Appuntamento venerdì 16 marzo,
alle 17 e 30, alla Libreria del Mare di via Cala 50, a Palermo, per la
presentazione del saggio di Giada Trapani, “L’origine del male. Sul pensiero
filosofico dell’ultimo Pareyson”, Edizioni La Zisa. Dialogheranno con l’autrice
Augusto Cavadi e Giampiero Tre Re.
In libreria: Giada Trapani,
“L’origine del male. Sul pensiero filosofico dell’ultimo Pareyson”, Edizioni La
Zisa, pp. 112, euro 12,00
“L’analisi e l’approfondimento
dell’ultima riflessione filosofica di Luigi Pareyson nascono dall’esigenza di
accostarmi al problema del male la cui forza oscura di inesauribile desiderio
di distruzione è presente, nel mondo umano, come realtà sconvolgente.
Com’è possibile chiudere gli
occhi di fronte al trionfo del male, alla natura diabolica di certe forme di
malvagità, alle più atroci manifestazioni di perversità umana? Com’è possibile
consegnare queste atrocità al freddo e impietoso giudizio dell’etica e al
debole, compassionevole, buonismo religioso? Il bisogno di parlare del male,
dunque, prende forma dalla necessità di comprenderne l’esistenza e di darne
ragione.
Il male si manifesta nel mondo
in tutta la sua intatta grandezza, vincendo battaglie, gridando violentemente
la sua potenza, nutrendosi di esseri umani senza operare una selezione di cibo,
torturando, mortificando e lacerando ogni forma di bellezza, esultando davanti
al dolore, ridendo davanti alla morte; il male ha il volto dell’uomo. Ecco
allora che, come squarcio lacerante, irrompe dentro di noi la domanda: perché? Perché
guardando il male vediamo noi stessi? Cercando la risposta, cercando la verità
noi ci cerchiamo.
L’ultima meditazione di
Pareyson è volta alla scoperta dell’origine di un male che affonda le sue
radici nella buia e silenziosa profondità della natura umana, in quel luogo
senza spazio, senza tempo, senza leggi, che è la libertà. Il filosofo va alla
ricerca della sorgente, il filosofo ha sete di abisso. Il tema della libertà e
il problema del male, nella loro interna connessione e inscindibilità,
costituiscono il centro pulsante dell’ultima filosofia di Luigi Pareyson.
Una serie di inquietanti e
vertiginose domande sul male e sul dolore incalzano il filosofo: è possibile
che di tutto il male, così smisurato nell’universo, la colpa sia interamente da
porre a carico della libertà dell’uomo? E che egli, tragico realizzatore del
male, ne sia il solo e unico responsabile? Dio è del tutto innocente? Oppure è
compromesso nell’intera vicenda di male e di dolore che marchia ogni vivente?
Pareyson sorvola il vertiginoso
baratro della ragione umana senza cadervi, ritrovando una nuova ragione
filosofica, cosciente dei suoi limiti eppure coraggiosa, forgiando una
filosofia che si costruisce sull’intreccio indissolubile tra ontologia della
libertà, pensiero tragico ed ermeneutica dell’esperienza religiosa. Il filosofo
pone in essere il tentativo di pensare il male non in chiave privativa e di non
giustificare Dio alla maniera della teodicea di Leibniz. Alla domanda del
perché soffrono anche gli innocenti, Pareyson, infatti, tenta di dare una
risposta che egli chiama cristologia laica che assorbe interamente il Dio
sofferente compromesso nella vicenda del dolore umano. Pareyson cerca
l’interesse da parte di tutti gli uomini di fede e non, accomunati dall’uso
della ragione e dalla tragicità della condizione umana”. (dall’Introduzione dell’autrice)
Giada Trapani è nata a Palermo,
ha studiato pianoforte presso il Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini” di
Palermo, ha poi conseguito il diploma di laurea in canto a indirizzo artistico,
l’abilitazione alla didattica musicale infantile e la laurea in filosofia
presso l’Università degli Studi di Palermo, sviluppano una tesi di filosofia
morale.
Dopo gli studi concernenti tematiche
ambientali e un master in Politiche e strumenti di sviluppo sostenibile, ha
vinto una borsa di studio e ha iniziato a lavorare presso enti e aziende di
settore, occupandosi di formazione ambientale e progettazione alla
sostenibilità.
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