In una Sicilia color seppia, dalle raffinatezze ormai
perdute, sotto un sole che tutto schiarisce, si avvicendano distinti notabili e
politici acclamati, ma nei vicoli bui delle antiche città si aggirano anche i
volti scuri delle loro propaggini nascoste. In una storia che intreccia anche
le trine di avvenenti donne dalla diabolica apparenza ingenua, si percorrono le
piste del giallo storico in cui Tancredi è carnefice e vittima di un intero
sistema di clientele e antiche mafie, al centro di un vero e proprio cameo
sociologico e sottilmente psicologico delineato con eleganza e sapienza da
Salvatore Girgenti, profondo conoscitore della storia e della cultura
siciliana.
Salvatore Girgenti (Palermo, 1945), docente di storia e
filosofia, giornalista, saggista, Preside dell’I.T.C. Europa 2000 di Erice. È
stato direttore della Scuola Superiore di Giornalismo della Libera Università
di Trapani, dove ha anche insegnato Storia Contemporanea. È presidente
dell’Accademia di Studi Medievali di Trapani. Ha collaborato alla Terza Pagina
della Sicilia di Catania e alle riviste I Nuovi Quaderni del Meridione,
Incontri Meridionali, Il Trimestre, La Fardelliana, Libera Università del Mediterraneo
e Cronache Parlamentari. Ha pubblicato, tra l’altro: La vicenda Nasi e i suoi
riflessi nell’opinione pubblica italiana (L.U.T., 1985), Siciliani Illustri
(Banca Sicula, 1985), La Compagnia dei Bianchi di Trapani (L.U.T., 1988),
Cent’anni fa l’esposizione nazionale di Palermo (Arpe, 1991), Le radici
ebraiche dell’ordine templare: un’ipotesi di ricerca (Vittorietti, 2011)
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