martedì 14 gennaio 2014

Salvo Battaglia, “Del delitto e della pena nel pensiero di Leonardo Sciascia”, Edizioni La Zisa, prefazione di Renato Albiero, pagg. 96, euro 12,00 (Isbn 978-88-6684-078-7)

L’analisi di alcuni brani dell’intellettuale siciliano, pregni di considerazioni inerenti il diritto e la giustizia penale, ha consentito in questo saggio di svolgere approfondite riflessioni di carattere prettamente penalistico sui rapporti tra il diritto e l’opera sciasciana. Sotto certi profili l’attività di Sciascia ha precorso l’emanazione di alcune importanti norme (si veda ad esempio il contributo de “Il giorno della civetta” nell’introduzione del delitto di associazione di tipo mafioso, art. 416 bis, e delle misure di prevenzione patrimoniali). Sotto altri punti di vista, invece, si sono messi in luce gli aspetti più critici di alcuni scritti dell’autore siciliano, insofferenti verso il sistema sanzionatorio penale (vedi “Porte aperte” ), le Istituzioni (“L’affaire Moro”) e più in generale verso l’amministrazione della giustizia (“Todo modo” e “Il contesto”).


Salvo Battaglia (Palermo, 1984) dopo la maturità classica ha conseguito con il massimo dei voti sia la Laurea in Scienze Giuridiche che la Laurea Specialistica in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Palermo. Nel 2008 ha vinto il “Premio Libero Grassi” con un progetto di ricerca sul fenomeno criminale dell’usura. Agli inizi del 2013 ha concluso il Master di secondo livello in “Analisi, prevenzione e contrasto della corruzione e della criminalità organizzata” dell’Università di Pisa e ha frequentato il “Corso di perfezionamento in criminologia” organizzato dal Dipartimento IURA dell’Università di Palermo. Ha conseguito l’abilitazione forense ed esercita la professione di penalista a Palermo. Inoltre collabora con l’Ufficio Legale di “Libera – Associazioni, nomi e numero contro le mafie”.

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