMASH è un termine ebraico che significa vero e proprio, concreto, tangibile; deriva dalla radice mashesh-toccare. Questo è un altro motivo per cui è stato scelto il nome MAMASH. Il progetto è guidato dall’idea di colmare la grave carenza in Italia di traduzioni e pubblicazioni di libri delle Sacre Scritture, molto diffusi invece in altri paesi quali Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Russia e Israele.

venerdì 3 febbraio 2012

Milano 6 febbraio, Si presenta “Apologia dell’Ebraismo” di Dante Lattes, Ed. La Zisa


Roma, 3 febbraio 2012 - “Apologia dell’Ebraismo” è il titolo del volume di Dante Lattes, edito da La Zisa, che verrà presentato lunedì 6 febbraio (2012), alle ore 18, presso la Libreria Claudiana di via Francesco Sforza 12, a Milano. Interverranno Rav Giuseppe Laras e Stefano Levi Della Torre. L’evento è organizzato dal Cdec – Fondazione centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano e dalla Libreria Claudiana.

“I tempi messianici si compiono quando ‘i cieli nuovi e la terra nuova’, che furono annunziati, divengono una realtà. Allorché rabbi Menachem di Vitebsk – narra la leggenda chassidica – abitava in Palestina, accadde che uno sciocco salisse sul monte degli ulivi e di lassù desse fiato alla tromba. Fra il popolo spaventato si sparse la voce che fosse il suono della tromba che annunziava la redenzione. Giunta la voce agli orecchi del Rabbi egli aprì la finestra, guardò fuori nel mondo e disse: ‘Non c'è alcun rinnovamento’. Questo rinnovamento attende l'Ebraismo dalle opere degli uomini.”

Il libro: Dante Lattes, “Apologia dell'ebraismo”, Prefazione di Rav Giuseppe Laras, Nota di Claudio Vercelli, Pagg. 112, € 9,90 (ISBN: 978-88-95709-90-1).

Quest'opera di Dante Lattes, pubblicata per la prima volta dall'editore Formiggini nel 1923, all'interno di una collana di Apologie, continua ad essere un valido strumento per un primo, esaustivo approccio alla religione e alla cultura ebraica, ancora oggi poco o approssimativamente conosciute in Italia, ma alle quali tutti siamo largamente debitori. Se a ragione l'uomo moderno "non può non dirsi cristiano", non è meno vero che la storia dell'umanità avrebbe preso una strada diversa, e senza dubbio peggiore, senza l'apporto fecondo e determinante del popolo ebraico. Conoscere l'ebraismo è, dunque, necessario per riflettere sulle nostre radici e, nel contempo, valutare se il nostro percorso ha pienamente tenuto conto degli insegnamenti morali e sociali elaborati dalla Chiesa e dalla intellighenzia di Israele.

Dante Lattes (1876-1965), uno dei maggiori rappresentanti dell'ebraismo italiano, è stato scrittore, giornalista ("Il corriere israelitico", "Israel", "La Rassegna Mensile di Israel", del quale è stato direttore fino alla morte), traduttore, educatore, rabbino. Oltre al presente volume, si ricordano: “Commento alla Bibbia”, “Il sionismo” e “Nel solco della Bibbia”.

http://www.lazisa.it/lattes.html

Davide Romano – Resp. Ufficio stampa "Edizioni La Zisa"
E-mail: stampa@lazisa.it; sito web: www.lazisa.it

mercoledì 25 gennaio 2012

Premio Nobokov 2011: Menzione speciale per la saggistica a Salvatore Badalamenti autore di Montelepre, il dopoguerra e i misteri di Giuliano, La Zisa


