Appuntamento mercoledì 6 luglio, alle ore 18.00, presso il caffè bistrot “Al Fresco” di via Giuseppe Sclafani 1, a Palermo, per la presentazione del saggio di Pietro Piro, “Solidarietà senza confini. Scritti sulla linea umano/disumano”, Edizioni La Zisa.
Insieme all’autore interverranno: Mario
Catalano, Ornella Papitto e Giuseppe Lo Bello.
Il libro: Il socialismo e il comunismo sono
defunti, eppure rimangono ad ossessionarci. Non è possibile sbarazzarci dei
valori e degli ideali che ne erano l’impulso, perché rimangono intrinseci a
quella “buona vita” che lo sviluppo sociale ed economico mira a creare. Ma cosa
resta oggi di queste ideologie? Quali sono i valori che tramontano e quelli che
sorgono? Gli interventi raccolti in questo volume, vogliono fornire alcuni
elementi di riflessione – senza nessuna pretesa di fornire un’ideologia forte
da contrapporre alla nuova ondata di arroccamenti identitari che vorrebbe
riportarci indietro all’epoca dei nazionalismi e dei muri – di analisi, di
meditazione e di critica. Originariamente, questo volume doveva
intitolarsi: Contributi per la comunità concreta.
Il titolo del
volume voleva omaggiare l’intuizione comunitaria di Adriano Olivetti.
Intuizione che rinnova la fiducia nell’uomo di poter costruire una comunità
responsabile che sappia vivere, amare e lavorare, non solamente per produrre
benessere economico ma anche per elevare le coscienze. La Comunità immaginata
da Olivetti è operosa, concreta, relazionale, partecipata, eterogenea, in
continua formazione e alla ricerca ostinata di un senso che sia valido per
l’uomo. Non è forse in questa direzione che dobbiamo provare ad indirizzare i
nostri sforzi? Nel costruire realtà sociali che mettano al centro la persona e
i valori positivi che riesce ad esprimere? Oggi viviamo in una fase del
capitalismo consumistico in cui la produzione industriale alimenta lo spreco e
l’inquinamento.
Dentro
questa dinamica perversa, l’uomo si sente parte integrante di questo inutile
spreco perché si rende conto che è soltanto una minuscola ruota di un potente
ingranaggio che lo stritola e lo rende sempre più disumano. Oggi manca una
visione organica della persona che includa le dimensioni del produrre,
dell’abitare, del fare cultura, storia e memoria. È per questo motivo che la
comunità concreta è tutta ancora da costruire. Le basi ideali sono
state gettate ma è urgente che ci si innamori nuovamente di queste basi per
farle fiorire ancora e poi ancora.
PIETRO PIRO (Termini
Imerese 1978) è uno studioso attento alle dinamiche di disumanizzazione
radicale del nostro tempo. Ha svolto importanti ricerche in ambito filosofico,
politico, educativo, sociale, religioso. Ha fondato la Biblioteca Veni Creator
Spiritus. I suoi più recenti volumi sono: L’uomo nell’ingranaggio,
Edizioni La Zisa, Palermo 2019; Perdere il lavoro smarrire il senso:
esperienze educative e altri saggi di sociologia critica, Mimesis,
Milano-Udine 2018.
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