martedì 23 febbraio 2016

In arrivo in libreria l’ultimo romanzo di Salvatore Messina, “L’urlo e il vagito”, Edizioni La Zisa, pp. 272, euro 16,00





Un mistero avvolge la nascita di Benianimo, un giovane introverso, spesso oggetto di scherno da parte dei suoi coetanei, nato e vissuto fino al diciottesimo anno di età in un non meglio precisato comune della Sicilia. Lui stesso ne è consapevole, ma alle tante domande che si pone e che rivolge ai suoi compaesani e a coloro che crede i suoi genitori non riesce ad avere risposte plausibili. Anche l’immagine di violenza che spesso gli corrode il cervello è lontana da una logica spiegazione. Così scorre, tra alti e bassi, la sua vita; fino a quando, lavorando presso gli uffici comunali del paese, legge alcuni documenti illuminanti. Ma sarà l’incontro fortuito con alcuni conoscenti della sua vera famiglia d’origine a consentirgli, passo dopo passo, di sciogliere l’ingarbugliata matassa che si nasconde dietro la sua venuta la mondo, liberandolo una volta per tutte da quella ossessione. Tuttavia, la conoscenza dell’amara verità e la fuga dal paese resteranno soltanto una magra consolazione.

Salvatore Silvano Messina (Racalmuto, 1949) vive a Canicattì, dove esercita la sua professione di medico. Da anni impegnato nell’organizzazione di manifestazioni culturali e filantropiche, collabora assiduamente con alcune testate giornalistiche. Finora ha pubblicato il romanzo L’Ultima Matriarca (2012) e la raccolta di racconti Cronache della Deriva (2015).

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