La pirateria marittima è un crimine internazionale e viola
il principio della libertà dei mari e del commercio marittimo, una delle regole
fondamentali della pacifica convivenza tra gli stati. La comunità mondiale è
concorde sia sull’impellente necessità di affrontare questo problema sia sull’applicabilità
del “principio di giurisdizione universale”, ma affronta tuttavia un’oggettiva
difficoltà d’azione − data dagli interessi politici ed economici in gioco,
dalla variegata natura delle organizzazioni criminali
coinvolte dalle difficoltà a stabilire leggi internazionali che rispettino gli
ordinamenti interni e la sovranità di tutti gli stati. Questo lavoro di ricerca
vuole fare chiarezza sul panorama normativo nazionale e internazionale in
materia, per poi concentrarsi sulla “nuova pirateria” marittima del Corno d’Africa
e sulla vicenda della Enrica Lexie e dei marò italiani, facendo luce sugli aspetti
processuali del caso di pirateria internazionale più discusso degli ultimi
anni.
Maddalena Dell’Aquila nasce a Bari il 2 settembre 1989. Nel 2014 si laurea in
Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, con il
massimo dei voti e con una tesi sperimentale in diritto internazionale da cui è
tratto questo saggio. Il 17 marzo 2014, durante una cerimonia ufficiale, riceve
da parte del Comandante della Brigata Marina San Marco Contrammiraglio Pasquale
Guerra un ringraziamento per la ricerca giurisprudenziale effettuata. Nel 2016
consegue un master in European Law and Policies con una tesi intitolata The
Schengen Agreement: a success or a failure? Nello
stesso anno supera l’esame di abilitazione forense e viene proclamata avvocato.
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