La casa editrice La Zisa nasce nel 1988 a Palermo e in breve tempo si afferma nel settore dell'editoria di qualità proponendo classici ormai dimenticati e nuovi autori di talento.
lunedì 11 febbraio 2019
venerdì 8 febbraio 2019
GIUSTIZIA È UMANIZZARE LA TERRA
In occasione della giornata
mondiale di preghiera contro la tratta delle persone, la casa editrice La Zisa, a
firma del direttore editoriale Davide Romano, lancia un appello alla disobbedienza contro le “leggi ingiuste e inumane”.
GIUSTIZIA È UMANIZZARE LA TERRA
È scritto: ai giusti e ai miti
appartiene la terra. Dunque non a chi ne tiene fuori gli altri con la
forza.
Ma cos'è la giustizia? Giustizia
è il rispetto della dignità umana, giustizia è umanizzare la terra. Che importa
possedere anche tutto il mondo se perdiamo la nostra dignità umana? Chi
realizza la propria giustizia guadagna se stesso, chi perde la propria
giustizia perde se stesso e perderà alla fine anche la terra.
Il nostro Paese da sempre è
tutto un porto aperto al mondo: per vocazione geografica, per storia e cultura,
per civiltà giuridica e fede religiosa e passione civile; stratificazione di
valori universali da tutto il mondo e faro nel mondo di valori
universali.
Il nostro Paese è un ponte tra i
popoli, che si allunga nel mare culla della civiltà europea e luogo in cui
s'incontra l'umanità di tre continenti.
Non facciamo di questo mare, che
è di tutti, un lager, una fossa comune, una terra di nessuno in cui vige la
sospensione dell'umanità e dei diritti; non facciamone una fortezza, un muro
tra l'inferno altrui e il nostro.
Ai responsabili delle strutture
di accoglienza diciamo: in nome del popolo italiano, disobbedite! Disobbedire
ad ordini abusivi è obbligatorio.
È giusto disobbedire a leggi ingiuste,
inumane, contrarie al diritto alla vita e al dovere di solidarietà, per
sostenerla, la vita umana, ovunque fosse in pericolo, per ottemperare
all'obbligo di venirle in aiuto, al dovere della compassione.
A chi va per mare in soccorso di
vite in pericolo e ne fosse impedito da norme inumane diciamo: salvate vite,
disobbedite!
Da persone a persone diciamo a
noi stessi: ascoltiamo le ragioni del cuore e le ragioni della ragione: non
chiudiamoci nell'egoismo, nei nostri interessi immediati e particolari, nelle
nostre piccole convenienze, nella paura del futuro. Apriamo le porte alla
speranza, alla fiducia nell'uomo, alla fiducia in noi stessi, al futuro del
mondo.
Palermo, 8 febbraio 2019
Davide
Romano, direttore delle Edizioni La Zisa di Palermo
Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, Palermo
Luigi Ciotti, Libera, Torino
Peter Ciaccio, Chiesa Valdese, Palermo
Russell G. Ruffino, Chiesa Anglicana, Palermo
Gregorio Porcaro, Libera, PalermoSonia Affronti, Impiegata, Palermo
Valeria Bonadies, Commerciante, Barletta (BT)
Petra Borgognone, pensionata, Palermo,
Paola Briccolani, commerciale estero, Castrocaro Terme (FC)
Ettore Castelli, Impiegato, Palermo
Mariapia Cavani, giornalista, Albenga
Salvatrice Chetta, insegnante, Mezzojuso (PA)
Salvatore Coco, Funzionario di Dogana, Valverde (CT)
Carmela Corcella, casalinga, Barletta (BT)
Giacomo Corcella, Agronomo, Barletta (BT)
Maria Luisa Corcella, Ingegnere, Derby (UK)
Chiara De Gregorio, impiegata, Senigallia
Gaetano Giovanni Festa, presbitero ortodosso, Palermo
Nicola Grato, insegnante, Mezzojuso (PA)
Angela Grazioso, Ortottista, Falconara (AN)
Giuliana Iannucci, Impiegata, Alessandria
Lanzetta Angelo, Impiegato, Palermo
Antonino Lanzetta, pensionato, Castrocaro Terme (FC)
Rosetta Magnani, Impiegata, Forlì
Fabio Mantellini, Professore, Urbino (PU)
Paolo Maria Manzalini, Medico, Cernusco sul Naviglio (MI),
Emanuela Mei, casalinga, Senigallia (AN)
Miriam Ortensia Morello, studentessa, Genova
Pietro Noccioli, Informatore scientifico del farmaco, Roma
Salvo Ognibene, Libero professionista, Menfi (AG)
Daniela Orioli, Insegnante, Castrocaro Terme (FC)
Michela Piazzolla, Insegnante, Barletta (BT)
Riccardo Raffaelli, Operaio, Osimo (AN)
Roberto Raffaelli, Assistente Tecnico, Ancona
Isabella Ramassa, Assistente Eures, Responsabile immigrazione, Moncalieri (TO)
Maria Stella Reitano, insegnante, Roma
Federica Scarafiotti, Farmacista, Hone (AO)
Franca Scarfia, Impiegata, Alessandria
Roberto Tre Re, Consulente finanziario, Palermo
Michele Vilardo, docente, Partinico (PA)
Andrea Volpe, Ingegnere, Palermo
Maria Teresa Zito, insegnante, Palermo
Rita Raimondo, insegnante, Palermo
Giuseppe Gambino, impiegato, Gela.
Rosalba Ingrassia, sarta, Palermo
Maurizio Catalano: Maurizio Catalano, funzionario, Treviso
Filippa La Ferrera, insegnante, Gela
Roberto Mammina, impiegato, Palermo
Giovanna salamone insegnante Genova
Cutrera Angela Anna. Inserviente. Palermo
Arianna Provenza insegnante, Palermo
Silvana Fanduzza insegnante,Palermo
Antonella Caronia, insegnante, Palermo
Maria Gullo, impiegata, Torino
Lucia Calabrò, insegnante, Palermo
Maria Zangari impiegata, Roma
Rosalia Gullo, impiegata, Monreale
Roberto Valerio Lopes, insegnante, Palermo
Maria Carmela Giangrosso, impiegata, Torino
Carmelo Polito, funzionario dello Stato, Palermo.
Natale Rosato, pensionato, Trani.
