venerdì 13 aprile 2012

Lega Nord, Il libro dei giornalisti Bonasera e Romano aveva già anticipato tutto


Il denaro pubblico ottenuto dalla Lega Nord utilizzato per speculazioni finanziarie in Tanzania e Cipro, per la ristrutturazione della casa di Umberto Bossi (a sua insaputa, naturalmente), per finanziare la scuola privata della moglie, per comprare i titoli di studio del Trota o della “badante” del Capo, Rosy Mauro, vicepresidente del Senato. Tutti sintomi della corruzione dilagante in seno al Carroccio, sulla quale indagano ben sei Procure, che hanno spinto il Senatùr a cedere il timone e il figlio Renzo a dimettersi dal Consiglio regionale della Lombardia. Una corruzione diffusa a tutti i livelli più alti del partito che era già stata anticipata in tempi non sospetti dal libro “Inganno Padano. La vera storia della Lega Nord” dei giornalisti siciliani Fabio Bonasera e Davide Romano e che le Edizioni La Zisa rimandano, in terza ristampa, in questi giorni in libreria. Una denuncia che aveva causato agli autori gli attacchi diretti da parte dei dirigenti della Lega, a partire dal “moralizzatore” Roberto Maroni (http://archiviostorico.corriere.it/2012/marzo/04/Reguzzoni_invita_Pietro_Maroni_lontani_co_9_120304009.shtml; http://www.lazisa.it/rass_stampa.html) o dall’eurodeputato tosco-padano, e dall’italiano un po’ zoppicante, Claudio Morganti (http://www.lazisa.it/rass_stampa_07.html).

La scheda del libro: http://www.lazisa.it/bonasera_romano.html

L’ampio articolo di Fabio Bonasera sugli ultimi sviluppi in seno alla Lega “ladrona”: http://fabiobonasera.wordpress.com/2012/04/11/bossi-e-i-suoi-fratelli-figli-di-un-dio-maggiore

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