Lecce, 25 gen. (Adnkronos) - Atto conclusivo, a Novoli in provincia di Lecce, per l'edizione 2011 del Concorso Nobokov. A vincere, nella sezione narrativa, e' il giornalista Osvaldo Piliego con 'Fino alla fine del giorno', Lupo editore. Nella sezione poesia a vincere e' Cinthia De Luca, con 'Penombra d'oltre', Aletti Editore. Nella sezione saggistica il podio e' per Daniela Musini, 'I 100 piaceri di d'Annunzio', Stampa Alternativa. Durante la cerimonia, che si e' svolta al teatro comunale, sono state poi assegnate alcune menzioni speciali. Per la narrativa: Flavio Venditti con 'Amore in Saldi', Prospettiva editrice e Stefania Jade Trucchi con 'Il candore dell'anima', Sperling Kupfer editori; La menzione speciale per la saggistica e' andata a Gustavo Rinaldi autore di 'Garibaldi, l'avventuriero, il massone, l'opportunista', Controcorrente edizioni e a Salvatore Badalamenti che ha firmato 'Montelepre, il dopoguerra e i misteri di Giuliano', La Zisa. La giuria presieduta da Piergiorgio Leaci ha assegnata anche alcune menzione speciale per la poesia: a riceverle sono Caterina Davinio con 'Fenomenologie seriali', Campanotto editore e Michele Di Virgilio autore di 'Ho visto uomini cadere', Sentieri Meridiani Edizioni. Al termine e' stato reso noto il bando del 2012 che prevede un montepremi per quasi 7000 euro.

IV EDIZIONE PREMIO LETTERARIO CITTÀ DI VIAGRANDE "ANTONIO ANIANTE"


Una bella opportunità per tutti i nostri autori:

IV EDIZIONE PREMIO LETTERARIO CITTÀ DI VIAGRANDE "ANTONIO ANIANTE"

Scaricate dal nostro sito (www.lazisa.it) il bando e il modulo di partecipazione del concorso.

Aperto il bando del concorso letterario: scadenza 31 marzo 2012

DEDICATA AD ANTONIO ANIANTE LA IV EDIZIONE DEL PREMIO CITTÀ DI VIAGRANDE

Rivolto a opere di narrativa di autori siciliani editi in tutta Italia

VIAGRANDE (CT) – «Festa a Viagrande, che sorge sulla lava, dorme addosso a un vulcano gigante, caldo ha l’inverno, fredda ha l’estate…». Descriveva così il suo paese natio Antonio Aniante, scrittore e commediografo tra i figli illustri della letteratura del Novecento. Alla sua memoria è dedicata la quarta e nuova edizione del Premio letterario “Città di Viagrande”, iniziativa culturale che in pochi anni ha «spiccato il volo» - come racconta il sindaco Venera Cavallaro – e che si distingue come un appuntamento autorevole per le case editrici, piccole e grandi, di tutt’Italia.

Dopo aver premiato nomi affermati quali Domenico Seminerio (vincitore della I edizione con “Il manoscritto di Shakespeare” edito Sellerio) e Salvo Sottile (terzo classificato nel 2010 con il noir “Più scuro di mezzanotte” edito Sperling & Kupfer), e i giovani talenti Giorgio Vasta (primo classificato nella II edizione con “Il tempo materiale” per i tipi della Minimum Fax) e Valentina Pattavina (vincitrice in carica con “La Libraia di Orvieto” edito da Fanucci), il Comune di Viagrande – con il patrocinio della Provincia Regionale di Catania – ha aperto i termini del nuovo bando di partecipazione, rivolto ad autori siciliani di opere di narrativa edite in tutta Italia da marzo 2010 a marzo 2012, scritte in lingua italiana e dotate di codice “ISBN” (International Standard Book Number), il codice numerico internazionale utilizzato per la classificazione dei libri. Potranno partecipare opere inviate da autori ed editori, non premiate in altri concorsi.

I partecipanti dovranno spedire, entro il 31 marzo 2012, alla segreteria del Premio (Area Servizi Socio-Culturali, via della Regione, 24 - 95029 – Viagrande CT) cinque copie dell’opera e compilare l’apposita domanda di partecipazione firmata dall’autore, che è possibile scaricare dai siti www.comune.viagrande.ct.it. e www.i-press.it. La partecipazione è a titolo gratuito.

La Giuria, composta dal sindaco del Comune di Viagrande, nella qualità di presidente onorario, e da cinque professionisti scelti tra scrittori, giornalisti e studiosi, effettuerà una pre-selezione individuando tra le opere inviate quelle da sottoporre al Comitato tecnico-scientifico, formato da tre docenti dell’Università degli Studi di Catania, che provvederà alla selezione dei vincitori. I componenti della Giuria e del Comitato saranno resi noti in sede di premiazione. Al primo classificato andrà il premio di 1.200 euro; al secondo quello di 1000 euro; al terzo classificato 800 euro.

Ulteriori informazioni ai seguenti contatti: tel. 095/ 7901327; fax. 095/7901326; mail: servizi.sociali@comune.viagrande.ct.it. e/o marketing@i-press.it.