Giacomo Giusto Ripari, pubblico funzionario Palermo
Letizia Scibilla, impiegata, Palermo
Chiara Scandaletti, architetto, Roma
Giampaolo Corradi, biologo, Roma
Matilda Corradi, studentessa, Roma
Francesco Corradi, bambino, Roma
Ombretta Fabiani, Dottoressa, Roma
Annalisa Fontana, informatico, roma
Paolo Autorino, dipendente PA, Roma
Ilaria Autorino, studentessa, Roma
Federico Autorino, studente, Roma
Costanza Manni, Insegnate, Roma
Gianfranco Crimi, dipendente PA, Roma
Livia Crimi, studentessa, Roma
Marco Crimi, studente, Roma
Valerio Crimi, studente, Roma
Fabio Aita, Impiegato, Roma
Monica Sposato, Insegnante, Roma
Marco Martinelli, Impegato, Roma
Vincenza Chiantore, Biologa, Roma
Gabriele Marchetti, Medico, Parigi
Fabio Fratteggiani, Avvocato, Roma
Stefano Vasselli, Direttore Musicale, Roma
Barbara Ceccarini, Farmacista, Roma
Paolo Avesani, Impiegato, Roma
Alessandra Berardi, Insegnante, Roma
Stefano Ascenzi, Impiegato, Roma
Maria Enrichetta Lippi, Medico, Roma
Donatella Bossi
Valeria Mezzasoma, studentessa, Roma
Paolo Scandaletti, giornalista, Roma
Laura Scandaletti, archeologa, Roma
Giustina Scandaletti, giornalista Roma
Marta Benetollo, pensionata, Città della Pieve (PG)
Eugenia Puleo, anestesista, Roma
Mauro Santini, capitano di lungo corso, Frosinone
Donatella Bossi, pensionata, Roma
Per sottoscrivere l’appello basta inviare una mail a: lazisaeditrice@gmail.com o
telefonare allo 091 5509295 o al 327 9053186 o mandare un messaggio WhatsApp sempre
al 327 9053186. E’ anche possibile sottoscrivere l’appello attraverso la pagina
Facebook della casa editrice (https://www.facebook.com/casaeditricelazisa/)
mercoledì 6 febbraio 2019
Palermo venerdì 22 febbraio, Alla chiesa anglicana un pomeriggio dedicato ai Templari
Appuntamento venerdì 22 febbraio, alle ore 17, presso i locali della Chiesa anglicana “Santa Croce” di via Roma 467A, a Palermo, per passare un piacevole pomeriggio parlando di Templari, i leggendari e discussi cavalieri che hanno attraversato la storia dell’Occidente, come in parte dell’Oriente, per arrivare sino ai nostri giorni. L’occasione sarà offerta dalla presentazione dell’avvincente romanzo storico di Francesco Alliata, “Il segreto dei Templari”, pubblicato dalle Edizioni La Zisa. Ne discuteranno: Mario Pavone, Balivo (la più alta autorità in ambito regionale) di Sicilia dell’ORDO SUPREMUS MILITARIS TEMPLI HIEROSOLYMITANI – O.S.M.T.H., Gran Priorato d’Italia; Russell Ruffino, Teologo e Pastore della Chiesa anglicana “Santa Croce” di Palermo; Giovanni Maria Alongi, Cavaliere Grande Ufficiale; Nunzio Rimaudo, Monsignore Protopresbitero della Chiesa Ortodossa di Costantinopoli e Ministro delle Attività Umanitarie OSJ; e Davide Romano, giornalista e presidente dell’associazione La Tenda di Abramo – Culture e religioni in dialogo che organizza l’evento insieme alla casa editrice La Zisa.
Il libro: Francesco Alliata, “Il segreto dei Templari”, Edizioni La Zisa
Giorgio De Santis è un
professore di botanica che, casualmente, viene in possesso di alcune
informazioni “riservate” che possono aiutare a ritrovare uno dei tesori più
misteriosi dell’antichità, quello dei Templari. Comincia, novello Indiana
Jones, un pellegrinaggio avventuroso che lo porterà ad attraversare mezza
Europa e l’Africa del nord, sfuggendo a criminali incalliti e archeologi senza
scrupoli, per far ritorno, infine, al suo lavoro e ai suoi affetti.
Francesco Alliata è stato un
imprenditore, produttore cinematografico e regista italiano. Nasce a Palermo
nel 1919, è Duca di Salaparuta e XIV Principe di Villafranca e del Sacro Romano
Impero. Studia giurisprudenza e, in collaborazione con Roberto Rossellini,
fonda la Panaria Film, che produrrà, tra gli altri, Vulcano con Anna Magnani e
La carrozza d'oro di Jean Renoir. Nel 2012 pubblica il “Segreto dei Templari”
per le Edizioni La Zisa; nel 2015 esce “Il Mediterraneo era il mio regno” per
Neri Pozza Editore. È scomparso il 1 luglio 2015.
martedì 29 gennaio 2019
Palermo venerdì 1 febbraio, Alla Real Fonderia presentazione del libro del maestro Tregor Russo, “Catarsi redentrice. Poesie”, Edizioni La Zisa
Presentazione venerdì 1
febbraio, alle 17, presso la Real Fonderia, sita nell’omonima piazza, a
Palermo, del volume del maestro Tregor
Russo, “Catarsi redentrice. Poesie”, Edizioni La Zisa. Interverranno, insieme
all’autore, Alfredo Sant’Angelo e Davide Romano
Il libro: Tregor Russo, “Catarsi redentrice. Poesie”,
Edizioni La Zisa, pp. 56, euro 9,90 (ISBN 978-88-31990-03-5)
La catarsi del titolo è il moto
dell’anima che attraversa le poesie di Tregor
Russo. Il leitmotiv della raccolta è il desiderio (che sia di vita,
morte o amore). Affidandosi ad un immaginario suggestivo, ancestrale e a tratti
apocalittico, l’autore ci trascina verso il suo abisso. Ma nonostante la
vertigine della caduta dia la sensazione di ebbrezza, in realtà quello che
spinge le poesie di Russo è un movimento verticale: una salita, una redenzione
che si finge precipizio. Catarsi Redentrice si dispiega pagina dopo
pagina secondo questa ambivalenza; fra redenzione e dannazione, fra le luci e
le ombre dell’uomo.
Tregor Russo è nato a Menfi (Ag) nel 1978. È insegnante accademico
di musica, nonché artista internazionale,
compositore, arrangiatore, cantante, polistrumentista e poeta. Catarsi Redentrice è la sua opera
prima.
domenica 27 gennaio 2019
Il romanzo della peruviana Alcira Acosta. “Anna, la donna Inca che lotta per i propri sogni” di Salvatore Lo Iacono (Giornale di Sicilia, giovedì 24 gennaio 2019)
«Pianto nel ventre» è un piccolo vademecum contro ogni
avversità. Sudamericana
naturalizzata, ormai a Palermo è leader motivazionale per le donne del suo
Paese. Il racconto è stato «benedetto» da Paulo Coelho, che la incita: scrivere
è un atto di coraggio
Una peruviana ormai residente in Sicilia, a Palermo,
e un libro, il suo, un racconto lungo «benedetto» da Paulo Coelho. Proprio una
dedica di supporto e incoraggiamento («Combatti per i tuoi sogni e i tuoi sogni
combatteranno per te, segui i sogni e ascolta il tuo cuore. Scrivere è un atto
di coraggio. Che Dio ti benedica») dello scrittore brasiliano di fama
planetaria apre il volume. La peruviana Alcira Acosta è una leader
motivazionale e fonte di ispirazione per migliaia di donne, specie nell’America
centrale e meridionale, una drammaturga e ha portato i suoi monologhi e lavori
teatrali in giro per il mondo, dal 2012 anche in Italia.
