Inviati in omaggio a papa
Francesco due libri delle Edizioni la Zisa, uno sulla storia dei Valdesi (Teodoro
Balma, “Il popolo della Bibbia. Storia e martirio dei Valdesi”) e un altro sull’ebraismo
(Dante Lattes, “Apologia dell'ebraismo”).
Più volte papa Francesco ha
ricordato con grande affetto i Valdesi, che ben conosce, e gli ebrei come
interlocutori privilegiati del suo pontificato. E’ un bel segnale che ci
sentiamo di incoraggiare, nel nostro piccolo, con l’omaggio dei due volumi
citati.
Teodoro Balma, “Il popolo della
Bibbia. Storia e martirio dei Valdesi”, a cura di Italo Pons, prefazione di
Antonio di Grado, Edizioni La Zisa, pagg. 256, € 16,00 (ISBN: 978-88-95709-84-0)
Questa di Teodoro Balma è più
un'opera di buona divulgazione che non di mera erudizione storiografica, la cui
impostazione risente, non poco, del clima politico - il ventennio fascista -
nel quale fu concepita e scritta. Nonostante quel che possa sembrare ad un
lettore poco attento, soprattutto nelle pagine finali del libro, dove l'Autore
rende omaggio all'allora capo del governo - un atto dovuto onde evitare gli
ostacoli della censura e non di certo per piaggeria o per un errore di
valutazione-, tutto il volume è un inno alla libertà, alla strenua difesa dei
propri ideali, alla tolleranza, alla dignità dell'Uomo, viste attraverso le
vicende ultrasecolari e drammatiche dei Valdesi, il primo ed unico movimento di
Riforma religiosa, sorto nel Medioevo e giunto sino ai nostri giorni. Le
vicende e i personaggi narrati scandiscono in rapida sintesi le tappe salienti
di un lungo processo di democrazia religiosa ancora in buona parte insoluto,
che oggi, ampliando il discorso, non riguarda più soltanto il culto Valdese, ma
ciascun credo, specialmente laddove esistono Chiese con posizioni dominanti, i
cui destini si intrecciano, in un rapporto di connivenza, e talvolta si
identificano col potere politico stesso. Questo avviene al tempo in cui siamo,
sino al paradosso che gli abusanti di un luogo, spesso diventano gli abusati in
un'altra parte di questo nostro stupido mondo.
Teodoro Balma (1907-1994),
pastore valdese, teologo, giornalista e scrittore, ha esercitato la sua
attività pastorale in diverse città italiane, come Napoli, Catania, Riesi,
Venezia e Torino, lasciando in ciascuna il segno della sua forte personalità.
Ha collaborato a diversi periodici: "Corriere di Sicilia",
"Persona", "Protestantesimo", "La Luce",
"L'Appello", "Gioventù Cristiana". Tra le sue opere, si
ricordano: Storia dei Valdesi (Milano 1929), Lineamenti di dottrina cristiana
(Catania 1934), Voci degli Apostoli (Catania 1938), Il Costume Valdese (Catania
1938).
Dante Lattes, “Apologia
dell'ebraismo”, prefazione di Rav Giuseppe Laras, nota di Claudio Vercelli,
Edizioni La Zisa, pp. 112, € 9,90 (ISBN: 978-88-95709-90-1)
Quest'opera di Dante Lattes,
pubblicata per la prima volta dall'editore Formiggini nel 1923, all'interno di
una collana di Apologie, continua ad essere un valido strumento per un primo,
esaustivo approccio alla religione e alla cultura ebraica, ancora oggi poco o
approssimativamente conosciute in Italia, ma alle quali tutti siamo largamente
debitori. Se a ragione l'uomo moderno "non può non dirsi cristiano",
non è meno vero che la storia dell'umanità avrebbe preso una strada diversa, e
senza dubbio peggiore, senza l'apporto fecondo e determinante del popolo
ebraico. Conoscere l'ebraismo è, dunque, necessario per riflettere sulle nostre
radici e, nel contempo, valutare se il nostro percorso ha pienamente tenuto
conto degli insegnamenti morali e sociali elaborati dalla Chiesa e dalla
intellighenzia di Israele.
Dante Lattes (1876-1965), uno
dei maggiori rappresentanti dell'ebraismo italiano, è stato scrittore,
giornalista ("Il corriere israelitico", "Israel", "La
Rassegna Mensile di Israel", del quale è stato direttore fino alla morte),
traduttore, educatore, rabbino. Oltre al presente volume, si ricordano: “Commento
alla Bibbia”, “Il sionismo”, e “Nel solco della Bibbia”.
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