giovedì 20 novembre 2014

Palermo 22 novembre, Doppio appuntamento per le Edizioni la Zisa. Presentazione di “Tra arte e realtà: testimonianze ambientali di pittori paesaggisti siciliani” di Rosaria Rizzuto e di “Policromia d’amore” di Mirko Venezia.

Doppio appuntamento sabato 22 novembre per le Edizioni La Zisa. In due posti diversi della città, infatti, verranno presentati contemporaneamente due diversi titoli della casa editrice, che ormai annovera più di 300 titoli ed è attiva da più di 26 anni. 



Alle 17, l’ex Fonderia alla Cala, in piazza Fonderia a Palermo, sarà presentato il volume di Rosaria Rizzuto “Tra arte e realtà: testimonianze ambientali di pittori paesaggisti siciliani”. Interverranno: Maria Teresa Calcara, rappresentante dell’ "Anisa (Associazione Nazionale Insegnanti Storia dell’Arte): per l’educazione all’arte" e il giornalista Davide Romano. Sarà presente l’autrice.


Il libro: Rosaria Rizzuto “Tra arte e realtà: testimonianze ambientali di pittori paesaggisti siciliani”, Edizioni La Zisa, pp. 128, euro 12



La Conca d’Oro è un ambiente naturale che stupisce e conquista nello stesso tempo: alla semplice geometria dei monti che la circondano si unisce il rigoglio degli agrumeti e dei frutteti, le mille sfumature di verde delle agavi, delle aloe e dei fichi d’India che nascono spontanei anche nei posti più aridi; la luce, le atmosfere del paesaggio mediterraneo, le calde sonorità di una terra antica, carica di miti e leggende, hanno da sempre stimolato la fantasia di scrittori, poeti e viaggiatori. Nelle opere dei pittori paesaggisti siciliani tutte le caratteristiche della Conca d’Oro sono state oggetto di studio e di approfondimento, e le testimonianze di questi luoghi raffigurati nelle tele sono oggi la dimostrazione del cambiamento della pianura di Palermo. (dall’Introduzione dell’autrice) Rosaria Rizzuto è nata a Palermo il 22 aprile 1977. Conseguito il diploma di maturità linguistica, ha proseguito gli studi laureandosi presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Palermo, al corso di laurea in D.A.M.S. (Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo), scegliendo l’indirizzo dell’Arte.




Alle 17 e 30, invece, presso le ex-Scuderie di Palazzo Cefalà, in via Alloro 97 (angolo vicolo Sciara), sempre a Palermo, appuntamento con la poesia con la presentazione della silloge di Mirko Venezia “Policromia d’amore”. Interverranno, oltre all’autore, Francesca Currieri, Lino Buscemi e Davide Romano.



Il libro: Mirko Venezia, “Policromia d’amore”, Edizioni La Zisa, pp. 56, euro 8



“Liberazione/Luce immensa,/infinita felicità,/dolce come il miele appena raccolto,/soave come una sinfonia della natura,/inebriante come il profumo di un fiore appena sbocciato./Libera dalle catene dell’odio/corri e fuggi dalla corruzione umana/giungendo ad altri esseri capaci di amare”. Mirko Venezia, diciottenne, vive a Palermo. Fin da piccolo coltiva la passione di mettere su carta le sue emozioni e i suoi pensieri, sperando di riuscire a trasmettere, in qualche modo, ciò che sente. Ha sempre amato la vita e osservare il mondo con occhi diversi.

martedì 18 novembre 2014

Messina 28 nov., “Nostos tra Sicilia e Grecia”. Le Edizioni La Zisa presentano i volumi della loro nuova collana di letteratura neo-ellenica.








“Nostos tra Sicilia e Grecia” è il titolo dell’iniziativa nell’ambito della quale le Edizioni La Zisa presenteranno i volumi della nuova collana di letteratura neo-ellenica “Nostos”.  L’evento, organizzato dalla comunità greca, avrà luogo il 28 novembre, alle ore 16, presso i locali della “Comunità Ellenica dello Stretto” di viale San Martino 273 (scala C, piano terra), a Messina. Interverranno: Daniele Macris, docente e segretario della Comunità Ellenica dello Stretto; Maria Caracausi, direttrice della collana “Nostos” e docente di letteratura neo-greca presso l’Università degli Studi di Palermo; e Davide Romano, giornalista e direttore della Casa editrice La Zisa.
“Nostos – spiega l’editore Davide Romano – è una collana di testi dalla Grecia moderna ideata e diretta da Maria Caracausi. Nostos è, infatti, parola antica che indica il ritorno al luogo natìo. Scegliendo questo nome per la nostra collana di testi dalla Grecia moderna vogliamo indicare il ritorno alle origini, in una dimensione ideale in cui si compenetrano passato e presente, l’Ellade dell’eredità classica e la moderna ‘Romiosini’  nella sua realtà più autentica”.
“Nella collana Nostos – conclude -  sono stati già pubblicati i seguenti volumi: Ghiorgos Seferis, ‘Sei notti sull’Acropoli’; Kostas Varnalis, ‘Il diario di Penelope’; Nikiforos Vrettakos, ‘Dolore’; e Titos Patrikios, ‘Per Rena e altre poesie’. Diversi altri titoli della stessa collana sono già in preparazione”.