Il suo racconto «Pianto nel ventre» (85 pagine, 9,90
euro) pubblicato dalla casa editrice palermitana La Zisa, è un piccolo
vademecum contro ogni avversità («che arrivano nel momento meno sperato»), un
messaggio di coraggio e speranza, un invito a reagire, nella convinzione che «la
tristezza travolge quelli che lo permettono», non quelli che si ribellano e la
affrontano.
La protagonista del libro di Alcira Acosta è Anna
Vilchez, peruviana di orgogliose origini inca, la cui parabola esistenziale è
fatta di alti e bassi, fra Perù e Italia (una storia di sfruttamento nei panni
di migrante, una storia d’amore nata fra Palermo e San Vito Lo Capo, un
matrimonio lungo quindici anni, interrotto da una tragedia aerea, un ritorno in
patria); Anna vivrà una graduale evoluzione, che la condurrà alla fede in Dio,
ma soprattutto sperimenterà il sapersi mettere in gioco continuamente da donna,
moglie, amica e madre, prima spettatrice incredula e ferita per gli errori
della figlia Hazé, poi al suo fianco, senza dubbi. (*SLI*)
mercoledì 23 gennaio 2019
In libreria: Alfio Gennaro, “La radice del baobab”, Prefazione di Sino Mazza, Edizioni La Zisa, pp. 128 con illustrazioni, euro 12,00
«Mi ha spinto a scrivere il bisogno di
comunicare le emozioni che tante volte, nei giorni trascorsi in Africa, mi
hanno scosso l’animo, nel bene e nel male. Sensazioni difficilmente esprimibili
sulla carta, ma sicuramente scolpite nel cuore di chi, almeno una volta, si è
trovato in quelle terre lontane. Ho sentito il bisogno di quei tanti uomini,
neri o bianchi che siano, conosciuti nel mio vagabondare sulle piste africane,
uomini e naturalmente anche donne, che hanno dedicato interamente la loro vita
a questa terra che quasi sempre li ha ripagati offrendo loro il fascino dei
suoi “ritmi d’amore”. Ricorderò proprio questi uomini e le situazioni in cui li
ho conosciuti, ma principalmente cercherò di capire io stesso, mentre ve ne
parlo, il segno che hanno lasciato nel mio animo. Cercherò di scoprirlo insieme
a voi...».
Alfio Gennaro, palermitano, medico
specialista ginecologo, esperto di etnoantropologia africana e medicina
tropicale, da oltre 28 anni viaggia in Africa nelle regioni più remote venendo a
contatto con le tribù più primitive. Ha collaborato con il Touring Club
Italiano e il Touring Club Suisse rispettivamente per l’aggiornamento di
“Africa facile e no” e “Transafrique”. In occasione della Medivacanze 1984 ha
allestito una mostra etnologica e presentato alcuni documentari cinematografici
di suoi viaggi africani, sponsor la British Leyland. Presso il Laboratorio d’If
in collaborazione con Lega Ambiente e Cooperazione Internazionale Sud Sud ha
presentato i cortometraggi L’inquinamento del fiume Athi e L’Occidente inquina
l’Africa (Kenia 1987). Da nove anni si occupa quasi esclusivamente delle
tradizioni e dei popoli dell’Etiopia su cui sta realizzando dei cortometraggi.
Su una sua spedizione nella valle del fiume Omo Bottego (Etiopia meridionale –
confine Sudan) è stato recentemente pubblicato un libro (Father, Abba, Padre,
Gaefra Editore). Ha concluso la sua esistenza lavorando in Africa negli ultimi
anni per Medici senza frontiere.
martedì 15 gennaio 2019
Arriva in libreria: Cola Francu, “La marchesa Diana Folch De Cardona De Luna y Aragona. Romanzo in versi”, Edizioni La Zisa, pp. 60, euro 9,90
Che fine ha fatto la contessa e marchesa Diana Folch de
Cardona de Luna y Aragona? Bellissima e meravigliosa donna nata nel 1531 a
Palermo, e deceduta a Sabbioneta, nei pressi di Mantova, l’8 novembre del 1559,
a ventotto anni. Ella visse la vita come meglio poté, amando, sino alla morte.
A metà tra un romanzo e una poesia, questo è il “canto”
di Diana, donna, prima che contessa e marchesa. Come fosse un cantastorie l’autore
racconta con delicatezza e affettuosa cura questa storia, come fossero ricordi
di un’amica, di una sorella.
L’autore, con lo pseudonimo “Cola Francu”,
nato a Giuliana, per amore delle sue origini, ha scritto questo testo, in modo
appassionato, durante la sua avanzata età.
mercoledì 9 gennaio 2019
Le Edizioni La Zisa e l’associazione La Tenda di Abramo indicono il concorso “Poesie per Dio, quasi una preghiera”
La
casa editrice “La Zisa” e l’associazione culturale “La Tenda di Abramo –
culture e religioni in dialogo” indicono un concorso per la selezione di opere
poetiche a tema religioso per promuovere la cultura, la poesia e la fede
quali mezzi idonei a valorizzare gli ideali umani e il dialogo.
La
partecipazione è riservata a componimenti inediti (massimo 30
righe) a tema religioso su ogni aspetto della fede delle diverse tradizioni
religiose e cristiane e vi possono partecipare autori italiani e stranieri.
I
lavori devono essere inviati, entro e non oltre il 31 marzo 2019, all’indirizzo e-mail: lazisaeditrice@gmail.com,
in formato doc o pdf, inserendo anche le proprie generalità, l’indirizzo
e-mail, il proprio recapito e numero telefonico. Si consiglia anche di allegare
all’elaborato un breve profilo dell’autore.
La
segreteria comunicherà tempestivamente le opere selezionate che andranno a
comporre l’antologia poetica di raccolta di tutti i lavori finalisti, antologia
edita dalla casa editrice “La Zisa” che avrà per titolo “Poesie per
Dio, quasi una preghiera”.
