martedì 3 ottobre 2017

Prorogata la scadenza del Primo Concorso Internazionale di narrativa “Incipit” al 31 dicembre 2017




Le Edizioni La Zisa e l'Associazione Culturale La Tenda di Abramo  indicono il Primo Concorso Internazionale di narrativa “Incipit”.
Il concorso seleziona e premia il miglior incipit di un’opera edita. Possono partecipare scrittori italiani e stranieri che abbiano già pubblicato uno o più romanzi in lingua italiana. Qui di seguito le fasi e le modalità della selezione:

Prima fase: una giuria composta da esperti valuterà tutti gli incipit in concorso e selezionerà, tra questi, i migliori venti.
Seconda fase: gli incipit scelti verranno pubblicati su Facebook e sottoposti alla valutazione degli utenti. I tre incipit che otterranno il maggior numero di like verranno premiati.

Come partecipare

I partecipanti dovranno inviare 3 copie di una sola opera in formato cartaceo entro e non oltre il 31 dicembre 2017 presso la sede della casa editrice “La Zisa” al seguente indirizzo postale: “Premio letterario Incipit” c/o Edizioni La Zisa – via Lungarini, 60  90133 Palermo (It).

Alle opere dovrà essere allegata una busta che riporti i seguenti dati:
Nome e cognome, indirizzo, recapito telefonico, breve Curriculum vitae. I dati personali dei concorrenti saranno tutelati a norma della legge 196/2003 sulla privacy. 

La quota di partecipazione, per le spese di segreteria e di lettura, è pari a euro 10,00 e dovrà essere versata sul conto corrente bancario intestato a: La Tenda di Abramo Ass. Culturale - IBAN: IT 41 B033 5901 6001 0000 0138 307 - Bic/SWIFT: BCITITMX  (scrivendo nella causale del versamento: “Quota partecipazione concorso letterario Incipit”). Copia del bonifico comprovante il versamento va allegata all’opera. 
Ogni partecipante avrà diritto a uno sconto del 30% su tutti i titoli delle Edizioni La Zisa.

Premi

1° premio: Targa Premio internazionale di narrativa “Incipit”
2° premio: Targa Premio internazionale di narrativa “Incipit”
3° premio: Targa Premio internazionale di narrativa “Incipit”

I risultati delle selezioni saranno pubblicati il 19 gennaio 2018 sul blog dell’Associazione Culturale La Tenda di Abramo http://latendadiabramo.blogspot.it/ e sul blog di Edizioni La Zisa http://edizionilazisa.blogspot.it/ e sulle rispettive pagine Facebook.

La premiazione si svolgerà a Palermo il 16 febbraio 2018
INFO: edizionilazisa@gmail.com - tel.: +39 0915509295 – cell. +39 327 9053186

lunedì 2 ottobre 2017

I Gesuiti scrivono alle Edizioni La Zisa: “Grazie per il libro su Teilhard de Chardin”







In bella vista sulla busta il simbolo della prestigiosa Compagnia di Gesù, l’ordine religioso più numeroso e – dicono – più potente della Chiesa cattolica. La stessa famiglia religiosa della quale faceva parte papa Francesco prima della sua elezione.

La lettera viene della scrivania del padre generale dell’ordine fondato da Ignazio di Loyola, il venezuelano Arturo Sosa Abascal, al quale nei mesi scorsi le Edizioni La Zisa hanno inviato una copia del saggio di Giovanni Ivano Sapienza “L’unione creatrice. Amore e creazione secondo Teilhard de Chardin”.


“Desidero rispondere – recita, fra le altre cose, la missiva – alle meditate riflessioni sul nostro confratello P. Teilhard de Chardin. La ricchezza del suo pensiero va costantemente scavata, sapendo che può ancora dare molto agli spiriti del nostro tempo, che cercano luce e sapienza. In questa linea si colloca il lavoro del dott. Sapienza, che è benemerito”.

 

venerdì 29 settembre 2017

Palermo 5 ottobre, Per la rassegna “Libri in cantina” degustazione dei vini Franciacorta di Le Marchesine con presentazione del saggio di Lev Tolstoj “Riflessioni di un vegetariano”.





Nell’ambito della rassegna “Libri in cantina”, appuntamento giovedì 5 ottobre, alle ore 18,00, presso l’Enoteca Cavour di via Cavour n. 7, a Palermo, per la degustazione gratuita dei vini Franciacorta di Le Marchesine e per la presentazione del saggio, curato e prefato da Davide Romano, “Riflessioni di un vegetariano” dello scrittore russo Lev Tolstoj. Sarà presente il curatore. 


