mercoledì 1 settembre 2010

“UN MISCELINO PER ROSA”, EDIZIONI LA ZISA



di Giovan battista Scaduto
(Cronache Parlamentari Siciliane, Anno IX - n. 12 - 30 giugno 2010
Quindicinale dell’Assemblea Regionale Siciliana)

La cronaca di una vita in un periodo di sconforto recato dal distacco dalla moglie.

Sergio Cristoforo Infuso nasce a Sommatino il 24 luglio del 1954, ma non è un errore definirlo un “palermitano”. La sua energia esprime giorno dopo giorno l’impegno di chi ha deciso che cambiare
in positivo la società in cui si vive è possibile. Il romanzo “Un miscelino per Rosa” è passione, analisi e storia di gioie ed amarezze. Si racconta un mondo che dona emozioni ed a volte reca dolori, ma che riesce sempre a fornire sorprese atte ad entusiasmare,una continua sfida a migliorarsi anche nelle avversità. Miscelino è un “neologismo” coniato direttamente da Rosa, moglie di Sergio, prematuramente scomparsa ed in grado di trovare conforto nei momenti di dolore causati dalla malattia con un massaggio alla spalla, amorevolmente compiuto dai suoi cari, in vicinanza del polmone destro.
In questo passaggio si riassume la forza espressiva che caratterizza lo scritto d’Infuso, “Un miscelino per Rosa”, divenuto fortuitamente libro, è cronaca di una vita in un periodo di sconforto recato dal distacco dalla moglie con cui Sergio ha costruito una storia d’amore intrisa di valori e dal gusto forte di sentimenti veri, oggi perduti. Tutto deve trasformarsi in ricordo della moglie, della sua sensibilità, del suo essere sempre presente e amorevole con i familiari. Sergio, “autore per caso”, scopre una memoria storica che riteneva di non possedere e che di fatto servirà a delineare un’appassionante cronaca di vicende legate ad un grande impegno sociale che rimarrà indelebile reminiscenza di Rosa in particolare per i suoi adorati figli.
Gli scritti, avendo lo scopo di riaprire archivi ormai riposti, avranno la capacità di sanare la tristezza di Sergio Infuso, crollato nella disperazione per la morte della compagna di sempre, ma ora fiero di ricostruire eventi e di materializzare immagini da mostrare soprattutto ai propri figli, abituati ad essere gentilmente vezzeggiati dalla mamma e di colpo divenuti adulti e capaci di superare con maturità gli eventi della vita.
Il libro viene redatto in un anno ed è un esempio mirabile di scorrevolezza, cui si aggregano vicende che riescono a catturare il lettore con un’abilità che parrebbe quella di un navigato scrittore dalla cospicua produzione. Sergio, dipendente dell’Assemblea regionale siciliana, è attivo in ambito politico e di volontariato, ma è soprattutto per tanti un caro amico, fonte di saggezza e signorilità.

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