Per
richiedere ulteriori informazioni inviare una mail a: lazisaeditrice@gmail.com oppure
telefonare ai numeri 091 5509295 e 327 9053186.
martedì 8 gennaio 2019
“PICCOLI E BELLI LA SCOMMESSA DEGLI EDITORI” di Marta Occhipinti (Repubblica-Palermo, 28/12/2018)
C’è chi, come La Zisa, festeggia
i trent’anni di attività e chi, ultimo arrivato, Ideestorte, preferisce
immaginare illustrazioni per bambini. E, ancora, chi vince un premio per le
copertine, è il caso di Corrimano, e chi rilancia una rivista, Kalòs, dedicata
a teatro e danza. Il mondo dell’editoria palermitana prova a stare al passo di
un presente difficile e, al netto delle chiusure di duepunti e Edizioni di
passaggio, la situazione, pur se di resistenza, non sembra affatto disperata.
Anzi racconta di giovani che ci credono, nella carta, accettano la sfida e
decidono di ripartire da Palermo. (…)
Chiudere, convertirsi al digitale
o reinventarsi? Meglio, resistere nella giungla del fare libri. A Palermo c’è
chi lo fa da trent’anni, come le Edizioni La Zisa, casa editrice palermitana coraggiosamente
indipendente che ha appena tagliato il traguardo di un anniversario importante.
E c’è chi lancia la sfida con programmi editoriali piccoli ma intraprendenti.
«Molti cercano di formare i lettori, noi cerchiamo di dare loro nuovi messaggi
e lo facciamo da anni con un catalogo che ha deciso di stare “dalla parte
sbagliata”», dice Davide Romano, condirettore de La Zisa, davanti a un catalogo
che pur mantenendo la vecchia identità legata alle indagini del pool antimafia
con i testi di Falcone e Chinnici, guarda sempre di più al mercato estero con
traduzioni inedite della letteratura slava e ricettari sulla cucina del mondo
venduti agli italiani all’estero. «Guardiamo a Usa e Russia, ma anche a Malta e
alla Grecia - dice Romano – pubblichiamo circa 50 novità l’anno. Il nostro
mestiere di editori è lanciare messaggi in bottiglia». (…)
mercoledì 2 gennaio 2019
Palermo 19 gennaio, Alla Chiesa anglicana un caffè con… il celebre e discusso teologo e paleontologo gesuita Teilhard de Chardin
Un caffè con... Teilhard de Chardin,
teologo e paleontolo gesuita. Appuntamento sabato 19 gennaio,
alle ore 17, presso i locali della Chiesa anglicana
“Santa Croce” di via Roma 467A, a Palermo, per passare un
piacevole pomeriggio discutendo del saggio di Giovanni Ivano Sapienza,
“L’unione creatrice. Amore e creazione secondo Teilhard de Chardin”, Edizioni
La Zisa, insieme ai teologi Augusto Cavadi e Giampiero
Tre Re e al pastore e teologo anglicano Russell Ruffino.
Modererà Davide Romano, giornalista presidente dell’ l’associazione La Tenda di Abramo – Culture e religioni
in dialogo che organizza l’evento insieme alla casa editrice La Zisa.
Il libro: Giovanni Ivano Sapienza,
“L’unione creatrice. Amore e creazione secondo Teilhard de Chardin”, Edizioni
La Zisa, pp. 250, euro 16,00
Teilhard de Chardin, teologo e
paleontologo francese, nel corso di una lunga e intensa attività di ricerca,
che fu scientifica e spirituale allo stesso tempo, seppe inserire i principi
generali dell’evoluzione all’interno di una rigorosa riflessione teologica,
capace di interagire con le diverse discipline andando ben oltre le apparenti
contraddizioni. Il pensatore francese concepisce la realtà come un continuo
divenire che si attua nella forma di un processo evolutivo di interconnessione
dinamica degli elementi più semplici con le unità più vaste e complesse,
secondo un percorso ascensionale che va dal mondo fisico chimico a quello
animale, sino all’umanità autocosciente proiettata verso un Assoluto.
Nell’ambito di questo particolare
itinerario speculativo, Giovanni Ivano Sapienza delinea – con un linguaggio
puntuale e al contempo accessibile anche ai non addetti ai lavori – un profilo
dello scienziato- teologo in cui si evidenziano gli aspetti peculiari del suo
pensiero: un pensiero «che collega in un’unica filigrana evolutiva piani e
livelli del Reale solitamente presentati dall’indagine conoscitiva come ambiti
del tutto irrelati e autonomi. […] Questa visione filosofica complessiva
sottende, teologicamente parlando, la non-contingenza del mondo creato e la
conseguente necessità morale di un impegno fattivo di trasformazione».
“Chino sulla Creazione che sale verso di
Lui, Egli lavora, con tutta la sua potenza, a beatificarla e ad illuminarla.
Come una madre, Egli spia il suo neonato”.
Teilhard de Chardin, La mia fede
(Comment je crois)
Giovanni Ivano Sapienza nasce a Palermo, dove
consegue la laurea in lettere col massimo dei voti. È autore di testi
filosofici e letterari. Su Teilhard ha già pubblicato articoli su riviste e il
saggio teologico-filosofico Sintesi in Cristo-Omega, l’evoluzione
spiritualizzante nel pensiero di Teilhard de Chardin.
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venerdì 21 dicembre 2018
Arriva in libreria il saggio di Luigi Zaccaro, «Mafia debole mafie forti. Post-comunità, peccati strutturali e teologia morale “minima”», Prefazione di Giampiero Tre Re, Edizioni La Zisa, pp. 400, euro 18,00
Esiste una connessione tra le mafie, intese come metodo
criminale di arricchimento e di predazione umana, e la Chiesa? Può il popolo
mafioso intrecciarsi al popolo di Dio? La delinquenza organizzata di tipo
mafioso può essere trattata, quindi, come peccato e specificamente “peccato
strutturale” nella sua essenza, se si considera che: «La prospettazione di un
impalpabile peccato, “personale-strutturale”, di stampo mafioso “individuale” […]
sembra, oltre che contraddittoria, in un discorso di coerenza teologico-morale,
anche, praticamente non “conveniente”, anzi sicuramente pericolosa per la
stessa vita e incolumità del presunto-potenziale “mafioso solitario”»? Il
presente volume, il secondo di una trilogia su teologia-Chiesa-mafie, tenta di
rispondere a questi interrogativi. L’autore, sapientemente, pone un approccio
teologico-morale alle mafie, e, in particolare, alla ’ndrangheta calabrese,
offrendone «una aggiornatissima ricostruzione del dibattito ecclesiale, colmando
una lacuna finora presente, sullo specifico oggetto del rapporto tra ’ndrangheta
e Chiesa».
