sabato 28 giugno 2014

Arriva in libreria, e inaugura la collana di poesia dedicata alla Grecia moderna “Nostos”, l’opera di Titos Patrikios, “Per Rena e altre poesie”, a cura di Vincenzo Rotolo, Edizioni La Zisa, pp. 64, euro 10 (Isbn ISBN 978-88-6684-097-8)




Le poesie di Titos Patrikios che qui si presentano appartengono alla produzione più recente del poeta. Gruppo a sé costituiscono le tre poesie a Rena, tenero epicedio per l’amata moglie. Gli altri due poemetti, La casa e La poesia ti trova, segnano due occasioni per una rivisitazione critica della componente più essenziale della propria personalità ideologica ed estetica, attraverso la rievocazione autobiografica di avvenimenti, situazioni, meditazioni succedutisi in un arco di tempo estremamente esteso. Colpisce, nella sua poesia, una particolare sensibilità a cogliere e valorizzare, oltre ad eventi straordinari, anche frammenti di banale quotidianità o improvvisi inserti di comuni riflessioni e sensazioni, ed a fissare fotograficamente questa molteplice serie di elementi disparati in immagini liriche di icastica suggestione, espresse con un linguaggio scarno e immediato. (dalla Prefazione di Vincenzo Rotolo).

Nato ad Atene, Titos Patrikios ha alle spalle una vita densa di esperienze di eccezionale rilevanza, vissute sempre con occhio vigile e spirito indipendente, con una partecipazione sincera e sofferta a eventi collettivi di portata drammatica. Patrikios ha soggiornato a lungo a Parigi ed ha effettuato numerosi viaggi in Italia, dove è stato ripetutamente tradotto, ricevendo diversi premi letterari.

Docente di Lingua e Letteratura neogreca, esperto del Greco in tutto il suo percorso diacronico, Vincenzo Rotolo, oggi professore emerito dell’Università di Palermo, ha al suo attivo più di duecento pubblicazioni, tra studi e traduzioni. Ha iniziato alla conoscenza del greco moderno e all’amore per la Grecia generazioni di studiosi che ravvisano in lui un Maestro.


NOSTOS

Collana di testi dalla Grecia moderna ideata e diretta da Maria Caracausi “Nostos” è parola antica che indica il ritorno al luogo natìo. Scegliendo questo nome per la collana di testi dalla Grecia moderna delle
Edizioni La Zisa si è voluto alludere ad un ritorno interiore alle origini, ad una dimensione ideale in cui si compenetrano passato e presente, l’Ellade dell’eredità classica e la moderna “Romiosini” nella sua realtà più autentica.

La collana Nostos si arricchisce ora di una sezione di poesia, una forma di espressione letteraria che, per sua stessa natura, si sottrae più facilmente della prosa agli schemi razionali della lingua normalizzata, valorizzando in modo creativo la fluidità linguistica.

La poesia neogreca si distingue per la rara commistione di elementi della tradizione antica presenti nel tessuto connettivo della lingua (un lessico estremamente ricco, che spazia dai poemi omerici a forme vernacolari), filtrati dall’esperienza quotidiana, ma anche arricchiti e rinnovati dal contatto con le correnti culturali europee contemporanee. Ciascun volume di Nostos Poesia sarà dedicato ad un singolo autore, di cui saranno presentati i versi in traduzione italiana con originale a fronte, con l’ambizione di far conoscere al pubblico italiano alcune tra la personalità più rappresentative del nostro tempo. 

Titos PATRIKIOS, Per Rena e altre poesie, a cura di Vincenzo Rotolo


Ghiorgos SARANDARIS, Poesie, a cura di Maria Caracausi

lunedì 23 giugno 2014

Palermo mercoledì 2 luglio, Per la rassegna “Libri in cantina” si presenta “Buttana di lusso. Confessioni di una escort” di Alessia Cannizzaro (Ed. La Zisa)




Nell’ambito dell’iniziativa “Libri in cantina”, durante la quale verranno degustati i pregiati vini Abbazia Santa Anastasia, accompagnati da assaggi di specialità siciliane e di mozzarella di bufala campana doc, verrà presentato alle ore 18, presso la Cantina Ericina Giambona di via Cavour 7, a Palermo, il volume “Buttana di lusso. Confessioni di una escort” della giornalista Alessia Cannizzaro (Ed. La Zisa). Oltre all’autrice, sarà presente il   direttore della casa editrice Davide Romano.

Il libro: Alessia Cannizzaro, "Buttana di lusso. Confessioni di una escort", Edizioni La Zisa, pagg. 80, euro 9,90

E l'onorevole mi disse: "Picchiami, sono un bambino cattivo!"