Il libro: “La riflessione sulle motivazioni etico-religiose e antropologiche di una scelta vegetariana è al centro di questo breve scritto del 1892, che fu a lungo noto con il titolo Il primo gradino, allusiva metafora dietro cui compare quell’ideale di ascetismo che Lev Tolstoj volle far proprio, a partire da un certo momento della sua vita. Il primo di un numero infinito di gradini di una colossale scalinata, la cui faticosa e travagliata ascesa costituisce l’unica via che conduce alla virtù. (…) La straordinaria modernità del pensiero del grande filosofo russo si allaccia con forza alle più calde questioni che percorrono, a più di un secolo di distanza, la nostra società. L’attualità delle rivendicazioni del movimento animalista o il dilagante favore che incontra in questi nostri anni la scelta di un’alimentazione vegetariana rappresentano posizioni ideologiche estremamente affini alle istanze così appassionatamente caldeggiate dal vegliardo di Jàsnaja Poljàna, testimone lungimirante e intuitivo del suo secolo, un secolo di profondi rivolgimenti culturali, in cui il vecchio mondo dell’ancien régime, con tutti i suoi sentimenti e i suoi valori, tramontava, per lasciare spazio alla sensibilità nuova della società che nasceva”. (dalla Prefazione di Davide Romano)


L’autore: Lev Nikolàevic Tolstoj nacque nel 1828 a Jàsnaja Poljàna, nella tenuta di proprietà della nobile famiglia materna, nei pressi della città di Tula. Dopo la perdita di entrambi i genitori, trascorse gli anni dell’adolescenza tra Mosca e Kazan, dove iniziò gli studi universitari. Nel 1851 ebbe inizio la sua avventura al fronte, nel Caucaso; sono questi gli anni in cui Tolstoj inizia a scrivere, e da lì a poco vedrà la luce il suo primo romanzo, Infanzia, pubblicato nel 1852, cui seguirà nel 1856 I racconti di Sebastopoli, ispirato proprio all’avventura nell’esercito. Intorno ai trent’anni, Tolstoj decise di far ritorno a Jàsnaja Poljàna, dove rimase per gran parte della sua vita. Nel 1862 sposò Sonja Andrèevna Bers, e negli stessi anni pubblicò le opere che lo hanno reso immortale: Guerra e pace è del 1869, Anna Karenina del 1877. Tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, Tolstoj attraversò un periodo di profonda crisi spirituale, dalla quale uscì grazie alla religione. Da questo momento, tutta la sua produzione letteraria, narrativa e saggistica risentì di una rinnovata prospettiva filosofica ed etico-religiosa. L’opera completa di Tolstoj è raccolta in 90 volumi, non ancora integralmente tradotti in italiano.

giovedì 31 agosto 2017

Lettera del Vaticano a casa editrice palermitana: «Ringraziamento per un libro ricevuto in dono»




Cronaca – Gradita sorpresa per la casa editrice La Zisa di Davide Romano, che ha ricevuto una missiva dal Segreteria dello Stato Pontificio. Il volume inviato a Bergoglio è “L’unione creatrice. Amore e creazione secondo Teilhard de Chardin”, scritto da Giovanni Ivano Sapienza e dedicato al pensiero del teologo, paleontologo e gesuita francese

Un messaggio dal Vaticano per ringraziare la casa editrice palermitana La Zisa per aver ricevuto in dono il libro “L’unione creatrice. Amore e creazione secondo Teilhard de Chardin”, scritto da Giovanni Ivano Sapienza e dedicato al pensiero del teologo, paleontologo e gesuita francese. 
Il volume è stato inviato Oltretevere come presente a Papa Francesco. Oggi dalla casa editrice di Davide Romano è stata inviata alle redazioni una nota con cui si parla della missiva: «Alcune sorprese sono davvero inaspettate - si legge nella nota - e danno alle giornate una luce e una gioia molto particolari. Può così capitare che dalla cassetta delle lettere sbuchi all’improvviso una busta coloro crema con un singolare mittente - Segreteria di Stato, Città del Vaticano - e che i destinatari siano proprio la tua casa editrice e un tuo autore. Nella busta un'immaginetta di Papa Francesco sorridente e poche, ma preziose, righe impresse su un foglio di carta pregiata col simbolo della tiara e delle chiavi di Pietro ben in vista».
Traspare netta la soddisfazione per la ricezione della lettera: «Il messaggio, per ovvi motivi, non lo riprodurremo in queste sede - prosegue la nota - ma fa piacere sapere che il Papa ha ricevuto il nostro dono, che lo ha apprezzato, che ci ringrazia e che ci incoraggia a continuare nel nostro lavoro forti del suo sostegno e della sua benedizione».