Il modo d’essere dei mafiosi, degli affiliati, è un
sentire complesso, variegato, che impone, per sua essenza, la creazione e la
riflessione su un tipo di peccato diverso, ontologicamente differente nella sua
genesi e struttura: una sorta di peccato 2.0.
Luigi Zaccaro, nato
a Castrovillari (CS) nel 1955, dopo il liceo scientifico, ha conseguito la
laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno superando,
in seguito, il concorso di avvocato. Successivamente si è laureato in Filosofia
all’ Unical. Ha, quindi, iniziato gli studi teologici presso l’IFT Redemtoris
Custos di Rende (CS); l’iter accademico è proseguito presso la PFTIM, Sezione
san Tommaso d’Aquino di Napoli, con il conseguimento di baccalaureato, licenza
e dottorato in Dogmatica cristologica. Dopo aver superato l’esame per l’ammissione
all’ Accademia Alfonsiana-Istituto Superiore di Teologia morale di Roma, ha,
ivi, conseguito il dottorato in Teologia morale sistematica. Tiene un corso su
teologia/chiesa/’ndrangheta presso l’ITCSPX di Catanzaro, aggregato alla PFTIM.
Ha pubblicato La “teologia” dei mafiosi, Napoli 2013; La
mafia come peccato strutturale, Roma
2015; Per una teologia della
liberazione dalla mafia, Cosenza 2017,
con cui ha vinto il Premio san Tommaso “Theologiae Aliis Tradere”, indetto dall’omonima
Sezione della PFTIM.
mercoledì 19 dicembre 2018
In arrivo in libreria l’“autobiografia in versi” di Maria Ludovica Moro “Controluce”, Edizioni La Zisa, pp. 104, euro 12,00
Questa raccolta poetica è
un’autobiografia in versi, la prima, unica “opera” dell’autrice, la lunga
storia di tutta la vita, dei momenti topici di un percorso pieno, intenso e
senza sconti. È una personale terapia di autoanalisi contro il dolore e una
fonte energetica per combattere la quotidianità sovrastante, un insieme di suoni
e ritmi che la fanno vivere e respirare.
Maria Ludovica Moro è nata a
Roma nel 1953. Dopo gli studi umanistici – diploma di Liceo classico, diplomi
vari di Conservatorio e Laurea in Lettere moderne con specializzazione in
Filologia romanza –, ha ricoperto alcuni incarichi presso l’Agenzia di Stampa
Montecitorio e il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. In seguito
ha lavorato per trentacinque anni nell’area della comunicazione (ufficio
stampa, organizzazione di concerti, mostre, convegni, fiere, eventi culturali e
sponsorizzazioni) di una grande azienda italiana.
Appassionata ed esperta di
scrittura, critica letteraria, musicale, cinematografica, teatrale e
televisiva, adora leggere e ascolta giorno e notte la radio. Ha studiato tango
argentino, di cui è molto appassionata e che la tiene in allenamento meglio di qualsiasi
noiosa palestra. Da tre anni ha lasciato Roma per vivere in Umbria.
martedì 18 dicembre 2018
La casa editrice La Zisa festeggia 30 anni. Oggi alle 16 incontro a Palazzo delle Aquile da Meridionews (17 DICEMBRE 2018)
La
casa editrice La Zisa nasce nel 1988 a Palermo e in
breve tempo si afferma nel settore dell'editoria di qualità proponendo classici
ormai dimenticati e nuovi autori di talento. Oggi è un giorno speciale per la
casa editrice, che rivendica con orgoglio di stare «dalla parte
sbagliata»: festeggia infatti i 30 anni. E lo fa con
un appuntamento in grande stile, che culmina oggi alle ore 16 -
presso la Sala delle Lapidi di Palazzo delle Aquile -
attraverso un incontro che vede molti partecipanti illustri.
All’iniziativa,
organizzata con il patrocinio del comune di Palermo, intervengono: Leoluca
Orlando, sindaco della Città Metropolitana di Palermo; Nello
Musumeci, presidente della Regione Siciliana; Corrado Lorefice, arcivescovo
metropolita di Palermo; Barbara Cucinella, agente consolare
onorario degli Usa;Gregorio Porcaro, coordinatore regionale di Libera
Sicilia;Haralabos Tsolakis, presidente Comunità Ellenica Siciliana
Trinacria; Evelyne Aouate, presidente Istituto Siciliano di Studi
ebraici; Ibrahima Kobena, presidente della Consulta delle
Culture; Rosario Giuè, scrittore e teologo; Davide Romano,
condirettore Edizioni La Zisa; e Giampiero Tre Re, condirettore
Edizioni La Zisa. Modera: Davide Camarrone, giornalista Rai e
scrittore.
Un po’ di noi…
Edizioni La Zisa, 1988-2018: trent’anni dalla parte sbagliata (in
trenta libri o quasi)
La casa editrice La
Zisa, celebra in questi giorni il trentesimo anniversario della propria
attività. Si cercherà qui di offrire un breve resoconto del cammino fin qui
compiuto e di farlo seguendo un percorso che attraversa una selezione di trenta
tra le più significative opere edite per i nostri tipi. Una sommaria
periodizzazione di questo trentennale cammino dovrebbe anzitutto distinguere
tre grandi tappe all'interno dell'arco di vita della Zisa.
Una prima fase è
quella della fondazione in cui si precisa gradualmente la fisionomia della Zisa
come un soggetto culturale fortemente legato alla vita ed alla storia politica
siciliana e palermitana in particolare. Questa prima tappa si distende lungo
l'ultimo scorcio del '900 (1988-1999). Molte le firme autorevoli che hanno
scritto per la nascente casa editrice palermitana, tra le quali spiccano quelle
di Napoleone Colaianni, Nicola Barbato, Rocco Chinnici, Giovanni Falcone, Paolo
Borsellino, Antonino Caponnetto, Michele di Dio, Mimmo Giarratana, Ennio
Pintacuda, Andrea Camilleri, Giancarlo Caselli, Gherardo Colombo, Saverio
Lodato, Nino Fasullo, Francesco Michele Stabile, Rosario Giuè.
I temi visitati dai
nostri autori in questa prima fase rivelano nette scelte di campo da parte
della Zisa, scelte che ritroveremo come una sorta di carattere distintivo delle
linee editoriali anche nelle tappe successive.
Tutti gli ambiti del
dibattito politico degli anni '90 sono presenti e osservati mantenendo
costantemente un punto di vista privilegiato da sinistra: dalla storia politica
della Sicilia alla questione morale, alla tensione tra regionalismo e
autonomia, dal dibattito interno alla sinistra negli anni '90 al dialogo tra
cattolicesimo e cultura di sinistra, per arrivare, proprio al volgere del
millennio, alle grandi domande bioetiche sullo statuto ontologico della
persona, sulla dignità umana e le nuove sfide ai diritti dell'uomo lanciate dal
progresso tecnologico.