martedì 4 novembre 2014

Castellana Sicula (Pa) 12 nov., Si presenta “Il diario di Penelope” di Kostas Vàrnalis (Ed. La Zisa)






“Il diario di Penelope” è il titolo del romanzo di Kostas Vàrnalis, mandato in questi giorni in libreria dalle Edizioni La Zisa, che sarà presentato mercoledì 12 novembre, alle 0re 17, presso l’aula Consiliare “Paolo Borsellino” di Castellana Sicula, in provincia di Palermo. Interverranno: Maria Caracausi, docente di neo-greco dell’Università degli Studi di Palermo; Davide Romano, direttore editoriale della casa editrice La Zisa e Daniela Cappadonia, traduttrice e curatrice del volume. I soci dell’Associazione Culturale “Il Cenacolo” leggeranno alcuni passi tratti dal romanzo.

In libreria: Kostas Vàrnalis, “Il diario di Penelope. Cronaca (1193 a. C. - ?), traduzione e note di Daniela Cappadonia, Edizioni La Zisa - Palermo, Nostos 3, pp. 128, euro 14,90 (ISBN 978-88-9911-304-9)

Una Penelope trasgressiva, audace e crudele. Calcolatrice, opportunista e fortemente legata alle logiche spietate dei potenti. In apparenza fragile nel suo ruolo mitico, si rivela in tutta la sua genialità malvagia pur di sostituire Odisseo, ormai lontano, in ogni ambito. I Proci diventano suoi concubini a loro insaputa; i sudditi – nobili e popolo – devono sottostare al suo pugno di ferro che strazierà Itaca nel sangue; Omero – in una comparsata anacronistica – tra i fumi del vino è costretto a comporre un poema su Penelope e a raccontare la verità sulla guerra di Troia; uno pseudo- Odisseo – le cui origini si perdono nel porcile di Circe – giunge sull’isola assediata da invasori che rimandano al passato più recente della Grecia del XX secolo. Situazioni esilaranti e drammatiche si intrecciano nel Diario di Penelope, conducendo il lettore dal sorriso alla riflessione più amara.

Kostas Vàrnalis nasce nel 1884 a Burgas (Bulgaria). Esordisce come poeta di ispirazione parnassiana e simbolista con la raccolta Favi, sulle orme di Palamàs, ma è il 1919, anno in cui si reca a Parigi con una borsa di studio, che segna una “svolta” ideologica e letteraria in direzione marxista: il materialismo storico, l’osservazione delle masse proletarie e il loro ingresso nella vita politica europea stravolgono la sua personale visione della letteratura. Ne verrà fuori una produzione che analizza la realtà sociale attraverso un nuovo strumento, la satira e la dissacrazione del Mito: La luce che arde (1922), Il popolo degli eunuchi (1923), Solomòs senza metafisica (1925), Schiavi assediati (1927), La vera apologia di Socrate (1931), Uomini vivi (1938). Frutto dell’esperienza bellica e della tenace opposizione ad ogni forma di dittatura è la produzione successiva: Il diario di Penelope (1946), ardita rivisitazione della regina d’Itaca, e Dittatori (1956), una galleria di imperatori che gli valse il premio “Lenin” per la pace nel 1959. Si spegne ad Atene il 16 dicembre 1974.

NOSTOS

Collana di testi dalla Grecia moderna ideata e diretta da Maria Caracausi. Nostos è parola antica che indica il ritorno al luogo natìo. Scegliendo questo nome per la nostra collana di testi dalla Grecia moderna vogliamo indicare il ritorno alle origini, in una dimensione ideale in cui si compenetrano passato e presente, l’Ellade dell’eredità classica e la moderna “Romiosini” nella sua realtà più autentica.

Ghiorgos SEFERIS, Sei notti sull’Acropoli (trad. Maria Caracausi)
Kostas VARNALIS, Il diario di Penelope (trad. Daniela Cappadonia)
Nikiforos VRETTAKOS, Dolore (trad. Angela Daniela Sortino)
Lena DOUKIDOU, Elsa e gli altri (trad. Vera Cerenzia)
Vasilis BOUTOS, La calunnia del sangue (trad. Maria Caracausi)