Una città a luci rosse annidata tra le pieghe di un perbenismo di facciata. Palermo è anche questo. E a svelarne il suo lato oscuro è Chiara (o almeno così dice di farsi chiamare), una escort palermitana che da anni lavora proprio nella sua città. Sesso a pagamento, in casa o in trasferta, appartamenti di lusso come alcove, o hotel fuori porta. Tra i suoi clienti politici, avvocati, professionisti in genere, tutta gente della “Palermo bene”. Chiara ci racconta, senza falsi pudori, vizi e virtù di una città sommersa, conditi da particolari piccanti e non sempre prevedibili. Alessia Cannizzaro è giornalista professionista, laureata in Scienze della Comunicazione e in Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale. Da anni lavora per tv e testate locali e nazionali. E proprio per un quotidiano palermitano ha condotto un’inchiesta sulla Palermo a luci rosse.

mercoledì 11 giugno 2014

Palermo 13 giugno, Per la rassegna “Libri in cantina” si presenta “Policromia d’amore” di Mirko Venezia



Nell’ambito dell’iniziativa “Libri in cantina”, durante la quale verranno degustati i pregiati  vini Fina, accompagnati da assaggi di specialità siciliane e di mozzarella di bufala campana doc, verrà presentato alle ore 18 e 30, la Cantina ericina Giambona di via Cavour 7, a Palermo, l'opera prima poetica del giovanissimo Mirko Venezia “Policromia d'amore" (Ed. La Zisa). Oltre all’autore, sarà presente il giornalista Davide Romano.

Mirko Venezia, diciottenne, vive a Palermo. Fin da piccolo coltiva la passione di mettere su carta le sue emozioni e i suoi pensieri, sperando di riuscire a trasmettere, in qualche modo, ciò che sente. Ha sempre amato la vita e osservare il mondo con occhi diversi.



venerdì 6 giugno 2014

Palermo 10 giugno, Si presenta “La radice del baobab” di Alfio Gennaro



“La radice del baobab” è il titolo del volume di Alfio Gennaro, dell’associazione Medici senza Frontiere, e pubblicato dalle edizioni La Zisa, che verrà presentato martedì 10 gennaio, alle ore 17 e 30, presso la bottega "I Sapori ed i Saperi della Legalità" di piazza Castelnuovo 13, a Palermo. Interverranno, oltre all’autore, Sino Mazza e Davide Romano.

Il libro: Alfio Gennaro, “La radice del baobab”, Prefazione di Sino Mazza, Edizioni La Zisa, pp. 128 con illustrazioni, euro 12,00

«Mi ha spinto a scrivere il bisogno di comunicare le emozioni che tante volte, nei giorni trascorsi in Africa, mi hanno scosso l’animo, nel bene e nel male. Sensazioni difficilmente esprimibili sulla carta, ma sicuramente scolpite nel cuore di chi, almeno una volta, si è trovato in quelle terre lontane. Ho sentito il bisogno di quei tanti uomini, neri o bianchi che siano, conosciuti nel mio vagabondare sulle piste africane, uomini e naturalmente anche donne, che hanno dedicato interamente la loro vita a questa terra che quasi sempre li ha ripagati offrendo loro il fascino dei suoi “ritmi d’amore”. Ricorderò proprio questi uomini e le situazioni in cui li ho conosciuti, ma principalmente cercherò di capire io stesso, mentre ve ne parlo, il segno che hanno lasciato nel mio animo. Cercherò di scoprirlo insieme a voi...».

Alfio Gennaro, 1944, palermitano, medico specialista ginecologo, esperto di etnoantropologia africana e medicina tropicale, da oltre 28 anni viaggia in Africa nelle regioni più remote venendo a contatto con le tribù più primitive. Ha collaborato con il Touring Club Italiano e il Touring Club Suisse rispettivamente per l’aggiornamento di “Africa facile e no” e “Transafrique”. In occasione della Medivacanze 1984 ha allestito una mostra etnologica e presentato alcuni documentari cinematografici di suoi viaggi africani, sponsor la British Leyland. Presso il Laboratorio d’If in collaborazione con Lega Ambiente e Cooperazione Internazionale Sud Sud ha presentato i cortometraggi L’inquinamento del fiume Athi e L’Occidente inquina l’Africa (Kenia 1987). Da nove anni si occupa quasi esclusivamente delle tradizioni e dei popoli dell’Etiopia su cui sta realizzando dei cortometraggi. Su una sua spedizione nella valle del fiume Omo Bottego (Etiopia meridionale – confine Sudan) è stato recentemente pubblicato un libro (Father, Abba, Padre, Gaefra Editore). Dal 2006 lavora e vive stabilmente in Africa (Etiopia, Nigeria). Attualmente fa parte di Medici Senza Frontiere.


giovedì 5 giugno 2014

Le Edizioni La Zisa aderiscono all’ iniziativa della Chiesa Valdese “#BRINGBACKOURGIRLS - Ridateci le nostre ragazze”