Un discorso a sé
merita la particolare attenzione dedicata fin dall'inizio alla ricerca sociale
sulla storia, i protagonisti, le trasformazioni del fenomeno mafioso e della
lotta alla mafia. Attraverso le sue numerose pubblicazioni sull'argomento
mafia-mafie, dando spesso spazio e opportunità ai personaggi in prima linea
nell'impegno istituzionale e civile contro la mafia di raggiungere direttamente
il pubblico, La Zisa ha contribuito fin dagli anni della sua fondazione a far
conoscere il carattere proteiforme, pervasivo del fenomeno mafioso, il suo
radicamento sul territorio, il suo tipico insediamento culturale nel nostro
Meridione, in particolare in Sicilia, i suoi intrecci con l'economia e la
politica.
Il secondo periodo
nella storia della nostra casa editrice copre all'incirca il primo decennio del
nostro secolo e può essere indicato come una fase di transizione. I principali
ambiti tematici sono rimasti gli stessi del periodo precedente ma si presentano
con una portata ed una estensione maggiori. Nuovi soggetti politici, come la
Lega, maturano e si affacciano sulla scena politica alternandosi al governo e,
ahimè, talvolta anche nel malaffare, con le formazioni di più lunga tradizione,
le quali stanno a loro volta subendo profonde ristrutturazioni ideologiche e di
apparato organizzativo. Puntualmente autori come Fabio Bonasera e Davide Romano
rilevano queste metamorfosi del panorama del potere nel Paese. Anche lo sguardo
su quanto accade nel mondo ecclesiale si allarga fino ad includere altre
“tende”, oltre quella dei cattolici, come accade col saggio di Teodoro Balma,
con introduzione di Italo Pons e Antonio Di Grado, sulla storia e il martirio
dei Valdesi. Anche l'interesse per le cose siciliane si amplia, non limitandosi
più in maniera prevalente alla storia politica dell'Isola ma includendo altre
prospettive dell'analisi storica della società siciliana, come ad esempio la
storia dell'astronomia in Sicilia firmata da Pippo Battaglia e con
un'introduzione di Margherita Hack. Infine anche la letteratura scientifica
sulla mafia si apre a nuovi argomenti limitrofi a quelli già messi a fuoco nel
decennio precedente. Comincia a farsi strada l'idea di una declinazione al
plurale del fenomeno, emerge la centralità, la ferocia e la capacità
organizzativa della 'ndrangheta. Anche in questo passaggio di consegne tra
l'egemonia di Cosa Nostra e le 'ndrine calabresi La Zisa si è riconosciuta un
proprio ruolo dando un contributo all'analisi con la pubblicazione integrale,
nel 2008, della relazione della Commissione parlamentare di inchiesta sul
fenomeno della criminalità organizzata mafiosa sulla 'ndrangheta.
Il terzo periodo nella
storia della nostra casa editrice abbraccia grosso modo gli ultimi dieci anni e
coincide con l'avvento di Davide Romano alla guida della Zisa. Le tradizionali
linee editoriali caratterizzate dalla critica sociale e di costume sui temi
emergenti della politica e della società civile continuano a prolungarsi,
articolarsi e fiorire. Abbiamo, ad esempio, la pubblicazione dell'inchiesta di
Sante Sguotti su pedofilia e celibato nella Chiesa di Papa Francesco, le
biografie dedicate ai protagonisti della lotta alla mafia, come quella di Paolo
Borsellino ad opera di Roberto Rossetti, con prefazione di Nicola Tranfaglia, o
il recentissimo Padre Puglisi, raccontato dalla giovane giornalista palermitana
Federica Raccuglia, con prefazione di mons. Giancarlo Maria Bregantini.
Ma Davide Romano col
suo raffinato gusto letterario imprime anche un segno molto chiaro di novità
sulle pubblicazioni della Zisa. Il catalogo si arricchisce così di nuovi
generi, collaborazioni e collane, come le Rondini o Nostos, dedicate alla
produzione di opere e saggi di poesia, narrativa, inchiesta, culinaria.
Contemporaneamente l'orizzonte dell'attività editoriale, pur mantenendo il proprio
centro sulla città di Palermo, la Sicilia e l'Italia, come seguendo una propria
naturale vocazione si allarga fino a includere culture affini come quella greca
o del Vicino Oriente ed abbracciare quel “Mediterraneo esteso” che s'inoltra
fino al centro del continente culturale africano. Vedono così per la prima
volta la luce in lingua italiana opere del premio Nobel per la letteratura
Ghiorgos Seferis (Sei notti sull'Acropoli) le poesie di Ghiorgos Sarandaris
(Giorni) le fiabe di Christos Boulotis (Trilogia gattesca) nelle splendide
traduzioni di Maria Caracausi, i racconti siciliani di Thomas Valentin,
tradotti ed introdotti da Cristina Sanfratello, Poesia nascosta, di Ines De
Benedetti, sulla cucina tradizionale ebraica italiana (prefazione di Tobia Zevi),
I mocassini di 'Īsā, con la presentazione di Cécile Kashetu Kyenge.
Oggi, La Zisa insieme
a tante altre realtà rappresenta un patrimonio civile di Palermo, una riserva
di energie morali ed intellettuali, ma sembra non avere alcuna intenzione di
smettere di crescere e sviluppare il proprio progetto editoriale. Seguendo le
stesse linee di forza che ci hanno condotti fin qui, continuare a produrre il
libro sarà solo l'espressione, ma non l'unica, di un'identità originaria e
ormai consolidata. L'augurio per la nostra città ed il nostro Paese è che di
queste progettualità d'insieme possano esservene miriadi, e continuare ad
evolversi come ha fino ad ora fatto La Zisa, nel suo ruolo di impresa
intellettuale condivisa, di soggetto politico collettivo, con i suoi ideali di
partecipazione, di inclusione, di riduzione delle distanze, di conoscenza
reciproca.
Insomma, che possa
realizzarsi in qualche misura quell'universo di valori, quel mondo di idee che
La Zisa ha finora immaginato e cercato, per la sua parte, di realizzare.
https://palermo.meridionews.it/articolo/72486/la-casa-editrice-la-zisa-festeggia-30-anni-oggi-alle-16-incontro-a-palazzo-delle-aquile/
lunedì 17 dicembre 2018
“Edizioni La Zisa festeggia 30 anni di… versi”di Salvatore Lo Iacono (Giornale di Sicilia, 16 dicembre 2018)
Grandi firme: da Falcone al
poeta premio Nobel Seferis
Da Falcone e Borsellino a
Margherita Hack, passando per il poeta Ghiorgos Seferis, Nobel per la
Letteratura 1963, e per Camilleri, per non parlare di insigni studiosi,
sconosciuti al grande pubblico, ma noti nel mondo accademico italiano e
internazionale. Sono alcune firme – compagni di viaggio, a vario titolo,
autori, collaboratori, prefatori – di un catalogo storico, quello delle
Edizioni La Zisa. Una casa editrice orgogliosamente piccola ma audace,
indipendente in mezzo ai colossi, libera. E con una tradizione che dura da trent’anni.
La ricorrenza è di quelle che non passano inosservate e, infatti, domani
(lunedì 17 dicembre) la città la
celebra. L’appuntamento è alle 16, a Palazzo delle Aquile. Nella Sala delle Lapidi,
moderati dal giornalista e scrittore Davide Camarrone, saranno presenti oltre
al sindaco Orlando e al presidente della Regione Musumeci, tanti amici della
casa editrice ed esponenti di varie confessioni religiose (Corrado
Lorefice, arcivescovo
metropolita di Palermo; Barbara
Cucinella, agente consolare degli
Usa; Gregorio Porcaro, coordinatore
regionale di Libera Sicilia; Haralabos
Tsolakis, presidente
Comunità Ellenica Siciliana Trinacria; Evelyne Aouate, presidente Istituto Siciliano di Studi ebraici; Ibrahima Kobena, presidente della Consulta delle Culture; Rosario Giuè, scrittore e teologo).
“E’ un bel traguardo, quello
della nostra storia – commenta Davide Romano,
condirettore delle Edizioni La Zisa, come Giampiero Tre Re – e appartiene
alla città. Abbiamo trent’anni e inevitabilmente è tempo di bilanci. Abbiamo guardato
al mar Mediterraneo, alla complessità della Sicilia e dell’Italia. L’abbiamo fatto
a modo nostro, dalla parte ‘sbagliata’, come recita lo slogan della nostra festa,
controcorrente. Quando la Grecia era in default abbiamo avviato una collana di
letteratura neogreca, Nostos, memori del fatto che la cultura greca ha fondato
anche l’identità del nostro Paese, basti pensare solo alla parola democrazia. Adesso
che c’è un governo ostile all’accoglienza, guardiamo all’Africa Nera e
destineremo parte dei nostri guadagni del 2019 a concreti progetti di sviluppo in
Ruanda, d’intesa con un’associazione locale, non con una ong europea. Chiederemo
a Orlando di accogliere la richiesta dell’associazione Ibuka di intitolare un
luogo pubblico alle vittime di etnia tutsi del genocidio ruandese”.
Se c’è una cifra distintiva de
La Zisa è il coraggio. A cominciare dalla dirigenza storica che iniziò a pubblicare
scritti di Falcone e Borsellino, quando erano attaccati da tutti. O mandando in
libreria “La zona grigia” di Nino Amadore, sulla mafia dei colletti bianchi, o
tre anni fa “Prete pedofilo si diventa” di Sante Sguotti, volume molto discusso,
attaccato e anche boicottato. Ed è un coraggio destinato a non attenuarsi, nel
nome della ricerca culturale e della libertà. “Proporremo – conclude Romano –
classici inediti o ritradotti delle letterature slave, punteremo a quella
maltese. Il nostro mercato? Estero e nord Italia. Non è un paradosso, se a
Palermo ci sono dieci librerie e a Milano duecento… Guardiamo a Usa e Russia,
ma anche a Malta e Grecia. Non siamo pro o contro. Siamo dalla parte dell’uomo,
magari sbagliamo, ma in buona fede. Io e la mia squadra entusiasta continueremo
a fornire strumenti per pensare in modo intelligente e oltre ogni steccato. Il
nostro mestiere è lanci are messaggi in bottiglia”.
mercoledì 12 dicembre 2018
Palermo 17 dicembre, Le Edizioni La Zisa festeggiano trent’anni dalla parte "sbagliata"!
Appuntamento
il 17 dicembre, alle ore 16, presso la Sala delle Lapidi di Palazzo delle
Aquile, a Palermo, per ricordare (e celebrare) i primi trent’anni dalla parte
“sbagliata” delle Edizioni La Zisa. Una piccola ma coraggiosa e significativa
presenza nel panorama culturale palermitano e non solo.
All’iniziativa,
organizzata con il patrocinio del comune di Palermo, intervengono: Leoluca
Orlando, sindaco della Città Metropolitana di Palermo; Nello Musumeci,
presidente della Regione Siciliana; Corrado Lorefice, arcivescovo
metropolita di Palermo; Barbara Cucinella, agente consolare onorario degli
Usa; Gregorio Porcaro, coordinatore regionale di Libera Sicilia; Haralabos
Tsolakis, presidente Comunità Ellenica Siciliana Trinacria; Evelyne Aouate, presidente
Istituto Siciliano di Studi ebraici; Ibrahima Kobena, presidente della Consulta
delle Culture; Rosario Giuè, scrittore e teologo; Davide Romano, condirettore
Edizioni La Zisa; e Giampiero Tre Re, condirettore Edizioni La Zisa. Modera:
Davide Camarrone, giornalista Rai e scrittore.
Un po’ di noi… Edizioni La Zisa, 1988-2018: trent’anni dalla
parte sbagliata (in trenta libri o
quasi)!
La casa editrice La Zisa,
celebra in questi giorni il trentesimo anniversario della propria attività. Si
cercherà qui di offrire un breve resoconto del cammino fin qui compiuto e di
farlo seguendo un percorso che attraversa una selezione di trenta tra le più
significative opere edite per i nostri tipi.
Una sommaria periodizzazione di
questo trentennale cammino dovrebbe anzitutto distinguere tre grandi tappe
all'interno dell'arco di vita della Zisa.
Una prima fase è quella della
fondazione in cui si precisa gradualmente la fisionomia della Zisa come un
soggetto culturale fortemente legato alla vita ed alla storia politica
siciliana e palermitana in particolare. Questa prima tappa si distende lungo
l'ultimo scorcio del '900 (1988-1999). Molte le firme autorevoli che hanno
scritto per la nascente casa editrice palermitana, tra le quali spiccano quelle
di Napoleone Colaianni, Nicola Barbato, Rocco Chinnici, Giovanni Falcone, Paolo
Borsellino, Antonino Caponnetto, Michele di Dio, Mimmo Giarratana, Ennio
Pintacuda, Andrea Camilleri, Giancarlo Caselli, Gherardo Colombo, Saverio
Lodato, Nino Fasullo, Francesco Michele Stabile, Rosario Giuè.
I temi visitati dai Nostri
Autori in questa prima fase rivelano nette scelte di campo da parte della Zisa,
scelte che ritroveremo come una sorta di carattere distintivo delle linee
editoriali anche nelle tappe successive.