Palermo, 5 giugno 2013 – La casa editrice la Zisa aderisce, coi suoi redattori e i suoi autori, all’iniziativa “#BRINGBACKOURGIRLS - Ridateci le nostre ragazze” promossa dalla Chiesa Valdese di Palermo, dal Centro diaconale “La Noce” - Istituto valdese e dall’associazione culturale Il Pellegrino della Terra che avrà luogo il 7 giugno, a partire dalle ore 17, a piazza Politeama, nel capoluogo dell’Isola, per chiedere la liberazione delle ragazze nigeriane rapite dal gruppo terroristico islamico Boko Haram.
“Fin dalla sua fondazione, la nostra casa editrice – spiega il direttore editoriale Davide Romano – si è schierata fianco dei deboli di questa società violenta e ingiusta: esponenti delle varie  minoranze, bambini abusati, vittime della mafia, omosessuali, etc. Per questo motivo, quando abbiamo chiesto ai nostri autori se erano disponibili a prendere parte alla bella iniziativa organizzata dalla Chiesa Valdese di Palermo e abbiamo ricevuto da parte loro delle risposte entusiaste di adesione. Questa reazione ci onora e ci conferma nel nostro impegno che non verrà mai meno. Invitiamo, pertanto, i nostri amici e lettori a partecipare numerosi. Noi ci saremo”.

Questo il comunicato della Chiesa Valdese di Palermo:

Nella notte tra il 14 e il 15 aprile 2014 un numero imprecisato di giovani ragazze sono state rapite dalla scuola superiore statale che frequentavano a Chibok in Nigeria da parte del gruppo terroristico Boko Haram. Secondo la polizia locale le ragazze che mancano all’appello sono 276. In nome di una lettura integralista, violenta e aggressiva dell’Islam, dal 2002 Boko Haram attacca scuole, chiese e stazioni di polizia. Si calcola che oltre 10 mila persone siano state uccise dal gruppo, tra cui numerosi esponenti islamici locali che hanno condannato le azioni dell’organizzazione. Boko Haram non ha infatti legami con la popolazione musulmana locale.
Il 5 maggio scorso il gruppo terroristico ha pubblicato un video raccapricciante in cui rivendica l’azione, mostra diverse ragazze rapite e comunica la loro ‘islamizzazione’: chi si converte sarà data in moglie a un componente del gruppo, chi non si converte sarà resa schiava ed eventualmente venduta. Nella follia criminale del gruppo, la colpa delle giovani era il loro status di studentesse.
Da diversi anni le chiese protestanti italiane accolgono i loro fratelli e sorelle migranti. Una parte di loro proviene dalla Nigeria. La città e le chiese di Palermo hanno avuto un ruolo importante in questa storia di accoglienza. Altri gruppi consistenti provengono dal Ghana e dalla Costa d’Avorio.
Conoscere i fratelli e le sorelle nigeriani e prendere coscienza dei loro problemi e della loro realtà ha portato, tra le altre cose, alla fondazione dell’Associazione culturale Pellegrino della terra, che aiuta le donne vittime della tratta ad uscire dalla condizione di schiavitù. Negli ultimi anni alcune donne sono state uccise e i loro corpi vilipesi da parte della malavita organizzata.
Conosciamo la cultura e la spiritualità nigeriana. Abbiamo parlato tante volte delle problematiche legate a quella terra. Abbiamo pregato tante volte insieme per il bene dei nostri paesi. Italiani che hanno pregato per la Nigeria, nigeriani che hanno pregato per l’Italia.
Allo stesso tempo, siamo convinti che la libertà delle donne e degli uomini faccia parte della volontà di Dio, e che questa libertà sia raggiungibile attraverso l’accesso allo studio e alla cultura. Abbiamo costruito non solo chiese dove vivere il messaggio evangelico, ma anche scuole dove emancipare l’essere umano.
Non è solo l’orrore profondo che proviamo di fronte a questo vile gesto che ha colpito delle giovani ragazze poco più che bambine a spingerci ad essere solidali con la sofferenza dei loro genitori e della loro comunità. C’è anche l’attacco all’istruzione come modello di emancipazione. C’è la violenza di genere, che considera le donne inferiori agli uomini.
Pertanto invitiamo la popolazione a raccogliersi in piazza per una manifestazione di solidarietà e, per chi crede, di preghiera. Ascolteremo preghiere e canti, organizzati e spontanei, da parte degli africani presenti, perché nella spiritualità africana non sono gesti scissi dall’azione politica. Affidarsi a Dio, denunciare l’ingiustizia e chiedere la conversione a giustizia dei violenti sono un tutt’uno.
Il nostro ambito e la nostra esperienza ci permette di offrire a tutte e tutti questo momento di solidarietà, cui vi chiediamo di aderire. Da parte nostra siamo pronti ad aderire ad altri momenti di solidarietà, organizzati con modalità proprie di chi le promuove.

Dobbiamo unirci per chiedere con forza la liberazione di queste ragazze.