Tutti gli ambiti del dibattito
politico degli anni '90 sono presenti e osservati mantenendo costantemente un
punto di vista privilegiato da sinistra: dalla storia politica della Sicilia
alla questione morale, alla tensione tra regionalismo e autonomia, dal
dibattito interno alla sinistra negli anni '90 al dialogo tra cattolicesimo e
cultura di sinistra, per arrivare, proprio al volgere del millennio, alle
grandi domande bioetiche sullo statuto ontologico della persona, sulla dignità
umana e le nuove sfide ai diritti dell'uomo lanciate dal progresso tecnologico.
Un discorso a sé merita la
particolare attenzione dedicata fin dall'inizio alla ricerca sociale sulla
storia, i protagonisti, le trasformazioni del fenomeno mafioso e della lotta
alla mafia. Attraverso le sue numerose pubblicazioni sull'argomento
mafia-mafie, dando spesso spazio e opportunità ai personaggi in prima linea
nell'impegno istituzionale e civile contro la mafia di raggiungere direttamente
il pubblico, La Zisa ha contribuito fin dagli anni della sua fondazione a far
conoscere il carattere proteiforme, pervasivo del fenomeno mafioso, il suo
radicamento sul territorio, il suo tipico insediamento culturale nel nostro
Meridione, in particolare in Sicilia, i suoi intrecci con l'economia e la
politica.
Il secondo periodo nella storia
della nostra casa editrice copre all'incirca il primo decennio del nostro
secolo e può essere indicato come una fase di transizione. I principali ambiti
tematici sono rimasti gli stessi del periodo precedente ma si presentano con
una portata ed una estensione maggiori. Nuovi soggetti politici, come la Lega,
maturano e si affacciano sulla scena politica alternandosi al governo e, ahimè,
talvolta anche nel malaffare, con le formazioni di più lunga tradizione, le
quali stanno a loro volta subendo profonde ristrutturazioni ideologiche e di apparato
organizzativo. Puntualmente autori come Fabio Bonasera e Davide Romano rilevano
queste metamorfosi del panorama del potere nel Paese. Anche lo sguardo su
quanto accade nel mondo ecclesiale si allarga fino ad includere altre “tende”,
oltre quella dei cattolici, come accade col saggio di Teodoro Balma, con
introduzione di Italo Pons e Antonio Di Grado, sulla storia e il martirio dei
Valdesi. Anche l'interesse per le cose siciliane si amplia, non limitandosi più
in maniera prevalente alla storia politica dell'Isola ma includendo altre
prospettive dell'analisi storica della società siciliana, come ad esempio la
storia dell'astronomia in Sicilia firmata da Pippo Battaglia e con
un'introduzione di Margherita Hack. Infine anche la letteratura scientifica sulla
mafia si apre a nuovi argomenti limitrofi a quelli già messi a fuoco nel
decennio precedente. Comincia a farsi strada l'idea di una declinazione al
plurale del fenomeno, emerge la centralità, la ferocia e la capacità
organizzativa della 'ndrangheta. Anche in questo passaggio di consegne tra
l'egemonia di Cosa Nostra e le 'ndrine calabresi La Zisa si è riconosciuta un
proprio ruolo dando un contributo all'analisi con la pubblicazione integrale,
nel 2008, della relazione della Commissione parlamentare di inchiesta sul
fenomeno della criminalità organizzata mafiosa sulla 'ndrangheta.
Il terzo periodo nella storia
della nostra casa editrice abbraccia grosso modo gli ultimi dieci anni e
coincide con l'avvento di Davide Romano alla guida della Zisa. Le tradizionali
linee editoriali caratterizzate dalla critica sociale e di costume sui temi
emergenti della politica e della società civile continuano a prolungarsi,
articolarsi e fiorire. Abbiamo, ad esempio, la pubblicazione dell'inchiesta di
Sante Sguotti su pedofilia e celibato nella Chiesa di Papa Francesco, le
biografie dedicate ai protagonisti della lotta alla mafia, come quella di Paolo
Borsellino ad opera di Roberto Rossetti, con prefazione di Nicola Tranfaglia, o
il recentissimo Padre Puglisi, raccontato dalla giovane giornalista palermitana
Federica Raccuglia, con prefazione di mons. Giancarlo Maria Bregantini.
Ma Davide Romano col suo
raffinato gusto letterario imprime anche un segno molto chiaro di novità sulle
pubblicazioni della Zisa. Il catalogo si arricchisce così di nuovi generi,
collaborazioni e collane, come le Rondini o Nostos, dedicate alla produzione di
opere e saggi di poesia, narrativa, inchiesta, culinaria. Contemporaneamente
l'orizzonte dell'attività editoriale, pur mantenendo il proprio centro sulla
città di Palermo, la Sicilia e l'Italia, come seguendo una propria naturale
vocazione si allarga fino a includere culture affini come quella greca o del
Vicino Oriente ed abbracciare quel “Mediterraneo esteso” che s'inoltra fino al
centro del continente culturale africano. Vedono così per la prima volta la
luce in lingua italiana opere del premio Nobel per la letteratura Ghiorgos
Seferis (Sei notti sull'Acropoli) le poesie di Ghiorgos Sarandaris (Giorni) le
fiabe di Christos Boulotis (Trilogia gattesca) nelle splendide traduzioni di
Maria Caracausi, i racconti siciliani di Thomas Valentin, tradotti ed
introdotti da Cristina Sanfratello, Poesia nascosta, di Ines De Benedetti,
sulla cucina tradizionale ebraica italiana (prefazione di Tobia Zevi), I mocassini
di 'Īsā, con la presentazione di Cécile Kashetu Kyenge.
Oggi, La Zisa insieme a tante
altre realtà rappresenta un patrimonio civile di Palermo, una riserva di
energie morali ed intellettuali, ma sembra non avere alcuna intenzione di
smettere di crescere e sviluppare il proprio progetto editoriale. Seguendo le
stesse linee di forza che ci hanno condotti fin qui, continuare a produrre il
libro sarà solo l'espressione, ma non l'unica, di un'identità originaria e
ormai consolidata. L'augurio per la nostra città ed il nostro Paese è che di
queste progettualità d'insieme possano esservene miriadi, e continuare ad
evolversi come ha fino ad ora fatto La Zisa, nel suo ruolo di impresa
intellettuale condivisa, di soggetto politico collettivo, con i suoi ideali di
partecipazione, di inclusione, di riduzione delle distanze, di conoscenza
reciproca.
Insomma, che possa realizzarsi in qualche misura
quell'universo di valori, quel mondo di idee che La Zisa ha finora immaginato e
cercato, per la sua parte, di realizzare.
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